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Frasi Belle

Frasi, citazioni e aforismi sui cimiteri

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In occasione del 2 novembre, Giorno dei morti (o anche Giorno della commemorazione dei defunti), presento una raccolta di frasi, citazioni, epitaffi e aforismi sui cimiteri. Per gli articoli correlati si veda Le ultime parole prima di morire di personaggi famosi, Epitaffi di personaggi celebri e famosi200 Frasi, citazioni e aforismi sulla morte.

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Frasi, citazioni, epitaffi e aforismi sui cimiteri

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Noi eravamo come voi, voi sarete come noi
(sull’ingresso di molti cimiteri)

Tutte le domeniche, visita al cimitero dove riposavano i suoi cari. Ogni volta dava anche una sbirciatina alla tomba del suo acerrimo nemico. Sì, non si è mosso.
(Carlo Gragnani)

A dire il vero, nei cimiteri, le croci dovrebbero essere sostituite da dei grandi punti interrogativi. Questi sarebbero molto più vicino al vero significato della nostra vita.
(Josif M. Cristian)

Ciò che siamo sarete. Ciò che siete fummo
(Iscrizione presente al Cimitero Monumentale del Verano, a Roma)

La vita non ha alcun senso, ma ha una direzione: il cimitero.
(Gregoire Lacroix)

Cosa fanno le persone importanti in un cimitero? Dormono, anche loro dormono uguale uguale alle persone che non contarono niente. E tutti nella stessa posizione: orizzontali. L’eternità è orizzontale.
(Antonio Tabucchi)

Al cimitero cerchiamo di spogliare la morte del suo mistero e del suo buio, e in cambio le offriamo marmi e graniti, lapidi, epitaffi e i più pregiati pezzi dell’arte funeraria.
(Fabrizio Caramagna)

In un cimitero tutte le tombe hanno vista sull’eternità.
(Fabrizio Caramagna)

Luogo meraviglioso. Messaggero di pietra. Musica celestiale. Tenebrose presenze. Quello che lei cerca è al Cimitero degli Inglesi, degli Artisti e dei Poeti.
(Edward Percival Forster, riferendosi al cimitero Acattolico di Roma)

Il cimitero è uno spazio aperto tra le rovine, ammantato d’inverno di violette e margherite. Potrebbe far innamorare qualcuno della morte, pensare di essere seppelliti in un posto così dolce.
(Percy Bysshe Shelley, riferendosi al cimitero Acattolico di Roma)

Nei cimiteri, per quanti fiori ci siano, non è mai primavera.
(Andrea G. Pinketts)

L’orrendo della morte è il suo cerimoniale. Quanto più bello sarebbe andarsene al cimitero da soli, a piedi.
(Alessandro Morandotti)

Molta gente non ha ancora scelto in quale cimitero vuole morire. Però ha già pensato a una piazza in cui vorrebbe la propria statua
(Fabrizio Caramagna)

Nostalgia della vita in me riaffiora
e fa triste la tomba che mi onora
(epitaffio sulla tomba di Sandro Penna)

I teatri di marionette e i camposanti sono gli unici luoghi dove l’uomo possa prendere acuta coscienza di sé. Nei primi vede cos’è prima della morte − nei secondi quel che sarà dopo la vita.
(Giovanni Papini)

I cimiteri sono pieni di sogni irrealizzati … innumerevoli echi di “avrei potuto avere” e “avrei dovuto essere”.
(Steve Maraboli)

All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
(Ugo Foscolo)

Venite vivi a visitare i morti
prima che morte a visitar vi venga.
(epitaffio su una tomba nel cimitero di Motta d’Affermo, Messina)

Non potrei mai sopportare di essere sepolto assieme a della gente a cui non fossi stato presentato.
(Norman Parkinson)

La morte non ama i cimiteri, preferisce i vivi
(Rinaldo Caddeo)

È vietato ai visitatori raccogliere fiori dalle tombe, a meno che non siano le proprie.
(Cartello in un cimitero americano)

Notare nei cimiteri il grande rispetto della morte da parte di gente che non ha rispetto per la vita.
(Antonio Castronuovo)

Mi piace il giorno dei morti: vado al cimitero e mi sento qualcuno.
(Altan)

E’ bello un albero in un cimitero. Si direbbe una bara che si slancia.
(Pierre Doris)

Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov’è il cimitero dei cattivi?
(Giulio Andreotti)

Epitaffio: Iscrizione su una tomba che mostra come le virtu’ acquisite con la morte abbiano un effetto retroattivo
(Ambrose Bierce)

Il cimitero è un osservatorio privilegiato dell’insaziabile vanità umana, perché vi si vede, a leggere certe lapidi, che essa scavalca la cenere e la polvere, proiettando titoli e meriti e vanti, oltre l’ultima, derisoria frontiera.
(Mario Andrea Rigoni)

Alla minima contrarietà, e a maggior ragione al minimo dispiacere, bisogna precipitarsi nel cimitero più vicino, dispensatore immediato di una calma che si cercherebbe invano altrove. Un rimedio miracoloso, per una volta.
(EM Cioran)

Scegliamo un cimitero, una tomba. Ma perché uno solo? Sarebbe molto più originale viaggiare di cimitero in cimitero, di bara in bara a seconda delle stagioni e del clima. D’estate si potrebbe passare qualche settimana in un piccolo cimitero a picco sul mare. D’inverno in un cimitero di montagna. A Natale al cimitero di Montmartre o Montparnasse a Parigi.
(Fabrizio Caramagna)

I cimiteri sono pieni di gente di cui il mondo non poteva fare a meno.
(Elbert Hubbard)

Pare che per molti il desiderio maggiore sia quello di essere il più ricco al cimitero.
(Barbara Cartland)

Tutto è vanità, tranne il sepolcro.
(Ingresso del cimitero di Grosseto)

I cancelli attorno a un cimitero sono stupidi, perché quelli all’interno non possono uscirne e quelli al di fuori non desiderano entrarvi.
(Mark Twain)

Non preoccupatevi, è solo sonno arretrato.
(Walter Chiari sulla lapide della sua tomba)

Qui giace lord Barlington. Scusate se non mi alzo.
(Sulla tomba di un nobiluomo famoso in vita per la sua cortesia)

Tantissimo aggiunse, parecchio moltiplicò, mai nulla sottrasse, i figli grati divisero.
(Epitaffio su una lapide del cimitero di una frazione di Potenza)

Fu con le mani vuote che mi ritrovai nell’orrido cimitero, dove una livida luna invernale gettava ombre contorte, e gli alberi nudi si piegavano tristi sull’erba inaridita e gelata e sulle lapidi corrose dal tempo. La chiesa ricoperta di edera puntava sempre il suo dito beffardo verso il cielo ostile, e il vento notturno ululava furioso.
(Howard Lovecraft)

Non ho paura di un cimitero di notte. Ho paura di uno stadio di giorno.
(Valeriu Butulescu)

Spero con tutta l’anima che quando morirò qualcuno avrà tanto buonsenso da scaraventarmi nel fiume o qualcosa del genere. Qualunque cosa, piuttosto che ficcarmi in un dannato cimitero. La gente che la domenica viene a mettervi un mazzo di fiori sulla pancia e tutte quelle cretinate. Chi li vuole i fiori, quando sei morto? Nessuno.
(Jerome David Salinger)

Ogn’anno, il due novembre, c’è l’usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
(Totò)

Mi scrive l’amica di Londra: “A giudicare da certi cimiteri ci sarebbe da pensare che noi trattiamo i nostri cari meglio da morti che da vivi.
(Carlo Gragnani)

Adesso che sono vecchio, quando percorro un cimitero, ho l’impressione di visitare degli appartamenti.
(Edouard Herriot)

E non ditemi che la cenere di un uomo, nonostante lo sfarzo dei cimiteri, sia diversa da quella di un gatto o di una volpe.
(Anacleto Verrecchia)

Scusate la polvere – Excuse my dust
(Epitaffio sulla tomba di Dorothy Parker)

D’altronde sono sempre gli altri che muoiono – D’ailleurs c’est toujours les autres qui meurent
(Epitaffio sulla tomba di Marcel Duchamp)

Passante non piangere la mia morte Se io vivessi tu saresti morto – Passant, ne pleure pas ma mort Si je vivais tu serais mort
(Epitaffio sulla tomba di Robespierre)

Tolto da questo mondo troppo al dente
(Epitaffio sulla tomba di Aldo Fabrizi)

Qui giace uno il cui nome fu scritto nell’acqua – Here Lies One Whose Name was Written in Water
(Epitaffio sulla tomba di John Keats)

Non calpestate l’aiuola – Do not walk on the grass
(Epitaffio sulla tomba di Peter Ustinov)

Il meglio deve ancora venire – The best is yet to come
(Epitaffio sulla tomba di Frank Sinatra)

I morti stanno sempre meglio – dice una pubblicità del cimitero.
(Rastko Zakic)

Il cosmo è una bara nella quale siamo sepolti vivi.
(Tomislav Markovic)

Se si segnasse con una tomba ogni angolo dove qualcuno voleva uccidersi, la terra e il mare non sarebbero altro che dei cimiteri.
(Amélie Nothomb)

E quando il mio animo non chiedo altro alimento e stimolo che la musica, so che va cercata nei cimiteri: i suonatori si nascondono nelle tombe; da una fossa all’altra si rispondono trilli di flauti, accordi d’arpe.
(Italo Calvino)

Forse i morti uscirebbero dalle proprie tombe di notte, se invece che cipressi crescessero alberi di gustose ciliegie.
(Fabrizio Caramagna)

Ho paura ma quando bisogna andare bisogna andare – J’ai peur mais quand faut y aller, faut y aller.
(Iscrizione sul cimitero di Bernac-Debat)

Finalmente solo – Enfin seul!
(iscrizione su una tomba al Cimitero di Père-Lachaise)

Sono così sfigato che se comprassi un cimitero, la gente smetterebbe di morire.
(Anonimo)