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Frasi, citazioni e aforismi sulla nobiltà e i nobili

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla nobiltà e i nobili. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sui ricchi e la ricchezza, Frasi, citazioni e aforismi sulla grandezza e i grandi uomini e Frasi, citazioni e aforismi sulla democrazia.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla nobiltà e i nobili

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Non la natura – che è unica per tutti – distingue i nobili dagli ignobili, ma le azioni di ciascuno e la sua forma di vita.
(Epicuro)

Non c’è nulla di nobile nell’essere superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell’essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri.
(Proverbio indù)

Per avere sentimenti nobili, non è necessario essere nati nobili.
(Charles Lamb)

Preferisco chi riesce a nobilitarsi con il lavoro a chi riesce a nobilitarsi solo con il dna.
(Fabrizio Caramagna)

Amore e ‘l cor gentil sono una cosa.
(Dante Alighieri)

Essere umili verso i superiori è un dovere, verso gli eguali è cortesia, verso gli inferiori è nobiltà, verso tutti è salvezza.
(Bruce Lee)

La vera nobiltà si acquista vivendo, e non nascendo.
(Guillaume Bouchet)

Muoio dalla voglia di fare qualcosa di grande e di nobile ma è un mio preciso dovere svolgere i piccoli compiti che mi sono stati assegnati come se fossero grandi e nobili.
(Helen Keller)

La virtù è il primo titolo di nobiltà; io d’un uomo non bado al nome ma alle azioni.
(Molière)

La nobiltà dello spirito, rispetto a quella tradizionale, ha il vantaggio che uno se la può conferire da solo.
(Robert Musil)

Non il re, ma la gentilezza conferisce la vera nobiltà
(Fabrizio Caramagna)

La nobiltà, senza virtù, è un aspetto raffinato, senza un gioiello.
(Jane Porter)

Tutte le cose nobili sono anche un po’ malinconiche.
(Hermann Melville)

Nobiltà, fortuna, un posto nel mondo: ciò che vi rende tanto superbi. Che avete fatto per avere tanti beni? Vi siete data la fatica di nascere, e niente più.
(Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais)

Per poter giudicare delle cose grandi e nobili, bisogna possedere un’anima altrettanto grande e nobile.
(Michel de Montaigne)

Spiriti più nobili del suo, io non ne avea mai conosciuti; pari al suo pochi. Un grande amore per la giustizia, una grande tolleranza, una gran fiducia nella virtù umana e negli aiuti della Provvidenza, un sentimento vivissimo del bello in tutte le arti, una fantasia ricca di poesia, tutte le più amabili doti di mente e di cuore si univano per rendermelo caro.
(Silvio Pellico, Le mie prigioni)

Per comandare un vascello non si sceglie il passeggero di casato più nobile.
(Blaise Pascal)

L’uomo volgare cerca di appropriarsi i beni della vita; l’uomo nobile si propone di meritarli.
(Arturo Graf)

L’animo umano non appare mai così forte e nobile come quando rinuncia alla vendetta e osa perdonare un torto.
(Harry Chapin)

Laddove c’è nobiltà d’animo non c’è risentimento.
(Anonimo)

La sola nobiltà che da molti si conosca è l’alterigia e l’arroganza.
(Arturo Graf)

Coloro che sono tanto sciocchi da gloriarsi solamente per la propria nobiltà disprezzano, in qualche modo, quel che li ha resi nobili, poiché è solo il valore dei loro avi ad aver fatto la nobiltà del loro sangue.
(Madeleine de Souvré de Sablé)

La stirpe non fa le singulari persone nobili,
ma le singulari persone fanno nobile la stirpe.
(Dante Alighieri)

I nobili non hanno altro valore che quello dei loro antenati; sono come le patate, di cui il poco che c’è di buono è tutto sotto terra.
(Jonathan Swift)

La nobiltà ha degli obblighi – Noblesse oblige.
(Pierre-Marc-Gaston de Lévis)

Quanto è vantaggiosa la nobiltà: già a diciotto anni pone un uomo in posizione elevata, e lo rende conosciuto e rispettato, quanto un altro potrebbe riuscire a meritarlo in cinquant’anni. Sono trent’anni guadagnati senza fatica
(Blaise Pascal, Pensieri)

L’uomo si comporta involontariamente in maniera nobile, quando si è abituato a non voler nulla dagli uomini e a sempre dar loro.
(Friedrich Nietzsche)

Che cos’è nobile? Che cosa significa ancora, per noi oggi, la parola «nobile»? In che cosa si rivela, da che cosa si riconosce, sotto questo cielo pesante e coperto dell’incipiente dominio della plebe, per il quale tutto diviene opaco e plumbeo, l’uomo nobile? Non sono le azioni a dimostrarlo – le azioni sono sempre ambigue, sempre insondabili – non sono neanche le «opere». Tra gli artisti e i dotti se ne trovano oggi non pochi che, attraverso le loro opere, rivelano di essere spinti da profondo desiderio verso ciò che è nobile; ma proprio questo bisogno di ciò che è nobile è radicalmente diverso dai bisogni dell’anima nobile stessa, è addirittura un segno eloquente e pericoloso della sua mancanza. Non sono le opere, è la fede che decide qui, che stabilisce qui la gerarchia, per riprendere un’antica formula religiosa in un senso nuovo e più profondo: una qualche certezza di fondo che un’anima nobile ha su se stessa, qualcosa che non si può cercare né trovare e forse nemmeno perdere. L’anima nobile ha un profondo rispetto di sé.
(Friedrich Nietzsche)

Ma se davvero abbiamo mal compreso il dovere che incombeva su di noi, e la nostra missione non era di serbare il nome antico, la dignità di nobile, con l’uso della caccia, i banchetti fastosi e ogn’altro lusso, e di vivere col lavoro altrui, perché non ce l’han detto in precedenza? Che cosa ho mai imparato? Che cosa ho visto intorno a me? Ho solo vegetato, portato la livrea del mio sovrano, ho sfruttato il tesoro dello Stato e pensavo così di viver sempre.
(Nikolaj Alekseevič Nekrasov)

L’uguaglianza, questa chimera dei plebei, esiste veramente soltanto fra i nobili.
(Jules Barbey d’Aurevilly)

L’ultimo Salina era lui, il gigante sparuto che adesso agonizzava sul balcone di un albergo. Il significato di un casato nobile è tutto nelle tradizioni, nei ricordi vitali; e lui era l’ultimo a possedere dei ricordi inconsueti, distinti da quelli delle altre famiglie. Fabrizietto avrebbe avuto dei ricordi banali, eguali a quelli dei suoi compagni di ginnasio, ricordi di merende economiche, di scherzucci malvagetti agli insegnanti, di cavalli acquistati avendo l’occhio al loro prezzo più che ai loro pregi; ed il senso del nome si sarebbe mutato in vuota pompa sempre amareggiata dall’assillo che altri potessero pompeggiare più di lui.
(Giuseppe Tomasi di Lampedusa)

Sotto il grigio diluvio democratico odierno, che molte belle cose e rare sommerge miseramente, va anche a poco a poco scomparendo quella special classe di antica nobiltà italica, in cui era tenuta viva di generazione in generazione una certa tradizion familiare d’eletta cultura, d’eleganza e di arte.
(Gabriele D’Annunzio)

L’operaio di una città moderna usufruisce oggi di un benessere materiale superiore a quello di un nobile dei secoli scorsi.
(Ignazio Silone)

Possiamo parlare come vogliamo di gigli e leoni rampanti, e spargere aquile in campi d’oro e d’argento; ma se l’araldica fosse guidata dalla ragione, un aratro in un campo da coltivare sarebbe lo stemma più nobile e antico.
(Abraham Cowley)

Ciò che rende patetico un nobile decaduto è lo sforzo di non sembrarlo.
(Roberto Gervaso)

Quella piccola lucertola triste mi disse che era un brontosauro per parte di madre. Io non risi; le persone che si vantano degli antenati spesso hanno ben poco d’altro cui appoggiarsi. Assecondarle non costa niente e accresce la felicità in un mondo dove la felicità scarseggia sempre.
(Robert Anson Heinlein)

La vera nobiltà si basa sullo sprezzo, il coraggio ed una profonda indifferenza.
(Albert Camus)

La nobiltà o il denaro sono soltanto lo zero che moltiplica il valore.
(Marcel Proust)

Non vi è desiderio più forte al mondo di quello dei ricchi per i titoli, ad eccezione di quello dei titolati per le ricchezze.
(Hesketh Pearson)

E comunque ormai la borghesia si è imborghesita, il clero si è sclerotizzato, la nobiltà si è snobilitata e il popolo è impopolare.
(Svagaia)