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Frasi, citazioni e aforismi sulle Olimpiadi

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulle Olimpiadi. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sullo sport e Frasi, citazioni e aforismi sulla vittoria e i vincitori.

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Frasi, citazioni e aforismi sulle Olimpiadi

Olimpiadi

L’importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene.
(Pierre de Coubertin)

Più velocemente! Più in alto! Con più forza! – Citius!, Altius!, Fortius!
(Motto olimpico, usato per la prima volta in occasione delle Olimpiadi di Parigi del 1924)

[Alle Olimpiadi di Mosca 1980] In finale mi confinarono in ottava corsia, non ero contento, non potevo controllare gli avversari. All’uscita della curva ero penultimo, Wells indemoniato era tre metri avanti. Penso: non avrò altre occasioni. Dodici anni di lavoro e di dolore per niente. Allora riparto, risento tutto, rientro in gara, recupero, vinco, alzo le braccia e il ditino.
(Pietro Mennea)

Le Olimpiadi sono una metafora meravigliosa della cooperazione mondiale: è il tipo di competizione internazionale che è sana e in buona salute; un gioco tra i paesi che rappresenta il meglio di ognuno di noi.
(John Williams)

Per gli atleti, le Olimpiadi sono la prova definitiva del loro valore.
(Mary Lou Retton)

Noi giuriamo di presentarci ai giochi olimpici quali concorrenti leali, rispettosi dei regolamenti e desiderosi di parteciparvi con spirito cavalleresco per l’onore del nostro Paese e la gloria dello sport
(Giuramento che deve essere letto da un atleta del paese organizzatore)

“Una sensazione meravigliosa”
(James Brendan Connoly, il vincitore della prima medaglio d’oro all’edizione di Atene 1896)

La mia vittoria all’Olimpiade di Londra ’48: Misi la testa fuori, vidi il punteggio e, per la seconda volta nella storia, un uomo camminò sull’acqua.
(Sammy Lee)

Piansi e mi vergognai: alzai il viso verso la pioggia, facendo finta di essere bagnato dalle gocce. Sentii il nastro della medaglia contro il petto e il mio primo pensiero fu: “Ora papà sa che sono un atleta”
(William Mills, americano, oro nei 10.000 metri nel 1964, migliorando di 46 secondi il suo record)

Nel giuramento olimpico, chiedo solo una cosa: la lealtà sportiva.
(Pierre de Coubertin)

I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre.
(Usain Bolt)

Le Olimpiadi, quell’insieme di sport poco conosciuti che si guardano solo ogni quattro anni e tutti insieme! Per questo sono così magiche e così assurde.
(Fabrizio Caramagna)

Vassily Alekseyev, trentaquattro anni, sollevatore di pesi sovietico, centosessanta chili, categoria supermassimi, imbattuto per otto anni, settantanove record del mondo, di professione tecnico minerario, oro a Montreal nel ’76. Solleva un bilanciere di 225 chili e dichiara: “Adesso, forse, mia moglie mi porterà rispetto”.
(Emanuela Audisio)

Avevo diciotto anni. Durante l’inverno per allenarmi avevo spalato la neve nel Massachusetts. Le nostre attrezzature erano pessime, non avevamo il becco di un quattrino. A Los Angeles ci diedero le scarpe gratis, per correre. Quelle scarpe mi sono rimaste impresse più di ogni altra cosa.
(Mary Carew, americana, oro nella staffetta 4×100 nel 1932)

Non dimenticherò mai il tragitto fino alla piscina. La polvere sui finestrini dell’autobus. Il rumore delle porte che si chiudevano. L’espressione della gente fuori. “Signore” mi dissi, “si comportano come se fosse un giorno qualsiasi”. Lasciai lo spogliatoio. Avevo le gambe molli, la bocca asciutta. Per la prima volta capii cosa prova un condannato a morte mentre si avvia verso l’esecuzione
(Murray Rose, australiano, oro nei 400 e nei 1500 metri stile libero nel 1956)

Per me fu più grande di uno Slam, più speciale. Stare sul podio, sentire il tuo inno nazionale e avere la medaglia attorno al collo, vedere gli altri atleti che ti applaudono. È una sensazione differente, decisamente unica e assolutamente più speciale.
(Steffi Graf)

Fu un’esperienza ultraterrena. Quando ero un ragazzino il tennis non era disciplina olimpica, ma fu una delle tante cose che mio padre ha predetto della mia vita, che il tennis sarebbe entrato a far parte delle Olimpiadi e che io avrei vinto la medaglia d’oro. Quindi essere su quel podio fu un mio sogno di ragazzo sotto molto aspetti. Ricordo tuttora lo stare là, sul gradino della medaglia d’oro, una delle poche volte in cui sono stato effettivamente più alto dei miei avversari! La medaglia attorno al mio collo, l’inno nazionale, i miei occhi bagnati di lacrime… un’esperienza ultraterrena, surreale.
(Andre Agassi)

L’Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L’Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell’uomo.
(Candido Cannavò)

Non ci si abitua alle Olimpiadi. Non c’è modo. Hanno scale troppo rarefatte. Uniche. Nomadi. Ogni quattro anni. Un doppio passo. Duro da tenere. Ogni volta bisogna ridosare il fiato. Partenze e arrivi, contate da uno spazio temporale. Lunghissimo. Le Olimpiadi, puoi prenderle di petto, di striscio, dargli le spalle. Accarezzarle, offenderle. Pensare che non lasciano effetti collaterali. Se le guardi negli occhi, viaggi. Dal blu al nero, dal verde al grigio, dall’azzurro al marrone.
(Emanuela Audisio)

Ottima è l’acqua, l’oro come fuoco acceso
nella notte sfolgora sull’esaltante ricchezza:
se i premî aneli
a cantare, o mio cuore,
astro splendente di giorno
non cercare più caldo
del sole nel vuoto cielo –
né gara più alta d’Olimpia celebriamo
(Pindaro, Prima ode)

L’Olimpiade non regala immortalità, ma fa camminare sulle acque a lungo. Butta addosso: sentimenti, tradizione, novità. Scavalca assenze, infelicità, miserie. Fa pregare in maniera infame. Sammy Lee, americano di origine coreana, oro nei tuffi dalla piattaforma nel ’48 e ’52: “Signore, fammi vincere, perché lo merito più di quel figlio di puttana del mio avversario”. Se il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscersi, l’Olimpiade non gira mai troppo al largo dalla vita. È una conchiglia dove ascoltare il buio del mare.
(Emanuela Audisio)

Le Olimpiadi sono una versione smisurata del Colosseo con circences che occupano tutti gli spazi dell’informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali. Lo spirito di Olimpia, sotto il segno della Coca Cola, declassato dalla partecipazione di tennisti, calciatori, giocatori di pallacanestro, professionisti che guadagnano cifre immense, fuori dalla realtà della gente comune, che li applaude come semidei dell’antica Grecia.
(Beppe Grillo)

Se la patria o gli ideali rivoluzionari non infiammano più gli animi, ci rimangono alcuni grandi eventi sportivi: le Olimpiadi, la Coppa del Mondo
(Willy Pasini)

Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono.
(Aristotele)

L’Olimpiade è un’esperienza incredibile perché proietta su una ribalta “totale” e perché fa apprezzare il senso del gruppo.
(Magic Johnson)

Avviciniamo le nazioni diverse con le amichevoli lotte dello sport e possa l’osservanza leale delle regole che presiedono ai nostri giochi aprire le loro anime a quel sentimento di reciproco rispetto, che è il fondamento primo del mantenimento della pace fra i popoli
(Pierre de Coubertin)

È sicuro che il telegrafo, le ferrovie, il telefono, la ricerca scientifica, i congressi, le esposizioni universali hanno fatto di più per la pace di tutte le sottigliezze della diplomazia. Ebbene, io ho la speranza che lo sport possa fare ancora di più. Esportiamo vogatori, corridori, schermidori: ecco il libero scambio dell’avvenire. Una volta che saremo arrivati a questo, la pace avrà avuto un grande aiuto e per questo mi batterò per la realizzazione sulla base dei tempi moderni di questa opera grandiosa e benefica che sarà quella della restituzione all’umanità dei Giochi Olimpici.
(Pierre de Coubertin)