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Le più belle frasi di Carl Gustav Jung

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Carl Gustav Jung (Kesswil, 26 luglio 1875 – Küsnacht, 6 giugno 1961) è considerato, insieme a Sigmund Freud. uno dei padri della psicologia moderna. Presento una raccolta delle più belle frasi di Carl Gustav Jung. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi di Sigmund Freud, Le più belle frasi di Erich FrommFrasi, citazioni e aforismi sulla psicoanalisi e Frasi, citazioni e aforismi sull’anima.

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Le più belle frasi di Carl Gustav Jung

Carl Gustav Jung

La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno, sogna. Chi guarda all’interno, apre gli occhi.

Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.

Ciò che neghi, ti sottomette.
Ciò che accetti, ti trasforma.

È un peccato che noi teniamo conto delle lezioni della vita soltanto quando non ci servono più a niente.

Chi evita l’errore elude la vita.

Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere.

Ogni incontro che fai è un incontro con te stesso; pochi sembrano accorgersi che gli altri sono loro.

Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro sé stesso alla scoperta di chi veramente egli è.

L’anima contiene non meno enigmi di quanti ne abbia l’universo con le sue galassie, di fronte al cui sublime aspetto soltanto uno spirito privo di fantasia può non riconoscere la propria insufficienza.”

Ciò che la natura richiede al melo è che produca mele e al pero che produca pere. Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che è.

Ognuno desidera che la vita sia semplice, sicura e senza ostacoli; ecco perché i problemi sono tabù. L’uomo vuole certezze e non dubbi, risultati e non esperienze, senza accorgersi che le certezze non possono provenire che dai dubbi e i risultati dalle esperienze.

La vita siete voi stessi, e se la vita è difficile da sopportare è perché è molto difficile sopportare se stessi. Questo è il fardello più grande, la prova più grande.

La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno ma dall’incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili.

La gente farebbe qualsiasi cosa, non importa quanto sia assurda, per evitare di guardare la propria anima.

Non rimpiango le persone che ho perso col tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone, perché le persone non mi appartenevano, gli anni sì.

La depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare.

Nel nostro inconscio niente è da rifiutare, ma semplicemente da risintonizzare e trasmutare.

Troppo corpo, e lo spirito muore; troppo spirito, e il corpo muore.

Non aggrapparti a qualcuno che se ne va, altrimenti non sarà possibile incontrare chi sta per arrivare

La scarpa che sta bene ad una persona sta stretta a un’altra: non c’è una ricetta di vita che vada bene per tutti.

Il pendolo della mente oscilla tra senso e non senso, non tra giusto e sbagliato.

Mi sono ripetutamente trovato di fronte al mistero dell’amore, e non sono mai stato capace di spiegare cosa esso sia. Qui si trovano il massimo e il minimo, il più remoto e il più vicino, il più alto e il più basso, e non si può mai parlare di uno senza considerare l’altro. Non c’è linguaggio adatto a questo paradosso. Qualunque cosa si possa dire, nessuna parola potrà mai esprimere tutto.

Solo il viandante che ha peregrinato nel suo infinito mondo interiore potrà accostarsi all’Anima, scoprendo che per anni altro non ha fatto che cercare Lei, poiché Lei è dietro e dentro ogni cosa. I viaggi, si fanno per cercare Anima e le persone si amano in quanto simboli di Anima.

Se sei una persona di talento, questo non significa che hai vinto qualcosa. Significa che hai qualcosa da offrire.

Se una persona non capisce un’altra persona, pensa che quest’ultima sia pazza.

Non si diventa illuminati immaginando figure di luce, ma divenendo coscienti del buio

La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell’universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell’anima.

Il senso della mia vita è che la vita mi pone una domanda. O viceversa, sono io stesso una domanda per il mondo e devo fornire la mia risposta, altrimenti mi ridurrò alla risposta che mi darà il mondo

Dentro di noi abbiamo un’Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare.

Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Sé o dell’Anima dell’uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo

La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.

Ho curato molte centinaia di malati di mente. Tra quelli d’età superiore ai 35 anni, non ce n’è stato neppure uno il cui problema, in ultima analisi, non fosse quello di scoprire un senso religioso nella vita.

Tutto ciò, che ho appreso nella vita, mi ha portato passo dopo passo alla convinzione incrollabile dell’esistenza di Dio. Io credo soltanto in ciò che so per esperienza. Questo mette fuori campo la fede. Dunque io non credo all’esistenza di Dio per fede: io so che Dio esiste.

Nessun manuale può insegnare la psicologia; la si apprende tramite l’effettiva esperienza. In psicologia si possiede solo ciò di cui si è fatto esperienza nella realtà. Quindi una semplice comprensione intellettuale non è sufficiente, perché si apprendono solo i termini e non la sostanza interiore dell’evento in questione.

Si sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di ciò che si dona.

Un sogno è una porta nascosta nel santuario più profondo e più intimo dell’anima.

Chiunque cerchi di adattarsi al gruppo e nello stesso tempo seguire il suo fine individuale, diventa nevrotico.

Devo accostarmi all’anima mia come uno stanco viandante, che nulla ha cercato al di fuori di lei. Devo imparare che dietro a ogni cosa da ultimo c’è l’anima mia, e se viaggio per il mondo ciò accade in fondo per trovare la mia anima. Perfino le persone più care non sono la meta e il fine della ricerca d’amore, ma simbolo della nostra anima

L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.

Il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l’attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l’autore, il pubblico e il critico.

L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.

Il problema dell’amore è una delle grandi sofferenze dell’umanità e nessuno dovrebbe vergognarsi di pagare il suo tributo.

Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l’alcol o la morfina o l’idealismo.

Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò.

Chi percepisce contemporaneamente la propria ombra e la propria luce vede se stesso da due lati e, in tal modo, raggiunge il centro.

Dov’è regna la saggezza, non vi è alcun conflitto tra pensiero e sentimento.

Nell’estroverso la vita è regolata in primo luogo dalla relazione con gli uomini. Egli potrebbe per un semplice capriccio gettar via la fidanzata e con lei sé stesso, mentre l’introverso si danneggia soprattutto se manda a rotoli la sua relazione con l’Anima, cioè con l’oggetto interiore.

Tutto ciò che degli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi.

Non ci è possibile vivere il pomeriggio della vita seguendo il programma del suo mattino. Perché ciò che è grande al mattino, sarà piccolo la sera. E le verità del mattino diventeranno le falsità della sera.

Nessun albero, si dice, può crescere in Paradiso a meno che le sue radici non raggiungono l’inferno.

Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell’amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario e l’amicizia fiorisce soltanto quando un individuo è memore della propria individualità e non si identifica più negli altri.

Se non capiamo le immagini dell’inconscio, o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo nei loro confronti, vivremo una vita dolorosa.

Il motivo per cui c’è il male nel mondo è che le persone non sono in grado di raccontare le loro storie.

Circa un terzo dei miei casi non sono affetti da una nevrosi clinicamente definibile, ma dalla insensatezza e vuoto della vita. Questo può essere definito come la nevrosi generale dei nostri tempi.

Non c’è luce senza ombre e non c’è pienezza psichica senza imperfezioni. La vita richiede per la sua realizzazione non la perfezione, ma la pienezza. Senza l’imperfezione non c’è né progresso né crescita.

Per scoprire che cosa è veramente individuale in noi stessi, è necessaria una profonda riflessione; e improvvisamente ci rendiamo conto di quanto insolitamente difficile scoprire che cosa è individuale.

Non mi sono accadute che cose inaspettate. Molto avrebbe potuto essere diverso se io fossi stato diverso. Ma tutto è stato come doveva essere; perché tutto è avvenuto in quanto io sono come sono.

In ognuno di noi c’è un altro essere che non conosciamo. Egli ci parla attraverso i sogni e ci fa sapere che vede le cose in modo ben diverso da ciò che crediamo di essere.

Non dobbiamo pretendere di capire il mondo solo con l’intelligenza: lo conosciamo, nella stessa misura, attraverso il sentimento. Quindi, il giudizio dell’intelligenza è, nel migliore dei casi, soltanto metà della verità.

Come l’individuo non è assolutamente un essere unico e separato dagli altri, ma è anche un essere sociale, così la psiche umana non è un fenomeno chiuso in sé e meramente individuale, ma è anche un fenomeno collettivo.

La sensazione ci dice che qualcosa c’è. Il pensiero ci dice che una cosa è una certa cosa e le dà un nome. Il sentimento ci informa attraverso le sue tonalità affettive sul valore delle cose per noi. Ci dice quanto una cosa conta per noi, e se è accettabile oppure no.

I problemi più grandi ed importanti della vita sono tutti in un certo senso insolubili. Non potranno mai venire risolti, ma solo superati.

Se la nostra religione si basa sulla salvezza, le nostre principali emozioni saranno timore e tremore. Se la nostra religione si basa sulla meraviglia, la nostra emozione principale sarà la gratitudine

L’irrazionale non deve e non non può essere estirpato. Gli dèi non possono e non devono morire. Guai agli uomini che vogliono disinfettare razionalmente il cielo.

In definitiva, è l’essenza che noi incarniamo che dà il suo senso alla vita. L’esistenza sarebbe stata rovinata senza la sua essenza.

L’arte è una specie di impulso innato che cattura l’essere umano e lo trasforma nel suo stesso strumento. Per svolgere questo difficile compito gli è a volte necessario sacrificare la felicità e qualunque cosa che renda la vita degna di essere vissuta per l’uomo comune.

Pensiamo di conoscere totalmente noi stessi. Tuttavia, un amico può facilmente rivelarci qualcosa su di noi di cui non abbiamo assolutamente idea”

In realtà sarebbe un arduo compito conciliare l’immagine che io ho di me stesso, con quella che altri si fanno di me. Chi ha ragione? E chi è l’individuo reale?

Dove l’amore impera, non c’è desiderio di potere, e dove il potere predomina, manca l’amore. L’uno è l’ombra dell’altro.

La società è organizzata non tanto dalla legge, quanto dalla tendenza all’imitazione. Tutti nasciamo originali e muoriamo copie.

In ogni caos c’è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.

Mostratemi un individuo sano di mente, e lo curerò per voi.

Di regola, le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti e altri misteriosi fattori inconsci che con la volontà cosciente, le buone intenzioni, la ragionevolezza.

Bene. Ci sono tante notti quanti giorni, ed ognuno è lungo quanto ogni altro giorno nel corso dell’anno. Anche una vita felice non può esserci senza una misura dell’oscurità, e la parola “felice” perderebbe il suo significato se non fosse bilanciata dalla tristezza.

Quando analizziamo la persona le strappiamo la maschera e scopriamo che quello che sembrava individuale, alla base è collettivo.

Siamo così abituati alla natura apparentemente razionale del nostro mondo che facciamo fatica a immaginare che possa accadere una qualsiasi cosa che non possa essere spiegata dal buon senso.

I bambini vengono educati da quello che gli adulti sono e non dai loro discorsi.

Conoscere la propria oscurità è il metodo migliore per affrontare le tenebre degli altri.

Se c’è qualcosa che vorremmo cambiare in un bambino, dovremmo prima esaminarla e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi..

Se l’uomo sbagliato si serve di mezzi giusti, allora il mezzo giusto agisce in modo sbagliato.

Come l’individuo non è assolutamente un essere unico e separato dagli altri, ma è anche un essere sociale, così la psiche umana non è un fenomeno chiuso in sé e meramente individuale, ma è anche un fenomeno collettivo.

n ogni singola persona ci sono, oltre alle reminiscenze personali, le grandi immagini «originarie», come le ha definite appropriatamente Jakob Burckhardt, cioè le possibilità dell’immaginazione umana ereditate, com’è da sempre, nella struttura del cervello. Il dato di fatto di questa eredità spiega anche il fenomeno veramente incredibile che certi materiali e motivi leggendari si presentino in tutto il mondo in forme uguali. Spiega anche come i nostri malati di mente possano riprodurre esattamente le stesse immagini e gli stessi contesti che noi conosciamo dai testi antichi.

La rinascita, nelle sue varie forme di reincarnazione, resurrezione e trasformazione, è un’affermazione che deve essere contata tra le prime affermazioni dell’uomo.

La sofferenza è dovuta ad un ristagno spirituale, ad una sterilità psichica. Fede, speranza, amore e conoscenza è ciò di cui ha bisogno il paziente per vivere. Nessuno guarisce veramente se non riesce a raggiungere un atteggiamento religioso.

Quanto più domina la ragione critica, tanto più la vita si impoverisce. Il razionalismo e il dottrinarismo sono malattie del nostro tempo: pretendono di sapere tutto. Invece ancora molto sarà scoperto di ciò che oggi, dal nostro limitato punto di vista, riterremmo impossibile.

Questo processo, per cui un desiderio inammissibile diventa inconscio, è chiamato rimozione, che deve essere tenuta distinta dalla repressione, quest’ultima presupponendo che il desiderio sia rimasto cosciente.

Dovremmo imparare a fare a meno di una certa patina di rispettabilità sociale, se vogliamo vivere davvero la nostra vita in modo pieno, libero e felice.

Giunge al luogo dell’anima chi distoglie il proprio desiderio dalle cose esteriori.

Chi obbedisce alla sua anima può far a meno delle ingiurie come delle lodi.

Essere vecchi è estremamente impopolare. Non ci si rende conto che il “non poter invecchiare” è cosa da deficienti, come lo è il non poter uscire dall’infanzia.

Vivere se stessi significa essere un compito per se stessi. Non puoi mai dire che vivere per se stessi sia un piacere. Non sarà una gioia, ma una lunga sofferenza, perché devi farti creatore di te stesso.

La nevrosi è sempre un sostituto delle sofferenza legittima.

La Persona è il modo in cui il soggetto è visto dal mondo. L’Anima […] come viene vista dall’inconscio collettivo

L’analisi, rendendo cosciente l’inconscio personale, rivela all’individuo cose che egli di regola già conosceva negli altri, ma non in sé stesso

Solo un cambiamento dell’atteggiamento individuale potrà portare con sé un rinnovamento dello spirito delle nazioni. Tutto comincia con l’individuo.

Pensare è molto difficile. Per questo la maggior parte della gente giudica.
La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi

Poiché l’europeo non conosce il proprio inconscio, non capisce l’Oriente e vi proietta tutto ciò che teme e disprezza in se stesso

Ma che cosa può “creare” un uomo se non gli è toccato di essere un poeta? …se non hai proprio nulla da creare, allora forse crei te stesso.

Chi guarda se stesso, rischia di incontrare se stesso. Lo specchio non lusinga, mostra diligentemente ciò che riflette, cioè quella faccia che non mostriamo mai al mondo perché la nascondiamo dietro il personaggio, la maschera dell’attore. Questa è la prima prova di coraggio nel percorso interiore. Una prova che basta a spaventare la maggior parte delle persone, perché l’incontro con se stessi appartiene a quelle cose spiacevoli che si evitano fino a quando si può proiettare il negativo sull’ambiente.

Lo Yoga è la più antica indagine che l’uomo abbia mai svolto sul corpo e sulla mente.

Le cose che accadono sono sempre le stesse, non è sempre uguale invece la profondità creativa dell’essere umano. Le cose di per sé non significano nulla, assumono un significato soltanto dentro di noi. Siamo noi a dare significato alle cose. Il significato è ed è sempre stato artificiale. Siamo noi a crearlo.

Lodare e predicare la luce non serve a nulla, se non c’è nessuno che possa vederla. Sarebbe invece necessario insegnare all’uomo l’arte di vedere.

Un cuore comprensivo è tutto, è un insegnante, e non può essere mai abbastanza stimato. Si guarda indietro apprezzando gli insegnanti brillanti, ma la gratitudine va a coloro che hanno toccato la nostra sensibilità umana. Il programma di studi è materia prima così tanto necessaria, ma il calore è l’elemento vitale per la pianta che cresce e per l’anima del bambino.

La vera terapia consiste nell’approccio al divino; più si raggiunge l’esperienza del divino, più si è liberati dalla maledizione della patologia.

Né il medico né il paziente devono cullarsi nella speranza che l’analisi da sola basti ad eliminare la nevrosi. Sarebbe un inganno e un’illusione. In fin dei conti è sempre il fattore morale che opera la scelta tra malattia e salute

A quanto possiamo discernere, l’unico scopo dell’esistenza umana è di accendere una luce nell’oscurità del mero essere.