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Frasi e aforismi per dire Come stai

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Il come stai è uno dei modi più usati per aprire una comunicazione. Spesso è una formula di cortesia che non prevede di prestare attenzione alla risposta. E infatti a un “come stai” rispondiamo schematicamente “bene”. Ma ci sono delle volte che, se pronunciate a cuore aperto, queste due parole “come stai” fanno dei miracoli e ci permettono di entrare in empatia con il prossimo. Presento per la prima volta in lingua italiana un’ampia raccolta di frasi, aforismi e battute divertenti sul come stai. Tra i temi correlati si veda 100 frasi per dire Ti amo, Tvb – 100 frasi per dire ti voglio bene e Le più belle frasi per dire grazie.

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Frasi e aforismi per dire come stai

Come Stai

Innamorati di una persona che come primo saluto, al mattino usa un “Come stai?”. Non perché tu stai male, ma perché per lei la cosa più importante è che tu stia bene.
(S. Leonoir)

E quante volte ho detto “ti amo”, in tutti quei “ciao, come stai?”
(andreapoles79, Twitter)

C’è chi ti chiede come stai e chi fa di tutto per farti stare meglio. È questa la differenza tra le persone e le persone importanti.
(MLicenza, Twitter)

In tanti chiedono come stai.
A pochi interessa avere la riposta.
(Anonimo)

Quando ti chiedo come stai, non rispondermi “bene”. Dimmi perché salti quella pagina ogni volta che sfogli il libro, parlami di quella stanza nel tuo cuore dove non entri più da anni, raccontami di che colore è oggi la tua anima.
(Fabrizio Caramagna)

Credo ancora nel ‘ciao come stai’ come segno di rispetto, di presenza, di interesse. Altre forme più moderne, mi sono completamente estranee.
(68kikka, Twitter)

Se mi chiedi “come stai” , poi ascolta come sto veramente.
(RudyZerbi, Twitter)

L’amico è quello che al tuo “sto bene” capisce e risponde:
“Lo so benissimo che stai bene; ma come stai?”
(Leonardorimini, Twitter)

Non dirmi “bene” se non stai bene.
Il mio “come stai” non è per rompere il ghiaccio.
Il mio “come stai” è un “fidati”.
(ltrimenti, Twitter)

Prima ti feriscono e ti chiedono come stai. E’ come se qualcuno ti sparasse in testa e poi ti chiedesse se ti ha dato fastidio il rumore.
(MLicenza, Twitter)

Un amico vero lo riconosci subito, ti fa scoppiare a ridere anche quando proprio non lo vuoi, se ti domanda come stai dissolve anche il più triste pensiero e, basta stare in sua compagnia per sentirsi speciali.
(Stephen Littleword)

Non è a chi racconti cosa hai fatto. È a chi racconti come stai. È in quel luogo lì, la differenza.
(LapostrofoAura, Twitter)

Ad un paio di “come stai?” avrei voluto rispondere “Lo so cosa vorresti dirmi. Togliti questa maschera e andiamo a bere qualcosa”.
(Fabrizio Caramagna)

Come strano incontrarti di sera
In mezzo alla gente
Salutarci come due vecchi amici
Ehi ciao come stai
Quando un giorno di notte mi hai detto
“non ti lascerò mai”
Quando un giorno di notte t’ho detto
“non ti lascerò mai”
(Jovanotti)

Ciao sono io.
Volevo sapere come stai, se fai ancora i tuoi esercizi di meraviglia, se ti ricordi ancora come si scrivono le parole con ditate di luce nel cielo ed in compagnia di quale galassia resti sola la sera.
(Fabrizio Caramagna)

Alla festa del papà sarebbe già qualcosa sentirsi dire “ciao papà, come stai?” anziché il solito “Ehi papà, mi ricarichi il cellulare che ho finito il credito?”
(Anonimo)

Cosa farei se vedessi un uomo sul cornicione di un ponte con i piedi pronti al grande balzo? Jamie Harrington, dublinese di sedici anni, è salito sul ponte, si è seduto accanto all’aspirante suicida e gli ha gettato al collo solamente due parole: «Stai bene?». Per tutta risposta l’uomo si è messo a piangere. In tre quarti d’ora di monologo ha concentrato le miserie di una vita. (…) Si sono scambiati i numeri di telefono. A tre mesi da quella notte lo smartphone di Jamie ha suonato e lui ha subito riconosciuto la voce: «Stai bene? Sono state quelle due parole a salvarmi». «Com’è possibile che ti siano bastate due parole?», gli ha chiesto Jamie. «Immagina se per tutta la vita non te le avesse rivolte mai nessuno».
(Massimo Gramellini)

Quelli che scrivono: Ciao! Come stai? 🙂 e poi scompaiono senza leggere la risposta per altri sei mesi.
(Nonfaretardi, Twitter)

– Hey, ciao, come stai?
– tt bn txD
– Ti ho chiesto “come stai” non il codice fiscale!
(Anonimo)

Oggi è la giornata di chi ti chiede come stai per non doverti dire come si sente.
(Comeprincipe, Twitter)

Io ci provo ogni volta.
Ma non riesco mai a sentirmi sincero fino in fondo, alla domanda: Come stai?
(Alexsetolosi, Twitter)

– Come stai?
– Bene
– Dai, non scherzare!
(NicolaBaldoni, Twitter)

Se devi chiedermi: come stai? con lo stesso tono di voce con cui la cassiera del supermercato ti chiede: sacchetto?, allora lascia perdere.
(Guidofruscoloni, Twitter)

Se stai male godono,
se stai bene rosicano.
Indossa il tuo più bel sorriso e confondili.
(Anonimo)

La gente ha imparato a essere fredda, a toccare senza toccare, a guardare senza guardare, a sfiorare senza sfiorare. Si vive di frasi fatte: “Ciao, come stai?”. Nessuno vuole dire niente dicendolo, queste parole servono solo a evitare l’incontro autentico tra due persone.
(Osho Rajneesh)

Rispondere “bene” a un “come stai” è legittima difesa.
(mesmeri, Twitter)

Troppo fragile per qualsiasi cosa persino per un ‘ciao, come stai?’
(bolla_bo, Twitter)

– Come stai?
– Si tratta di informazioni riservate che non posso diffondere senza l’autorizzazione di me stesso.
(ideeXscrittori, Twitter)

La domanda più indiscreta, più insolente, più insoffribile, e la più comune anche, la più poliglotta, la più persecutoria, al telefono e faccia a faccia, la domanda che mette alla tortura chi ama la verità perché la si formula per avere in risposta una miserabilissima bugia è: “Come stai?”
(Guido Ceronetti)

– Come stai?
– Come l’omino del calcio balilla che vorrebbe fare pallavolo”
(_iaci_, Twitter)

– “Come va?”
– “Da schifo”
– “Vedrai, la fortuna gira”
– “Certo: alla larga”
(serafinobandini, Twitter)

– Ciao. Come stai?
+ Mah. Così così.
– Sapessi io! Guarda, non me ne parlare proprio!
E allor che cazz m’o dumann ‘a ffa??
(sempreciro, Twitter)

– Allora, come va?
– Tutto sommato, l’ho presa a bere.
(Valemille, Twitter)

Chiedo a me stesso “come stai?” e mi rispondo “non ho niente”. ma non mi fido perché quando faccio così c’è sotto qualcosa.
(IdeeXScrittori, Twitter)

Volevo chiederti cosa fai e come stai ma poi ho sospirato e sono andato a fumare alla finestra perché amo le scene melodrammatiche.
(albertosorge, Twitter)

– Come stai ?
– Ho appena riletto un messaggio che mi hai scritto due anni fa e mi sono fumato tre sigarette di fila va bene come risposta ?
(albertosorge, Twitter)

-Come stai?
-Ora che mi hai scritto, benissimo.
(istintomaximo, Twitter)

-Come stai?
-Miseramente, cara. Superbamente a pezzi. Come sempre.
(Crudelia De Mon, nel cartone animato La carica dei 101)

– allora? come stai?
– hai presente quando va davvero tutto bene e non te lo spieghi e hai paura che sia solo un sogno?
– stai così????
– no
(bon1z, Twitter)

Si scrive “come stai?” ma si legge: “Cristo io ancora ti penso, ma sei sicuro che non ti manco mai, ma proprio mai mai mai?!
(rosafantasia, Twitter)

Nel tempo di un come stai ci stanno una cinquantina di stati d’animo.
(GinevraCardinal, Twitter)

Rispondere “Sto da Dio” al “Ciao come stai?” per rinnovare fin dalla prima mattina, tutti i conflitti interiori dell’interlocutore
(ilbomma, Twitter)

Le frasi «Ciao, come stai?» e «mi serve un favore» non scriverle nello stesso messaggio, suvvìa. È la massima espressione dell’opportunismo.
(agnostino, Twitter)

Comunque, tra “ciao, come stai?” e “avrei bisogno di una cortesia” aspettate almeno la risposta!
(bon1z, Twitter)

Ma perché vi ostinate a farmi odiose domande a cui non so rispondere, tipo “Come stai”?
Ma non potete parlarmi dei vostri problemi come tutti?
(valemille, Twitter)

Lo riconosci, chi c’è passato. Non ti chiede come stai.
(Pao_lost, Twitter)

Quante volte chiedendo “Come stai?” ci stanno, in realtà, chiedendo “Come sto?”.
(Nicolabrunialti, Twitter)

Adesso parliamo di me. Come stai?
(iparchia, Twitter)

La sottile linea di confine tra chi vuole davvero sapere come stai e chi vuole semplicemente farsi i fatti tuoi.
(istintomaximo, Twitter)

Tra un po’ la telefonata di Mamma:
-Come stai?
-Hai mangiato?
-Dormi bene?
Domande banali che nessuno mi farà mai con lo stesso Interesse.
(Ziacoca, Twitter)

Forse non moriremo di “Come stai”. Ma di sguardi già distratti prima che arrivi la risposta.
(alfcolella, Twitter)

– Come va?
– Ma guarda, è un periodo…
– Ma che fai, rispondi veramente? Devi dire “Tutto ok”
(Ty_il_nano, Twitter)

Se qualcuno vi chiama e inizia la telefonata con “Prima di tutto come stai?”, attaccate, perché deve dirvi nulla di positivo.
(david_isayblog, Twitter)

– come va la vita?
– oh diamine, la vita!
(Buioscuro, Twitter)

– Ciao, come stai?
– Come ti voglio.
(vinkweb, Twitter)

– Come stai?
– Sulla difensiva, grazie. E tu?
(IlReQuieto, Twitter)

Livello di cinese? – Ottimo – Mi traduca “ciao come stai?” – Mi traduca “ciao come stai?”
(Vertingetorige, Twitter)

Chiedere come va. Rispondere come viene
(alfcolella, Twitter)

Della differenza fondamentale tra un “come stai?” e uno “stai bene?”.
(LesFleursduMar, Twitter)

Vorrei chiederti come stai solo per sentirmi dire ‘sto male perché non ci sei tu’.
(albertosorge, Twitter)

Quando mi chiedono come va, rispondo “tutto normale”, perché se mi va male è tutto nella norma
(NoEbasta, Twitter)

Caro Marzo, come stai tu, e gli Altri –
Hai lasciato bene la Natura –
Oh Marzo, Vieni di sopra con me –
Ho così tanto da raccontare
(Emily Dickinson)

“Mi hanno sparato”. “Come ti chiami?”, “Lennon” “Come stai?” “Sto male”. “Sei sicuro di essere John Lennon?”. “Sì”
(Ultime parole di John Lennon, 8 dicembre 1980. Conversazione tra John Lennon, colpito da cinque colpi di pistola, e il suo soccorritore).