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Frasi, citazioni e aforismi sul merlo

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul merlo. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sugli uccelli, Frasi, citazioni, aforismi e poesie sul pettirosso, Frasi, citazioni e aforismi sulla rondine e Frasi, citazioni e aforismi sul passero.

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Frasi, citazioni e aforismi sul merlo

Quando canta il merlo, siamo fuori dall’inverno.
(Proverbio)

Merlo che canti nel cuore della notte
prendi queste ali spezzate e impara a volare.
Per tutta la vita
stavi aspettando questo momento per alzarti.
(The Beatles)

È entrato aprile in casa con il merlo
che fischia sopra i fili del bucato.
(Luciano Erba)

Trovo l’idea di Dio troppo interessante per contentarmi di ciò che dicono i Teologi, i Grandi Inquisitori e i Filosofi.
Il merlo che cammina nella luce del giardino e il gelsomino hanno da dirmi di più.
(Fabrizio Caramagna)

Il merlo trilla
quando viene a bere
e senti a volte tubare la tortorella.
(Giorgos Seferis)

Bastano del nero e una punta di giallo, e il merlo può portare la felicità anche nel giardino più abbandonato.
(Fabrizio Caramagna)

Quanto sono dolci le armonie del pomeriggio!
Il merlo canta nella brezza solare
Il suo antico canto di foglie.
(Frederick Tennyson)

Di nuovo i merli cantano.
I ruscelli si svegliano, ridendo, dai loro sogni invernali.
(John Greenleaf Whittier)

Nel parco il nero merlo canta chiari enigmi.
(Fabrizio Caramagna)

Un merlo non farà primavera, ma il suo piccolo becco arancione sembra il primo fiore nel prato.
(Fabrizio Caramagna)

Leggo in questo libro bellissimo (Jennifer Ackerman – Il genio degli uccelli) che anche gli uccelli canori possono avere dei “difetti di pronuncia”.
E io, al pensiero di un merlo che solo sul ramo magari balbetta e se ne dispiace, mi sciolgo.
(mefabriziogatti, Twitter)

Ecco, dissi, vedendoti: un corriere. Una parola dal cielo che non dimentica chi si è smarrito. Sei rimasto dieci secondi davanti alla finestra. Era più che sufficiente. Dio stava scrivendo la sua pagina, una goccia di inchiostro nero cadeva sul prato. Tu eri questa macchia nera con un po’ di arancione.
(Christian Bobin)

La tua gioia spensierata – piccolo merlo – è passata dai miei occhi al mio sangue e dal mio sangue a questo foglio di carta che mi serve per scriverti questa lettera. L’indirizzo? Qualcuno lo troverà, è sicuro. Qualcuno o qualche cosa ti dirà che io ho scritto questa lettera per te.
Addio compagno. Ti auguro una vita bella e avventurosa. Dieci secondi hanno riassunto la mia vita.
(Christian Bobin)

C’è questa coppia di merli che si rincorre frullando e cantando tra i limoni e il melograno, tra la siepe d’alloro e il pino.
Io me li guardo e penso che loro sanno cose sulla felicità che io ancora no.
(mefabriziogatti, Twitter)

Chi sei?
chiedo a un merlo
che sbatte le ali
sul davanzale.
Ma lui mi guarda soltanto
e spicca il volo con il suo segreto.
(Cecilia Casanova)

Io so nobili accenti
E ritmi luminosi e inevitabili:
Però noto m’è pure
Che il merlo è coinvolto
Nelle cose ch’io so.
(Wallace Stevans)

Mi piacerebbe mettere
quel merlo che stasera
canta su un ramo
in una poesia; ma perché
dovrei farlo? se
dopo tutto è
dove deve essere: in
una poesia là fuori.
(Roland Jooris)

II fiume trasalisce:
Deve volare il merlo in questo istante.
(Wallace Stevans)

Quando il merlo manca,
il giardino si annoia.
(Fabrizio Caramagna)

È abbastanza vero che il merlo che ha messo gli occhi sui ghirigori del balcone li legge e li ripete come la partitura di un canto.
(anelloforte, Twitter)

Guarda il papavero
per il verdeazzurro!
E la nube buona,
di luce totale.
Guarda il pioppo lieto
entro il verdeazzurro!
E il merlo felice
con tutta la luce.
(Juan Ramòn Jiménez)

Fiori selvatici – si accendono nei Boschi –
I Torrenti scrosciano – tutto il Giorno –
Nessun merlo trattiene il Suo Banjo –
(Emily Dickinson)

C’è questo merlo che ogni mattina viene sul mio terrazzo a controllare se le fragole sono già spuntate.
Ha la costanza di un innamorato.
(IoEdAnnie, Twitter)

Non so se preferire,
Bellezza di cadenze
O d’allusioni,
Il sibilo del merlo
O quel che segue.
(Wallace Stevens)

Il merlo bianco esiste, ma è tanto bianco che non lo si vede. Il merlo nero non è che la sua ombra.
(Jules Renard)

Fra gli uccelli, molti mutano, in base alle stagioni, il colore e il verso. È il caso, ad esempio, del merlo, che diventa fulvo anziché nero e che cambia completamente il suo verso. Questo uccello, infatti, in estate canta, invece in inverno strepita ed emette un suono sgradevole e rumoroso.
(Aristotele)

Il merlo goloso.
Una mattina il merlo vide un pentolino su un davanzale.
Il merlo si avvicinò subito al pentolino per curiosare.
Dentro al pentolino il merlo vide una crema gialla come l’oro e profumata come un fiore.
Quella crema lo tentava e non ci pensò due volte: il merlo mangiò la crema gialla.
Mentre se ne stava con il becco golosamente immerso nel pentolino, alla finestra si affacciò una vecchietta che era una Fata.
La Fata sgridò il merlo perché aveva mangiato la sua crema, batté le mani e pronunciò parole misteriose.
Il tegamino scomparve, la crema andò in fumo, ma il merlo non riuscì a pulirsi il becco.
Da allora tutti i merli hanno il becco giallo; perciò ogni volta che un merlo passa, gli altri uccelli si raccontano sottovoce quella vecchia birbonata.
(Italo Calvino)

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
(Eugenio Montale)

Ditemi perché se la mucca fa mu il merlo non fa me.
(Elio e le Storie Tese)

Quando il merlo vede i vendemmiatori entrare nella vigna si stupisce soprattutto che essi non abbiano come lui paura dello spaventapasseri.
(Jules Renard)

Il fischio dei merli ha questo di speciale: è identico ad un fischio umano […]. Un silenzio, in apparenza uguale ad un altro silenzio, potrebbe esprimere cento intenzioni diverse; anche un fischio, d’altronde; parlarsi tacendo, o fischiando, è sempre possibile; il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende
(Italo Calvino)

L’ultimo merlo
C’era una volta un paese di là dal mare
dove si sentiva
un merlo cantare.
Non è favola, è verità:
il merlo era vero, cantava davvero,
fischiava e zufolava il giorno intero,
allegro e giocondo.
Però era l’ultimo merlo
rimasto al mondo.
E la gente venne a sapere
che in un paese così e così
c’era un merlo da qui fin qui,
eccetera eccetera. Immantinente
cominciarono ad arrivare
da tutte le parti
in treno, in bicicletta, in automobile,
in corriera e in motoretta,
rombando e strombettando,
per essere i primi a sentirlo quel magico merlo.
Naturalmente, con tutto quel chiasso,
non sentirono un bel niente.
Stanchi e scontenti infine si ritirarono.
Ma il merlo, spaventato,
era fuggito e non è più tornato.
E adesso al mondo non c’è più un paese
dove si possa ascoltare
un merlo cantare.
(Gianni Rodari)

Il merlo ingrassa in gabbia, il leone muore di rabbia.
(Proverbio)

Il corvo dice al merlo «Come sei nero!».
(Proverbio ligure)

Sprechiamo i giorni come merli pazzi
e invochiamo alcoliche notti.
I nostri sorrisi insinuanti e disgustati
ci avvolgono come coriandoli altrui
(Charles Bukowski)

Non uccidete il cucùlo che segnala
il va e vieni della primavera
senza di che non so più orientarmi.
Non uccidete la tortora che cola
al molle filtro il grigio delle nuvole.
Non uccidete il merlo
ubriaco del mosto del crepuscolo.
Non uccidete la ghiandaia che tra nero
e bianco stringe al petto l’azzurro.
(Alessandro Parronchi)