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Frasi BelleL'aforisma in Serbia

L’aforisma in Serbia, Ilija Markovic

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Ilija Markovic, nato a Drijenjani nel 1940, vive a Novi Sad. Aforista, scrittore satirico ed editore (ha fondato la casa editrice Ilijada, gioco di parole tra il nome Ilija e l’Iliade) la sua opera è stata tradotta in 20 lingue, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è presente in diverse antologie.

La produzione aforistica di Ilija Markovic è particolarmente ricca, comincia nel 1972 con Vetrokazi-putokazi e arriva fino ai giorni nostri con Aforizmi izbor (2007). In alcune sue opere Ilja Markovic introduce quelle che io definisco delle vere e proprie “sperimentazioni aforistiche”. In un genere come quello aforistico immutabile nel tempo, in una successione di pensieri e di linee (“piccoli spasmi retorici” li definisce Pascal Quignard) separati da uno spazio bianco, Ilja Markovic sperimenta forme nuove come il calendario aforistico, l’aforisma numerico, il romanzo per aforismi (400 pagine, 192 capitoli), il manoscritto aforistico, il documentario aforistico televisivo.

Al pari di altri aforisti contemporanei sono numerose le riflessioni di Ilija Markovic sull’identità dell’aforisma (in particolare Aforizam je alfa i omega srpske satire è una intera silloge fatta di aforismi sull’aforisma, definizioni sulla definizione, concetti sul concetto, un vero e proprio meta-libro). Per Ilija Markovic da un lato, l’aforisma è davvero esigente, il massimo del significato col minimo numero di parole (“tre pensieri in due parole”), mentre dall’altro lato, offre grandi opportunità considerando che può diventare storia, romanzo e anche saggio. L’aforisma è anche “una goccia di verità nella quale si riflette il mare delle stupidaggini”. Esso fiorisce dove c’è la gramigna e l’erbaccia (“Dove si moltiplica la gramigna, l’aforisma è lo splendore nell’erba”), l’aforisma denuncia l’ipocrisia e l’apparenza (“Gli scrittori satirici sono dei carnefici che non tagliano la testa, ma l’aureola”) ma in talune circostanze può essere anche costretto al silenzio (“La forma più piccola di aforisma è la lingua serrata tra i denti”).

Ilija Markovic non è solo uno sperimentatore del genere aforistico, ma anche uno degli aforisti più attivi nel denunciare la follia della guerra civile in Serbia e le ipocrisie del regime politico (tra le tante sillogi che denunciano la crisi del tessuto sociale e politico serbo, vorrei segnalare Vođa je bio/ vođa bije/ vođa će bitio vođi aforizmi 2005, una intera silloge di soli aforismi sul Leader – in serbo Vođa si può tradurre con leader, capo, ma anche condottiero e duce). Uno studente mi scrive via email “Ho sentito una volta Ilija Markovic dal vivo. Recitava i suoi aforismi nelle manifestazioni degli studenti che protestavano contro il regime di Milosevic all’epoca. Mi è piaciuto molto sentire i suoi aforismi dal vivo. Anche se sono passati molti anni, mi ricordo di un aforisma che suonava: ”Ma quale lotteria. Uno segna – tutti vinciamo”, era molto ambiguo ma tutti sapevano a chi pensava (”segnare” in serbo si usa anche per indicare la pallina della lotteria e per ”colpire in testa sparando”).

Presento qui una selezione di aforismi di Ilija Markovic. In particolare riporto una selezione di aforismi tradotti dal serbo e una di aforismi tradotti in italiano che mi ha fatto avere lo stesso Ilija Markovic.

Ilija Markovic, aforismi scelti con testo serbo a fronte

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Optuženi ima alibi.
Kada se zločin desio,
bio je van sebe.

L’imputato ha un alibi.
Quando il crimine si è verificato,
era fuori di sé.

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Kad je život lutrija,
smrt je premija.

Quando la vita è una lotteria,
la morte è il premio.

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Svi nude recepte.
Niko da pozove na ručak.

Tutti offrono ricette.
Nessuno ti chiama per un pranzo.

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Mnoge stvari su nadohvat ruke.
Treba samo saviti kičmu.

Molte cose sono a portata di mano.
Bisogna solo piegare la schiena.

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Dok zakon zdravog razuma ne stupi na snagu,
važiće dosadašnja pravna regulativa.

Finché la legge del senso comune non entra in vigore,
si applica la legislazione vigente.

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Narod koji u ogledalu vidi neprijatelja
nikada se neće suočiti sa sobom.

Quelli che vedono un nemico nello specchio
non potranno mai trattare con lui.

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Dati život za Vođu –
najprimitivniji oblik trampe.

Dare la vita per il Leader.
– la forma più primitiva di baratto

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Vođa ima pravo na profit.
U svakom aforizmu učestvovao je s 50%.

Il leader ha un diritto agli utili.
Per ogni aforisma partecipa al 50%.

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Hvala što ne pušite,
ne pijete, ne jedete.

Grazie per non fumare,
non bere, non mangiare.

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Kičmeni stub
u nama
često je stub srama.

La colonna vertebrale
di ognuno di noi
è sovente il pilastro della vergogna.

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Neprijatelj ima prednost u vazduhu.
Mi u zemlji.

Il nemico ha il vantaggio nell’aria.
Noi sottoterra.

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Rat nas je toliko izbezumio da više i ne znamo
da li smo u njemu učestvovali.

La guerra ci ha reso così folli
che non sappiamo neanche più
se vi abbiamo preso parte.

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Što nas je manje,
bliži smo miru!

Meno persone ci sono tra noi,
più vicini siamo alla pace!

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Naredjenje je stiglo sa najvišeg mesta.
Iz podzemnog skloništa.

L’ordine è venuto dalla posizione più alta.
Da un rifugio sotterraneo.

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Kada smo bili nadomak pobede,
tradicija je prešla na našu stranu.

Quando la vittoria era alla nostra portata,
la tradizione è venuta dalla nostra parte.

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Kada je magarac predvodnik zabludelog stada,
minsko polje je pašnjak.

Quando un asino è il leader di un gregge smarrito,
un campo minato è un pascolo.

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Oštar kao sablja, pouzdan kao puška, brz kao metak, snažan kao tenk.
Tipičan mirotvorac.

Tagliente come una sciabola, affidabile come un fucile, veloce come un proiettile, potente come un carro armato.
Un tipico operatore di pace.

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Srbi respektuju svakog neprijatelja.
A vodju iznad svega.

I Serbi hanno rispetto per ogni nemico.
Per il leader prima di tutto.

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Svaki rat je krstaški.
Ratni trofej je krst.

Ogni guerra è una crociata.
La croce è il trofeo di guerra.

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Nismo mi krivi za bratoubilački rat.
Kain je prvi počeo.

La guerra fratricida non è stata colpa nostra.
Caino ha iniziato per primo.

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Mi smo neuništivi.
Stigli smo do dna i još uvek tonemo.

Siamo indistruttibili.
Abbiamo raggiunto il fondo e stiamo ancora affondando.

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Ni političarima nije lako.
Treba upropastiti toliki narod.

Non è facile essere politici.
Ci sono così tante persone da mandare in rovina.

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Sudski proces bi se otegao u nedogled
da osumnjičeni nije izdržao kaznu.

Il processo giudiziario non sarebbe mai terminato
se il sospettato non avesse scontato la pena.

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Svi su bili na mojoj strani,
zato se čamac i prevrnuo.

Sono venuti tutti dalla mia parte,
e la barca si è capovolta.

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Aforismi di Ilja Markovic tradotti in italiano da Ilja Markovic

I ladri stanno in mezzo a noi
e noi in mezzo a loro.

I vincitori sono lontani
dal traguardo.

Soltanto le prospettive luminose
creano le illusioni ottiche.

Anche dopo il lavaggio delle mani
restano le impronte digitali.

I vincitori sono sempre gli stessi,
cambiano soltanto i podii.

Le regole del gioco impongono
di partire dal centro.

Una volta, di generazione in generazione;
oggi, da una gomitata all’altra.

Al vertice della gloria,
i capelli restano senza la testa.

Basta con la morale!
Sentiamo che dice la favola.

Mettete bene a fuoco l’immagine,
fateci vedere la macchia.

Le sferzate si possono dare
anche con la bacchetta magica.

Da quando gli hanno tappato la bocca,
sente meglio.

Dal verme del sospetto
non fuoriesce mai la farfalla.

Il poeta satirico inventa quel che vede.

Se non ci fosse la giustizia
saremmo tutti uguali.

Chi vende saggezza, ruba sul peso.

Il cappio sta troppo in alto
per chi striscia per terra.

Scoprono i giovani talenti.
Gli sollevano le gonne.

E’ facile essere onesti,
quando non si ha altra scelta.

Secondo la logica delle cose,
non secondo quella degli uomini.

Si vede meglio dal basso
quando il tetto fa acqua.

In nome del popolo ed a mio cognome.

Lavatevi le mani, ma risciacquate
anche il sapone.

Siamo uguali: voi non credete a me,
io non credo a voi.

Gli ultimi a ridere sono le iene.

I migliori aforismi non sono divertenti.

Sugli orologi della polizia
i manganelli sostituiscono le lancette.

Da tempo hanno detto quel che avevano
da dire. E’ rimasta l’eco.

Cattivo, peggiore, ottimo.

Semina sciocchezze. Per saper tornare
seguendo quelle tracce.

E’ vero, ci hanno mentito.

A giudicare dalle sentenze,
bisognerebbe processare anche i giudici.

3 Comments

  • luca ormelli ha detto:

    Altro aforista dove andare a fondo.

  • Concordo con Luca Ormelli: autore interessante e meritevole di approndimento.
    E’ proprio vero che gli autori serbi sono ironici, irreverenti, spesso aspri e ruvidi.
    Tutti aggettivi che mi sento di attribuire anche a Markovic.
    E aggiungerei anche “disincantato” e “diffidente”, in particolare verso gli altri uomini.
    E’ proprio vero che la guerra crea ferite profonde e il suo trofeo è la croce.

  • Aldo Cianci ha detto:

    Anarezza e profondità pienamente giustificate !
    Aldo Cianci