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Riccardo Urbani appartiene a quel genere di scrittori di aforismi che osservano il mondo e i caratteri umani per poi restituire il distillato di riflessioni ed emozioni in brevi frammenti (o schegge) di verità. La funzione dell’aforisma in Riccardo Urbani è essenzialmente terapeutica: far pensare e farci diventare tutti più saggi (anche se l’autore prova a smentirci dicendo “se avessi la saggezza non starei scrivendo”). Per questo motivo non troveremo in Riccardo Urbani giochi di parole e calembour, paradossi, motti di spirito, che spesso indulgono alla battuta da salotto o per contro all’audacia di una riflessione filosofica, ma al contrario troveremo pensieri, giudizi, opinioni, constatazioni e anche “conclusioni” che scaturiscono da una intensa e appassionata esperienza e riflessione su quell’entità complessa che è la natura umana e che cercano di distinguere il bene dal male, i buoni comportamenti dai cattivi.

La verità, che scaturisce dalle riflessioni di Riccardo Urbani, non vuole comunque essere né assoluta né tantomeno moralizzatrice. Nell’ultimo aforisma della silloge aforistica Schegge, l’autore scrive che l’aforisma “è un piccolo gioco di parole che vuole sembrare verità ma, come ogni cosa, è solo illusione”. E nella prefazione l’autore cerca di mettere in guardia il lettore dalla ricerca nel suo libro di un sistema filosofico organico e compatto. “Prendete un sistema filosofico organico, compatto, ben pensato, completo e analitico, con tutte le soluzioni per i primordiali interrogativi dell’uomo. Provate a percepirne l’assoluto rispetto che vi incute e la smisurata ripugnanza che ve ne allontana. Immaginate, per ottenere una plausibile motivazione all’evitare di doverlo affrontare, di riunire un consesso di esimi pensatori con il compito ben preciso di demolirlo punto per punto, pezzo per pezzo, argomento su argomento. Provate a visualizzare questa massa granitica, compatta, squadrata, che si frantuma in mille schegge sotto l’attacco selvaggio della critica più martellante. Ecco le schegge più acuminate che saltano in ogni direzione sono gli aforismi”. E, in modo ironico, conclude: “Se qualcuno fosse così pazzo e fortunato da ricomporle in un blocco granitico, per cortesia, non me lo faccia mai sapere”.

Come molti aforisti contemporanei, Riccardo Urbani arriva a scrivere la sua prima silloge aforistica vicino alla soglia dei cinquant’anni (“L’aforisma è un genere che nasce con l’età, con il disinganno della vita e la lotta che secondo Kant invade l’uomo tra l’essere e il pensare” afferma l’aforista spagnolo Menénedez). Presento al lettore italiano una breve selezione di aforismi tratti da Schegge (Aragno, 2008):

Noia

Se la percepisci non vuol dire che il mondo sia diventato noioso. Semplicemente hai perso la capacità di guardare con vero interesse. In altre parole l’unico noioso sei tu.

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Pelle

Quella esterna ci ripara dall’influenza corrosiva degli elementi fuori di noi, quella interna che ricopre l’anima e si ispessisce nel tempo come una corteccia, alimenta i nostri umori corrosivi, facendoci normalmente marcire dentro senza che il mondo ne abbia alcun danno.

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Amicizia

Abbiamo bisogno di almeno un amico. Per poterci dire che tutti gli altri non ci capiscono.

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Sport

E’ l’alimento principe del corpo. Quando viene impiegato per nutrire anche la mente si rivela il peggior veleno dell’anima.

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Ruota

Invenzione geniale. Ci umilia con la sua semplicità di idea ovvia ma rivoluzionaria. Fortunatamente per lui, il suo inventore non è mai stato conosciuto, ché altrimenti avrebbe attirato l’odio di tutti quelli che credono che le rivoluzioni siano difficili da spiegare al popolo.

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Tempo

Come l’acqua, il tempo si muove ora lento ora veloce. Ma quando affondiamo lo sguardo in una pozza limpida ci viene il dubbio che sia tutto il resto a muoversi e che l’acqua sia sempre unica e immutabile.

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Foglia

La guardiamo mentre cresce verde e rigogliosa, mentre si scurisce nell’estate e quando volteggia secca verso il suolo. Con la nostra sensibilità esclusivamente umana cogliamo sempre solo il lato poetico della morte degli altri esseri, sordi a tutte le loro sofferenze.

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Successo

Quello fondato sul consenso degli altri è assolutamente imprevedibile. Quello nostro nei confronti di noi stessi è difficilmente raggiungibile ma inestimabilmente migliore.

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Incredulità

E’ la reazione difensiva di base delle nostre convinzioni. Per alcuni è talmente estesa da comprendere le proprie convinzioni. In questo caso si parla di saggezza.

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Cassandra

Prediceva sventure ma nessuno l’ascoltava. Forse perché le sventure presenti sono già più che sufficienti.

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Libro

Ci sono libri che ti lasciano nell’anima un piccolo segno. Questo segno si colloca nello stesso punto di un primo amore o del dono di un figlio.

Quando leggi un libro sii come una chiesa deserta, pronta a ricevere qualunque viandante senza alcun pregiudizio.

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Parola d’onore

Su “parola” si può trovare un accordo di significato. Il problema è che ognuno ha un proprio concetto dell’onore, con inevitabili ricadute applicative.

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Etica

Parla di etica e le persone si ritrarranno. Chiedi loro se considerano bene o male un avvenimento e saliranno immediatamente in cattedra.

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Tergicristalli

Come l’attività di pensiero, mantengono la visuale più tersa e limpida. Ma se ci fissiamo su di loro usciamo di strada.

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Riposo

Quello quotidiano è il più ambito. Quello eterno è il più temuto. Del resto il troppo stroppia.

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Sistema economico

Quando qualcuno, vendendoti qualcosa, dichiara di non guadagnarci nulla, digli che rinunci all’affare per misericordia nei suoi confronti.

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Dio

Quante parole sono state attribuite a qualcuno che non ha mai detto nulla.

I casi sono due. O Dio non esiste e noi siamo parte di lui, o Dio non esiste e noi siamo Dio. In entrambi i casi siamo certi della sua esistenza.

Se non esiste, è l’opera più grande che l’uomo ha creato.

Se qualcuno trova Dio, non me lo dica. Visto che non saprebbe spiegarmi come ha fatto, morirei di invidia.

Nella nostra visione umana di Dio, la caratteristica migliore che gli attribuiamo è l’amore. Non ci rendiamo conto che, nella sua nobilità, l’amore è solo mancanza di qualcosa.

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Saggezza

L’unica qualità dell’uomo che non cerca di dimostrare se stessa.

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Viaggiare

I viaggi dell’anima, che sono i più economici, sono anche i più elitari.

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Odio

L’odio è una delle forme più elevate della natura umana. Avete mai visto un animale odiare con la stessa determinazione dell’uomo?

Nota biografica

Riccardo Urbani è nato a Torino nel 1963. Vive a Lombardore nel Canavese. Schegge (Nino Aragno editore, 2008) è la sua prima silloge di aforismi. Ha anche scritto i racconti Pensiero caduco. Percorsi di pensieri sui grandi temi della vita (L’Autore Libri Firenze, 2007) e Tempo un giorno. Il segreto per vivere fino in fondo il proprio tempo (L’Autore Libri Firenze, 2004)

2 Comments

  • Pensieri come tergicristalli: un inno alla flessibilità e probabilmente alla tolleranza.
    Le schegge di Urbani sembrano davvero provenire dalla demolizione di un granitico sistema filosofico: qui l’uso degli aforismi che di solito lascia un “vuoto” riflessivo diventa uno sprazzo di limpida e “piena” saggezza.

  • Kriti ha detto:

    Pensieri come tilricrestalgi: un inno alla flessibilità e probabilmente alla tolleranza.Le schegge di Urbani sembrano davvero provenire dalla demolizione di un granitico sistema filosofico: qui l’uso degli aforismi che di solito lascia un “vuoto” riflessivo diventa uno sprazzo di limpida e “piena” saggezza.