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Frasi BelleL'aforisma in Serbia

L’aforisma in Serbia, Aleksandar Baljak

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Aleksandar Baljak ha guidato il Circolo Aforistico di Belgrado in qualità di Presidente fin dai primi anni ottanta ed è uno dei più attivi promotori di iniziative ed eventi legati all’aforisma serbo. Se gli scrittori di aforismi serbi hanno preso coscienza di se stessi in quanto movimento, uno dei meriti va sicuramente a lui. Una delle date che segnano l’aforisma serbo è il 1792, anno in cui viene pubblicata la prima silloge aforistica da parte di Mihailo Maksimovic, Piccolo abbecedario per bambini grandi, ma un’altra data importante che segna l’aforisma serbo è il 1987, anno in cui Baljak pubblica l’antologia Istorija afokalipse (“Storia dell’afocalisse”, dove si coglie il gioco di parola tra “aforisma” e “apocalisse”). L’antologia – che comprende non solo aforisti, ma anche scrittori, pubblicisti, satirici i cui motti di spirito vengono qualificati a posteriori come aforismi – ha avuto la particolarità di includere e riunire autori condannati alla macchia, permettendo a loro di uscire allo scoperto e di leggersi a vicenda. L’antologia ha così creato la consapevolezza di un movimento aforistico in chiave anti regime. Baljak ha anche contribuito alla fondazione della manifestazione aforistica “Satira Fest” (tradizionalmente si svolge nel mese di ottobre ed è il più importante festival a livello europeo sull’aforisma) ed alla nascita del più importante premio letterario aforistico in Serbia, il “Radoje Domanović”.

Aleksandar Baljak (Foto per gentile concessione dell’autore)

Aleksandar Baljak è unanimemente considerato il più importante scrittore di aforismi serbo. Nel corso di quattro decenni ha scritto circa 300.000 aforismi (“scrivo ogni giorno 20-30 aforismi, il che significa tra i sette e i 10 mila all’anno”) e ne ha pubblicati 5000. Ha pubblicato cinque raccolte di aforismi: Ubedili ste boga u meni (1982, 1990), U granicama demokratije (1988 – tri izdanja), Krvavi provod (1995), Sumnjivo okupljanje reči (2000), Rat je prvi poceo (2009). E’ anche autore di due antologie satiriche di aforismi: Istorija afokalipse (1987) e Vek aforizma (2000). E’ stato tradotto in diverse lingue e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui per ben cinque volte il prestigioso Radoje Domanović.

Una caratteristica dell’aforisma di Baljak, quella forse più indefinibile e comune a tutti gli altri aforisti serbi, è l’ironia nera, senza pietà (“un libro deve essere un nido di mitragliatrici”), una ironia in cui si ride proprio perché non c’è niente da ridere (qualche critico a proposito dell’aforisma serba usa il termine di “ironia balcanica”). Con una lieve variazione del linguaggio, con un semplice spostamente del senso di una parola, Baljak mette in luce le incoerenze interiori, gli aspetti ridicoli, le ipocrisie e le reticenze dell’essere umano.

Sull’aforisma scrive: “Sono rimasto affascinato dalle qualità di un buon aforisma: condensazione, saggezza e humor. Questa forma in miniatura è stata favorevole al mio senso dell’umorismo e alla mia antipatia per i discorsi lunghi”. Per Baljak “l’aforisma è un dribbling dello spirito in un piccolo spazio”, ma anche “una monumentale miniatura” e “la prova che un grande dramma può essere recitato su un piccolo palco”. Gli aforismi di Baljak, nella loro spiritualità ed estrema concisione, sono la scena di un grande dramma fermato per un attimo e quindi per sempre, in un piccolo spazio. Il punto di partenza è la realtà politica e sociologica della Serbia, ma è evidente che il dramma si trasferisce subito a un livello più alto, quello metafisico e ontologico dell’uomo di tutti i tempi.

In uno dei primi articoli di Aforisticamente, circa due anni fa, ho pubblicato una breve selezione di aforismi di Aleksandar Baljak. Pubblico qui una selezione più ampia di quaranta aforismi con accanto il testo originale serbo:

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Aleksandar Baljak, 40 aforismi

Bezbolno smo uveli demokratiju.
Nismo je ni osetili.

Abbiamo introdotto la democrazia in modo indolore.
Non ce ne siamo neanche accorti.

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Generacije koje dolaze
zabrinjavaju generaciju koja ne odlazi.

Le generazioni che stanno arrivando
sono preoccupate per la generazione che non sta lasciando.

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Mi u svakom trenutku znamo šta hoćemo,
samo ne znamo kad je trenutak.

Sappiamo quello che vogliamo in ogni momento,
ma non sappiamo quando è il momento.

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Za tu ideju svi ćemo izginuti!
Biće to još jedna pobeda duha nad materijom.

Moriremo tutti per questa idea!
Sarà un’altra vittoria dello spirito sulla materia.

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Sve je prolazno,
samo su posledice trajne.

Tutto passa,
solo le conseguenze sono permanenti.

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Aforizam je
dribling duha na malom prostoru.

L’aforisma è un dribbling dello spirito
in un piccolo spazio.

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Zaraćene strane su poštovale primirje.
Krvoproliće je proteklo bez ijednog incidenta.

Il “cessate il fuoco” è stato rispettato da entrambe le parti.
Lo spargimento di sangue si è svolto senza nessun incidente.

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Putevi nam se razilaze,
sudar je neizbežan.

Le nostre strade sono divergenti,
una collisione è inevitabile.

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Hajka je demokratski pokret.
Svako može da učestvuje.

La persecuzione è un processo democratico.
Tutti possono partecipare.

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To što sam doživeo u bratskoj zajednici,
ni svom rođenom bratu ne bih poželeo.

Ciò che ho vissuto durante la nostra unione fraterna
non lo augurerei neanche a mio fratello.

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Osim genocida,
na našim prostorima nije bilo većih incidenata.

A parte il genocidio,
non ci sono stati incidenti di rilievo nella nostra regione.

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U našoj tradiciji je
da svaki čas raskidamo sa prošlošću.

E’ nella nostra tradizione
rompere ogni volta con il nostro passato.

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Demokratija je uvedena.
Narod je ostao napolju.

La democrazia è stata portata dentro.
La gente è rimasta fuori.

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Pravila igre menjamo u toku igre
da bi igra bila interesantnija.

Cambiamo le regole durante il gioco
per rendere il gioco più interessante.

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Nas mogu samo malo da ubiju
jer u nama života skoro da i nema.

Ci possono uccidere solo un poco,
perché non c’è quasi più vita in noi.

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Kralj je mrtav,
ali to niko ne sme da mu kaže.

Il re è morto
ma nessuno osa dirglielo.

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Morali smo od njega da napravimo boga.
Drukčije mu se nije moglo verovati.

Abbiamo dovuto fare di lui un Dio.
Non c’era altro modo di credere in lui.

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Nije fatamorgana:
grade pustinju!

Non è un miraggio:
hanno costruito un deserto!

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Sa neprijateljem nema dijaloga,
a mene su pozvali na informativni razgovor.

Non c’è dialogo con il nemico,
ma mi hanno invitato per un interrogatorio.

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To je dobar govornik.
Pustio nas je čim je završio.

Questo è un buon oratore.
Ci lascia andare solo quando ha finito.

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Toliko strašila,
a prinosi mali.

Così tanti spaventapasseri,
così pochi raccolti.

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Koja je kriza najvažnija
faza našeg razvoja?

Quale crisi è stata
la più importante fase del nostro sviluppo?

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Šta vredi što je demokratija pred vratima
kad mi nismo kod kuće!

A che serve che la democrazia stia bussando
se non siamo a casa!

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Demonstranti su leđima brutalno nasrtali na pendreke
iznenađenih policajaca.

I manifestanti hanno brutalmente attaccato con le loro spalle
i manganelli dei poliziotti sorpresi.

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Mi ih ispitujemo, a oni jauču.
Jasno je da sa takvima nema dijaloga.

Noi li interroghiamo, loro si lamentano.
E’ chiaro che non c’è dialogo con queste persone.

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Lešinari su na strani poraženih.

Gli avvoltoi fanno il tifo per gli sconfitti.

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I oni koji stoje na ivici provalije
ostali su daleko iza nas.

Anche quelli rimasti in piedi sull’orlo dell’abisso,
sono rimasti molto dietro di noi.

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To je bio oslobodilački rat.
Oslobadjale su se najniže ljudske strasti.

Era una guerra di liberazione.
Gli istinti umani più bassi furono liberati.

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Naš mirovni plan je vojna tajna.

Il nostro piano di pace è un segreto militare.

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Koliko još ljudi treba da pogine
da bi se sprečila humanitarna katastrofa?

Quante altre persone dovranno morire
al fine di prevenire una catastrofe umanitaria?

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Okupirali smo ih
u samoodbrani!

Li abbiamo occupati
per legittima difesa!

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Verujem da se moje najcrnje slutnje neće ostvariti
jer sam po prirodi optimista.

Credo che il mio peggior presentimento non si realizzerà
perché sono ottimista per natura.

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Nismo okrvavili ruke.
Krvi je bilo samo do kolena.

Non ci siamo sporcati le mani di sangue.
Eravamo solo in ginocchio nel sangue.

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Čim se pomene političko rešenje problema,
naši gradjani beže u skloništa.

Non appena si parla di una soluzione politica al problema,
i nostri cittadini corrono nei rifugi.

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Mržnja ovde ima duboke korene.
Sve je to počelo dok smo se još voleli.

Qui l’odio ha radici profonde.
Tutto è iniziato mentre ci amavamo ancora.

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Vladar je proglasio opštu amnestiju.
Jednim udarcem je pomilovao ceo narod.

Il sovrano ha proclamato l’amnistia generale.
In un solo colpo ha perdonato tutto il popolo.

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Ne kopajte po mojoj prošlosti,
rodio sam se iz porodičnih razloga!

Non scavare intorno al mio passato,
sono nato per motivi familiari!

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Dao bih vam časnu reč
da mi nije draga uspomena!

Vi darei la mia parola d’onore
se essa non fosse un caro ricordo!

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Dospeli smo do dna.
Konačno čvrsto tlo pod nogama.

Abbiamo toccato il fondo.
Finalmente un terreno solido su cui stare.

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Mi nemamo Zid plača
jer naši zidovi imaju uši.

Non abbiamo il Muro del Pianto
perché i nostri muri hanno le orecchie.