Skip to main content

Annunci

Ho conosciuto Efim Tarlapan durante la giornata sull’aforisma italiano e romeno organizzato dalla Accademia di Romania il 26 marzo. In quella occasione (io ero uno dei relatori) Efim Tarlapan, venuto appositamente dalla Repubblica di Moldavia (o meglio Bessarabia come si dice da quelle parti), ha presentato il suo libro di satire, favole, aforismi e epigrammi dal titolo Sorrisi da esportare (Zambete pentru export).

Efim Tarlapan (Per gentile concessione dell’autore)

Contemporaneamente alla presentazione del libro di Tarlapan (il libro in edizione bilingue romeno e italiano è stato tradotto da Tatiana Ciobanu, Liuba Croituru, Claudia Lupaşcu e Veronica Bordian, mentre la curatrice del volume è stata la scrittrice di aforismi e pittrice Silvana Baroni che i lettori del mio blog già conoscono) sono stati stati presentati altri due libri: l’antologia Aforismul in Italia, promossa dalla Associazione Italiana per l’Aforisma e il libro di Valeriu Butulescu, Oasi di sabbia. In questo ideale gemellaggio aforistico tra due paesi con una grande tradizione nelle forme brevi (ricordo che Emil Cioran è nato in Romania) l’auspicio è che altre iniziative possano seguire creando un solido ponte tra lettori di lingua italiana e di lingua romena.

Efim Tarlapan è nato nel 1944 nel villaggio di Magurele in Moldovia e attualmente vive tra Chisinau (Repubblica di Moldavia) e Cluj-Napoca (Romania). E’ considerato uno dei principali scrittori in lingua romena nell’ambito delle forme brevi. Il suo debutto letterario avviene nel 1974 con un libro di epigrammi, parodie e aforismi dal titolo Scusate il disturbo. A questo primo libro seguiranno numerosi altri testi di forme brevi che gli varranno oltre cinquanta premi e riconoscimenti (nel 2009 riceve il Premio della Repubblica Moldova per l’intera attività letteraria). Efim Tarlapan è anche uno studioso delle forme brevi e ha pubblicato una antologia di autori contemporanei di aforismi in lingua romena nonché una antologia mondiale dell’epigramma (Efim mi dice che ha in preparazione anche una antologia sull’aforisma in lingua romena comprendente anche gli autori classici).

Come testimoniato molto bene dal telegramma del Consiglio dell’Unione degli scrittori indirizzato all’autore al compimento del suo sessantacinquesimo compleanno, Efim Tarlapan è considerato uno dei più grandi epigrammisti contemporanei. Come scrive Geroge Corbu nella introduzione al libro Sorrisi da esportare “Intorno a Efim Tarlapan cresce tutta una generazione di scrittori moldavi (tra i più conosciuti Gheorge Balici Ion Diviza) che vede nell’epigramma lo strumento più efficace per svelare, attraverso l’ironia, la brevità e l’iperbole propria di questa forma, le contraddizioni sociali e politiche di questa repubblica ex-sovietica sottoposta sistematicamente a una snazionalizzazione brutale per cancellare qualsiasi traccia di legame con la terra madre Romania”. E ancora Geroge Corbu scrive: “Efim Tarlapan definisce l’epigramma Il piccolo ceppo (piccolo ma in grado di ribaltare un grande carro, non uno qualsiasi bensì quello nel quale si sono radunati gli ignoranti, i disonesti, gli impostori, i camaleonti, i traditori della patria, i politici senza pietà verso il proprio popolo e paese, i demolitori di valori e cose sacre, i corruttori,di ideali)”.

Efim Tarlapan è anche un brillante scrittore di aforismi. I suoi aforismi hanno una sfumatura politica e satirica evidente (memore anche del “facit indignatio versum” del satirico Giovenale) con diversi riferimenti alla storia (e soprattutto alla geografia) del popolo moldavo. Ma hanno anche un contenuto moralistico e di saggezza (senza per questo voler moraleggiare a tutti i costi).

Presento una selezione di aforismi ed epigrammi tratti dal libro Sorrisi da esportare (Zambete pentru export, Editura Labirint, Chişinău, 2012, traduzione di Tatiana Ciobanu, Liuba Croituru, Claudia Lupaşcu e Veronica Bordian. A cura di Silvana Baroni).  

**

Efim Tarlapan, aforismi ed epigrammi scelti

E’ facile per un medico diventare prete: trasforma lo scheletro in… reliquie.

In materia di musica raggiungi le performance migliori non quando canti come la gente si aspetta, ma quando la gente canta come te.

La Repubblica Moldova è chiamata anche il Paese dei Serpenti. Ha due lingue.

Il vero successo di uno scrittore non è raggiunto quando la critica lo loda ma quando i critici si vantano di lui.

Conosco un ladro di icone che di notte le ruba e di giorno prega davanti ad esse di non essere beccato.

Ho paura delle leggi che finiscono con il punto esclamativo, ma ancora di più di quelle che finiscono con i puntini di sospensione.

Ogni cifra attraverso la quale passa la pallottola si trasforma in uno zero.

E’ pericoloso avere più cielo sotto i piedi che sopra la testa.

Cosa sarebbe stato se anche i frutti avessero combattuto per un posto migliore sull’albero!?

Il Romeno è un europeo con i Carpazi nell’anima e i Balcani nel sangue.

Quando appare la virgola tra il soggetto e il predicato, nella prosa della vita inizia il caos.

Non cercare la giustizia la dove i ladri sono più ricchi dei… procuratori.

Oggi davanti alle porte della letteratura si affollano quelli che non sono chiamati, come davanti a un telefono pubblico.

L’uomo sulla luna: una sua minieclisse.

Gli analfabeti restano di solito nella stessa classe. Quella operaia.

Cosa pensa la mia ombra di me? Ogni volta che le porgo questa domanda mi gira le spalle.

Per l’animale l’essere più umano è il cannibale.

Lo stupido si è tagliato il ramo sotto i piedi cadendo sulla testa di Newton. Così è stata scoperta… la legge della stupidità universale.

Ogni volta nella vita è come nella natura: parli con la montagna e ti risponde l’abisso.

Il testamento di un tirchio: “Seppellitemi insieme al testamento!”

Ad ogni tramonto del sole, i Carpazi sono l’ombra gigantesca delle colline bessarabe.

I profughi sono come dei fiumi: nascono in un paese e muoiono in un altro!

La satira viene dai fulmini e dai tuoni, l’umorismo dal cielo chiaro.

Se devo scegliere tra un ignorante e un invidioso, scelgo l’ultimo. Questo almeno conosce il mio lavoro.

Sapete cosa manca al nostro Pianeta? Il calore dell’inferno e la luce del paradiso…

Prima della decisione di morire per la Patria, pensa bene a chi la lasci!

Gli scrittori lasciano ai posteri l’eredità, i critici diseredano.

La durata dell’infanzia dipende dalla distanza tra le domande e le risposte.

Guai alla chiesa nella quale la moglie del prete è più cara dell’icona.

Fare i figli è procreazione, educarli e crescerli è creazione.

Per dimostrare al tuo capo che hai la colonna vertebrale dritta, giragli le spalle.

Qual è la soluzione migliore: arrivare all’anima della donna tramite il corpo o al suo corpo tramite l’anima?

Il vero eroe depone le armi solo al museo.

L’ottimista è l’uomo che spera in futuro di avere un passato migliore.

**

L’uccisione dei maiali

Alcuni tipi facendo la parata
Ammazzano il maiale nel cortile.
Io l’uccisione del maiale
La faccio solo in cabina elettorale.

**

Doina nuova

I tempi non mi viziano:
Oggi come sempre
In uno Stato senza vita
Trascorro una vita senza Stato!

**

Quando Stalin è stato buttato fuori da un Mauseoleo

Ho rimpianto come alcuni Russi
Anch’io Stalin, spiacente
Che non è rimasto nel Mauseoleo
Per poter andare a trovarlo…e sputargli.

**

Ad un giovanotto

Con gli anelli dentro al naso
All’orecchio l’orecchino
Dice che è una moda nuova
Dico: per i buoi è vecchia.

**

Il cambiamento

Per lui dando il nostro voto
La vita è cambiata un po’:
Alcuni hanno nella vita tutto
Di quelli che non hanno nulla.

**

La dogana sul Prut

Questa dogana frutto della mente
Di una nazione ingorda:
All’uscita mi toglie i genitori,
Mi separa dai fratelli all’entrata.

One Comment

  • Anonimo ha detto:

    come sempre, Fabrizio Caramagna ci vizia con la ben nota solerzia e precisione con le quali ci ragguaglia sugli eventi recenti più interessanti. in effetti l’incontro tra aforisti italiani e rumeni avvenuto il 26 marzo c.a., oltre ad essere molto vivace e partecipato, ha dato molteplici spunti di riflessione sul genere aforismatico ancora poco diffuso nel nostro paese, e sugli stili espressivamente così diversi tra i due popoli . La brevità del dire ha affascinato anche i presenti che hanno affollato la bella sala dell’incontro, incontro che speriamo possa innescarne altri ancora da realizzarsi nei vari paesi d’Europa. Silvana Baroni