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Frasi Belle

Frasi, citazioni e aforismi sulla città

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La città più popolosa del mondo è Shanghai, con oltre 23,7 milioni di abitanti. La seconda è Karachi in Pakistan con 23,500 e la terza è Pechino con 20 milioni di abitanti. Nessuna città italiana compare tra le prime venti città più popolose del mondo. La prima città della storia pare essere Uruk (fondata fra il 3500 e il 3000 a.C.) in Mesopotamia. Si stima che Uruk raggiunse i 50000 abitanti e dal 3000 a.C. divenne la città più grande del mondo.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla città. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sull’architettura e gli architetti, Frasi, citazioni e aforismi sulla campagna e Frasi, citazioni e aforismi sulla montagna.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla città

città

Uscire dalla città, a piedi, è faticosissimo. T’investe la lava bollente del brutto, del rumore, strade sopra strade, tremendi ponti di ferro, treni, camion, Tir, corsie con sbarramenti, impraticabili autostrade, un vero teatro di guerra.
(Guido Ceronetti)

Nessuna città dovrebbe essere tanto grande che un uomo una mattina non possa uscirne camminando.
(Cyril Connolly)

La città consente di vedere senza essere visti e di essere visti senza vedere.
(Serge Daney)

Ci sono spazi nascosti in una città, vita nascoste e vacuità nascoste, e finestre più buie dove le ombre delle persone passano fugacemente fuori dalla nostra vista.
(Kate Milford)

D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.
(Italo Calvino)

Non sapersi orientare in una città non vuol dire molto.
Ma smarrirsi in essa, come ci si smarrisce in una foresta, è una cosa tutta da imparare.
(Walter Benjamin)

Le città sono qualcosa di più della somma delle loro infrastrutture. Esse trascendono i mattoni e la malta, il cemento e l’acciaio. Sono i vasi in cui viene riversata la conoscenza umana.
(Rick Yancey)

Conosco una città
che ogni giorno s’empie di sole
e tutto è rapito in quel momento.
(Giuseppe Ungaretti)

Le città che quando cammini non ti rendi conto del tempo e ti perdi all’angolo tra un dettaglio e lo stupore.
(Fabrizio Caramagna)

Racconterò la storia delle città che andrò visitando, tanto delle grandi quanto delle piccole. La maggior parte di quelle che un tempo erano grandi, sono ora diventate piccole; e quelle che nel corso della mia vita ho visto crescere e diventare potenti, avevano prima dimensioni molto ridotte.
(Erodoto)

Le strade e i marciapiedi costituiscono i più importanti luoghi pubblici di una città e i suoi organi più vitali. Quando si pensa ad una città, la prima cosa che viene alla mente sono le sue strade: secondo che esse appaiano interessanti o insignificanti, anche la città appare tale
(Jane Jacobs)

Le città sono come le persone. Hanno un nome che le distingue e pregi, difetti e particolarità che conferiscono loro un carattere preciso. Ma c’è sempre qualcosa che sfugge, labile e indefinibile, così da renderle sempre nuove e inaspettate ogni volta che le si rivede.
(Fabrizio Caramagna)

Di certe città conserverai sempre
alcuni angoli di stupore,
frammenti di ricordi,
una strada lastricata di bellezza
e una finestra misteriosa dentro cui avresti voluto guardare.
(Fabrizio Caramagna)

Una città è una grande comunità dove le persone si sentono sole tutte insieme.
(Herbert V. Prochnow)

Cambiare la struttura urbanistica di una città significa cambiarne la morale.
(Raffaele La Capria)

Le innaturali concentrazioni metropolitane non colmano alcun vuoto, anzi lo accentuano. L’uomo che vive in gabbie di cemento, in affollatissime arnie, in asfittiche caserme è un uomo condannato alla solitudine.
(Eugenio Montale)

Sono venuto a sentire gli uccelli
nelle gabbie delle vetrine.
Rivolto tazze di caffè per darmi pazienza.
Città, si può morire
in un finto giardino di begonie.
(Rocco Scotellaro)

Adoro i vicoli stretti, nascosti, sconosciuti, intimi: trattengono, più di altri, le storie riservate della città.
(Fabrizio Caramagna)

Le città fanno gli uomini feroci perché fanno gli uomini corrotti. La montagna, il mare, il bosco, fanno gli uomini selvaggi; essi sviluppano il lato feroce, ma senza distruggere il lato umano.
(Victor Hugo)

Esplodeva il nuovo anno: un caos di fango e di neve attraversato da mille carrozze, scintillante di giocattoli e di dolci, brulicante di cupidigia e di disperazione, la grande città nel suo delirio ufficiale, fatto apposta per sconvolgere il cervello anche al più renitente dei solitari.
(Charles Baudelaire)

Le città al pari delle foreste, hanno antri in cui si nasconde tutto ciò che esse hanno di più cattivo e di più terribile. Solo che, nella città, ciò che si nasconde così è feroce, immondo e misero, cioè brutto; nelle foreste, ciò che si nasconde è feroce, selvaggio e grande, cioè bello.
(Victor Hugo)

Una città è come un animale. Possiede un sistema nervoso, una testa, delle spalle e dei piedi. Ogni città differisce da tutte le altre: non ce ne sono due uguali.
(John Steinbeck)

Le città sono sempre state come le persone, esse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore. A seconda della città e del viaggiatore, può scoccare un amore reciproco, o un’antipatia, un’amicizia o inimicizia. Solo attraverso i viaggi possiamo sapere dove c’è qualcosa che ci appartiene oppure no, dove siamo amati e dove siamo rifiutati.
(Roman Payne)

Non si può capire una città senza utilizzare il suo sistema di trasporto pubblico.
(Erol Ozan)

Vengono fuori gli animali più strani, la notte: puttane, sfruttatori, mendicanti, drogati, spacciatori di droga, ladri, scippatori. Un giorno o l’altro verrà un altro diluvio universale e ripulirà le strade una volta per sempre.
(Dal film Taxi Driver)

Qualunque sia la grande città dove il caso mi porta, mi meraviglio che non vi si scatenino tutti i giorni sommosse, massacri, una carneficina inaudita, un disordine da fine del mondo. Come possono coesistere tanti uomini in uno spazio così ridotto, senza distruggersi, senza odiarsi mortalmente?
(EM Cioran)

È bella di notte la città. C’è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte. Le persone perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l’assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede di conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.
(Erri De Luca)

Calore. Ecco che cosa significano per me le città grosse. Si scende dal treno, si esce dalla stazione e si è presi dalla scalmana. Il calore dell’aria, del traffico, della gente. Il calore del cibo e del sesso. Il calore dei grattacieli. Il calore che esce dalla metropolitana e dalle gallerie. Nelle città grosse ci sono almeno cinque gradi di piú. Il calore si leva dai marciapiedi e cala dal cielo inquinato. Gli autobus sbuffano calore.”
(Don DeLillo)

Dio creò il primo giardino e Caino la prima città.
(Abraham Cowley)

La Natura Divina ci ha dato la campagna, l’arte umana ha costruito le città.
(Marco Terenzio Varrone)

Nelle città grandi, tu sei lontano dal bello; perché il bello non ha più luogo nessuno nella vita degli uomini. Sei lontano anche dal vero: perché nelle città grandi ogni cosa è finta, o vana. Di modo che ivi, per dir così, tu non vedi, non odi, non tocchi, non respiri altro che falsità, e questa brutta e spiacevole. Il che agli spiriti delicati si può dire che sia la maggior miseria del mondo.”
(Giacomo Leopardi)

A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l’uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s’incrociano per un secondo e poi sfuggono, cercando altri sguardi, non si fermano.
(Italo Calvino)

Le grandi città hanno sempre offerto l’anonimato e la varietà.
(Anonimo)

Immagino la città come una scatola piena di cose che nessun’altra scatola, neanche la più magica, può contenere.
(Fabrizio Caramagna)

È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.
(Italo Calvino)

La città. Il tempo che scorre. I tram pieni di persone sole. I colori sui muri e il grigio sui visi. I passi veloci e le vite di fretta.
Poi viene la sera. Ogni cosa rallenta, prende fiato. E tu che cammini, indossando un sorriso bellissimo.
(Fabrizio Caramagna)

Per sua natura, la metropoli offre ciò che altrimenti potrebbe essere dato solo dal viaggio; vale a dire, lo strano.
(Jane Jacobs)

Nella camminata delle donne si può leggere la bellezza di certe città.
(Fabrizio Caramagna)

La città non è la solitudine perché la città annienta tutto ciò che popola la solitudine. La città è il vuoto.
(Pierre Drieu La Rochelle)

Le città sono l’abisso della specie umana.
(Jean-Jacques Rousseau)

Un’assuefazione perfetta alla vita urbana odierna è segno di gravissimo squilibrio. È sano soltanto chi ne soffre.
(Guido Ceronetti)

Le città attirano in una palude più spesso di quanto non portino nel grande oceano della vita.
(David Herbert Lawrence)

Le grandi città differiscono dalle città e dalle periferie per molti motivi, e uno di essi è che le grandi città sono, per definizione, piene di stranieri.
(Jane Jacobs)

Nelle città in cui siamo di passaggio non ci preoccupiamo della stima degli altri. Ma se ci dobbiamo abitare per un po’ di tempo allora ci preoccupiamo. Quanto tempo? Un tempo proporzionato alla nostra vana e fragile esistenza.
(Blaise Pascal)

La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.
(Italo Calvino)

Un’era costruisce città. Un’ora le distrugge.
(Lucio Anne Seneca)

Una città non vale più di un giardino di rose.
(José Santos Chocano)

In realtà, una città non è altro che una soluzione ad un problema, che a sua volta crea altri problemi che hanno bisogno di altre soluzioni, e i grattacieli aumentano, le strade si allargano, i ponti si ampliano, e milioni di persone sono coinvolte in una folle corsa per risolvere il problema, creando nuovi problemi.
(Neal Shusterman)

Oggi ti sei svegliato nello stesso momento in cui si sveglia tutta la città. Quando il concerto umano (il rombo del traffico, il clangore delle serrande, il battere dei passi) sale sempre più forte. Quando la gente va a lavorare, i bambini a scuola, tutto sembra fresco e nuovo, e tutti sembrano partecipi dello stesso ritmo, membri della stessa comunità.
(Michele Serra)

Tutti sanno che una strada urbana frequentata è probabilmente anche una strada sicura, a differenza di una strada urbana deserta. Ma come vanno effettivamente le cose, e che cosa fa sì che una strada urbana sia frequentata oppure evitata? Perché viene evitato il marciapiede di Washington Houses, che dovrebbe costituire un’attrazione, e non i marciapiedi della città vecchia immediatamente adiacente? Che cosa avviene nelle strade che sono animate in certe ore ma ad un certo punto si spopolano improvvisamente?
(Jane Jacobs)

Prima siamo noi a dare forma agli edifici, poi sono questi a dare forma a noi.
(Sir Winston Churchill)

Quando si torna a stare in un piccolo centro, dopo la grande città, ci si convince che lí sarà tutto piú facile e gestibile, quasi come se la gente si fosse radunata e avesse deciso di «giocare alla vita di paese». Si arriva a credere che in un posto cosí non possa morire nessuno.
(Alice Munro)

Città s’addimanda una radunanza d’uomini per vivere insieme felicemente. E grandezza di città si chiama non lo spazio del sito o il giro delle mura ma la fortuna degli abitanti e la potenza loro.
(Giovanni Botero)

I sentimentali parlino pure di contatto con la terra e della matura saggezza dei contadini […]; ma l’unico desiderio di qualsiasi ragazzo di campagna è di trovare lavoro in città, dove può sfuggire alla schiavitù del vento e delle intemperie e alla solitudine delle buie sere invernali, per vivere nell’atmosfera fidata e umana dello stabilimento e del cinematografo. Cameratismo e collaborazione sono elementi essenziali per la felicità dell’uomo, e tali elementi si trovano molto più completamente nell’industria che non nell’agricoltura.
(Bertrand Russell)

In campagna il buio della notte è amichevole e familiare, ma in una città, con il suo tripudio di luci, è innaturale, ostile e minaccioso. E’ come un avvoltoio mostruoso che aleggia, aspettando il suo tempo.
(Somerset Maugham)

Le città dovrebbero essere costruite in campagna; l’aria lì è più salubre.
(Jean Louis Auguste Commerson)

Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone.
(Italo Calvino)

Una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola. Basta ascoltarla, perchè la città è il riflesso di tante storie.
(Renzo Piano)

La città è una stupenda emozione dell’uomo. La città è un’invenzione, anzi: è l’invenzione dell’uomo.
(Renzo Piano)

Nelle città senza Mare… chissà a chi si rivolge la gente per ritrovare il proprio equilibrio… forse alla Luna…
(Banana Yoshimoto)

Le città sorde, inerti contengono i semi della propria distruzione. Ma le città vivaci, diverse, intense contengono i semi della loro rigenerazione, con l’energia sufficiente a portare i problemi fuori da se stesse.
(Jane Jacobs)

Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni.
(Herb Caen)