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Frasi, citazioni e aforismi su Londra

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Come se fosse una guida turistica su Londra per frammenti, presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi su Londra. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sull’Inghilterra e gli inglesi, Frasi, citazioni e aforismi su New York e Frasi, citazioni e aforismi su Parigi.

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Frasi, citazioni e aforismi su Londra

Non troverai nessuno, soprattutto un intellettuale, che voglia lasciare Londra. No, Sir, quando un uomo è stanco di Londra è stanco della vita; a Londra c’è tutto ciò che questa vita possa offrire.
(Samuel Johnson)

Qui si parlano mille lingue, come nella torre di Babele.
(Jules Vallès)

Non credo che si possa trovare niente che meriti il nome di società fuori di Londra.
(William Hazlitt)

Se non lo trovi a Londra forse non esiste!
(I Grandi Magazzini Harrods)

Ho visto la cosa più straordinaria che la terra possa mostrare all’anima stupefatta: l’ho vista e ne sono sbalordito… mi sta sempre davanti alla memoria quella foresta pietrificata di case e, in mezzo, il fiume impetuoso di vive facce umane con tutto l’arcobaleno delle loro passioni, con tutta la loro fretta disperata di amore e di fame, di odio: Londra.
(Henrich Heine)

Londra è un mistero. Parigi è una spiegazione.
(GK Chesterton)

Parigi è una donna ma Londra è un uomo indipendente che fuma la pipa in un pub.
(Jack Kerouac)

Londra è un mondo a sé. Ogni giorno scopri più mode e tendenze qui che in tutto il resto dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

A Londra si parlano 300 lingue, si vivono 1000 tendenze, si scoprono 10000 opportunità.
(Fabrizio Caramagna)

Gli stranieri, arrivando a Londra, commettono di solito due errori: inseguono i londinesi, che scappano; e cercano il centro, che non c’è. Esiste, è vero, il West End, ma è un centro artificiale.
(Beppe Severgnini)

La verità che Londra non ha un vero centro perché non è una vera città. E’, invece, un’unione di villaggi: senza capire questi, non si capisce quella.
(Beppe Severgnini)

Londra attira perché è una città multipla, che riesce a essere insieme frammentata e omogenea, rivoluzionaria e tradizionale, eccitante e riposante (pensate ai parchi).
(Beppe Severgnini)

Siete a Londra? Passeggiate e ragionate. Guardate le facce della gente… Sono volti di tutte le razze e di tutti i colori. Un tempo la Gran Bretagna andava nel mondo, adesso il mondo va in Gran Bretagna.
(Beppe Severgnini)

La felicità ognuno se le costruisce come gli pare e allora io oggi cammino nelle strade di Londra mentre il vento che scorre sulla mia pelle mi racconta le storie dei suoi ponti e dei suoi palazzi.
(Fabrizio Caramagna)

Clarissa non aveva dubbi, si sentiva un silenzio particolare, una solennità; una indescrivibile pausa, una sospensione (ma forse era semplicemente il suo cuore indebolito, dicevano, dall’influenza) prima dei rintocchi del Big Ben. Ecco! Rimbombò forte. Prima un’avvisaglia, in musica; poi l’ora, irrevocabile. I cerchi di piombo si dissolsero nell’aria.
(Virginia Woolf)

Non c’è nessun altro posto come Londra. Niente di niente, da nessuna parte.
(Vivienne Westwood)

Credo che Londra è sexy perché è così pieno di eccentrici.
(Rachel Weisz)

Ci sono due posti al mondo dove gli uomini possono scomparire con più facilità. La città di Londra e i mari del sud.
(Herman Melville)

Negli occhi della gente, nel modo in cui cammina seria, veloce, a fatica; nel muggito e nel rombo, i carri, le automobili, gli omnibus, i furgoni, gli uomini-sandwich che ondeggiano e si agitano; bande di ottoni; organetti; nel trionfo e nella canzoncina e nella strana nota alta, un canto, di qualche aeroplano sopra la sua testa c’era quello che amava, la vita, Londra, questo momento di giugno.
(Virginia Woolf)

Londra è un incanto. Esco e pongo il piede su un magico tappeto giallo fulvo e mi trovo rapita via, nella bellezza, senza neppure alzare un dito. Uno stupore le notti, con tutti quei portici bianchi e i vasti cieli silenziosi. E la gente che sbuca dentro e fuori, leggermente, piacevolmente, come i conigli.
(Virginia Woolf)

Mandate a Londra un filosofo; per carità, non mandateci un poeta! Mandateci un filosofo e mettetelo a un angolo di Cheapside; imparerà più lì, che da tutti i libri dell’ultima fiera di Lipsia e, mentre le onde umane gli rombano attorno, un mare di idee nuove gli sorgerà dinnanzi; lo spirito eterno che su tutto ciò si libra gli aliterà in viso: d’un tratto, i segreti più riposti dell’ordine sociale gli si sveleranno; sentirà e vedrà il polso del mondo -giacché, se Londra è la mano destra della terra, l’attiva e possente mano destra, questa strada, che porta dalla Borsa a Downing Street, va considerata la sua grande arteria. Ma non mandate a Londra un poeta! Questa nuda serietà delle cose, quest’uniformità colossale, questo moto meccanico, quest’aria di fastidio della stessa gioia, questa Londra esagerata, opprime la fantasia e spezza il cuore
(Henrich Heine)

Come molti altri che hanno vissuto a lungo in una grande capitale, provava simpatia per le sue varie stazioni ferroviaria. Esse erano la porta verso il bello e l’ignoto. Nella stazione di Paddington è latente tutta la Cornovaglia e il più remoto Occidente; in fondo al pendio di Liverpool Street si stendono le terre paludose e i Broads sconfinati; la Scozia è oltre i piloni della stazione di Euston; Wessex dietro l’equilibrato caos della stazione di Waterloo.
(Edward Morgan Foster)

Mio padre dice che essere un londinese non ha nulla a che vedere con il luogo in cui sei nato. Dice che ci sono persone che scendono da un jet di linea a Heathrow, passano attraverso l’ufficio immigrazione agitando qualsiasi tipo di passaporto, salgono sulla metropolitana e appena il vagone ferma a Piccadilly Circus sono già diventati londinesi.
(Ben Aaronovitch)

Chi non ha visto piovere a Londra, non ha visto Londra.
(Edmondo de Amicis)

Londra abbonda troppo di nebbie e di gente seria. Se siano le nebbie che producono la gente seria o se sia la gente seria che produce le nebbie non saprei dire.
(Oscar Wilde)

Dal primo mattino cadeva una pioggia leggera, una di quelle pioggie londinesi che paiono passate al setaccio, ostinate ma in fondo inoffensive in confronto agli acquazzoni di tipo quasi equatoriale cui siamo abituati alle nostre latitudini. Il cielo molto nuvoloso spandeva una coltre di grigio uniforme su ogni cosa visibile […]. Tutto sembrava grigio.
(Corrado Augias)

Sto andando via perché il tempo è troppo bello. Odio Londra quando non piove.
(Groucho Marx)

Questa è una caratteristica di Londra… la nebbia, signorina.
(Charles Dickens)

I fiori sono così comuni in campagna così come le persone lo sono a Londra.
(Oscar Wilde)

Quando penso a questa grande città divisa in tante parti e quartieri la considero come un complesso composto di diverse nazioni differenti per costumi, maniere e interessi… In breve gli abitanti di St. James, sebbene vivano sotto le stesse leggi e parlino lo stesso lnguaggio, sono un popolo diverso dagli abitanti di Cheapside che sono altrettanto separati da un lato, da quelli di Temple e, dall’altro, da quelli di Smithfield.
(Joseph Addison)

Niente è certo a Londra, solo le spese
(William Shenstone)

Placida, stolida, assorta nelle sue faccende e titanicamente indifferente a tutto il resto, Londra si avviava al suo tran tran quotidiano. Da Putney a Sloane Square, da Cricklewood a Regent Street, da Sydenham Hill allo Strand, da qualsiasi posto a qualsiasi altro posto, autobus rossi, gialli e marroni passavano rombando di continuo. I vigili vigilavano, gli agenti di borsa badavano alla borsa, i mendicanti mendicavano, i cappellai smerciavano cappelli, i poltroni poltrivano, i venditori di ghette vendevano ghette, i giornalai strillavano l’edizione delle tre dei giornali del pomeriggio, e i colonnelli in pensione sedevano comodamente alle finestre dei club di fronte a Piccadilly e Pall Mall, sognando il pranzo.
(P. G. Wodehouse)

Nessuna città presenta una così disordinata varietà di forme, una così capricciosa mescolanza di bello, di brutto, di magnifico, di povero, di triste, di strano, di grande, di uggioso.
(Edmondo de Amicis)

La buona società londinese conta migliaia di donne rimaste per loro libera scelta trentacinquenni per anni e anni.
(Oscar Wilde)

Londra è una moderna Babilonia.
(Benjamin Disraeli)

Se questa Londra non fosse così nera, e la sua gente così pesante, se non ci fosse quest’odore di carbone e nemmeno questa nebbia, mi metterei persino a studiare l’inglese.
(Frédéric Chopin)

A Londra ti imbatti in persone ricchissime dovunque, quasi tutte senza intelligenza o talento. Mi fa impazzire non aver pensato alla mia situazione finanziaria da ragazzo, invece di andarmene in giro depresso e litigare fra me e me.
(Hanif Kureishi)

Londra malinconica – a volte immagino che le anime perdute della gente siano costrette a vagare per le strade di questa città in modo perpetuo. Uno le sente passare accanto come un soffio d’aria.
(William Butler Yeats)

Il bel mondo londinese è un fast set, si muove rapidamente e non conosce distanze.
(Giorgio Porro)

Londra è un paradiso per il collezionista e la superficie di questo Eden delle cose vecchie e rare si estende a perdita d’occhio.
(Giorgio Porro)

Londra ha il pub. Se si dicesse che il pub è un luogo di cui uno possa dire: «bene, ora che ho lavorato andiamo al pub a berci sopra», direi probabilmente una bugia: il pub è semplicemente lugubre; ma se si entra nel campo del folklore, bisogna riconoscere che il pub è una delle cose più caratteristiche e genuine che sia dato di vedere oggigiorno a Londra.
(Alberto Moravia)

Londra. Sessione autunnale da poco conclusa e il Lord Cancelliere tiene udienza a Lincoln’s Inn Hall. Implacabile clima di novembre. Tanto fango nelle vie che pare che le acque si siano da poco ritirate dalla superficie della terra e non stupirebbe incontrare un megalosauro, di quaranta piedi circa, che guazza come una lucertola gigantesca lungo Holborn Hill. Fumo che scende dai comignoli come una soffice acquerugiola nera con fiocchi di fuliggine grandi come fiocchi di neve vestiti a lutto, si potrebbe immaginare, per la morte del sole…
Nebbia ovunque. Nebbia su per il fiume, che fluisce tra isolette e prati verdi; nebbia giù per il fiume che scorre insudiciato tra le file di navi e le sozzure che giungono alla riva di una grande (e sporca) città. Nebbia sulle paludi dell’Essex, nebbia sulle alture del Kent.
(Charles Dickens)

Londra non è certo attraente in confronto a Roma. Niente sole. Nebbia e pioggia. Proprio una città tetra. È simpatico andarci per le commedie, ma io non ci vorrei vivere.
(John H. Secondari)

Nessuno è sano a Londra, nessuno può esserlo.
(Jane Austen)

A Londra, tranne il papa, c’è tutto. A Roma, tranne tutto, c’è il papa.
(Pino Caruso)

Uno dei difetti di Londra dal punto di vista di un uomo il cui cuore sia appena andato a pezzi è che è praticamente priva di luoghi selvaggi in cui si possa avanzare con sguardo impenetrabile.
(P. G. Wodehouse)

Non avevo nessun parente in Inghilterra ed ero quindi libero come l’aria – o meglio, libero quanto può esserlo un uomo con una rendita di undici scellini e mezzo al giorno. In tali circostanze ho ovviamente soggiornato a Londra, quel grande immondezzaio in cui tutti gli sfaccendati e i fannulloni dell’impero si riversano irresistibilmente.
(Arthur Conan Doyle)

L’inferno è una città che somiglia molto a Londra, una città con tanta gente e tanto fumo.
(Percy Bysshe Shelley)

Londra è uno dei posti peggiori per avere una brutta giornata e uno dei posti migliori per avere una buona giornata.
(Mhairi McFarlan)

Il Tamigi era bello, buio, e rapido in mezzo al miliardo di luci gialle e bianche della città…
(Charles Finch)

Londra – la bellissima, immortale Londra – non è mai stata una ‘città’ nel semplice senso della parola. Era, ed è, qualcosa che vive, che respira, un leviatano di pietra che ospita segreti sotto le sue scaglie. Li custodisce gelosamente, nascondendoli nel profondo del suo corpo.
(Samantha Shannon)

Un uomo che sappia dominare sugli invitati di una cena a Londra può dominare il mondo. Il futuro appartiene al dandy. Saranno le persone squisite a governare.
(Oscar Wilde)