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La parola “crisi” viene dal greco “krísis” e indica “scelta”, “decisione”. Se riflettiamo sull’etimologia della parola, possiamo coglierne una sfumatura positiva, in quanto ogni momento di crisi, cioè di riflessione e valutazione, può trasformarsi in una opportunità e in un presupposto per un miglioramento e una rinascita. Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla crisi. Tra i temi correlati si veda la sezione Frasi, aforismi e battute divertenti sulla recessione, Frasi, citazioni e aforismi sulla disoccupazione e Frasi e aforismi finanziari.
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Frasi, citazioni e aforismi sulla crisi
La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.
(John Fitzgerald Kennedy)
Non ci può essere una crisi la prossima settimana: la mia agenda è già piena.
(Henry Kissinger)
Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore.
(Isabel Allende)
La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
(Albert Einstein)
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
(Albert Einstein)
Crisi significa semplicemente che devi scegliere: non hai più scuse per rimandare o arrabattarti nel tuo mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Non aspettate che la crisi passi per essere felici. Siate felici per far passare la crisi.
La crisi è un risultato della depressione interiore di ognuno, della mancanza di vitalità, dell’abitudine al negativismo, alla lamentela, alle basse frequenze. Tutto ciò che percepiamo come esterno è un riflesso di ciò che cristallizziamo dentro di noi e nel quale poi ci identifichiamo.
(Claudia Galli)
È recessione quando il tuo vicino perde il lavoro; è depressione quando lo perdi tu.
(Harry Truman)
Crisi è quel momento in cui il vecchio muore ed il nuovo stenta a nascere.
(Antonio Gramsci)
La nostra società ha legato il suo destino a un’organizzazione fondata sull’accumulazione illimitata. Questo sistema è condannato alla crescita. Non appena la crescita rallenta o si ferma è la crisi, il panico.
(Serge Latouche)
Ho un messaggio chiaro da darvi: nell’ambito del nostro mandato la Bce è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro. E credetemi: sarà abbastanza – The Ecb is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough.
(Mario Draghi, 2012, intervenendo alla Global Investment Conference a Londra)
In tempi come questi, giova ricordare che ci sono sempre stati tempi come questi.
(Paul Harvey)
La crisi non è finita. E’ come vivere in un videogame, compare un mostro, lo combatti, lo vinci, ti rilassi e subito spunta un altro mostro più forte del primo
(Giulio Tremonti, 2011, intervenendo alla conferenza ‘Nuovo mondo, nuovo capitalismo’)
Anche in mezzo a grandi crisi, il «mercato» non ha risposte al problema principale che il XXI secolo ha di fronte: una crescita economica illimitata e sempre più hi-tech alla ricerca di profitti insostenibili produce una ricchezza globale, certo, ma a scapito di un fattore della produzione, il lavoro umano, che diventa sempre più superfluo e delle risorse naturali del pianeta.
(Eric John Ernest Hobsbawm)
La crisi non è più l’eccezione alla regola, ma essa stessa regola nella nostra società.
(Miguel Benasayag e Gerard Schmit)
Ciò a cui stiamo assistendo non è la crisi, bensì la crisi della crisi e cioè la nevrosi.
(Mario Luzi)
È la retrocessione della middle class, l’avvento della “società a clessidra” divisa tra un vertice di privilegiati e una base sempre più ampia di cittadini il cui potere d’acquisto perde terreno.
(Federico Rampini)
La lezione della storia è che non si può avere una ripresa economica sostenuta fino a quando il sistema finanziario è in crisi.
(Ben Bernanke)
Tutti parlano di crisi, è un po’ paradossale perché di crisi ne ho sentito sempre parlare dal ’68 quando c’era una crisi culturale, poi nel 1972 si parla, con il primo rapporto di Roma, di una crisi ecologica, poi con la controrivoluzione neoliberista di Margaret Thatcher e Reagan c’è la crisi sociale e ora la crisi finanziaria e la crisi economica dopo il crollo di Lehmann Brothers. Finalmente tutte queste crisi si mescolano e siamo di fronte a una crisi di civiltà, una crisi antropologica. A questo punto il sistema non è più riformabile, dobbiamo uscire da questo paradigma e qual è questo paradigma? È il paradigma di una società di crescita. La nostra società è stata poco a poco fagocitata dall’economia fondata sulla crescita, non la crescita per soddisfare i bisogni che sarebbe una cosa bella, ma la crescita per la crescita e questo naturalmente porta alla distruzione del pianeta perché una crescita infinita è incompatibile con un pianeta finito.
(Serge Latouche)
Lo vediamo con il cambiamento climatico, con la perdita di biodiversità, con l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, dei suoli. Siamo arrivati a un punto che non si può più continuare su questa strada. O cambiamo strada o sarà la fine dell’umanità
(Serge Latouche)
In Grecia, in Italia e nell’Europa del Sud in genere siamo testimoni di una crisi senza precedenti, che è stata imposta attraverso una dura austerità che ha fatto esplodere a livelli storici la disoccupazione, ha dissolto lo stato sociale e annullato i diritti politici, economici, sociali e sindacali conquistati. Questa crisi distrugge ogni cosa che tocca: la società, l’economia, l’ambiente, gli uomini.
(Alexis Tsipras)
Il “progresso”, un tempo la manifestazione più estrema dell’ottimismo radicale e promessa di felicità universalmente condivisa e duratura, si è spostato all’altra estremità dell’asse delle aspettative, connotata da distopia e fatalismo: adesso “progresso” sta ad indicare la minaccia di un cambiamento inesorabile e ineludibile che invece di promettere pace e sollievo non preannuncia altro che crisi e affanni continui, senza un attimo di tregua.
(Zygmunt Bauman)
Di fronte al rischio di una crisi della crescita il capitalismo ha operato una riconversione: si è messo a produrre bisogni ancora prima di produrre beni.
(Federico Rampini)
Nelle crisi scoppia una epidemia sociale che in ogni altra epoca sarebbe apparsa un controsenso: l’epidemia della sovrapproduzione.
(Karl Marx)
Sembra che la crisi renda i ricchi più ricchi e i poveri più poveri. Non vedo perché si debba considerare una crisi. È stato così sin da quando ero piccolo.
(Coluche)
L’unica economia che non conosce crisi è quella criminale.
(Roberto Saviano)
C’è di mezzo il senso di una intera civiltà. Che essa appaia asservita al suo sistema finanziario, piuttosto che esserne come dovrebbe la padrona, è un segno che la crisi economica è diventata crisi di civiltà. Che sia stato il suo stesso sistema politico a costruire dall’interno gli strumenti del suo asservimento alla finanza attesta non meno la gravità della crisi, quanto gli ostacoli che si oppongono al suo superamento.
(Luciano Gallino)
La crisi politica del capitalismo riflette la crisi generale della cultura occidentale, che si manifesta in una diffusa sensazione di incapacità a comprendere il corso della storia o a gestirlo secondo una linea razionale.
(Christopher Lasch)
Sembra che sulla scia della crisi dei mercati finanziari occidentali si stia delineando non solo una geopolitica e una geoeconomia dello spread, ma anche una sorta di georeligione del differenziale fra interessi sui titoli di Stato tedeschi e dei Paesi cattolici.
(Massimo Franco)
Le politiche di austerity imposte da Berlino al resto dell’Unione, appaiono distruttive: generano recessione, disoccupazione, povertà e tensioni sociali.
(Federico Rampini)
Nel momento della crisi finanziaria, quello che si sente correre dentro le persone è un sentimento di smarrimento, di angoscia.
(Paolo Virzì)
Stavo leggendo sul giornale di oggi che il Congresso vuole sostituire la banconota da un dollaro con una moneta. L’hanno già fatto. Si chiama un centesimo.
(Jay Leno)
Quando crollano i consumi e gli investimenti privati, solo lo Stato può farsi avanti per riempire quel vuoto di domanda. Deve spendere, in deficit (cioè “spendere risorse che non ha”, secondo la logica aziendale o familiare), altrimenti nessun soggetto economico privato ritroverà i mezzi e la fiducia sufficienti a rilanciare la crescita.
(Federico Rampini)
La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
(Albert Einstein)
Quando è in atto una crisi, la passività non fa che accrescere l’impotenza: alla fine ci si trova costretti ad agire proprio sui problemi e nelle condizioni di gran lunga meno favorevoli.
(Henry Kissinger)
Se tutte le persone fossero perfettamente informate non ci potrebbe mai essere una crisi. Ma l’unica persona perfettamente informata è Dio, e non gioca in borsa.
(Robert Skidelsky)
In una congiuntura negativa bisogna affidarsi alla creatività: fare della crisi un’opportunità per reinventarsi. Un’altra dote indispensabile è l’ubiquità: essere flessibili, non vincolati a vecchi schemi e a un’immagine rigida della propria persona.
(Jacques Attali)
Un buon manager deve sempre prendere il polso della sua azienda al fine di evitare una crisi cardiaca.
(Michaël Halimi)
I momenti di crisi raddoppiano la vitalità negli uomini. O forse, più in soldoni: gli uomini cominciano a vivere appieno solo quando si trovano con le spalle al muro.
(Paul Auster)
Durante la Grande Depressione in Central Park i piccioni portavano le briciole ai passanti.
(Groucho Marx)
A mio giudizio , siamo più vicini alla fine della crisi dei mercati che all’inizio.
(Henry Paulson, 16 maggio 2008. Quattro mesi dopo la banca Lehman Brothers fallisce)
Settembre ed ottobre 2008 è stata la peggiore crisi finanziaria della storia globale, inclusa la Grande Depressione
(Ben Bernanke)
Disoccupazione: servono 63 anni per tornare ai livelli pre-crisi. Le faremo sapere nel 2076.
(FranAltomare, Twitter)
Buongiorno a chi nonostante la crisi del proprio paese si sveglia sorridente, speranzoso e pieno di vita. Buongiorno Italiani all’estero!
(Zziagenio78, Twitter)
I cittadini hanno stipulato un contratto con la crisi. Con la possibilità di rinnovarlo ogni anno
(Fabrizio Caramagna)
Un applauso a quei negozianti che “Ah, la crisi!” e poi se vai 10 minuti prima che chiudano “Mi spiace, ripassi domani: stiamo chiudendo”.
(Robgere, Twitter)
A causa dei recenti tagli, la luce in fondo al tunnel è stata spenta.
(Anonimo)
Il prossimo anno la ripresa. Proprio adesso che ci eravamo abituati alla crisi!
(Fabrizio Caramagna)
– La crisi ha i giorni contati.
– Anche lei non arriva a fine mese?
(Arnald)
Probabilmente stai solo attraversando una crisi di mezza età. Hai già comprato una Porsche?
(Dal film Lost in traslation)
Le crisi di insegnamento non sono crisi di insegnamento; sono crisi di vita. Una società che non insegna è una società che non si ama, che non si stima; e questo è precisamente il caso della società moderna.”
(Charles Peguy)
La crisi della cultura. C’è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l’inglese.
(Ennio Flaiano)
Anche la noia ha le sue crisi.
(Mason Cooley)
In molte case un amante ha salvato un matrimonio in crisi
(Giovenale)
Il tuo matrimonio è in crisi se tua moglie ti dice, “Sei interessato soltanto a una cosa”, e tu non riesci a ricordare che cos’è.
(Milton Berle)
Io resto dell’opinione che per risollevarci dalla crisi basterebbe mettere una tassa sugli amori non corrisposti
(TristranS, Twitter)
Qualsiasi idiota può superare una crisi; è il quotidiano che ti logora.
(Anton Cechov)
Sono affascinato dalle donne. Hanno un modo di affrontare la vita diverso, forte. Loro reagiscono meglio alla crisi, non si danno mai per vinte. Sono madri, amiche, sorelle e la loro coesione è qualcosa di raro.
(Edoardo Winspeare)
È nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora; senza crisi qualsiasi vento diventa una brezza leggera.
(Albert Einstein)
Parlare di crisi significa promuoverla; non parlarne significa esaltare il conformismo. Cerchiamo di lavorare sodo, invece. Smettiamola, una volta per tutte, l’unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.
(Albert Einstein)
Credo che nella storia dell’arte e del pensiero c’è sempre stata in ogni momento della nostra cultura una volontà di rinnovamento. Questa volontà non è solo una prerogativa dell’ultimo decennio. Tutta la storia non è altro che un susseguirsi di ‘crisi – di rotture, rifiuti e resistenze. Quando non c’è crisi, vi è stagnazione, pietrificazione e morte.
(Eugène Ionesco)
Investire in pubblicità in tempi di crisi è come costruirsi le ali mentre gli altri precipitano.
(Steve Jobs)
Forse è davvero povera una vita che non sia stata spazzata via, almeno una volta, dal turbine di una crisi come questa, una vita il cui edificio non sia stato mai scosso da un terremoto, travolto da un tornado che fa volare le tegole dal tetto e, ululando, smuove per un attimo tutto ciò che la ragione e il carattere avevano tenuto in ordine.
(Sándor Márai)
Le molte crisi che scuotono il mondo odierno — dello Stato, della famiglia, dell’economia, della cultura, ecc. — costituiscono soltanto molteplici aspetti di un’unica crisi fondamentale, che ha come specifico campo d’azione l’uomo stesso. In altri termini, queste crisi hanno la loro radice nei problemi più profondi dell’anima, e da qui si estendono a tutti gli aspetti della personalità dell’uomo contemporaneo e a tutte le sue attività.
(Plinio Corrêa de Oliveira)
La crisi delle democrazie risulta aggravata dalla crisi economica, e la somma di queste crisi alimenta gli estremismi spesso malcelati dietro la parola populismo.
(Stéphane Hessel)
Verso la fine degli Anni Settanta è terminata la Prima rivoluzione industriale, nel senso che abbiamo smesso di vivere grazie alla ricchezza che producevamo. Siamo entrati nella Seconda rivoluzione industriale, in cui poco alla volta abbiamo bruciato i nostri risparmi e cominciato a vivere di debito. a crisi finirà solo quando cambieremo il nostro paradigma economico. Dobbiamo passare dalla Seconda rivoluzione industriale alla Terza, per smettere di consumare le ricchezze del passato e tornare a produrre liberando la nostra creatività.
(Jeremy Rifkin)
Se vogliamo che la gente abbia di nuovo un lavoro, se vogliamo fermare il cambiamento climatico e salvare la civiltà dalla rovina, avremo bisogno di una nuova, potente visione economica per il mondo, e di un piano operativo pragmatico per metterla in atto.
(Jeremy Rifkin)
Un giorno o l’altro questa crisi si concluderà, come tutte le altre, lasciando dietro di sé innumerevoli vittime e qualche raro vincitore. Ma ciascuno di noi potrebbe anche uscirne in uno stato di gran lunga migliore di quello con cui ci siamo entrati. Questo a patto di comprenderne la logica e il percorso, di servirsi delle nuove conoscenze accumulate in vari settori, di contare soltanto su se stessi, di prendersi sul serio, di diventare attori del proprio destino e di adottare audaci strategie di sopravvivenza personale
(Jacques Attali)
Non ci sono lieti fine nella storia, solo momenti di crisi che passano.
(Isaac Asimov)