Skip to main content
Frasi BelleSport

Frasi, citazioni e aforismi sul tifo e i tifosi

Annunci

Presento la più ampia raccolta in lingua italiana di frasi, citazioni e aforismi sul tifo e i tifosi. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sullo sport e gli sportivi e Frasi, citazioni e aforismi sul calcio e i calciatori.

**

Frasi, citazioni e aforismi sul tifo e i tifosi

Non ha importanza dove si è nati, quando come e dove si sono avuti i primi approcci con il calcio, per diventare un appassionato, un tifoso. Il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita.
(Pier Paolo Pasolini)

L’ideologia, la religione, la moglie o il marito, il partito politico, il voto, le amicizie, le inimicizie, la casa, le auto, i gusti letterari, cinematografici o gastronomici, le abitudini, le passioni, gli orari, tutto è soggetto a cambiamento e anche più di uno. La sola cosa che non sembra negoziabile è la squadra di calcio per cui si tifa.
(Javier Marías)

Non c’è luogo al mondo in cui l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio.
(Albert Camus)

Nel rettangolo magico, sotto il grande urlo dello stadio,
un calciatore insegue un pallone,
la porta è vicina,
solo lui può salvarci con quel tiro all’incrocio prodigioso,
solo lui, come un demiurgo, può disegnare la traiettoria giusta,
ma il caso può ancora mettergli degli ostacoli, delle trappole segrete,
per un attimo c’è un silenzio irreale,
ma poi ecco, è giunto il momento,
il calciatore segna
e sui volti dei tifosi si legge un sorriso aperto,
il segno di una gioia conclusa e straripante.
(Fabrizio Caramagna)

Parafrasando il Talmud, l’amore di un uomo per una donna cresce e cala con la luna. L’amore di un uomo per la sua squadra è fisso come le stelle e dura eterno come le parole del profeta.
(Luca Goldoni)

La bellezza del tifo calcistico è che sugli gli spalti dello stadio si possono trovare l’operaio, il netturbino, il chirurgo, il notaio, l’intellettuale e il disoccupato, e nessuno noterà la differenza. Nulla unisce le persone più del tifo.
(Fabrizio Caramagna)

Si parla di calcio ininterrottamente, si disquisisce o si blatera, ma risulta che non si sia mai tentato di rispondere a una domanda che trascurabile non è. Perché un uomo tradisce la moglie, un’amicizia, la patria, la fede, il partito, la marca della sua automobile, ma resta fedele per tutta la vita alla squadra del suo cuore? Perché anche il più forsennato voltagabbana, la maglia non la cambia mai?
(Luca Goldoni)

Si tifa per la propria squadra, così come si tifa, in fondo, per la propria vita.
(Giovanni Raboni)

Tifare è una definizione avvilente. I Giants erano la mia gioia, la mia follia, il mio analgesico, il mio stimolo intellettuale.
(Frederick Exley)

Per un tifoso ci sono molte più terre inesplorate in un campo da calcio che in ogni altro angolo del mondo. E ogni partita è un viaggio alla scoperta di qualcosa di mai visto.
(Fabrizio Caramagna)

Una volta alla settimana, il tifoso fugge da casa sua e va allo stadio. Sventolano le bandiere, suonano le trombe, i razzi, i tamburi, piovono le stelle filanti e i coriandoli: la città scompare, la routine si dimentica, esiste solo il tempio. In questo spazio sacro, l’unica religione che non ha atei esibisce le sue divinità…
(Eduardo Galeano)

Migliaia di anni fa, le religioni furono inventate perché non esisteva ancora il calcio.
(Landeyves, Twitter)

Per i tifosi di pallone il calcio è più di uno sport, lo vivono in maniera più intensa, sembra più una religione.
(Kobe Bryant)

Capisco di aver guardato troppo calcio quando vedo cadere una persona per strada e invece di aiutarla aspetto il replay
(Zziagenio78, Twitter)

I tifosi di calcio parlano in questo modo: i nostri anni, le nostre unità di tempo vanno da agosto a maggio (giugno e luglio non esistono neanche, soprattutto negli anni dispari, che non hanno i mondiali o gli europei)
(Nick Hornby)

Ci ubriachiamo l’ultimo dell’anno, come tutti, ma in realtà è dopo la finale di Coppa, in maggio, che facciamo ripartire il nostro orologio interiore, e ci lasciamo andare alle promesse e ai rimpianti e agli impegni di rinnovamento che le persone normali si concedono alla fine dell’anno tradizionale.
(Nick Hornby)

Credo siano molti i padri, in giro per il mondo, ad aver sperimentato il rifiuto più crudele, più spietato di tutti: i loro figli sono diventati tifosi della squadra sbagliata. Quando mi metto a considerare l’ipotesi di fare un figlio, cosa che mi succede sempre più spesso man mano che il mio orologio biologico si avvicina alla mezzanotte, mi rendo conto di aver davvero paura di questo tipo di tradimento.
(Nick Hornby)

Nel mondo del calcio ci sono due tipi di tifosi: quelli che ricordano il gol di Maradona all’Inghilterra dove dribblò mezza squadra partendo da centrocampo e quelli che ricordano il gol di Maradona all’Inghilterra dove, con astuzia diabolica, colpì con la mano.
(Fabrizio Caramagna)

Anche se il tifoso potrebbe contemplare il miracolo, più comodamente, dallo schermo della televisione, preferisce intraprendere il pellegrinaggio verso questo luogo dove può vedere in carne e ossa i suoi angeli battersi a duello contro i demoni di turno. Qui il tifoso agita il fazzoletto, ingoia saliva, glup, ingoia veleno, si mangia il berretto, sussurra preghiere e maledizioni e all’improvviso gli erompe dalla gola una ovazione e salta come una pulce abbracciato allo sconosciuto che grida gol al suo fianco. Fino a quando dura la messa pagana, il tifoso è folla. Con migliaia di fedeli condivide la certezza che noi siamo i migliori, che tutti gli arbitri sono venduti, che tutti i rivali sono imbroglioni
(Eduardo Galeano)

Raramente il tifoso dice: “Oggi gioca la mia squadra”, ma “Oggi giochiamo”. E sa bene, questo giocatore numero dodici, che è lui a soffiare i venti del fervore che spingono il pallone quando dorme, e gli altri undici giocatori sanno bene che giocare senza tifosi è come ballare senza musica.
(Eduardo Galeano)

Quando la partita si conclude, il tifoso, che non si è mosso dalla tribuna, celebra la sua vittoria: «Che goleada gli abbiamo fatto; che batosta gli abbiamo dato», o la sua sconfitta: «Ci hanno fregato di nuovo, arbitro bastardo». Allora il sole se ne va e se ne va anche il tifoso. Scende l’ombra sullo stadio che si svuota. Sulle gradinate di cemento ardono qua e là alcune fiamme di fuochi fugaci, mentre le luci e le voci si spengono. Lo stadio resta solo e anche il tifoso torna alla sua solitudine di io che è stato noi. Il tifoso si allontana, si sparpaglia, si perde, e la domenica è malinconica come un mercoledì delle ceneri dopo la morte del carnevale.
(Eduardo Galeano)

Perché il football era capace di restituirmi alla vita? Non so dirlo con precisione. In parte perché avevo la sensazione che rappresentasse un’isola di franchezza in un mondo dominato dalla prudenza. Nel football dovevi fare un gioco difficile e brutale. O lo facevi o lasciavi perdere. Non c’era niente di retorico o di vago e io avevo deciso di pensare che, in un passato più felice, dovesse essere stato così in tutte le faccende degli uomini.
(Frederick Exley)

Nulla è paragonabile ad una pausa di silenzio di quarantamila tifosi in un colpo.
(Rolando Fonseca)

Gli italiani sono un popolo di santi. Poeti. Ma soprattutto, di tifosi.
(Dal film Buona giornata)

– Amore aspetto un bambino
– Ma ti sembra il caso di ospitare bambini proprio stasera che gioca l’Italia?!!
(thegeroz, Twitter)

Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale champions forse vero amore, ma non vero uomo.
(Vujadin Boskov)

Dallo stadio calcistico il tifoso retrocede ad altro stadio: a quello della sua stessa infanzia.
(Eugenio Montale)

Ogni mattina, in tutti i bar del mondo, dalla praterie dell’Islanda ai confini della Terra del Fuoco, dalla Siberia orientale a Manosque, il calcio infiamma il cuore di miliardi di persone che si stanno svegliando.
(René Frégni)

In una squadra di calcio c’è una Santa Trinità: i giocatori, il tecnico e i tifosi. I dirigenti non c’entrano. Loro firmano solo gli assegni.
(Bill Shankly)

Forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro. Come fai a capire quando mancano tre minuti alla fine e stai 2-1 in una semifinale e ti guardi intorno e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce stravolte, tirate per la paura, la speranza, la tensione, tutti completamente persi senza nient’altro nella testa… E poi il fischio dell’arbitro e tutti che impazziscono e in quei minuti che seguono tu sei al centro del mondo, e il fatto che per te è così importante, che il casino che hai fatto è stato un momento cruciale in tutto questo rende la cosa speciale, perché sei stato decisivo come e quanto i giocatori, e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio? E la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c’è sempre un’altra stagione. Se perdi la finale di coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, che male c’è in questo? Anzi, è piuttosto confortante, se ci pensi.
(Dal film Febbre a 90)

Il mio fugace amico uruguagio si chiama Carlos Lorenzo e gridava gol con tutta l’anima ogni volta che vedeva Ghiggia segnare, in televisione, il gol che fece vincere all’Uruguay il mondiale del 1950: “A volte mi capita di vederlo sei volte in un pomeriggio, e tutte e sei le volte non posso fare a meno di gridare come un pazzo”. Era della stirpe di Mario, il tifoso che durante Spagna 82 viveva avvolto in una bandiera argentina. Aveva poco più di cinquant’anni e mi confessò di aver venduto la casa per poter essere a quel mondiale. “E quando torni come farai” gli chiesi. “Non lo so, ma adesso lo sto vivendo e da qui non me lo toglie nessuno”.
(Jorge Valdano)

Una cosa è certa sul tifo: non è un piacere parassita, anche se tutto farebbe pensare il contrario, e chi dice che preferirebbe fare piuttosto che guardare non capisce il concetto fondamentale. Il calcio è un contesto in cui guardare diventa fare.
(Nick Horby)

Gifford diventò il mio alter ego, la parte di me che viveva nel competitivo universo maschile; e per quanto incredibile oggi mi possa sembrare, arrivai a convincermi che io ero, per effetto di una qualche magia, un reale strumento del suo successo.
(Frederick Exley)

Nel momento del trionfo il piacere non si irradia dai giocatori verso l’esterno fino ad arrivare ormai smorzato e fiacco a quelli come noi in cima alle gradinate; il nostro divertimento non è una versione annacquata del divertimento della squadra, anche se sono loro che segnano i gol e che salgono i gradini per incontrare la principessa Diana. La gioia che proviamo in queste occasioni non nasce dalla celebrazione delle fortune altrui, ma dalla celebrazione delle nostre; e quando veniamo disastrosamente sconfitti il dolore che ci inabissa, in realtà, è autocommiserazione, e chiunque desideri capire come si consuma il calcio deve rendersi conto prima di tutto di questo.
(Nick Horby)

Per quale squadra fai il tifo?
Ecco, questa è la domanda alla quale tutti, prima o dopo, abbiamo dovuto rispondere. Fortunato chi se la può cavare dicendo che non segue il calcio oppure, con una certa dose di perfidia, domandando all’interlocutore che cosa ci sia di tanto appassionante in ventidue giocatori in mutande che inseguono un pallone. Ma chi considera il calcio uno sport davvero avvincente che cosa deve fare? Tacere? Rivelare la propria fede?
(Enzo Sopegno)

Parafrasando l’incipit di Anna Karenina, “Tutti i tifosi felici si somigliano; ogni tifoso infelice è infelice a modo suo”.
(Fabrizio Caramagna)

La vita del tifoso non è dura solo quando perdi, ma nell’affezionarsi a mercenari che ti mollano in due minuti, una stagione dopo l’altra.
(ChiaraBottini, Twitter)

Buscetta ha detto di essere ossessivamente un tifoso della Juventus? Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi.
(Gianni Agnelli)

Non sono esistenzialista, sono romanista democratico, ma qualche volta tifo per il Napoli.
(Totò)

L’unico matrimonio per me indissolubile è quello con la Roma. Gli altri, chissà.
(Sabrina Ferilli)

Sono tifoso dell’Inter e di tutte le squadre avversarie che a turno incontrano Milan e Juve.
(Peppino Prisco)

Sono milanista dalla nascita. Avevo uno zio tifosissimo del Milan. Uno di quelli che fanno la storia del tifo calcistico. II giorno che ricevetti il battesimo, senza che nessuno se ne accorgesse lo zio milanista legò i miei… attributi maschili con un nastrino rossonero. E io sono andato in chiesa col mio bel “cazzettino” legato, sotto il coprifasce di pizzo bianco. Quando poi me lo hanno detto, ricordo che ho pensato: meno male che era maschio, quello era capace di mettermi una bandierina!.
(Ugo Tognazzi)

Tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro.
(Silvio Berlusconi)

I tifosi del West Ham che conosco hanno un innato senso di autorità morale da cane bastonato, quelli del Tottenham emanano un’aria compiaciuta, quelli del Manchester United sono permeati di grandiosità frustrata, quelli del Liverpool sono semplicemente magnifici. E per quanto riguarda quelli dell’Arsenal… È impossibile pensare di non essere stati influenzati dal fatto di amare ciò che il resto del mondo considera fondamentalmente indegno di amore.
(Nick Hornby)

Purtroppo esiste anche il tifo “contro”, una specie di gramigna. L’appartenenza ai propri colori è importante, ma senza mai trasformarli in vessilli di guerra.
(Alessandro Del Piero)

Allo stadio si dovrebbe andare per veder giocare il meglio possibile, se poi è la mia squadra tanto di guadagnato, se è l’altra pazienza. E non mi vengano a dire che questi discorsi agli ultras fanno il solletico, io non parlo di ultras che sono un problema di polizia, parlo di tribune, e di tribune d’onore. Dove non senti che insulti, non respiri che tensione ed eccessi, gente in vetrina che con il calcio ha poco o nulla a che fare e sembra quasi compiaciuta della propria incultura sportiva.
(Enzo Bearzot)

Il fanatico è il tifoso da manicomio. La mania di negare l’evidenza ha finito per mandare a picco la ragione e tutto quello che le somigli, e alla deriva vanno i resti del naufragio in queste acque bollenti, sempre agitate da una furia senza tregua.
(Eduardo Galeano)

Il fanatico arriva allo stadio avvolto della bandiera del club, la faccia dipinta con i colori della adorata maglia, irto di oggetti stridenti e contundenti e già lungo la strada crea molto baccano e molti guai. Non viene mai solo. Nel mucchio selvaggio, pericoloso millepiedi, l’umiliato diventa umiliatore e il pauroso incute paura. L’onnipotenza della domenica esorcizza la vita obbediente del resto della settimana, il letto senza desiderio, il lavoro senza vocazione o il non lavoro: libero per un giorno, il fanatico ha molte cose da vendicare.
(Eduardo Galeano)

In stato di epilessia il tifoso fanatico guarda la partita, ma non la vede. Il suo regno è la tribuna. Là sta il suo campo da battaglia. La sola esistenza del tifoso di un’altra squadra è una provocazione inammissibile.
(Eduardo Galeano)

Le bande di selvaggi che offendono il calcio, come l’ubriaco offende il vino, non sono un triste privilegio europeo. Ne soffrono quasi tutti i paesi chi più, chi meno (…) Nel 1993 Jroge Valdano calcolava che negli ultimi quindici anni erano morte più di cento persone, vittime della violenza, negli stadi argentini.
(Eduardo Galeano)

La storia antica ci ricorda un imperatore cinese troppo tifoso e perciò prudentemente ripreso dai suoi dignitari.
(Gianni Brera)

Gli stadi di tutto il mondo sono pieni zeppi di gente che urla, fischia, inveisce, invoca, applaude. Tanto è più civile e sportivo un pubblico quanto più riesce a vedere e applaudire anche gli avversari dei suoi beniamini
(Gianni Brera)

Il calcio è straordinario proprio perché non è mai fatto di sole pedate. Chi ne delira va compreso, non compatito; e va magari invidiato, non deriso.
(Gianni Brera)

Quando un uomo guarda tre partite di calcio di fila, dovrebbe essere dichiarato legalmente morto.
(Erma Bombeck)

– Hai mai fatto follie in amore?
– Una volta sono passata davanti alla tv durante un calcio di rigore per la sua squadra.
(cchiara3, Twitter)

Ogni donna ha diritto ad un uomo non tifoso almeno una volta nella vita.
(Seriotonina, Twitter)

La spocchia del prima, la batosta del mentre, l’avvilimento del dopo.
Insomma, il tifoso perfetto.
(DavideMapelli, Twitter)

Gli avvoltoi fanno il tifo per gli sconfitti.
(Aleksandar Baljak)

Per mio marito, essere una coppia unita significa che io lavo i piatti e lui fa il tifo per me.
(Lafranci82, Twitter)

Si affrontano scienza, politica e economia come se fosse questione di tifo. Poi quando si tratta di calcio tutti a fare analisi tecniche.
(M4gny, Twitter)

La competizione elettorale è la continuazione del tifo sportivo con altri mezzi.
(Ario Libert)

Magari moriremo la notte prima che la nostra squadra scenda in campo a Wembley, o il giorno dopo una partita di andata in Coppa dei Campioni, o nel bel mezzo di una lotta per la promozione o di una battaglia per evitare la retrocessione, ed è assai probabile, secondo tante teorie sulla vita nell’aldilà, che non riusciremo neppure a conoscerne l’esito
(Nick Hornby)