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Le frasi più belle e famose di Michael Jackson

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Michael Jackson (Gary, 29 agosto 1958 – Los Angeles, 25 giugno 2009), cantautore, ballerino e produttore discografico statunitense, è considerato l’artista con il maggior successo commerciale di tutti i tempi. Soprannominato The King of Pop (Il Re del Pop), è divenuto una figura eminente nel panorama della musica contemporanea.

A proposito di Michael Jackson, il critico musicale Mark Fisher afferma: “Billie Jean non è solo uno dei migliori singoli mai prodotti, ma anche una delle maggiori opere d’arte del ventesimo secolo, una scultura sonora a vari livelli il cui splendore sinuoso di pantera sintetica è in grado di svelare dettagli e sfumature ancora ignoti anche quasi trent’anni dopo”.

E sulla vita controversa di Michael Jackson il chitarrista Slash afferma: “Lo hanno torturato per anni. Suonare con lui, che mi adorava, è stato impagabile. Michael era un artista assoluto: autore, cantante, ballerino, coreografo e regista, il più grande talento dello show business. Un uomo costretto a vivere per 10 anni come un animale braccato. Poi lo hanno assolto da tutte le accuse. Ma era troppo tardi”.

Presento una raccolta delle frasi più belle e famose di Michael Jackson. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle di John Lennon e Le più belle frasi di Freddie Mercury.

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Le frasi più belle e famose di Michael Jackson

In un mondo pieno d’odio, dobbiamo avere ancora il coraggio di sperare. In un mondo pieno di rabbia, dobbiamo avere ancora il coraggio di confortare. In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo avere ancora il coraggio di sognare. In un mondo pieno di sfiducia, dobbiamo avere ancora il coraggio di credere.

Vivere significa essere musicali, a cominciare dal sangue che danza nelle tue vene. Tutto ciò che vive ha un ritmo. Se ascolti delicatamente e con attenzione, sentirai la musica. La senti la tua musica?

La gente mi chiede come faccio musica. Gli dico che entro in essa. E’ come entrare in un fiume e unirsi al flusso. Ogni momento nel fiume ha la sua canzone. Così io resto nel momento e ascolto.

Vado a cercare la mia stella finché non la trovo. È nascosta nel cassetto dell’innocenza, avvolto in una sciarpa di meraviglia.

Ogni canzone è un bambino che nutro e a cui do il mio amore. E anche se non hai mai scritto una canzone, la tua vita è una canzone.

Prima di giudicarmi prova fortemente ad amarmi,
Guarda nel tuo cuore e poi chiedi
Hai visto la mia infanzia?

Questo mondo in cui viviamo è la danza del Creatore. I ballerini vanno e vengono in un batter d’occhio, ma la danza è eterna.

Spesso mentre ballo mi sento come se fossi stato toccato da qualcosa di sacro. In quei momenti sento il mio spirito librarsi e diventare un’unica cosa con tutto ciò che esiste. Divento le stelle e la luna. Divento l’amante e l’amato. Divento il vincitore e lo sconfitto. Divento il padrone e lo schiavo. Divento il cantante e la canzone.

Segui i tuoi sogni. Qualunque siano i tuoi ideali, puoi diventare quello che vuoi diventare.

Quando i bambini ascoltano la musica, non si limitano ad ascoltarla. Si fondono con la melodia e seguono il ritmo. Qualcosa dentro di loro spiega le ali – e subito il bambino e la musica diventano un’unica cosa. Anch’io mi sento così in presenza della musica, e nei miei momenti migliori di creatività spesso sono con i bambini. Quando sto con loro, creare musica mi riesce facile come respirare.

Ogni canzone è come un bambino che nutro e al quale do il mio amore. Ma anche se non hai mai scritto una canzone, la tua vita è una canzone. Come potrebbe non esserlo? Onda dopo onda, la Natura ti coccola – il ritmo di ogni alba e ogni tramonto è parte di te, la pioggia che cade tocca la tua anima, e rivedi te stesso nelle nuvole che giocano a nascondino col sole.

Quando hai un dono speciale non te ne rendi conto, perché pensi che tutti gli altri abbiano lo stesso dono.

Ricordo poco dei miei primi anni con i Jackson Five. Ero troppo piccolo, avevo solo 5 anni. Anche se ero un bambino prodigio, a quell’età non hai comunque la capacità di capire quello che ti sta accadendo attorno. Ricordo che cantavo al massimo delle mie possibilità, che ballavo con gioia, che lavoravo tanto, troppo per un bambino. Cantavo fino a notte fonda, proprio nelle ore in cui i miei coetanei erano nel letto a dormire.

Peter Pan rappresenta qualcosa di molto speciale, per me. La sua figura ha a che vedere con tutto ciò che è l’infanzia: la voglia di restare bambini, la magia, il volo… tutto in lui ricorda la giovinezza, la meraviglia e la magia. E io, crescendo, non ho mai smesso di amarlo o di considerarlo speciale.

Nostro padre creò i Jackson Five a suon di botte. Dopo la scuola, ci costringeva a provare fino a sera e se sbagliavamo erano botte. Ci picchiava con la cinghia dei pantaloni e a volte con una frusta. Era un padre molto severo, specialmente nei miei riguardi. Ho preso più botte io di tutti i miei fratelli messi insieme.

Quando mi chiedono: “Perché sei sempre insieme a bambini?”, io rispondo: ”Perché da bambino ero sempre insieme agli adulti”.

Con i bambini riesco ad avere quell’amicizia e quell’intesa che non riesco ad avere con gli adulti. In più, i bambini non mi hanno mai ingannato o fatto del male, mentre gli adulti sì.

Vorrei essere riconosciuto come un grande artista ed essere amato da tutti per questo. Vorrei essere amato da tutti così come io amo tutte le persone, di qualunque razza siano.

La gente pensa di conoscermi, ma non è così. Non veramente. Attualmente sono una delle persone più sole in questo mondo. Spesso piango, perché fa male davvero… Ad essere onesto potrei dire che faccia male essere me.

Mia sorella Janet da bambina era un maschiaccio ed è stata per tanti anni la mia migliore amica. Per questo, quando si è sposata e se ne è andata di casa, mi sono sentito morire.

Mi risulta molto difficile guardare le ragazze negli occhi, se non sono mie amiche. Del resto, i miei rapporti con le ragazze non sono mai stati facili, e le relazioni che ho avuto con loro non hanno mai avuto l’esito felice che cerco da sempre.

Una volta ho visto piangere un bambino bianco e un bambino nero, ma le loro lacrime non avevano colore.

Quando i bambini ascoltano la musica, non si limitano ad ascoltarla. Si fondono con la melodia e seguono il ritmo. Qualcosa dentro di loro spiega le ali – e subito il bambino e la musica diventano un’unica cosa. Anch’io mi sento così in presenza della musica, e nei miei momenti migliori di creatività spesso sono con i bambini. Quando sto con loro, creare musica mi riesce facile come respirare.

Ho la sensazione che il mondo in cui viviamo sia una enorme, monumentale orchestra sinfonica. Credo davvero che nella sua forma primordiale tutto il creato sia suono e non un suono casuale, ma vera musica. Tutto è musica, tutto è ritmo.

La grande musica e le grandi melodie sono immortali. Cambiano le culture; cambiano le mode; cambiano gli usi, ma la grande musica è immortale. La gente non smetterà mai di ascoltare Mozart; Tchaikovsky; Rachmaninov. La grande musica è come una grandiosa scultura, un fantastico dipinto. Ha consistenza in eterno. Questo è un fatto.

Molte delle mie giovani fan vogliono sapere perché vivo appartato, perché faccio determinate cose, perché non ne faccio altre, insomma, cercano di entrare nel mio cervello. Vogliono salvarmi dalla solitudine, ma in realtà è come se volessero condividere la loro solitudine con me, che sono una delle persone più sole al mondo.

Quando sono in un albergo e nella strada ci sono migliaia di fan che mi chiamano, pernottano in sacchi a pelo e mi dicono quanto mi amano, ma io non posso uscire, mi sento prigioniero e così mi sento solo. A volte mi viene da piangere. Fuori c’è così tanto amore, ma ugualmente uno si sente prigioniero e solo.

Quando sono tra la folla ho paura, mentre sul palco mi sento al sicuro. Se potessi, sul palco ci dormirei. Tutta la mia vita si è svolta sul palco e l’unica immagine che ho della gente è quando applaude e quando ti rincorre per un autografo.

Quelle che i giornali e la gente considerano delle mie stranezze, come il fatto di non uscire mai di casa, sono la conseguenza del successo. In pratica io vengo costretto a una vita diversa proprio perché il successo mi impedisce di vivere una vita normale.

Guardare il pubblico e vedere gente di razze diverse tenersi per mano e ballare insieme, questo mi fa sentire a meraviglia.

(Su come crea la musica) È un sentimento. Tu tratti l’aria come una tela e la pittura è lo strumento che passa attraverso le tue mani, fuori dalla tastiera. Così, mentre suono, è come se dipingessi un sentimento nell’aria.

Quando parlo di magia intendo: prodigio, eccitazione, meraviglia, sorpresa, evasione… La creazione di qualcosa che è davvero incredibile, un’illusione.

Mi piace far vivere alle persone nuove situazioni di qualsiasi genere facendo credere loro che invece sono del tutto normali, in questo modo nessuno si può aspettare nulla e questo sconvolge la mente. Questo è ciò che io definisco magia, meraviglia. Mi piace stupire, non c’è niente di più bello. Mi piace creare la magia in tutto quello che faccio.

Non penso mai al successo di Thriller, l’album più venduto della storia del pop, perché non voglio che mi si formi in testa l’idea di aver già raggiunto il massimo. E’ per la stessa ragione che in casa non tengo trofei.

Sono un patito di Michelangelo e amo il modo in cui il suo spirito è rappresentato in tutte le sue opere. Lui era consapevole che dal giorno in cui sarebbe morto la sua arte avrebbe vissuto in eterno.

La tecnica che usano i giornali è molto semplice: se continui a raccontare una bugia assurda, il lettore, a un certo punto, comincerà a pensare che sia vera.

Di tutte le cose che farai la gente ricorderà solo le peggiori e se non le hai mai fatte le creerà dal nulla

Continuano a scrivere che prendo dei medicinali per schiarirmi la pelle in modo da diventare bianco. È un’assurdità! Io sono un americano nero, sono orgoglioso della mia razza, sono orgoglioso di ciò che sono. Per quanto ne so è impossibile schiarirsi la pelle e io soffro di una disfunzione della pelle, ho la vitiligine.

Ci sono fan che mi considerano un miracolo, un extraterrestre, mi hanno perfino domandato se anch’io uso il bagno. E’ una situazione imbarazzante perché non si rendono conto che sono un essere umano come tutti gli altri.

La gente ama od odia il personaggio inventato dai media. Che prendono spunto da un frammento di verità per costruire immaginari mostruosi. La persona reale, a quel punto, non esiste più. Concentrati sulla qualità della tua arte, è l’unica cosa che puoi controllare.

Se vieni al mondo sentendo di essere amato e lo lasci sentendo di avere la stessa cosa, allora tutto quello che hai vissuto ha avuto un senso.

Io imparo sempre, costantemente, non so niente di preciso, la vita per me è un continuo apprendere, un processo di formazione.

Alcuni uomini hanno le loro Ferrari, i loro aerei, i loro elicotteri, nei quali trovano la loro felicità. La mia felicità consiste nel dare e nel condividere ed avere semplicemente del divertimento innocente.

Ho girato il mondo per otto volte. Tra un concerto e l’altro ho visitato moltissimi ospedali ed orfanotrofi, ma questo naturalmente dai media non è stato detto. Non lo faccio per la stampa. Lo faccio di cuore. Ci sono moltissimi bambini in città che non hanno mai visto una montagna, che non sono mai andati su una giostra, che non hanno un animale domestico, che non hanno mai visto un cavallo o un lama. Per questo apro i cancelli e vedo quell’esplosione di felicità dai sorrisi dei bambini che vanno sull’otto volante e dico: “Dio, ti ringrazio!” Sento di aver guadagnato il sorriso compiacente di Dio, perché faccio qualcosa che rende altri felici.

Credete in voi stessi, guardate ai grandi per diventare ancora più grandi, e siate scienziati: sezionate. Non vi arrendete neanche se il mondo vi ostacola, vi deride e dice che non ce la farete. Credete in voi stessi nonostante tutto. A molti dei più grandi uomini che hanno lasciato un segno nella storia hanno riserbato un simile trattamento: Non ce la farai; Non otterrai nulla; Non arriverai da nessuna parte. Hanno deriso i fratelli Wright, Thomas Edison, Walt Disney. Si sono fatti beffe di Henry Ford poiché abbandonò gli studi senza ottenere una laurea, così lo trascinarono in tribunale per verificare la sua intelligenza… Ecco cosa sono arrivati a fare… Ma tutti questi uomini hanno plasmato e cambiato la nostra cultura, il nostro costume, il nostro modo di vivere.

Le bugie sono velociste. Ma la verità corre una maratona.

Se tutte le persone di Hollywood che hanno fatto un intervento di chirurgia plastica andassero in vacanza, non resterebbe una sola persona in città. (Michael Jackson).

Se vieni al mondo sapendo di non essere solo e te ne vai allo stesso modo, riesci ad affrontare tutto ciò che accade nel cammino della vita. Un professore potrebbe bocciarti, ma non ti sentirai inferiore, un boss potrebbe opprimerti, ma non ti sentirai oppresso, una potente azienda potrebbe sconfiggerti, ma trionferai comunque.

Ho sempre sostenuto che non scrivo io le mie canzoni, poiché io sono solo una fonte, un tunnel, un tubo attraverso il quale passano le idee. Sono sicuro che canzoni come Billie Jean e Beat it fossero da qualche parte nello spazio, e lo stesso vale per tutte le altre canzoni; sono solo passate attraverso di me.

La conoscenza non è fatta solo di biblioteche piene di carta e inchiostro, è anche fatta dai volumi di conoscenza che sono scritti nel cuore degli uomini, modellati sull’animo umano e incisi nella psiche di tutti noi.

A tutti coloro che si sentono abbandonati dai propri genitori, chiedo di mettere da parte il proprio disappunto. A tutti quelli che si sentono maltrattati dai propri padri e dalle proprie madri, chiedo di non continuare a farsi del male. Infine, a tutti coloro che vorrebbero allontanare i propri genitori, chiedo di porgere loro una mano.
Vi sto chiedendo, mi sto chiedendo, di amare i propri genitori incondizionatamente, così che possano imparare ad amare da noi, i loro figli. Così che finalmente l’amore possa ritornare a regnare in un mondo desolato e sperduto.

Ogni volta che accetto il mio dubbio e la mia insicurezza, sono più aperto alle altre persone. Più mi guardo dentro e più forte divento, perché capisco che il mio vero io è molto più grande di ogni altra paura.

Ho sempre odiato le interviste. Sei costretto a rispondere a domande indiscrete, e le tue risposte vengono manipolate dall’intervistatore a suo piacimento.

Credo che i fans siano importantissimi, perché, anche se è l’artista che deve cercare di dare sempre il meglio di sé, se non c’è nessuno ad applaudirlo non è più motivato. Il pubblico dà energia, io traggo davvero molta forza dal pubblico.

Sono votato alla mia arte: penso che tutta l’arte abbia come obiettivo finale l’unione fra il materiale e lo spirituale, l’umano e il divino. E penso che questo sia il motivo per cui esiste l’arte e per cui faccio quello che faccio.

I miei fans passeranno alla storia per la loro fedeltà, il loro amore e la loro forza. Che Dio li benedica.