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Frasi, citazioni e aforismi di François Mauriac

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François Mauriac (Bordeaux, 11 ottobre 1885 – Parigi, 1 settembre 1970) è uno scrittore e giornalista francese. Nel corso della sua vita ha ottenuto molti premi prestigiosi, tra cui il Premio Nobel per la Letteratura (1952).

A proposito di François Mauriac, il critico Elena Guicciardi scrive: “C’è qualcosa che attira e insieme respinge nella narrativa come nel personaggio di Mauriac, ed è l’inquietante connubio tra il diavolo e l’acqua santa”.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi di François Mauriac. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi di Stendhal e Frasi, citazioni e aforismi di Victor Hugo.

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Frasi, citazioni e aforismi di François Mauriac

Troppo spesso crediamo che Dio non ascolti le nostre domande, mentre siamo noi che non ascoltiamo le Sue risposte.

Il giorno in cui voi non brucerete più d’amore, molti altri moriranno di freddo.

Amare qualcuno significa vedere un miracolo invisibile agli altri.

Che Dio preferisca gli imbecilli, è una voce che gli imbecilli fanno circolare da diciannove secoli.
[Que Dieu préfère les imbéciles, c’est un bruit que les imbéciles font courir depuis dix-neuf siècles] (Bloc-notes)

Sotto le fasce spesse dei nostri atti,
rimane intatta la nostra anima di bambino,
l’anima fugge al tempo.
(La Fin de la nuit)

La nostra vita vale per gli sforzi che ci è costata – Notre vie vaut ce qu’elle nous a coûté d’efforts.
(Le jeune Homme)

Costruire castelli in aria non costa nulla. In compenso è molto costosa la loro demolizione.

L’amore umano è spesso solo l’incontro di due debolezze.

È inutile per l’uomo conquistare la Luna, se arriva a perdere la Terra.
(Bloc-notes)

Il pensiero è ribelle: impossibile impedirgli di correr dove vuole
(Teresa Desqueyroux)

Quel che importa non è la nostra vittoria, bensì la nostra resistenza.

Credere è riconoscere che siamo amati.

La castità perpetua la giovinezza. Nei volti stanchi e scavati di alcuni preti ho visto occhi di adolescente.

La delusione è un sentimento che non delude mai.
[La déception est un sentiment qui ne déçoit jamais]

“Dimmi quello che leggi e ti dirò chi sei” è vero; ma ti conoscerei meglio se mi dicessi quello che rileggi.
(Memorie interiori)

L’amore coniugale, che persiste attraverso mille vicissitudini, mi sembra il più bello dei miracoli, benché sia anche il più comune.
(Diario)

La prova non ci mostra mai il volto che ci aspettavamo.
(Diario)

La lettura: una porta aperta su un mondo incantato.
(Le Figaro)

Io non osservo e io non descrivo; io ridiscopro.

Non sono i dogmi del cristianesimo a ferire la ragione: la sconcertano, aprono degli abissi davanti a lei, ma non la feriscono.

Il massimo segno dell’intelligenza è il dubbio.

Alla sere della vita, non c’è più grande felicità che avere amato Cristo.

Non avessi conosciuto il Cristo, Dio sarebbe stato un vocabolo vuoto di senso… il Dio dei filosofi non avrebbe avuto alcun posto nella mia vita morale. Era necessario che Dio si immergesse nell’umanità, che in un preciso momento della storia… un essere umano, fatto di carne e di sangue, pronunciasse certe parole, compisse certi atti, perché io mi gettassi in ginocchio.
(Vita di Gesù)

Le donne non in vendita sono quelle che costano di più.

Niente mette a soqquadro così tanto la vita come l’amore.
(Trois grands hommes devant Dieu)

Meno le persone hanno idee da esprimere, più parlano forte.

E’ meravigliosa la vecchiaia… peccato che finisca così male.

Non c’è nessun luogo in cui i volti sono così inespressivi come in chiesa durante le prediche.

Deploro i miei peccati: quelli che ho commesso e quelli che avrei voluto commettere.

Non è possibile che lo spirito che pensa non sia stato pensato, che il cuore che ama non sia stato amato.

Ritengo che la giustizia separata dalla carità sia quello che c’è di più orrendo al mondo.
(Il caso Favre-Bulle)

Non bisogna mai giudicare Dio in base ai balbettii dei suoi servitori.
[Il ne faut surtout pas juger Dieu sur les balbutiements de ses serviteurs]

Mi sono sempre ingannato sull’oggetto dei miei desideri. Non sappiamo quel che desideriamo, non amiamo quel che crediamo di amare.
(Groviglio di vipere)

Non si possono nutrire pensieri cattivi al di sopra di una certa altitudine.

Non si può da soli aver fiducia in se stessi. Bisogna avere un testimone della nostra forza: qualcuno che segni i colpi e conti i punti, che ci premi.
(Groviglio di vipere)

Come spiegarle? Non capirebbe che io sono colma di me stessa, che mi occupo interamente. Anne aspetta solo di avere dei figli per annullarsi in loro, come ha fatto sua madre, come fanno tutte le donne della famiglia. Io, invece, bisogna sempre che mi ritrovi; tento in ogni modo di raggiungere me stessa..
(Teresa Desqueyroux)

Alla sera della sua vita, Brigida Pian aveva finalmente scoperto che non bisogna assomigliare a un servitore orgoglioso, preoccupato di abbagliare il padrone pagando il suo debito fino all’ultimo obolo, e che il Padre nostro non s’aspetta che si sia i contabili minuziosi dei nostri meriti. Ella sapeva adesso che non importa meritare, bensì amare.
(La farisea)

Uno scrittore è essenzialmente un uomo che non si rassegna alla solitudine. Ciascuno di noi è un deserto: un’opera è sempre un grido nel deserto.
(Dieu et Mammon)

Eterna è la frase di Pascal: Amo la povertà, perché Cristo l’ha amata. E ci saranno fino alla fine dei cristiani che ameranno la povertà con lo stesso furore con cui il mondo ama il denaro.

Per me la predicazione più efficace del sacerdote è sempre stata la sua vita. Un buon prete non ha nulla da dirmi: io lo guardo e ciò mi basta.

L’impronta di un uomo su un altro è eterna, nessun destino può attraverso impunemente il nostro.

Giuda avrebbe potuto diventare un santo, il patrono di tutti coloro che smettono di tradire.

L’arte astratta testimonia che l’uomo non ha niente da dire, niente da esprimere o da fissare. Cattura il mondo allo stesso modo in cui lo cattura lo sguardo di un bambino.
(Memorie interiori)

La più grande carità verso i morti è di non ucciderli una seconda volta prestandogli delle attitudini sublimi. La più grande carità è di avvicinarli a noi, di fargli perdere la loro posa.
(La Vie de Racine)

Avere fede è credere in ciò che non si vede, è amare ciò che non si sente.
(Ciò che io credo)

Dio ha avuto bisogno degli uomini, e gli uomini si sono serviti di Dio, il che dice tutto.
(Ciò che io credo)

Il cristianesimo non è una filosofia, non è un sistema, non è altro che una storia.
(Nuove memorie interiori)

Il contadino conosce una religione sola, quella della terra.
(La provincia)

Parigi è una solitudine popolata. Una città di provincia è un deserto senza solitudine.
(La provincia)

Vogliamo una cella, ma la cui porta rimanga aperta. Amiamo il silenzio, ma sapendo che esistono mille posti pieni di baccano dove, in pochi istanti, un’auto potrebbe condurci.
(La provincia)

La paura è il principio della saggezza.
(Teresa Desqueyroux)

Il pensiero è ribelle: impossibile impedirgli di correr dove vuole
(Teresa Desqueyroux)

Non ci vuole poi molto a essere brillanti: basta dire sempre il contrario di ciò che è ragionevole.
(Teresa Desqueyroux)

Come li deformiano, gli esseri che conosciamo meglio, non appena sono lontani! Ecco che finalmente l’uomo le appariva qual era realmente: un individuo che non si è mai messo, neanche una volta nella vita, al posto di un altro; che non sa quanto costi la fatica di uscire da se stesso per vedere quello che vede l’avversario.
(Teresa Desqueyroux)

il sesso ci separa più di due pianeti.

L’arte di vivere consiste nel sacrificare una passione bassa a una passione più alta.
(Groviglio di vipere)

Una certa quantità di gentilezza è sempre segno di tradimento.
(Groviglio di vipere)

Non credo al tuo inferno eterno; ma so cosa vuol dire essere un dannato in terra, un reietto, un uomo che, ovunque vada, sbaglia strada; uno che non sa vivere, non come di solito l’intende la gente; uno che difetta, in senso assoluto, di saper vivere.
(Groviglio di vipere)

Conosco il mio cuore, questo groviglio di vipere: soffocato da esse, saturo del loro veleno, continua a battere sotto le loro spire: questo groviglio di vipere che è impossibile sciogliere, che bisognerebbe tagliare con un colpo di coltello, con un colpo di spada.
(Groviglio di vipere)

Il romanziere è, fra tutti gli uomini, quello che più somiglia a Dio: è la scimmia di Dio.
(Il romanziere e i suoi personaggi)

Bisognava lasciare che il Figlio di Dio si nascondesse nella carne di un uomo
(Vita di Gesù)

Dio non rifiuta mai il suo perdono a colui che glielo chiede con cuore contrito e umiliato.
(L’uomo e il peccato)

Quelli che sembrano votati al male, forse sono stati scelti prima degli altri, e la profondità della loro caduta dà la misura della loro vocazione.

Non c’è nessuna corrispondenza tra la nostra decadenza fisica e il nostro cuore che non invecchia.
(Le jeune homme)

Prima dei vent’anni, il passato è ancora troppo leggero per schiacciarci con il suo peso, il tempo non ha ancora forgiato le catene delle nostre abitudini.
(Le jeune homme)

Il pudore dei sentimenti, questa delicatezza che trattiene le anime ben nate di manifestare ciò che provano.
(Cronache politiche)

L’egoismo è amore di sé; l’odio degli altri e di Dio stesso è orgoglio!
(Lacordaire)

Il meglio che possiamo attenderci dagli uomini è l’oblio.

L’artista è bugiardo, ma l’arte è verità!
(Diario)

Quasi tutti gli uomini somigliano a quei grandi palazzi deserti di cui il proprietario occupa solo poche camere e dispone di ali chiuse dove non si avventura mai.
(Diario)

Un sepolto vivo ha il diritto, se può, di sollevare la pietra che lo soffoca.
(Il deserto dell’amore)

Il vero amore non è cieco. Il vero amore è lucido e detesta di farsi illusioni. Non si indebolisce davanti le miserie, né davanti ai vizi di coloro che ama.
(Le ballon dénoué)

Amarsi significa innanzitutto comprendersi.
(Da un bloc-notes all’altro)

Credere in Dio è possederlo; amarlo è vivere di lui e per lui.
(Bloc-notes)

Dobbiamo avere fame e sete di giustizia, ma non fame e sete di vendetta.
(Bloc-notes)

Una bella vita è quella che inizia nell’amore e finisce nell’amore.
(Bloc-notes)

L’amante, talvolta, sogna l’assassinio di ciò che ama.

Non sento il minimo desiderio di giocare in un mondo dove tutti si mettono a barare.

I miei romanzi sono scritti per una fetta prossima a scomparire: quella che mangia di magro il venerdì.
(Bloc-notes)

Credete che mi leggeranno ancora nel Duemila?
(Bloc-notes)

Morte, l’unica delle mie avventure che non commenterò…
(Page d’un carnet)