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Le frasi più belle di Eckhart Tolle

Eckhart Tolle - Aforisticamente

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Eckhart Tolle, pseudonimo di Ulrich Leonard Tolle, (Lünen, 16 febbraio 1948), autore di libri da milioni di copie come “Il potere di adesso” e “Un nuovo mondo”, è considerato uno tra i principali maestri spirituali del momento.

Presento una raccolta delle frasi più belle di Eckhart Tolle. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle di Wayne W. Dyer, Le frasi più belle di Anthony Robbins, Le frasi più belle di Paramahansa Yogananda e Le frasi più belle Dale Carnegie.

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Le frasi più belle di Eckhart Tolle

Fare una cosa alla volta è l’essenza dello Zen. Fare una cosa alla volta significa essere totali in quello che fate, significa dare la vostra attenzione completamente a quello che fate.

La maggior parte della sofferenza umana è inutile. Ce la infliggiamo da soli quando, a nostra insaputa, si lascia che la mente prenda il controllo della nostra vita.

Invece di chiedere “che cosa voglio dalla vita? “, prova con una domanda più potente: “che cosa vuole la vita da me?”

Non sono le situazioni a farti infelice. Possono procurarti dolore fisico, ma non ti fanno infelice, i tuoi pensieri ti fanno infelice. Le tue interpretazioni, le storie che racconti a te stesso, ti fanno infelice.

Quando voi vi trasformate, il vostro intero mondo si trasforma, perché il mondo è solo un riflesso.

Ho vissuto con diversi maestri Zen, erano tutti gatti.

Quando fate amicizia con il momento presente, non importa dove siate, vi sentirete a casa.

A prescindere da cosa racchiuda il presente, accettalo come se lo avessi scelto. Collabora sempre, non agire contro di esso. Fattelo amico e alleato, non nemico. Tutto questo trasformerà miracolosamente la tua vita.

Non resistere, non giudicare e non avere attaccamento sono i tre aspetti della vera libertà e di un vivere illuminato.

Ogni lamentela è una piccola storia inventata dalla mente in cui tu credi completamente.

Smettila di definire te stesso – te stesso e gli altri. Non morirai. Anzi inizierai a vivere.
E non ti preoccupare di come gli altri ti definiranno. Quando loro ti definiscono stanno limitando loro stessi. È il loro problema.

Puoi perdere solo qualcosa che hai, ma non puoi perdere qualcosa che sei.

A volte lasciare andare le cose è un atto di potere molto più grande che difendersi o resistere.

Tutte le cose davvero importanti (bellezza, amore, creatività, gioia, pace interiore) nascono al di là della mente. Così cominciate a risvegliarvi.

La mente, per assicurarsi di avere il controllo, cerca in continuazione di nascondere il momento presente sotto il passato e il futuro.

L’inizio della libertà è capire che voi non siete ciò che vi possiede. Voi non siete la vostra mente.

Molte persone vivono con un torturatore nella testa che le attacca continuamente e le punisce sottraendole energia vitale.

Crea un intervallo senza mente nel quale sei fortemente presente e consapevole di non pensare.

La vita non è così seria come la mente pensa che sia.

La vita è la ballerina e tu sei la danza.

Il legame che ti connette con la persona che ami è lo stesso legame che ti connette con la persona seduta accanto a te su un autobus, o con un uccello, un albero, un fiore. Differisce solo il grado di intensità con cui viene percepito.

È la mente a usare voi. Questa è la malattia. Voi ritenete di essere la vostra mente. Questa è l’illusione. Lo strumento si è impadronito di voi.

Un giorno potrete scoprirvi a sorridere della voce nella vostra testa, come sorridereste delle capriole di un bambino. Ciò significa che non prenderete più tanto sul serio il contenuto della mente, poiché il vostro senso del sé non dipenderà più da quest’ultima.

Quando ti accorgi che non sei i tuoi pensieri, inizi a svegliarti spiritualmente

Non potevo più vivere con me stesso. E in questo sorse una domanda: chi è questo io che non può vivere con sé? Cos’è il sé? Mi sentii attirato dentro il vuoto. Non sapevo allora che ciò che stava accadendo era che la mente, con la sua pesantezza, i suoi problemi, che vive tra un passato insoddisfacente e un futuro pieno di paure, era crollata. Si era dissolta. Il giorno dopo mi svegliai e regnava una grande pace. C’era pace, perché non c’era un io. Solo un senso di presenza o di essere, solo un osservare e guardare.

Quale liberazione accorgersi che la voce nella mia testa non sono io. “E allora chi sono io?” Colui che vede questo.

Non essere capaci di smettere di pensare è un’afflizione terribile ma non ce ne rendiamo conto perché quasi tutti ne soffrono, per cui è considerato normale. Questo rumore mentale incessante vi impedisce di trovare quel regno di quiete interiore che è inseparabile dall’Essere.

La mente non può mai trovare la soluzione, né può permettere a noi di trovarla, perché è essa stessa una parte intrinseca del problema.

La preoccupazione finge di essere necessaria ma non serve a nessuno scopo.

il passato ti dà un’identità e il futuro ti dà una promessa di salvezza e di realizzazione in forma più piena. Entrambi sono illusioni.

Nessun’altra forma di vita sul Pianeta conosce la negatività, solo gli esseri umani, così come nessun’altra forma di vita viola e avvelena la Terra che la sostiene. Hai mai visto un fiore infelice o una quercia stressata? Hai mai incontrato un delfino depresso, una rana con problemi di autostima, un gatto che non riesce a rilassarsi o un uccello che porta rancore e risentimento?

L’ego ha bisogno di essere in conflitto con qualcosa o con qualcuno. Questo spiega perché state cercando la pace, la gioia e l’amore ma non potete poi tollerarli per molto. Dite di volere la felicità ma siete dipendenti dall’infelicità.

La mente ama inconsciamente i problemi perché le danno una sorta di identità.

Invece di chiedere “cosa voglio dalla vita? “, prova con una domanda più potente: “che cosa vuole la vita da me?”

I bisogni dell’ego sono infiniti. Si sente vulnerabile e minacciato e quindi vive in uno stato di paura e necessità.

Più è forte l’ego e più distanti siete dalla vostra vera natura.

L’ego è sempre alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi per mantenere e rafforzare il suo senso illusorio di sé, e si attaccherà prontamente ai tuoi problemi.
Ecco perché, per così tante persone, gran parte del loro senso di identità è intimamente legato ai problemi che hanno.
Quando è così, l’ultima cosa che vogliono è liberarsene, perché significherebbe perdere se stesse.
A livello inconscio, l’ego può investire molto nel dolore e nella sofferenza

La vostra infelicità non è originata dalle situazioni della vita ma dal condizionamento della vostra mente.

Il passato non ha nessun potere sul momento presente.

Non sono né i miei pensieri, né le mie emozioni, né le mie percezioni sensoriali, né le mie esperienze. Io non sono il contenuto della mia vita. Sono lo spazio nel quale tutto si produce. Sono la coscienza. Sono il presente. Sono.

La felicità e l’infelicità non vanno così in profondità. Sono onde sulla superficie del tuo essere. La pace profonda che hai dentro ti rimane immutata qualunque siano le condizioni esterne.

Cosa è la saggezza e dove la si può trovare? La saggezza viene con l’abilità di essere nella quiete. Osservate ed ascoltate solamente. Non è necessario niente altro. L’essere nella quiete, l’osservare e l’ascoltare, attiva in voi l’intelligenza non concettuale.

Se ci sono persone che non hai perdonato, non riuscirai a risvegliarti davvero. Devi lasciare andare

Più vivi nel momento presente, più la paura della morte scompare.

Qualche volta l’arrendersi significa rinunciare a tentare di capire e sentirsi a proprio agio con il non sapere.

Arrendersi vuol dire una profonda accettazione di ciò che accade. Aprirsi alla vita.

Quando comprendete la natura transitoria di tutte le esperienze, e capite che il mondo non vi può dare nulla che abbia un valore duraturo, l’arrendersi diventa molto, molto più facile.

Quando vivi nella totale accettazione di ciò che è (che è il solo modo sano di vivere) nella tua vita il “bene” e il “male” svaniscono.

È questo schermo di pensiero a creare l’illusione di separatezza, l’illusione che vi siano un tu e “un altro” totalmente separato. Allora dimenticate che, sotto il livello delle apparenze fisiche e delle forme separate, voi siete in unione con tutto ciò che esiste

Non importa ciò che contiene il momento presente, accettatelo come se l’aveste scelto.

L’Adesso è il vostro unico punto di accesso al regno senza tempo e senza forma dell’Essere.

Le bollette da pagare non sono un problema. Il dissolvimento del corpo fisico non è un problema. La perdita dell’Adesso è il problema.

Non sei mai completamente qui perché sei sempre impegnato a cercare di andare altrove.

Lo stress è causato dall’essere “qui” ma dal voler essere “lì”.

Se manterrete il più possibile l’attenzione rivolta al corpo, sarete ancorati nell’Adesso.

Ogni volta che salite o scendete le scale ad esempio, prestate grande attenzione ad ogni passo, a ogni movimento, perfino alla respirazione. Siate totalmente presenti.

L’intera essenza dello Zen consiste nel camminare sul filo del rasoio dell’Adesso: essere così totalmente, completamente presenti che nessun problema, nessuna sofferenza, nella che non sia ciò che siete nella vostra essenza può sopravvivere a voi.

Lasciate spazio alla persona amata perché si esprima. Siate presenti. Accusare, difendere, attaccare: tutti questi schemi che sono creati per rafforzare o proteggere l’ego o per soddisfarne le esigenze diverranno allora superflui.

Quando vi accade qualcosa di negativo, vi è una lezione profonda nascosta al suo interno, anche se sul momento potete non vederla.

La maggior parte delle persone vive una vita dominata dal desiderio e dalla paura. Il desiderio è il bisogno di aggiungere qualcosa a voi stessi per poter essere voi stessi più pienamente. Tutte le paure sono la paura di perdere qualcosa e quindi di sentirsi sminuiti e di essere di meno.

La maggior parte delle persone passa tutta la vita imprigionata nei confini dei propri pensieri. Non vanno mai oltre lo stretto, mentale, senso personalizzato del sé, condizionato dal passato. In voi, come in ogni altro essere umano, vi è una dimensione di coscienza molto più profonda del pensiero. È la vera essenza di chi siete voi.

Non è mai successo nulla nel passato che possa impedirti di essere presente qui e adesso, e se il passato non può impedirti di essere presente qui e adesso, che potere ha?

La mente è uno strumento eccezionale se usata correttamente. Usata erroneamente, tuttavia, diventa molto distruttiva.

Se le piccole cose hanno il potere di disturbarti, allora tu sei esattamente questo: piccolo.

Le parole di Gesù, “perdonali perché non sanno cosa fanno”, si applicano anche a te stesso.

Mettere via i piatti, progettare una strategia d’affari, pianificare un viaggio; cosa è più importante: il fare oppure il risultato che volete ottenere con quel fare? Questo momento o qualche altro futuro momento? Trattate questo momento come se fosse un ostacolo da superare? Sentite che avete un momento futuro più importante da raggiungere? Quasi tutti vivono così per la maggior parte del tempo. E siccome il futuro non arriva mai, salvo che come presente, questa è una maniera di vivere disfunzionale. Genera una corrente sotterranea e costante di disagio, di tensione e di scontentezza.

Un monaco buddhista una volta mi disse: “Tutto ciò che ho imparato come monaco da vent’anni a questa parte posso riassumerlo in una sola frase: tutto ciò che nasce muore. Questo lo so”. Ciò che intendeva dire, naturalmente, è questo: ho imparato a consentire al momento presente e ad accettare la natura transitoria di tutte le cose e le condizioni. Così ho trovato la pace.

Quando presti più attenzione a quello che fai che al risultato futuro che vuoi raggiungere con esso, rompi il vecchio condizionamento dell’ego. Quindi sei non solo più efficace, ma infinitamente più felice e soddisfatto.

Agire è spesso meglio di non agire, specialmente se sei bloccato in una situazione infelice da molto tempo. Se sbagli, almeno impari qualcosa, nel qual caso non è più uno sbaglio. Se invece rimani bloccato, non impari nulla.

Senso di colpa, rimorso, risentimento, rancore, tristezza, amarezza e ogni forma di mancato perdono sono causati da un eccesso di passato e da un’insufficienza di presente.

Non cercare la felicità. Se la cerchi, non la troverai, perché la ricerca è l’antitesi della felicità.

Voi non siete più l’emozione, voi siete l’entità che la guarda, la presenza che osserva. Se vi esercitate in questo, tutto ciò che è inconsapevole in voi verrà portato alla luce della consapevolezza.

La luce è troppo dolorosa per chi vuole rimanere nel buio.

La giocosità e la gioia di un cane, il suo amore incondizionato e la sua prontezza a celebrare la vita in ogni momento, spesso è in netto contrasto con lo stato interiore del padrone del cane – depresso, ansioso, appesantito dai problemi, perso nei pensieri, mai presente nel solo luogo e nel solo tempo che c’è: Qui e Ora.

I tre predominanti stati egoici nelle relazioni sono: il desiderio, il desiderio non soddisfatto (rabbia, risentimento, recriminazione, lamentela) e l’indifferenza.

Quando diventate consapevoli del silenzio, immediatamente vi è quello stato di quieta vigilanza interiore. Siete presenti. Avete fatto un passo fuori da migliaia di anni di condizionamento umano collettivo.

Quando non percepisci più il mondo come ostile, non c’è più paura e quando non c’è più paura, pensi, parli e agisci in modo diverso.

È questo schermo di pensiero a creare l’illusione di separatezza, l’illusione che vi siano un tu e “un altro” totalmente separato. Allora dimenticate che, sotto il livello delle apparenze fisiche e delle forme separate, voi siete in unione con tutto ciò che esiste

Ogni tipo di pregiudizio implica che siete identificati con la mente pensante. Significa che non vedete più l’altro essere umano, ma solamente i vostri concetti su quell’essere umano. Ridurre la vitalità di un altro essere umano ad un concetto è già una forma di violenza.

Il segreto della vita è “morire prima di essere morti”, e scoprire così che non c’è morte.

Dove c’è rabbia, sotto c’è sempre dolore.

Tutti i veri artisti, che lo sappiano o no, creano a partire da un luogo senza mente, dalla quiete interiore. La mente allora dà forma all’intuizione o all’impulso creativo. Perfino i grandi scienziati riferiscono che le loro conquiste creative giungono in momenti di quiete mentale.

Tu non sei nell’universo, tu sei l’universo. Alla fine non sei una persona, ma un punto focale in cui l’universo sta diventando consapevole di se stesso. Che miracolo incredibile.

Dovete sempre dire di sì al momento presente. Che cosa potrebbe essere più futile, più futile che creare resistenza interiore a qualcosa che già esiste? Che cosa potrebbe essere più inutile e più folle che opporsi alla vita stessa, che è adesso e sempre adesso? Abbandonatevi a ciò che esiste. Dite di sì alla vita, e vedrete come la vita all’improvviso comincerà a lavorare per voi anziché contro di voi.

L’eliminazione del tempo dalla vostra coscienza è l’eliminazione dell’ego. È la sola vera pratica spirituale.

Io non posso dirti niente che in profondità dentro di te tu non sappia già.

Non diventi buono provando ad essere buono, ma trovando la bontà che è già dentro di te e permettendo a quella bontà di emergere.

Il vostro viaggio esteriore può essere composto da un milione di passi; il vostro viaggio interiore ne ha uno solo: il passo che compite in questo momento.

Non è raro che le persone trascorrano tutta la vita in attesa di iniziare a vivere.

Nella corsa di oggi tutti pensiamo troppo, cerchiamo troppo, vogliamo troppo e dimentichiamo la gioia del solo Essere.

Vi è un certo criterio con cui misurare il proprio successo in questa pratica: il livello di pace che si avverte interiormente.

La vita non ha opposto. L’opposto della morte è la nascita. La vita è eterna.