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AutoriFrasi Belle

Le frasi più celebri di Molière

Molière - Aforisticamente

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Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi, 15 gennaio 1622 – Parigi, 17 febbraio 1673), attore e allo stesse tempo drammaturgo, rappresenta uno degli autori più importanti nella storia del teatro.

Presento una raccolta delle frasi più celebri di Molière. Tra i temi correlati si veda Frasi belle e famose di William Shakespeare, Frasi, citazioni e aforismi di Luigi Pirandello e Frasi, citazioni, aforismi e pensieri di Michel De Montaigne.

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Le frasi più celebri di Molière

Se non essere cornuti vi sembra un gran bene, l’unico modo è non sposarsi affatto.
[Si n’être point cocu vous semble un si grand bien, Ne vous point marier en est le vrai moyen.] (La scuola delle mogli)

Più grande è l’ostacolo, più grande è la gloria di superarlo.
[Plus grand est l’obstacle, plus grande est la gloire de le surmonter.] (Stances)

Vi garantisco che uno sciocco colto è più sciocco d’uno sciocco ignorante.
(Le donne saccenti)

Gli errori più brevi sono sempre i migliori.
(Lo stordito o i Contrattempi)

Se i furfanti sapessero quanto si guadagna a essere onesti, sarebbero onesti per furfanteria.

Tutti i vizi, quando sono di moda, passano per virtù.
(Don Giovanni o il Convitato di pietra)

Uno stolto che non dice verbo non si distingue da un savio che tace.
[Un sot qui ne dit mot ne se distingue pas d’un savant qui se tait.] (Il dispetto amoroso)

Deve aver ammazzato molta gente per essere tanto ricco.
(Il malato immaginario)

Le orecchie delle donne sono più caste di tutto il resto del corpo
(La scuola delle mogli)

Se questo è il vostro modo di amare, vi prego di odiarmi.
(Il Siciliano ovvero l’amore pittore)

È il pubblico scandalo ad offendere: peccare in silenzio è non peccare affatto.
[Le scandale du monde est ce qui fait l’offense, Et ce n’est pas pécher que pécher en silence.] (Il Tartufo)

Quindici anni di matrimonio e le parole sono ovunque consumate: ci siamo detti proprio tutto.
(Anfitrione)

Si muore una sola volta, ma per tanto tempo!
(Il dispetto amoroso)

Un silenzio, ecco che cosa è sufficiente per spiegare un cuore.
[Un silence, voilà qui est suffisant pour expliquer un coeur.] (Dom Garcie de Navarre)

E vivere senza amare non è propriamente vivere.
[Et vivre sans aimer n’est pas proprement vivre.] (La principessa d’Elide)

L’amicizia esige però un poco più di mistero, e vuol dire certo profanarne il nome, lo spenderlo ad ogni piè sospinto
(Il misantropo)

È invero una pazzia non seconda a nessuna avere la pretesa di correggere il mondo.
[Et c’est une folie à nulle autre seconde Que vouloir se mêler de corriger le monde.] (Il misantropo)

Non fa per me chi ama tutto il genere umano.
(Il misantropo)

La solitudine spaventa un’anima di vent’anni.
(Misantropo)

Il geloso ama molto, però chi non lo è ama meglio.
(Lo stordito)

Gli uomini sono tutti uguali a parole, e soltanto le azioni li rivelano differenti.
(L’avaro)

Bisogna mangiare per vivere e non vivere per mangiare.
(L’avaro)

Amo di più un vizio comodo che una faticosa virtù.
(Anfitrione)

Ci sono dei luoghi dove la piena franchezza diventerebbe ridicola e sarebbe poco permessa.
(Misantropo)

Il cielo proibisce in verità certi piaceri, ma con lui si trova un accomodamento.
(Il Tartufo)

Ebbene, se voi mi riducete alla disperazione, vi avverto che una donna in questa condizioni è capace di tutto.
(Georges Dandin)

Quando una donna ha qualche fantasia in testa, si vede una tempesta in forma di burrasca.
(Il dispetto amoroso)

Non c’è niente come il tabacco; è la delizia della gente per bene, e chi vive senza tabacco non è degno di vivere.
(Don Giovanni o il Convitato di pietra)

Non c’è niente di così dolce come trionfare sulla resistenza di una bella figliuola.
(Don Giovanni o il Convitato di pietra

La debolezza umana è avere la curiosità di apprendere ciò che non si vorrebbe affatto sapere.
(Anfitrione)

La stima ha fondamento su qualche preferenza e stimare tutti è lo stesso che non stimar nessuno.
(Il Misantropo)

No, è un’avversione generale, e gli uomini li odio tutti. Gli uni perché sono malvagi e vivono in modo malvagio, gli altri perché ai malvagi si mostrano compiacenti, invece di nutrire per loro quell’odio vigoroso che il vizio deve suscitare in un animo virtuoso.
(Il Misantropo)

Abbiate pure cento belle qualità, la gente vi guarderà sempre dal lato più brutto.
(Il misantropo)

L’amore vero è quello che non perdona nulla.
(Il misantropo)

La bile mi si irrita davanti a ogni cosa: sprofondo nella collera, nell’umore più nero, vedendo come gli uomini agiscono a vicenda; ovunque non incontro che vile servilismo, iniquità, interesse, tradimento, furbizia; mi divora la rabbia, non mi tengo, e ho il piano di mandare all’inferno l’intera l’umanità.
(Il misantropo)

I difetti degli uomini sono per noi l’occasione di esercitare in questa vita la nostra filosofia; e questo è il modo migliore di usare delle nostre virtù; se tutto fosse permeato d’onestà, se gli uomini fossero tutti sinceri, giusti, rispettosi, la maggior parte delle nostre virtù sarebbero inutili.
(Il misantropo)

Gli uomini, diamine, non sono mai nel giusto; avercela con loro, perciò, è sempre opportuno. E constato che sono, in tutti quanti gli ambiti, o stolti adulatori o critici spavaldi.
(Il misantropo)

La perfetta ragione rifugge dagli estremi, e ci vuole virtuosi in tutta sobrietà.
(Il misantropo)

Più si ama qualcuno, meno si deve lusingarlo.
(Il misantropo)

Colui che non sa nasconder ciò che pensa deve in questo paese trovar breve dimora.
(Il misantropo)

Si può essere una persona perbene e scrivere brutte poesie.
(Il misantropo)

Tradito da ogni parte, vinto dalle ingiustizie, mi sottraggo a un abisso in cui trionfano i vizi; e mi cercherò un luogo remoto della terra, dove un uomo d’onore sia libero di esserlo.
(Il misantropo)

E’ facile d’esser ingannati dall’oggetto amato, e l’amor proprio ci fa sovente ingannare noi stessi.
(Tartufo)

Gli invidiosi muoiono, ma non l’invidia.
(Tartufo)

Amando, si è ricompensati con mille mali per un istante felice.
(Psyche)

Ho conosciuto un uomo che, a buona ragione, sosteneva di non dover mai dire: “Il tale è morto per una febbre e un’infiammazione polmonare” ma: “È morto per quattro medici e due farmacisti”.
(L’amore medico)

Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie.
(Il malato immaginario)

E chi è quello scemo che non vuole che sua moglie sia muta? Piacesse a Dio che mia moglie avesse questa malattia! Mi guarderei bene dal volerla guarire.
(Il medico per forza)

Oh che fatica aver moglie! e come ha ragione Aristotele quando dice che una donna è peggio d’un diavolo!
(Il medico per forza)

Trovo che fare il medico è il miglior mestiere del mondo; perché, sia che si faccia bene sia che si faccia male, si è sempre pagati in modo uguale. L’affare cattivo non ricade mai sulle nostre spalle, e tagliamo, a piacer nostro, nella stoffa che lavoriamo.
(Il medico per forza)

Non c’è niente che valga quel che si ha; e si corre un gran rischio d’ingannarsi, quando si fa conto d’una fortuna che un altro vi conserva.
(Il medico per forza)

Il mondo, mia cara Agnese, è uno strano affare.
(La scuola delle mogli)

Dopo questo, compiango chi si fida di una donna!
Anche la migliore è sempre artefice di malizie;
È un sesso creato per farci dannare.
Chiudo con te per sempre, sesso infido,
E ti mando al diavolo con tutta l’anima.
(La scuola dei mariti)

Benché si tratti di due metà, non esiste uguaglianza fra gli sposi: uno comanda, l’altro ubbidisce; e ciò che il soldato mostra al suo superiore, il servo al padrone, il figlio al padre, è ancora poco di fronte alla docilità, all’obbedienza, all’umiltà, al profondo rispetto che la moglie deve al marito, suo capo, suo signore, suo padrone.
(La scuola delle mogli)

Il denaro è la chiave che apre tutte le porte.
(La scuola delle mogli)

L’amore rende agile l’anima più pesante.
(La scuola delle mogli)

Tutto il piacere dell’uomo è nel cambiamento.
(Don Giovanni o il Convitato di pietra)

La professione d’ipocrita ha dei meravigliosi vantaggi. È un arte la cui impostura è sempre rispettata, e per quanto la si scopra, non si osa dire nulla contro di essa. Tutti gli altri vizi degli uomini sono esposti alla censura, e chiunque ha la libertà di attaccarli apertamente, ma l’ipocrisia è un vizio privilegiato, che con la mano chiude la bocca a tutti, e gode in pace di una sovrana impunità.
(Don Giovanni o il Convitato di pietra)

Le bestie non sono così bestie come si pensa.
(Anfitrione)

Tutte le sciagure umane, tutte le catastrofi di cui è piena la storia, gli errori dei politici, gli sbagli dei grandi condottieri, tutto ciò è accaduto perché non si sa danzare.
(Il borghese gentiluomo)

La grammatica, che sa dettar legge persino ai re.
(Le donne saccenti)

Un buon segnale che stai bene e che hai un’ottima salute, è dato dal fatto che con tutte le cure che hai preso non sei ancora riuscito a distruggerti, e tanto meno ad ucciderti con tutte le medicine che ti han fatto prendere.
(Il malato immaginario)

Quel vostro tanto cercar di ritirarci dall’occasione del peccare, è un volerci quasi inspirare il desiderio di cercarla tanto maggiormente.
(La scuola delle mogli)

In amore solo i paurosi perdono.
(Gli amanti magnifici)

La prima cosa che deve fare una donna quando desidera un uomo è fuggire.

Sforziamoci di vivere con decenza e lasciamo che gli sciocchi dicano quello che vogliono.

Scrivere è come prostituirsi. Prima lo fai per amore, poi per pochi amici intimi, e poi per denaro.
[L’écriture ressemble à la prostitution. D’abord on écrit pour l’amour de la chose, puis pour quelques amis, et à la fin, pour de l’argent.]