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Frasi, citazioni e aforismi di Ludwig Wittgenstein

Ludwig Wittgenstein - Aforisticamente

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Ludwig Wittgenstein (Vienna, 26 aprile 1889 – Cambridge, 29 aprile 1951) è considerato uno dei massimi filosofi e pensatori del XX secolo.

L’unico libro pubblicato in vita da Ludwig Wittgenstein fu il Tractatus logico-philosophicus (1921). Le raccolte di appunti, lezioni, diari, lettere – che costituiscono tutto il resto della sua vastissima opera – vennero pubblicati solo dopo la sua morte.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi di Ludwig Wittgenstein. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi di Bertrand Russell, Frasi, citazioni e aforismi di Albert Einstein e Le frasi più belle di Friedrich Nietzsche.

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Frasi, citazioni e aforismi di Ludwig Wittgenstein

Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere
[Wovon man nicht sprechen kann, darüber muss man schweigen.]

I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
[Die Grenzen meiner Sprache bedeuten die Grenzen meiner Welt.]

In arte è difficile dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente.

La complessità della filosofia non è quella della sua materia, ma quella del nostro intelletto ingarbugliato.

In filosofia ci si deve calare nell’antico caos e sentircisi a proprio agio.

In una giornata si possono vivere i terrori dell’inferno; di tempo ce n’è più che abbastanza.

Un nuovo vocabolo è come un seme fresco gettato nel terreno della discussione.

Chi è soltanto in anticipo sul proprio tempo, dal suo tempo sarà raggiunto.

Nessuna confessione religiosa ha tanto peccato per abuso di espressioni metafisiche quanto la matematica.

Il significato di una parola è il suo uso nel linguaggio.

Un problema filosofico ha sempre questa forma: “Io non conosco me stesso”.

Si potrebbe fissare un prezzo per i pensieri. Alcuni costano molto altri meno. E con che cosa si pagano i pensieri? Credo con il coraggio.

Le parole sono come la pellicola superficiale su un’acqua profonda.

Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare; giungi allo stesso punto da un’altra parte, e non ti raccapezzi più.

La risoluzione dell’enigma della vita nello spazio e nel tempo è fuori dello spazio e del tempo.

Il mondo è la totalità dei fatti, non delle cose.

Niente è così difficile come non ingannare se stessi.

Un trattato di filosofia potrebbe benissimo essere composto da battute umoristiche.

I problemi filosofici sorgono quando il linguaggio fa vacanza.

Non necessariamente chi conosce una proposizione matematica conosce qualcosa.

I numeri non sono fondamentali per la matematica.

Le nostre più grosse stupidaggini possono essere molto sagge.

Nella corsa della filosofia vince chi sa correre più lentamente. Oppure: chi raggiunge il traguardo per ultimo.

Se nella vita siamo circondati dalla morte, così anche nella salute dell’intelletto siamo circondati dalla follia.

Una domanda corrisponde sempre a un metodo di ricerca, o si potrebbe dire: una domanda è un metodo di ricerca.

Anche per il pensiero c’è un tempo per arare e un tempo per mietere.

Il genio non ha maggior luce di un altro onest’uomo − ma concentra questa luce, mediante una lente di un certo tipo, su un punto focale.

Qual è il tuo scopo nella filosofia? Mostrare alla mosca la via d’uscita dalla sua trappola.

La finalità della filosofia è sciogliere i nodi del nostro pensiero che noi stessi abbiamo intrecciato procedendo per non-sensi.

Tutto ciò che la filosofia può fare è distruggere idoli. E questo significa non crearne di nuovi.

Anche se il risultato della filosofia è semplice, non può esserlo il metodo per arrivarci.

Dimmi come cerchi e ti dirò cosa cerchi.

Il significato del mondo deve essere al di fuori di esso.

Il bambino impara, perché crede agli adulti. Il dubbio viene dopo la credenza.

Quando la vita diventa difficile da sopportare, si pensa a un mutamento della situazione. Ma il mutamento più importante ed efficace, quello del nostro comportamento, neanche ci viene in mente, e non ci è facile affatto decidere di attuarlo.

D’una risposta che non si può formulare non può formularsi neppure la domanda.

Le possibili domande scientifiche hanno avuto una risposta, ma i nostri problemi vitali non sono ancora neppure stati toccati.

Il mondo dei felici è altro da quello degli infelici.

La vita di conoscenza è la vita che è felice nonostante la miseria del mondo.

Pregare è pensare al senso della vita.

Quel centro del mondo che chiamiamo l’Io.

L’enigma non esiste. Se una domanda può essere posta in modo compiuto allora le si può anche trovare una risposta.

Vi sconsiglio vivamente di diventare filosofi accademici. Tra loro la tentazione del pensiero fasullo è diffusissima.

È una strana coincidenza che tutte le persone di cui hai aperto i teschi avessero un cervello.

Nessuno può dire di sé stesso in modo veritiero di essere una merda. Perché, se io lo dicessi, potrebbe anche essere vero in un certo senso, ma io non potrei essere intriso di questa verità: poiché in tal caso dovrei impazzire, oppure cambiare me stesso.

Genio è ciò che ci fa dimenticare il talento del maestro.

Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso.

La misura del genio è il carattere, – anche se il carattere, in sé, non decide del genio.

Le parole sono azioni.

Non temere mai di dir cose insensate! Ma ascoltale bene, quando le dici.

Riposare sui propri allori è altrettanto pericoloso che riposare sulla neve durante una gita. Ti appisoli, e muori nel sonno.

La regolarità del nostro linguaggio pervade tutta la nostra vita.

L’idea è come un paio di occhiali posati sul naso, e ciò che vediamo lo vediamo attraverso essi. Non ci viene mai in mente di toglierli.

Sarà rivoluzionario colui che potrà rivoluzionare se stesso.

Solo chi è molto infelice ha il diritto di compatire un altro.

Se gli uomini non commettessero talvolta delle sciocchezze, non potrebbe capitare mai nulla di intelligente.

Il matematico non scopre: inventa.

Dopo aver guardato un temporale, alla domanda: “Quante gocce di pioggia hai visto?” la risposta più adatta è “molte”: non che il numero preciso non esista, ma non lo si può conoscere.

È così difficile trovare l’inizio. O meglio: è difficile cominciare dall’inizio. E non tentare di andare ancor più indietro.

Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole.

Chi volesse dubitare di tutto, non arriverebbe neanche a dubitare. Lo stesso gioco del dubitare presuppone già la certezza.

Possiamo presentare spazialmente un fatto atomico che contraddica le leggi della fisica, ma nessuno che contraddica le leggi della geometria.

Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall’albero.

L’esplorazione della logica significa l’esplorazione d’ogni conformità a una legge. E fuori della logica tutto è accidente.

L’immagine è un modello della realtà.

La logica è non una dottrina, ma un riflesso del mondo.

Tutta la filosofia è “critica del linguaggio”.

La morte non è evento della vita. La morte non si vive. Se, per eternità, s’intende non infinita durata nel tempo, ma intemporalità, vive eterno colui che vive nel presente. La nostra vita è così senza fine, come il nostro campo visivo è senza limiti»