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Molto spesso associamo la parola “neve” alla parola “poesia”. Non esiste, infatti, nulla di più poetico di una nevicata e del manto bianco della neve. Lo scrittore turco Orhan Pamuk scrive: “La poesia era fatta di tante cose che gli erano passate per la mente poco prima. La neve, i cimiteri, il cane nero che correva allegro dentro la stazione, molti ricordi d’infanzia e Ipek che gli appariva davanti agli occhi, mentre i suoi passi si affrettavano a tornare in albergo, sospesi tra la felicità e l’agitazione. Intitolò la poesia: Neve”.
Presento una raccolta delle 30 poesie più belle sulla neve. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla neve e Frasi, citazioni e aforismi sul pupazzo di neve.
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Le 30 poesie più belle sulla neve
Matsuo Bashō, Haiku
Verrà quest’anno la neve
che insieme a te
contemplai?
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Rainer Maria Rilke, Sotto la neve
Sotto la neve
lo penso: e vedo (o sogno)
un piccolo villaggio, una gran pace:
dentro, un cantar di galli.
E il piccolo villaggio si smarrisce
in un fioccar di neve.
Entro il villaggio in abito da festa
una casetta bianca.
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Evgenij Evtušenko, Era lei la neve
E un mattino
appena alzati, pieni di sonno,
ignari ancora,
d’improvviso aperta la porta,
meravigliati la calpestammo:
Posava, alta e pulita
in tutta la sua tenera semplicità.
Era
timidamente festosa
era
fittissimamente di sé sicura.
Giacque
in terra
sui tetti
e stupì tutti
con la sua bianchezza.
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Fabrizio Caramagna, La neve
Quando si descrive la neve,
si dovrebbe cominciare
dalle risate dei bambini.
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Olav H. Hauge, Neve
Le pietre dormono
sotto la neve
con sogni verdi nel cuore.
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Guido Gozzano, Nevicata
Dalle profondità dei cieli tetri
scende la bella neve sonnolenta,
tutte le cose ammanta come spettri:
scende, risale, impetuosa, lenta.
Di su, di giù, di qua, di là s’avventa
alle finestre, tamburella i vetri…
Turbina densa in fiocchi di bambagia,
imbianca i tetti ed i selciati lordi,
piomba, dai rami curvi, in blocchi sordi…
Nel caminetto crepita la bragia…
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Giovanni Pascoli, La neve
Lenta la neve, fiocca, fiocca, fiocca,
senti: una zana dondola pian piano.
Un bimbo piange, il piccol dito in bocca,
canta una vecchia, il mento sulla mano,
La vecchia canta: – Intorno al tuo lettino
c’è rose e gigli, tutto un bel giardino.
Nel bel giardino il bimbo s’addormenta.
La neve fiocca lenta, lenta, lenta.
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Vicente Quirarte, Incontro con la neve
Ha nevicato tutta notte e albeggia
la terra immacolata.
Chi potrebbe dire che sotto il manto
prepara il suo verde la primavera.
Se la purezza esiste,
quanto è simile alla neve:
foglio bianco steso sul mondo
per dimostrare che niente rimane
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Gabriela Mistral, E’ scesa la neve
E’ scesa la neve, divina creatura,
a visitare la valle.
E’ scesa la neve, sposa della stella,
guardiamola cadere:
Dolce! Giunge senza rumore, come gli esseri soavi
che temono di far male.
Così scende la luna, così scendono i sogni….
guardiamola scendere.
Pura! Guarda la valle tua, come sta ricamandola
di gelsomino soffice.
Ha così dolci dita, così lievi e sottili,
che sfiorano senza toccare.
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Anne Stevenson, Lezione
Ragazzi e ragazze l’inverno persuade
Che è l’amore come neve che cade;
E rende bello tutto quello che tocca
Sebben perisca il fiato della sua bocca.
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Ada Negri, Neve
Neve bella
fatta a stella,
bianca neve
lieve lieve
vienmi in mano
piano piano.
Sei per poco
dolce gioco,
dolce gioco
in mille fiocchi
che mi frullan
sotto gli occhi.
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Christian Bobin, Che cos’è la neve?
Che cos’è la neve?
Un po’ di freddo, molta infanzia.
La presenza pura.
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Sunay Akin, Amare
Saper vedere
che cade
fra i fiocchi della neve
la piuma bianca dell’uccello migratore
riparato sotto la grondaia.
Ecco
amare.
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Ada Negri, La danza della neve
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieve
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d’intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
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Umberto Saba, Neve
Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
Neve che cadi dall’alto e noi copri
coprici ancora,all’infinito: imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati…
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Giosuè Carducci, Nevicata
Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo cinereo: gridi,
suoni di vita più non salgono da la città,
non d’erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
non d’amor la canzon ilare e di gioventù.
Da la torre di piazza roche per l’aere le ore
gemon, come sospir d’un mondo lungi dal dì.
Picchiano uccelli raminghi a’ vetri appannati: gli amici
spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.
In breve, o cari, in breve – tu càlmati, indomito cuore –
giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò.
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Giuseppe Ungaretti, Camice di neve
Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve.
Santa Maria La Longa, 26 gennaio 1917
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Diego Valeri, La canzone della neve
Sotto il morbido mantello
della neve immacolata
dorme l’erba scolorata
dorme nudo l’alberello.
Dorme il ghiro, dorme il tasso
la lucertola si stira
lo scoiattolo sospira
con un suon di contrabbasso.
Ma nel solco che lo serra
veglia il seme di frumento
lo vedremo al sole, al vento,
rinverdir tutta la terra.
Lo vedremo al tempo bello
d’oro il campo rivestire
finge intanto di dormire
sotto il candido mantello
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Blaga Dimitrova, Notti bianche
Fonte ignota di luce
imbeve graniti e giardini.
La Neva ha riversato in cielo rossori,
il cielo nel fiume fremiti d’azzurro.
E spalla a spalla due giovani
vanno con passo cauto e lento –
per non disperdere questa luce
che da cuore a cuore trabocca.
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Fabrizio Caramagna, Stelle
Attraversiamo il mondo come ciechi,
senza vedere che un piccolo fiocco di neve
è fatto di migliaia di galassie,
che lo stelo di un mughetto
o il sorriso di un bambino
parlano la stessa lingua delle stelle.
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Francesca Genti, Questa neve
Questa neve violenta
ostinata e diagonale.
cade fortissima.
mi viene da pensare:
è una neve da romanzo di Puškin
è una neve da versi di Chlebnikov
è una nevicata russa, originale.
cade fortissima.
mi viene da pensare:
sarebbe bello se tu fossi un husky
portarti a spasso, nella neve, a giocare
portarti a spasso per tutta la città
metterti il guinzaglio, per l’eternità.
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Cristina Campo, La neve era sospesa tra la notte e le strade
La neve era sospesa tra la notte e le strade
come il destino tra la mano e il fiore.
In un suono soave
di campane diletto sei venuto…
Come una verga è fiorita la vecchiezza di queste scale.
O tenera tempesta
notturna, volto umano!
(Ora tutta la vita è nel mio sguardo,
stella su te, sul mondo che il tuo passo richiude).
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Boris Abramovič Sluckij, Inverno
Mi leverò al mattino
tra il ridere pacato dei
cristalli di neve.
Cadi, cadi, allegra,buona.
Prima neve,
Tu sei la prima, sei la prima neve.
I bambini nati in primavera
e gli uccelli non ti conoscevano.
Anch’io sono stupito dal biancore
anch’io stupisco di quest’aria nuova:
nella vecchia città palpita adesso
un che di fresco,come di boschivo.
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Boris Pasternak, La neve cade
La neve cade, la neve cade
Alle bianche stelline in tempesta
Si protendono i fiori del geranio
Dallo stipite della finestra:
La neve cade e ogni cosa è in subbuglio,
ogni cosa si lancia in un volo,
i gradini della nera scala,
la svolta del crocicchio.
La neve cade, la neve cade,
come se non cadessero i fiocchi,
ma in un mantello rattoppato
scendesse a terra la volta celeste.
Come se con l’aspetto di un bislacco
Dal pianerottolo in cima alle scale,
di soppiatto, giocando a rimpiattino,
scendesse il cielo dalla soffitta.
Perché la vita stringe. Non fai a tempo
A girarti dattorno, ed è Natale.
Solo un breve intervallo:
guardi, ed è l’Anno Nuovo.
Densa, densissima la neve cade.
E chi sa che il tempo non trascorra
Per le stesse orme, nello stesso ritmo,
con la stessa rapidità o pigrizia,
tenendo il passo con lei?
Chi sa che gli anni, l’uno dietro l’altro,
non si succedano come la neve,
o come le parole d’un poema?
La neve cade, la neve cade,
la neve cade e ogni cosa è in subbuglio:
il pedone imbiancato,
le piante sorprese,
la svolta del crocicchio.
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Osip Ėmil’evič Mandel’štam, Per qualche tempo ancora proverò meraviglia
Per qualche tempo ancora proverò meraviglia
del mondo, dei bambini, della neve,
ma come una strada è aperto il mio sorriso,
non docile, non servo…
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Fabrizio Caramagna, Anima
Tra le tante cose
fatte di materiali semplici
c’è la neve:
la neve è fatta d’anima.
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Jacques Prévert, Il pupazzo di neve
Nella notte dell’inverno,
galoppa un grande uomo bianco.
È un pupazzo di neve
con un pipa di legno
un grande pupazzo di neve
perseguitato dal freddo.
In una piccola casa
entra senza bussare
e per riscaldarsi
si siede sulla stufa rovente
e sparisce d’un tratto
lasciando solo lo sua pipa
in mezzo ad una pozza d’acqua
ed il suo vecchio cappello.
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Gianni Rodari, L’omino di neve
guardate che caso,
non ha più naso
Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve.
e ha solo un orecchio:
in un giorno di sole
è diventato vecchio!
Chi gli ha rubato un piede?
È stato il gatto,
bestia senza tatto.
Per un chicco di grano
una gallina
gli becca una mano.
Infine, per far festa,
i bambini
gli tagliano la testa.
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Emily Dickinson, Il cielo è basso
Il cielo è basso, le nuvole a mezz’aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi.
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l’ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.
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Rocco Scotellaro, Desiderio
Io senta la neve ancora
io senta il suo cadere placido
dal mio mondo sparuto.
Le mie piccole cose qui,
la mezza matita che non mi abbandona.
I miei volti nelle fiamme tanti
che hanno lo stesso colore.
E gli anni passano così
nel cuore della notte di neve.