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Frasi, citazioni e aforismi sull’indignazione e lo sdegno

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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’indignazione e lo sdegno. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sull’onestà e gli onesti e Frasi, citazioni e aforismi sulla virtù.

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Frasi, citazioni e aforismi sull’indignazione e lo sdegno

indignazione

Il peggiore degli atteggiamenti è l’indifferenza, dire “io non posso niente, me ne infischio”. Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l’impegno che ne è la diretta conseguenza.
(Stéphane Hessel)

Io mi indigno, dunque sono.
(Gyorgy Balint)

La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle.
(Sant’Agostino)

Non credo che siamo stretti parenti, ma se Lei è capace di tremare d’indignazione ogni qualvolta si commetta un’ingiustizia nel mondo, siamo compagni, il che è più importante.
(Che Guevara)

Il mio augurio a tutti voi, a ciascuno di voi, è che abbiate un motivo per indignarvi. È fondamentale. Quando qualcosa ci indigna come a me ha indignato il nazismo, allora diventiamo militanti, forti e impegnati. Abbracciamo un’evoluzione storica e il grande corso della storia continua grazie a ciascuno di noi.
(Stéphane Hessel)

L’indignazione deve essere sempre la risposta a un’umiliazione. La realtà non è il destino.
(Eduardo Galeano)

Per alcuni l’indignazione è un trampolino per lo slancio. Per altri è uno slancio che si ferma al trampolino.
(Fabrizio Caramagna)

Anche se non ho un talento naturale, è l’indignazione che mi fa scrivere versi – Si natura negat, facit indignatio versum.
(Decimo Giunio Giovenale)

L’uomo tende a addormentarsi nella propria normalità, si dimentica di riflettersi, perde l’abitudine di giudicarsi, non sa più chiedersi chi è. È allora che va creato artificialmente, lo stato di emergenza: a crearlo ci pensano i poeti. I poeti, questi eterni indignati, questi campioni della rabbia intellettuale, della furia filosofica.
(Pier Paolo Pasolini)

La letteratura, in una popolo che non ha affatto libertà pubblica, è la sola tribuna dall’alto della quale possa fare risuonare il grido della propria indignazione e coscienza.
(Alexandre Ivanovitch Herzen)

Tutta la grande arte nasce da un senso di indignazione.
(Glenn Close)

Non basta indignarsi per “l’ingiustizia del mondo”, come se si trattasse di un vasto panorama… Molto concretamente, l’ingiustizia si presenta alla mia porta, adesso, subito.
(Stéphane Hessel)

L’indignazione è di chi sa tramutarla in azione. Il resto è sterile consapevolezza o lamentela.
(Fabrizio Caramagna)

Motivi per indignarsi, figuriamoci, non ne mancano proprio. Ed è vero pure che a certe condizioni l’indignazione serve a riformare. Il punto, però, è un altro. Ed è concreto, storico, non astratto: il problema non è l’indignazione in generale, ma l’indignazione che è venuta montando in Italia negli ultimi venticinque anni. Un’indignazione – per così dire – «cosmica», che da qualsiasi punto di vista la si osservi non rappresenta più una soluzione, ammesso pure che mai lo sia stata, un problema.
Che cos’è l’indignazione cosmica? È quell’indignazione che, malgrado all’inizio sia stata generata da fatti specifici, poi li ha trascesi, e s’è trasformata in una sorta di condizione dello spirito: uno stato d’animo autosufficiente, pervasivo e permanente; che non ha più bisogno della realtà per sostenersi ma, al contrario, determina il modo in cui la realtà viene letta; e che in breve tempo si dilata a dismisura e inghiotte qualsiasi avvenimento, cosa o persona. Che inghiotte, alla fine, l’intero Paese.
(Giovanni Orsina)

L’uomo indignato, colui che sempre si strazia e si sbrana con i propri denti.
(Friedrich Nietzsche)

Così muore in noi l’amore, attraverso tre gradi: sofferenza, indignazione e poi indifferenza. La sofferenza logora l’amore, l’indignazione lo spezza, e si arriva così all’indifferenza finale.
(Augustin Sainte-Beuve)

L’assenza di odio non implica necessariamente l’assenza di una elementare indignazione morale.
(Etty Hillesum)

Nell’indignazione morale vibra sempre anche il timore segreto di aver forse perso qualcosa.
(Jean Genet)

La gente, oggi, è convinta che la morale consista nell’indignarsi contro qualcun altro.
(Charles Peguy)

L’indignazione morale è in molti casi al 2 per cento morale, al 48 per cento indignazione, e al 50 per cento invidia.
(Vittorio De Sica)

Guardatevi da coloro che si indignano con facilità dal momento che l’indignazione è separata dalla indegnità solo attraverso il velo sottile dell’invidia.
(Juan Varo Zafra)

L’indignazione morale è la gelosia con un’aureola.
(HG Wells)

A noi italiani l’indignazione dura meno dell’orgasmo, poi ci addormentiamo.
(Marco Paolini)

Nelle persone immorali, le indignazioni morali sono forti non meno che nelle altre; soltanto, cambiano un po’ d’oggetto.
(Marcel Proust)

Il mentitore a cui si ritira la propria maschera prova la stessa indignazione che se l’avessero sfigurato.
(Jean Rostand)

Il Puritano è una persona che versa una giusta indignazione sulle cose sbagliate.
(GK Chesterton)

Non c’è forse fenomeno che contenga così tanto sentimento distruttivo quanto l’indignazione morale, che permette all’invidia o all’odio di manifestarsi sotto le spoglie della virtù.
(Erich Fromm)

Gli uomini, generalmente parlando, quando l’indignazione non si possa sfogare senza grave pericolo, non solo dimostrano meno, o tengono affatto in sé quello che sentono, ma ne senton meno in effetti.
(Alessandro Manzoni)

Spesso chi più è capace d’ira, meno è capace d’indignazione.
(Arturo Graf)

La falsa indignazione è la più ripugnante forma d’ipocrisia.
(Henry de Montherlant)

L’indignazione è la difesa dell’anima contro le ferite del dubbio.
(Allan Bloom)

Quest’uomo che t’indigna, o nacque da una razza diversa dalla tua o è un tuo fratello smarrito. In ognuno di tali casi, non merita la tua compassione?
(Jean Rostand)

La mia vecchiaia avrà inizio quando smetterò di indignarmi.
(André Gide)