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Nel mondo latino – si vedano le Favole di Fedro e L’asino d’oro di Apuleio – l’asino era un simbolo negativo di testardaggine e ostinazione. Nel mondo greco l’asino era al contrario considerato un animale sacro e regale. Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’asino con in fondo all’articolo un’ampia raccolta di proverbi sull’asino. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla mucca e Frasi, citazioni e aforismi sugli animali.
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Frasi, citazioni e aforismi sull’asino
Se farai un asino di te stesso, ci sarà sempre qualcuno pronto a cavalcarti.
(Bruce Lee)
Ogni donna dovrebbe avere quattro animali nella sua vita. Un visone nell’armadio, una Jaguar in garage, una tigre nel letto, e un asino che paghi per ogni cosa.
(Zsa Zsa Gabor)
Come il popolo è l’asino: utile, paziente e bastonato.
(Francesco Domenico Guerrazzi)
Un cammello può stare dieci giorni senza bere.
Un asino tutta la vita senza sognare.
(Fabrizio Caramagna)
Dell’asino mi incantano la mitezza
e la pazienza, l’occhio umido
e dolce illuminato a tratti
dai lampi di furbizia.
(Franco Marcoaldi)
Gli asini sono famosi per la loro testardaggine: in realtà hanno una forte percezione del pericolo e sono piuttosto sensibili. A differenza dei cavalli che, quando si spaventano si imbizzariscono, gli asini restano piantati dove sono e ragliano forte. Sono gli unici animali a non arretrare di fronte a un leone.
(John Lloyd e John Mitchinson)
Ogni asino ha una croce scura sul dorso che si pensa risalga all’entrata di Cristo a Gerusalemme. Prima di venire associato a Cristo, l’asino era identificato con il Dio egizio del sole, Ra, e con Dioniso, il dio greco del vino e dell’ebrezza.
(John Lloyd e John Mitchinson)
Da tempo gli asini non sono più utilizzati come animali da soma. Ma hanno portato così a lungo il peso che ancora oggi sembrano stanchi e ingobbiti dalla fatica e, quando tocchi la loro schiena, si solleva una piccola nuvola di polvere fatta di carbone, farina e antichi sentieri.
(Fabrizio Caramagna)
L’asino raglia. Non si sa perché. Sembra che lo faccia senza motivo. Ma ogni volta il suo raglio pare invadere l’aria fino al cielo più alto.
A volte sembra che quel raglio porti con sé il lamento per tutte le bastonate del mondo, le bastonate che si prendono gli asini non perché fanno qualcosa, ma perché sono asini.
Forse quel raglio è un interrogativo sulla violenza e il dolore, forse l’asino è un filosofo che fa domande e noi non riusciamo a rispondergli.
(Fabrizio Caramagna)
Fino a metà 800 Babbo Natale era sempre in sella a un asino.
(John Lloyd e John Mitchinson)
Non c’è personalità, per quanto schietta e rispettabile, che non possa essere schiacciata dal ridicolo, anche se insipido e a buon mercato. Prendete l’asino, per esempio: ha un carattere perfetto e fra tutti gli animali più umili ha l’animo più nobile; eppure guardate come l’ha ridotto il ridicolo. Invece di sentirci onorati quando ci danno dell’asino, restiamo perplessi.
(Mark Twain)
Perché mai, mi chiedo, l’amabile somaro è finito tanto in basso nell’umana considerazione? Credo che, per cercare di capire, sia utile riandare all’antico antenato che in Egitto, fors’anche in Nubia, venne addomesticato tra i sei e i settemila anni fa. Scopriamo allora un animale quasi deserticolo, che sa con disinvoltura buttarsi giù per ripidi pendii senza correre rischi; che sa nutrirsi di poca erba coriacea, rade mimose, cespugli irti di spine. Che non soffre né il caldo torrido né il gelo, che sopporta la sete e la fame. Il somaro è questo: una macchina economica e resistente, frutto di un’evoluzione adattativa dura ed estrema. Ebbene, la risposta alla mia domanda sta proprio qui: l’uomo ben presto si accorse di tali «qualità» e così l’asino divenne, «per vocazione», l’animale da sfruttare per ogni durissimo lavoro: trasportare pesi e persone, muovere le mole dei molini, i carrelli delle miniere, le ruote per cavare l’acqua. Un produttore di energia a buon mercato, aiuto della gente più misera perché tutti potevano, e possono, permetterselo. Così l’asino è stato concepito, salvo rare eccezioni, come uno schiavo.
(Danilo Mainardi)
L’intelligenza del somaro – tanto superiore a quella del cavallo – risulta dalla sua riluttanza al lavoro e dal rifiuto dell’obbedienza.
(Alessandro Morandotti)
Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Befane e Betania, presso il monte degli Ulivi, [Gesù] mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo”, rispondete: “il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». […] Essi condussero l’asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra.
(Vangelo di Marco)
Il Ciuccio è l’unico tra tutta la razza de’ qudrupedi, capace di portare con inalterabile coraggio i suoi passi sulle più orride, erte, e ruinose montagne, dove niuno generoso Cavallo, o niun altro animale agilissimo ardisce di ascendere.
(Domenico Cirillo)
Con gli asini arrivò il commercio. La loro capacità di caricarsi addosso il 30% del loro peso corporeo senza un lamento inaugurò il commercio nel mondo antico.
(John Lloyd e John Mitchinson)
Andate a dire all’asino che il suo lavoro non serve più.
Che ci sono efficienti pale eoliche al posto dei mulini
e autostrade e tir veloci al posto dei sentieri in terra.
Andate a dirgli che nessun sacco di farina si poserà più sul suo dorso
e che – come l’uomo, e forse ancora più dell’uomo –
dovrà inventarsi un nuovo posto nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)
In Africa gli asini vengono messi a guardia del bestiame. I cani ne hanno istintivamente paura. I calci sferrati dagli asini sono di una precisione millimetrica.
(John Lloyd e John Mitchinson)
La pazienza è la virtù dell’asino che trotta sotto la soma e non si ribella.
(Granville George Lansdowne)
Coloro che sono alla ricerca di un asino, troveranno sempre uno specchio.
(Gerd De Ley)
Dietro uno che dice sempre “Io, Io” sembra di sentire il verso dell’asino che fa “Hi Ho”.
(Fabrizio Caramagna)
Un somaro con la connessione è semplicemente un somaro con la connessione internet, che gli consente solo di dimostrare al mondo quanto è stupido, arrogante e ignorante
(Roberto Burioni)
Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro.
(William Shakespeare)
Non ci si può nascondere a lungo. Se sei leone, prima o poi, ruggisci.
Se sei asino ragli.
(iBlulady, Twitter)
Gli asini non volano ma purtroppo parlano.
(chiaralaltra, Twitter)
«Sono un’asino». «Ti prego, non apostrofarti così».
(arcobalengo, Twitter)
Quando mancano i purosangue fanno trottare gli asini.
(Teofilo Folengo)
L’asino va picchiato, perché non può picchiar lui; e s’ei potesse picchiare, ci pesterebbe sotto i piedi e ci strapperebbe la carne a morsi.
(Giovanni Verga)
C’era una volta un gessaio che aveva parecchi asini magri e sbilenchi, sui quali caricava i sacchi del gesso da portare a questo e a quello; uno poi, il peggio di tutti, spelato, con un moncherino di coda, pieno di guidaleschi, pareva si reggesse su le gambe proprio per miracolo.
(Luigi Capuana)
Un uomo che accumula ricchezze e non gode di esse, è come un asino che trasporta oro e mangia cardi selvatici.
(Sir Richard Francis Burton
Gli asini preferirebbero la paglia all’oro.
(Eraclito)
L’asino di Buridano è rimasto proverbiale per indicare lo stato di chi è incerto né sa risolvere fra due cose. […] Il sofisma è questo, cioè di un asino morente di fame perché sta tra due misure d’avena ugualmente da sé distanti, o morente di fame e di sete perché tra un fascio d’avena ed un secchio d’acqua non sa quale scegliere.
(Alfredo Panzini)
Bastonate un Ciuccio quanto volete, non vi darà mai alcun segno di risentimento; cercate con freno, con sproni, colla voce di farlo uscire di strada già presa, tutto sarà inutile, riuscirà vano ogni sforzo; perché conosce l’Asino meglio di noi per quale strada deve camminare, e sa che non bisogna lasciar mai il certo, per tentar l’incerto.
(Domenico Cirillo)
Mio padre diceva sempre: la prima volta che ti chiamano asino gli dai un pugno sul naso, la seconda volta che ti chiamano asino gli dici stronzo, ma la terza volta che ti chiamano asino, beh, forse è ora che ti vai a comprare una soma!
(Dal film Slevin, patto criminale)
La più grande offesa che si possa dare ad un asino è quella di chiamarlo uomo.
(Renzo Novatore)
Anche un asino può recarsi alla Mecca, ma non per questo è un pellegrino.
(Proverbio arabo)
Proverbi italiani sull’asino
A far del bene agli asini si ricevono calci.
Il bue disse cornuto all’asino.
Asino addobbato non cessa di ragliare.
Asino duro, bastone grosso.
Un asino resta sempre un asino, anche se lo ricopri d’oro.
Chi asino nasce asino muore.
Chi mette l’asino in casa ne sarà cacciato fuori.
Chi va dietro al proprio asino si ritrova in un campo di cardi.
Dall’asino aspettati calci.
Maggio è il mese dei somari e degli innamorati
Meglio un asino vivo che un dottore morto.
Chi lava la testa all’asino perde tempo e sapone.
La pazienza è la virtù del somaro.
La pelle dell’asino non si vende due volte.
Nega più un asino di quanto affermino dieci sapienti.
Son più gli asini con due gambe che gli asini con quattro.
Un asino trova sempre un altro asino che lo ammira.