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E’ disponibile l’antologia del Premio Torino in Sintesi 2010 – II edizione.
L’antologia,pubblicata dalla Joker Edizioni nella collana Athanor, è curata dallo scrittore e critico letterario Sandro Montalto, che è anche responsabile della collana e direttore tecnico del “Premio Torino in Sintesi”. Nell’antologia c’è un’ampia selezione degli aforismi dei concorrenti vincitori e menzionati nelle diverse sezioni editi, inediti e italiani all’estero.
Nell’antologia della Joker Edizioni c’è anche uno spazio per coloro che hanno partecipato con i loro inediti e che non hanno ricevuto nessuna menzione (“ma l’importante è partecipare”, come diceva il barone Pierre De Coubertin e questo vale ancora di più per un genere come quello aforistico che non finirà mai sotto i riflettori dei giornali e dei media e dove la posta in palio non è la gloria, ma la condivisione con una piccola comunità di lettori). In particolare in fondo all’antologia, alla voce “Aforismi degli altri autori concorrenti“, ci sono 360 aforismi, in pratica 4 aforismi per ognuno dei 90 concorrenti che hanno partecipato con i loro inediti. A testimonianza che, anche se non sono stati premiati, alcuni di loro hanno scritto degli aforismi davvero molto belli vorrei riportare qui di seguito, (secondo un mio criterio di scelta personale), una selezione di 40 aforismi che mi sono particolarmente piaciuti (un modo anche per dare visibilità non solo agli autori più conosciuti, premiati o menzionati, ma anche a questa piccola e meno visibile comunità di aforisti). Molto originali anche i titoli delle diverse sillogi presentate. In alcuni di essi gli aforismi possono diventare cerebrolapilli, brachilogismi, scolii, rimasugli, piccoli alfabetieri, frantumi, congetture, pillole dulcamare, essenze pensanti, lacerti, scricchiolii, caramelle dell’imperatore, miniminterpassibili, perle del drago, spirali, bengala, alambicchi, orticarie, diari dell’impermanenza, etc
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Torinesi riservati – Per i torinesi i dispiaceri sono come l’oro: mai mostrarli in pubblico. (Barbara Accossato – Torino in sintesi)
Nulla ci salverà dall’aver imparato, dopo tanti naufragi, a nuotare.(Valeria Amerano – Orticaria)
Matematica e politica – La differenza tra matematica e politica sta tutta nell’approccio intellettuale: la prima, dato un problema, cerca la soluzione più rapida; la seconda, individuata una serie di soluzioni acconce, si mette d’impegno per creare il problema che vi si adatti. (Sergio Angeli – Varie ed eventuali)
Il monoteismo mi fa paura. Con tanti déi ne trovavi sempre uno disposto a stare dalla tua parte. Ma se il dio unico ce l’ha con te non hai proprio scampo. (Alida Bazzini – Dell’invidiabile sciocchezza)
La Fede è avere lo spirito per praticarla. (Federico Benincasa – Ognuno è qui)
Lodare è sempre un verbo riflessivo. (Felice Cesare Bonalumi – Aforismi della tigre)
Il suicidio è la più sincera forma di autocritica. (Paolo Borsoni – L’attenzione lieve)
L’aforisma è come un anello. Sta solo su certe dita. (Luca Bruno – Silloge di aforismi)
Essere vicini agli ultimi non basta. Occorre farsi ultimi.(Piero Buscioni – Bengala)
Più stiro i miei pantaloni, più mi rendo conto che la piega è un’incongruenza necessaria. (Alberto Callegaro – Ci vediamo giovedì, sotto il ciel di Tel Aviv)
La musica è la risposta a domande che non ci sono. (Ilaria Campese – Spirali)
Chi si trattiene ai lati del silenzio può ascoltare limpidamente la voce di Dio. (Gabriele Cappelletti – Aforismi veri, vitali e costruttivi)
Al posto della saggezza la saggistica. (Carlo Carlucci – Miniminterimpassibili)
Il dolore è l’unica proprietà che nessuno tenterà mai di sottrarre agli altri. (Giuliano Cuccurullo – Massime, in breve)
Si è davvero vecchi quando soffiando sulle candeline al proprio compleanno si iniziano ad esprimere desideri per gli altri. (Maurilio Di Stefano – Il mondo non è poi un brutto posto, a osservarlo da lontano…)
Lui capì di non avere più nulla da dirle. E poiché era una persona seria, non glielo disse mai. (Enrico Fagnano – Solo poche persone)
Le emozioni sono i remi della barca del pensiero. (Alessandra Ferrari – Attraverso il tempo…)
Preferisco di gran lunga la realtà alla finzione: è più facile da manipolare. (Fabrizio Gammadrella – Ognuno sta solo sul cuor della terra… fortuna!)
La censura che si esercitava un tempo bruciando i libri, la si compie oggi producendone in quantità esagerata. (Giorgio Gramolini – Parole insoddisfatte)
Niente è più astratto di un autoritratto. (Stefano Iatosti – Congetture)
I figli di papà crescono solo quando restano orfani. (Martino Marangon – Dure sentenze)
Solo al momento della morte, questo nostro orologio sconnesso della vita darà l’ora esatta. (Emanuele Marcuccio – I miei aforismi)
Abitudine: l’abito che ci sta più comodo. (Carmen Maringola – La grazia e la leggerezza)
La matematica è la metafisica della ragione e la religione è la metafisica del cuore. (Gabriele Martufi – Pensieri ribelli)
La cosa che odiamo maggiormente nella tristezza, è la gravità; lei e la sua forza di tirare sempre verso il basso. (Eleonora Milanesi – Di fronte a un caffè…)
La realtà è l’unica cosa che non riusciamo a immaginare. (Arturo Montieri – SinteticaMente)
Età – Dopo una certa età le donne non cercano più l’amante, ma l’amatore. (Raffaele Olivieri – Piccolo alfabetiere attuale)
L’intelligenza di un uomo è virtù dell’intero vicinato. La stupidità è sempre un affare privato (Luca Ormelli – Scolii a me stesso)
L’amante non ha mai le mestruazioni. (Mario Pennacchio – Non c’è niente di più facile che scrivere aforismi)
Il nero snellisce la democrazia (Simone Piazzesi – Rimasugli di penna)
Sul lavoro ci si trova spesso davanti a un dilemma: o ti sporchi le mani o ti sporchi la coscienza. Visto che siamo nell’era dell’immagine, molti scelgono di insudiciare la parte che non è visibile. (Graziella Poluzzi – Cerebrolapilli)
La riflessione è un pensiero con qualche chilo in più. (Carlotta Rava – 50 cose della vita. Riflessioni allo specchio)
Se il dolore è profondo la beneficienza non serve perché è superficiale. (Emilio Rega – Il martello e la falce)
Meglio portarsi dietro l’orrore che l’errore. (Elena Ribet – Senti menti)
Conscio del mio valore, so di avere stoffa pur essendo nudo. (Pierluigi Rienzi – In alternativa, vai dal parrucchiere)
Vincere è quasi sempre perdere qualcosa di essenziale. (Piero Salmoiraghi – Modus ponendo ponens)
Agli dei chiediamo sempre miracoli. Nessuno chiede loro conto di un mondo che non dovrebbe avere bisogno di miracoli. (Alvaro Strada – Scegliere è condannare)
I torinesi, oltre che arguti, sono sottili. In perfetta sintonia con le polveri della loro frizzante aria subalpina. (Marino Tarizzo – Torino in sintesi)
Il cuscino è la palestra del sognatore. (Massimo Tortola – La politica delle nostre vite)
Non c’è nulla su un foglio di carta ancora bianco se non un risparmio di sangue. (Flavio Vacchetta – Fango negli occhi)
Il premio andrebbe assegnato di diritto all’operato di Fabrizio. Confido che la tua statura di aforista (per tacere del tuo lavoro di teorico) non necessiti della posterità, come accadde a Flaiano, da te opportunamente rammentato. Un saluto, Luca Ormelli
L’opportunità che ci viene data dal Premio “Torino in sintesi” di pubblicare aforismi è particolarmente meritoria in un paese come l’Italia dove sia lettori che editori tendono a privilegiare altri generi di scrittura. L’importanza dell’aforisma invece io credo sia fondamentale in un mondo in cui si parla troppo e male. Sia il benvenuto nella cerchia degli aforisti chi va ancora in cerca di un pò di purezza e di sagacia linguistica.
Grazie per aver citato un mio aforisma, ispirato da una mia poesia edita.
L’aforisma di Alvaro Strada potrebbe stare in un’antologia dell’aforisma perfetto.
Sì è davvero un bel aforisma. Purtroppo di molti autori inediti che sono nell’antologia non ho nessun riferimento. Impossibile contattarli.
iniziativa assolutamente lodevole, questa raccolta. rispondo ad una osservazione di fabrizio caramagna dicendo che per contattare i vari autori, basta immettere il loro nome su google. alcuni di loro hanno siti, blog e immancabile facebook.grazie!