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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’agricoltura e i contadini. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla terra, Frasi, citazioni e aforismi sul cibo e gli alimenti, Frasi, citazioni e aforismi sulla campagna, Frasi, citazioni e aforismi sul clima e i cambiamenti climatici e Frasi, citazioni e aforismi sui vegetariani e i vegani.
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Frasi, citazioni e aforismi sull’agricoltura e i contadini
Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
(Franco Arminio)
Ho visto al tempo mio cento artigiani, cento contadini, più saggi e più felici di molti rettori d’università.
(Michel De Montaigne)
Solo col lavoro agricolo può aversi una vita razionale, morale. L’agricoltura indica cos’è più e cos’è meno necessario. Essa guida razionalmente la vita. Bisogna toccare la terra.
(Lev Tolstoj)
Vale la pena dedicarsi all’agricoltura, soprattutto quando vedo il sorriso di mio padre, vecchio contadino, e lo confronto con gli occhi tristi degli impiegati schiavi di un computer e di una scrivania: perché il contatto con la terra, il lavoro nei campi riescono a donare quello che altri meravigliosi, remunerativi, fantastici lavori non daranno in una vita intera.
(Pia Pera)
Il contadino che semina compie il più grande atto di fede. La terra premia o condanna come un inflessibile giudice che non rivela mai i motivi del suo giudizio. E bisogna davvero credere nel futuro per affidare un seme fragile alle forze del vento, dell’acqua e del sole.
(Fabrizio Caramagna)
Nessuna razza può prosperare fintanto che non impara che c’è altrettanta dignità nel coltivare un campo che nel comporre una poesia.
(Booker T. Washington)
Impara nella semina, insegna nel raccolto, ed in inverno godi.
(William Blake)
Il contadino vive con saggezza le diverse stagioni, quella della semina, della lunga attesa e della mietitura, e sa che oltre le quattro stagioni ce n’è una quinta che è la stagione dell’imprevisto.
(Fabrizio Caramagna)
Chiunque riesca a far crescere due spighe di grano o due fili d’erba dove ne cresceva uno solo, rende un servizio al suo Paese e all’umanità, tanto più grande dell’intera progenie dei politicanti messi insieme.
(Jonathan Swift)
Il primo uomo fu un agricoltore, e ogni nobiltà storica riposa sull’agricoltura.
(Ralph Waldo Emerson)
Coltivare dei terreni può essere considerato un’arte liberale, una specie di poesia e pittura.
(William Wordsworth)
In campagna, dopo una giornata di lavoro, gli uomini alzavano il bicchiere di vino all’altezza del viso, lo osservavano, gli facevano prendere luce prima di berlo con cautela. Gli alberi centenari seguivano il loro destino secolo dopo secolo e una tale lentezza rasentava l’eternità.
(Pierre Sansot)
Dimenticare come zappare la terra e curare il terreno significa dimenticare se stessi.
(Mahatma Gandhi)
L’obiettivo finale dell’agricoltura non è la coltivazione di colture, ma la coltivazione e la perfezione degli esseri umani.
(Masanobu Fukuoka)
Nell’alternarsi delle stagioni, la terra racconta la storia del vento, della pioggia, delle pietre e delle radici e il vero contadino è colui che sa ascoltarle.
(Fabrizio Caramagna)
Un agricoltore, il cui grano vinceva sempre il primo premio alla fiera regionale, aveva l’abitudine di dividere i semi migliori con tutti i contadini del vicinato.
Quando gli chiesero perché, egli rispose:
“Il vento solleva il polline e lo trasporta da un campo all’altro, perciò se i miei vicini coltivassero un grano di qualità inferiore, l’impollinazione crociata impoverirebbe la qualità del mio raccolto.
Ecco perché ci tengo che essi piantino solo i semi migliori“.
Tutto ciò che diamo agli altri lo diamo a noi stessi.
(Anthony De Mello, la preghiera della rana)
Dall’agricoltura consegue il profitto più onesto, più stabile, meno sospetto: chi è occupato in quell’attività non nutre pensieri malevoli.
(Marco Porcio Catone)
Amate il guadagno facile, l’aumento annuale di stipendio, le ferie pagate. Desiderate sempre più cose prefabbricate.
Abbiate paura di conoscere i vostri vicini, e di morire, e avrete una finestra nel pensiero. Nemmeno il vostro futuro sarà più un mistero, la vostra mente sarà perforata in una scheda e messa via in un cassetto. Quando vi vorranno far comprare qualcosa vi chiameranno. Quando vi vorranno far morire per il profitto ve lo faranno sapere.
Ma tu amico, ogni giorno, fa’ qualcosa che non possa entrare nei calcoli. Ama il Creatore, ama la terra. Lavora gratuitamente.
(Wendell Berry)
L’agricoltura deve essere capace di mediare tra natura e comunità umana, con impegni ed obblighi in entrambe le direzioni. Coltivare bene richiede un consapevole riguardo verso tutte le creature, animate ed inanimate.
(Wendell Berry)
Voglio che la morte mi colga mentre pianto i miei cavoli, per niente preoccupato per lei e meno ancora del mio orto imperfetto.
(Michel de Montaigne)
Chi raccoglie d’estate è previdente; chi dorme al tempo della mietitura si disonora.
(Re Salomone)
L’agricoltura sembra tremendamente facile quando il tuo aratro è una matita, e sei lontano migliaia di chilometri dal campo di grano.
(Dwight Eisenhower)
Colui che pianta degli alberi ama gli altri oltre se stesso.
(Thomas Fuller)
Una zolla di terra è un grande santo, che guarisce e ripara e resuscita ogni cosa. Dentro di lei le cose malate diventano sane, la vecchiaia si trasforma in gioventù, la morte diventa vita. Eppure al giorno d’oggi le persone sono occupate a uccidere le zolle di terra. E’ una occupazione a tempo pieno.
(Fabrizio Caramagna)
E’ impossibile avere una società sana senza un giusto rispetto per la terra.
(Peter Maurin)
Levin non pensava a nulla, non desiderava nulla, altro che non restare indietro ai contadini e terminare nel modo migliore. Sentiva solo lo stridere delle falci e vedeva dinanzi a sé la figura diritta di Tit che si allontanava, il semicerchio curvo del terreno falciato, le erbe e le corolle dei fiori che si chinavano lente, a onda, intorno alla lama della falce e dinanzi a sé il termine della falciata, là dove sarebbe giunto il riposo.
(Lev Tolstoj, Anna Karenina)
Levin aveva perso ogni nozione del tempo e proprio non sapeva se fosse tardi o presto. Nel suo lavoro si era verificato un cambiamento che gli fece grande piacere. Mentre lavorava, aveva dei momenti nei quali dimenticava quello che faceva, si sentiva leggero, e proprio in quei momenti la falciata gli veniva fuori uguale e bella quasi come quella di Tit.
(Lev Tolstoj, Anna Karenina)
Ogni uomo è chiamato a porre amore nell’opera delle proprie mani, ogni uomo è chiamato ad essere un artista. La piccola fattoria di famiglia è uno degli ultimi posti – sono sempre più rari ogni giorno – in cui gli uomini e le donne (e anche ragazze e ragazzi) possono rispondere a questa chiamata ed essere un artista, ponendo amore nell’opera delle proprie mani. Si tratta di uno degli ultimi luoghi in cui il produttore è responsabile, dall’inizio alla fine, per la cosa fatta. Questo è certamente un valore spirituale, ma non è per questo motivo è impraticabile o antieconomico. Infatti, dall’esercizio di questa responsabilità, da questa donare amore con il lavoro delle mani, il contadino, l’azienda, il consumatore e la nazione tutta guadagnano in modo visibile. Guadagnano come qualità della vita, bontà del cibo, e longevità e affidabilità delle fonti di cibo.
(Wendell Berry)
Possiamo parlare come vogliamo di gigli e leoni rampanti, e spargere aquile in campi d’oro e d’argento; ma se l’araldica fosse guidata dalla ragione, un aratro in un campo da coltivare sarebbe lo stemma più nobile e antico.
(Abraham Cowley)
Verde significava acqua, il verde lavorato significava contadini e contadini significava agricoltura. Agricoltura significava cibo da mangiare e cibo di vendere, il che significava città e trasporti. Così è nata la civiltà.
(TK Naliaka)
Quando considero che non c’è al mondo un’attività più antica dell’agricoltura e nello stesso tempo indispensabile perché ci fornisce da mangiare e da vestire, mi stupisco che oggigiorno gli uomini l’apprezzino tanto poco. Eppure questo è un lavoro che permette di stare lontani dalle ambizioni e dalla cupidigia e di evitare le tentazioni, perché non c’è diletto maggiore di quello di occuparsi attentamente alla cura quotidiana dei propri giardini, degli orti, dei broli e dei campi.
(Giacomo Agostinetti)
L’agricoltura, che dovrebbe fondarsi su un’alleanza tra uomo e natura, è diventata invece una guerra.
(Carlo Petrini)
I tre princìpi di Slow Food e Terra Madre, sono buono, pulito e giusto. Il buono… va da sé. Il pulito: rispettare gli equilibri della Terra. Il giusto: giustizia sociale per gli agricoltori che stanno per scomparire ovunque. Se l’ottimo riso che stiamo mangiando è stato raccolto da lavoratori in nero sfruttati come schiavi, questo mi disgusta.
(Carlo Petrini)
Per millenni l’agricoltura è stata dipendente dal clima, subendone la variabilità, nel bene e nel male, ma da un secolo la produzione alimentare è diventata anche un potente fattore di cambiamento degli equilibri atmosferici, a causa dell’ingente quantità di energia fossile impiegata, della deforestazione tropicale e degli allevamenti intensivi.
(Luca Mercalli)
Se milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne. I prodotti agricoli a livello mondiale potrebbero essere sufficienti a sfamare tutti, se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento.
(Umberto Veronesi)
Nello spazio in cui vive un cacciatore possono vivere dieci pastori, cento contadini e mille giardinieri.
(Alexander von Humboldt)
Nonostante i difetti intrinseci all’umanità intera, fino a non molto tempo fa i contadini sono stati dei prodi, educati secondo le leggi inviolabili e a volte rigorosissime della natura. Ne hanno ereditato il buon senso, la resistenza e i ritmi. Hanno anche pagato pesanti tributi in occasione dei grandi conflitti, travolti da un’ideologia che, dopo aver tratto dal loro lavoro, al Nord come al Sud, profitti colossali ridistribuiti a una minoranza per lo più urbana, non lasciava loro più spazio.
(Pierre Rabhi)
Se ogni giorno beviamo un bicchiere di vino o spezziamo il pane lo dobbiamo ai milioni di contadini che da sempre hanno adottato la terra e che ci insegnano il metodo della vita. Che poi è la pazienza del tempo. Ma anche lo stupore di un semplice grazie.
(Luca Zaia)
Nel momento in cui ci accingiamo a fare un acquisto l’unico indicatore di riferimento che teniamo a mente è il prezzo. A noi interessa solo quello, non sapere dove e come è fatto quel che mangiamo, non cosa contiene, non quanta strada ha percorso per arrivare fino a noi, non se dà da vivere al contadino che lo ha prodotto.
(Carlo Petrini)
Impara dall’agricoltore ad avere pazienza, a lavorare duramente a rispettare le stagioni, e a non bestemmiare contro i temporali, perché sarebbe soltanto una perdita di tempo.
(Paulo Coelho)
L’agricoltura è l’arte di sapere aspettare.
(Riccardo Bacchelli)
I contadini portano le loro pesanti mani come se portassero dei vecchi utensili.
(Jules Renard)
Un contadino è un tronco d’albero che può spostarsi.
(Jules Renard)
Un contadino è più vero coi suoi abiti di fustagno tra i campi, che quando va a Messa la domenica con una sorta di abito da società. Analogamente ritengo sia errato dare a un quadro di contadini una sorta di superficie liscia e convenzionale. Se un quadro di contadini sa di pancetta, fumo, vapori che si levano dalle patate bollenti – va bene, non è malsano; se una stalla sa di concime – va bene, è giusto che tale sia l’odore di stalla; se un campo sa di grano maturo, patate, guano o concime – va benone, soprattutto per gente di città.
(Vincent Van Gogh)
Il contadino sopporta tutto il peso della giornata, si espone alla pioggia, al sole, al vento, per preparare col suo lavoro il raccolto che nel tardo autunno riempie i nostri granai. Se c’è un popolo che per questo lo disprezza e non gli accorda la giustizia e la libertà, erigete un alto muro attorno a questo popolo perché il suo respiro maleodorante non appesti l’aria in Europa.
(Félicité Robert de Lamennais)
Questa fraternità passiva, questo patire insieme, questa rassegnata, solidale, secolare pazienza è il profondo sentimento comune dei contadini, legame non religioso, ma naturale. Essi non hanno, né possono avere, quella che si usa chiamare coscienza politica, perché sono, in tutti i sensi del termine, pagani, non cittadini.
(Carlo Levi)
Da quando ho conosciuto i veri contadini, ogni bucolica mi è sembrata una bugia: anche le mie.
(Jules Renard)
«Romanzare» un contadino è quasi un insulto alla sua miseria. Il contadino non ha storia, o almeno non ha storia da romanzo.
(Jules Renard)
Per i contadini l’ora legale è un problema, perché non riescono a mettere avanti il gallo.
(Anonimo)
Sono sicuro che se vivessi in campagna per sei mesi diventerei un tipo così semplice, che nessuno si accorgerebbe più di me.
(Oscar Wilde)
Vagheggiano come una età di Saturno l’antica civiltà contadina. Chi la rimpiange, non l’ha mai conosciuta.
(Cesare Marchi)
Non soltanto col suo lavoro, ma spesso anche col proprio sangue il contadino feconda la terra.
(Léon Mirman)
L’alimentazione europea può diventare sicura e salubre solo grazie a un’agricoltura non contaminata, riconoscendo alla natura le sue autonome capacità produttive – messe in ombra da un distruttivo titanismo tecnologico – e bandendo progressivamente, ma rapidamente, i veleni chimici dalle campagne.
(Piero Bevilacqua)
In agricoltura si dovrebbe fare un uso assai più limitato di prodotti chimici ed entrare quanto più possibile in armonia con i processi naturali. Nell’immediato forse questo farebbe calare i profitti, ma nel lungo periodo sarebbe benefico.
(Dalai Lama)
Forse esagero, ma non di molto. Il mangiatore industriale infatti non sa che mangiare è un atto agricolo, non conosce più né immagina i collegamenti che esistono fra l’atto di mangiare e la terra ed è perciò necessariamente passivo e acritico, in parole povere, una vittima. Quando il cibo, nelle menti di coloro che lo mangiano, non è più legato all’agricoltura e alla terra, si soffre di un’amnesia culturale pericolosa e fuorviante.
(Wendell Berry)
Io non sono diretto verso nessun luogo pubblico, ma verso il mio terreno dove ho piantato vigne e alberi da frutta, e nella calura del giorno salgo verso la benefica ombra dei boschi.
(Wendell Berry)
Le tecnologie di produzione agricola veramente affidabili sono quelle che sono sostenibili nel lungo periodo. Devono evitare l’erosione, l’inquinamento, il degrado ambientale e lo spreco di risorse.
(Eliot Coleman)
Solo l’arte dell’agricoltura, che senza dubbio è vicinissima alla sapienza e, per così dire, sua consanguinea, non ha né discepoli né maestri.
(Lucio Giunio Moderato Columella)
Una mente senza istruzione non può dare i suoi frutti più di quanto non possa un campo, comunque fertile, senza coltivazione.
(Marco Tullio Cicerone)
Attraverso la cura e l’amore verso la terra, che solo l’uomo è in grado di dare, può sorgere un nuovo modello agricolo sostenibile ed innovativo.
(Wendell Berry)
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Proverbi sui contadini e l’agricoltura
Chi coltiva la sua terra si sazia di pane, chi insegue chimere è privo di senno.
(Libro dei Proverbi, Antico Testamento)
Il contadino trema sei mesi per il freddo e sei mesi per la paura.
(Proverbio cinese)
Proverbi italiani
Il coltivatore è solo, ma quelli che mangiano sono tanti.
Un contadino in piedi è più grande di un nobile in ginocchio.
Tanto vale l’uomo, tanto vale la sua terra.
Tre cose vuole il campo: buon lavoratore, buon seme, buon tempo.
L’occhio del contadino ingrassa il maiale.
Buon contadino d’un podere ne fa due, cattivo d’uno ne fa mezzo..
Contadino, scarpe grosse e cervello fino.
Il contadino che non vuol fatiche mieterà soltanto ortiche.
Il contadino sa solo quello che vuole, ma lo sa bene..
La ricchezza del contadino sta nelle braccia e chi ne vuole se ne faccia.
Nel paiolo del contadino bolle sempre qualcosa.
Pane e vino son la salute del contadino.
Solo chi zappa sa quant’è bassa la terra.
Cento fiorini in commercio danno pane e carne, e cento fiorini nell’agricoltura appena erbaggi e sale.
Chi getta un seme l’ha da coltivare se vuol vederlo a tempo vegetare..
Chi semina buon grano, ha poi buon pane.
Dove non va acqua ci vuol la zappa.
Il buon lavoratore rompe la cattiva annata.
Il concime fa il foraggio, e il foraggio fa il concime.
La ricchezza del contadino sta nelle braccia e chi ne vuole se ne faccia.
La vanga ha la punta d’oro, la zappa d’argento, l’aratro di ferro.
Le vacche nella stalla arricchiscono la borsa.
Loda il gran campo e il piccolo coltiva.
Se ari male, peggio mieterai.
Se ogni uccello conoscesse il miglior grano, poco da mietere resterebbe al villano.