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Frasi, citazioni e aforismi sul giudice

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Frasi, citazioni e aforismi sul giudice

Il giudice è l’interprete della giustizia.
(San Tommaso d’Aquino)

I giudici devono giudicare senza ritardo, senza parzialità, senza favoritismi, senza corruzione, con mani pulite e incorrotte.
(Re Giacomo I d’Inghilterra)

Il legislatore deve essere l’eco della ragione e il giudice l’eco della legge.
(Pitagora)

Il giudice è l’organo centrale del processo, è il centro verso cui tutto confluisce. È il giudice che prende le decisioni: rispetto a lui, l’attività del pubblico ministero è servente. Per la Costituzione italiana è soggetto soltanto alla legge. E, proprio per questo, non deve essere oggetto né di premi né di punizioni. C’è un’espressione latina che sintetizza efficacemente questo aspetto: sine metu sine spe, senza timore e senza speranza, che riecheggia l’antico regolamento di disciplina militare, cioè non per timore di punizione o per speranza di ricompensa, ma per la coscienza di adempiere al proprio dovere.
(Pier Camillo Davigo)

Ricordati soprattutto che non puoi essere giudice di nessuno. Giacché non può esistere sulla terra giudice di un criminale se quello stesso giudice prima non abbia compreso che egli è un criminale al pari di quell’uomo che gli sta di fronte e che egli stesso è colpevole, forse, più di chiunque altro di quel crimine. Solo quando avrà compreso questo, un uomo potrà diventare giudice. Per quanto possa sembrare assurda, questa è la verità.
(Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)

La giustizia non è solo una questione di codici e procedure. E’ anche, anzi, questione di giudici e di ethos che essi si portano dietro. Prima che questione giuridica, è questione culturale.
(Gustavo Zagrebelsky)

A volte l’Italia sembra una nazione abitata soltanto da imputati e giudici.
(Fabrizio Caramagna)

Il giudice comanda con l’anima sull’anima dei concittadini.
(Platone)

Senza sottomissione alla legge il giudice diventa tiranno.
Troppo sottomesso, diventa un burocrate.
(Fabrizio Caramagna)

Coloro che vengono scelti come giudici devono comprendere la propria ingente responsabilità, poiché un giudice deve battersi per scoprire la verità affinché il suo giudizio sia sempre imparziale e obbiettivo. Egli deve, inoltre, combattere per superare la paura e resistere a tentazioni come guadagni monetari e favoritismi, o qualsiasi altra pratica che potrebbe impedirgli il giusto adempimento dei propri doveri.
(Haile Selassie)

Il giudizio, nel senso pieno di divisione del bene dal male, dei giusti dai reprobi, è prerogativa solo divina. Il vero giudizio sarà dunque solo quello finale e non sarà pronunciato da un uomo su un altro uomo. Il giudizio di quaggiù accerta una responsabilità solidale e mira piuttosto a ricomporre che non a sancire una frattura, attraverso un comune e compassionevole riconoscimento di colpevolezza.
(Gustavo Zagrebelsky)

Il maggior errore del giudice è di credersi immune dalla responsabilità del delitto per il quale un altro è condannato; è di credersi membro di una società migliore, di una società di eletti.
(Gustavo Zagrebelsky)

Un giudice senza umanità è un giudice senza giustizia.
(Libero Bovio)

I giudici sbagliano, come gli arbitri. Ma non devono dare impressione di sbagliare sempre a favore di una squadra.
(Fabrizio Caramagna)

Il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore. infatti il processo, e non solo quello penale, è di per sé una pena che giudici e avvocati devono abbreviare rendendo giustizia.
(Piero Calamandrei)

All’avvocato, quando tratta col giudice, non disdice l’umiltà: che non è né viltà né piaggeria di fronte all’uomo, ma reverenza civica all’altezza della funzione.
(Piero Calamandrei)

Il giudice è il diritto fatto uomo; solo da questo uomo io posso attendermi nella vita pratica quella tutela che in astratto la legge mi promette: solo se questo uomo saprà pronunciare a mio favore la parola della giustizia, potrò accorgermi che il diritto non è un’ombra vana.
(Piero Calamandrei)

Bisognerebbe che ogni avvocato, per due mesi all’anno, facesse il giudice; e che ogni giudice, per due mesi all’anno, facesse l’avvocato. Imparerebbero così a comprendersi e a compatirsi e reciprocamente si stimerebbero di più.
(Piero Calamandrei)

Ascolta:
una volta un giudice come me
giudicò chi gli aveva dettato la legge:
prima cambiarono il giudice
e subito dopo
la legge.
(Fabrizio De André)

Nei nostri tribunali sta scritto che tutti sono eguali davanti alla legge; ma siccome i giudici non possono leggere quelle parole, perché sono scritte dietro le loro spalle, non hanno l’obbligo di ricordarsene sempre.
(Paolo Mantegazza)

Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.
(Stanislaw Jerzy Lec)

Ci sono due specie di giustizia: avere un avvocato che conosce bene la legge, e un avvocato che conosce bene il giudice!
(Coluche)

I giudici affamati firmano rapidamente la sentenza, e dei disgraziati vengono impiccati perché i giurati possano pranzare.
(Alexander Pope)

Il giudice che condanna un innocente o è convinto della sua colpevolezza, o è ancora più colpevole della vittima.
(Roberto Gervaso)

Quando viene assolto un colpevole, è condannato il giudice – Judex damnatus ubi nocens absolvitur.
(Publilio Siro)

Con cattive leggi e buoni funzionari si può pur sempre governare. Ma con cattivi funzionari le buone leggi non servono a niente.
(Otto von Bismarck)

I complici del giudice non mi fanno meno paura di quelli dell’imputato.
(Fabrizio Caramagna)

Il buon giudice non deve piegare le leggi alla sua condizione, ma piegare la sua condizione in conformità delle leggi.
(Antonio de Guevara)

Il giudice non deve guardare se le leggi sono giuste, deve solo applicarle in modo giusto.
(Anatole France)

Il giudice deve essere soltanto la bocca della legge.
(Montesquieu)

Non è il giudice che condanna, ma la legge.
(Proverbio danese)

Il pericolo nuovo che incombe sulla giustizia è la politicizzazione dei giudici… Il magistrato che scambia il suo seggio con un palco da comizio cessa di essere magistrato.
(Piero Calamandrei)

I magistrati fanno bene quando da pubblici ministeri fanno i pubblici ministeri e non i poliziotti o i giudici; quando da giudici fanno i giudici e non i pubblici ministeri o i poliziotti; quando rimangono indipendenti ed evitano anche di non apparirlo; quando rispettano gli altri poteri dello Stato e non cercano vie pseudogiudiziarie a discutibili riforme politiche; quando difendono la loro indipendenza, ma non camuffano da indipendenza i loro interessi corporativi; quando agiscono su, fatti e non su teoremi.
(Francesco Cossiga)

Se una volta il giudice era considerato la bocca della legge, oggi viviamo un tempo in cui la bocca del giudice sembra essere diventata essa stessa la legge.
(Domenico Airoma)

Quali che possano essere le “nuove sovranità”, anche il giudice d’oggi, quello che concorre alla “fabbrica” del diritto, come “creatore” del diritto, quello che vuole dettare “indirizzi”, dovrà tener bene a mente che un giudice è sempre un giudice. La toga è la sua forza, ma anche il suo limite invalicabile.
(Domenico Marafiotti)

Le istituzioni sono come fortezze: raggiungono lo scopo solo se è buona la guarnigione, cioè l’elemento umano.
(Karl Popper)

Nessuno può essere giudice in una sua causa – Nemo iudex in causa sua.
(Publilio Siro)

Guarda come quel giudice inveisce contro quel povero ladro; presta l’orecchio, scambiali di posto è, oplà, chi è il giudice, chi è il ladro?
(William Shakespeare)

Fanno meno danno cento delinquenti che un cattivo giudice.
(Francisco de Quevedo)

Al giudice occorre più coraggio ad essere giusto apparendo ingiusto, che ad essere ingiusto apparendo giusto.
(Piero Calamandrei)

I giudici non godono di molto credito e questo mi lascia l’amaro in bocca dopo un terzo di secolo accanto a colleghi che in alcuni casi sono stati uccisi per avere fatto il loro dovere.
(Francesco Saverio Borrelli)

Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
(Giovanni Falcone)

Non rimpiango niente, anche se a volte percepisco nei miei colleghi un comprensibile desiderio di tornare alla normalità: meno scorte, meno protezione, meno rigore negli spostamenti. E allora mi sorprendo ad aver paura delle conseguenze di un simile atteggiamento: normalità significa meno indagini, meno incisività, meno risultati. E temo che la magistratura torni alla vecchia routine: i mafiosi che fanno il loro mestiere da un lato, i magistrati che fanno più o meno bene il loro dall’altro, e alla resa dei conti, palpabile, l’inefficienza dello Stato.
(Giovanni Falcone)

Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno.
(Paolo Borsellino)

L’avverto, signor giudice. Dopo questo interrogatorio lei diventerà una celebrità. Ma cercheranno di distruggerla fisicamente e professionalmente. E con me faranno lo stesso. Non dimentichi che il conto che ha aperto con Cosa Nostra non si chiuderà mai. È sempre del parere di interrogarmi?
(Tommaso Buscetta)

Sempre, tra le tante sofferenze che attendono il giudice giusto, vi è anche quella di sentirsi accusare, quando non è disposto a servire una funzione, di essere al servizio della fazione contraria.
(Piero Calamandrei)

L’indipendenza dei giudici è un duro privilegio, che impone, a chi ne gode, il coraggio di restar solo con se stesso, a tu per tu, senza nascondersi dietro il comodo schermo dell’ordine superiore.
(Piero Calamandrei)

Il giudice non solo deve essere, ma anche apparire indipendente.
(Sandro Pertini)

Al processo della gallina, la volpe non dovrebbe far parte della giuria.
(Thomas Fuller)

L’avvocato della parte civile e l’avvocato della difesa si insultano davanti al giudice. «Lei è un ignorante» dice uno. «E lei è un cretino» ribatte l’altro. «Bene» interviene il giudice, «ora che vi siete presentati, possiamo cominciare».
(Anonimo)

Nemmeno il più saggio dei giudici sa giudicare un litigio fra parenti.
(Proverbio)

Un giudice che festeggia un milione di secoli di carcere irrogati.
(Carlo Ferrario)

La colpevolezza è il rapporto tra l’atto e la coscienza. Il giudice conosce il primo termine del rapporto, ma Dio solo conosce il secondo.
(Henri Boucher)

Un uomo non può chiamarsi reo prima della sentenza del giudice, né la società può toglierli la pubblica protezione, se non quando sia deciso ch’egli abbia violati i patti coi quali le fu accordata.
(Cesare Beccaria)

Nel giudice non conta l’intelligenza, la quale basta che sia normale per poter arrivare a capire come incarnazione dell’uomo medio, «quod omnes intellegunt»: conta soprattutto la superiorità morale, la quale dev’esser tanta da far sì che il giudice possa perdonare all’avvocato di esser più intelligente di lui.
(Piero Calamandrei)

L’integrità è la prima virtù di un giudice, essa viene prima di tutte le altre.
(Louis Joseph Mabire)

L’avvocato che si lagna di non essere capito dal giudice, biasima non il giudice, ma se stesso. Il giudice non ha il dovere di capire: è l’avvocato che ha il dovere di farsi capire fra i due, quello che sta a sedere, in attesa, è il giudice; chi sta in piedi, e deve muoversi e avvicinarsi anche spiritualmente, è l’avvocato.
(Piero Calamandrei)

L’avvocato, che nel difendere una causa entra in aperta polemica col giudice, commette la stessa imprudenza dell’esaminando, che durante la prova si prende a parole coll’esaminatore.
(Piero Calamandrei)

Disse il cliente nello scegliersi il difensore: «Eloquente e furbo: ottimo avvocato»!
Disse il giudice nel dargli torto: «Chiacchierone e imbroglione: avvocato pessimo!».
(Piero Calamandrei)

Molti giudici sono così fieri della loro incorruttibilità che dimenticano la giustizia.
(Oscar Wilde)

Molti giudici sono incorruttibili, nulla può indurli a fare giustizia.
(Bertolt Brecht)

Il solo ammonimento ai giudici di giudicare secondo scienza e coscienza, non basta. Ci vorrebbero delle norme per stabilire quanto piccola può essere la conoscenza e quanto grande la coscienza.
(Karl Kraus)

Che cosa può sperare l’innocenza, quando coloro che si ergono a suoi giudici sono corrotti!
(Philip Massinger)

Il giudice nelle cui vene non scorre sangue umano, giudica il peccatore con rigore inesorabile.
(Ludwig Feuerbach)

Un giudice che non sa punire finisce per diventare compagno del delinquente.
(Goethe)

Proprio per questo dovrebbero essere i giudici i più strenui difensori dell’avvocatura: poiché solo là dove gli avvocati sono indipendenti, i giudici possono essere imparziali; solo là dove gli avvocati sono rispettati, sono onorati i giudici; e dove si scredita l’avvocatura, colpita per prima è la dignità dei magistrati, e resa assai più difficile ed angosciosa la loro missione di giustizia
(Piero Calamandrei)

Abbiamo i poteri economici, i poteri mafiosi, e anche il potere eticamente intransigente della Chiesa, che continua ad assumere l’atteggiamento di giudice supremo addirittura in rappresentanza di Dio. Il potere temporale della Chiesa rischia di allontanare sempre più gente dal Vangelo. La Chiesa ha fatto di se stessa un dogma, dimenticando di predicare gli insegnamenti di Gesù.
(Don Andrea Gallo)

L’esperimento è il solo giudice della «verità» scientifica.
(Richard Feynman)

Ho un padrone: è il dovere; ho un giudice: sono io.
(Victor Hugo)

La coscienza è il miglior giudice che un uomo onesto possa avere.
(José de San Martín)

Ogni uomo è giudice di se stesso e si punisce a dovere.
(Patricia Highsmith)

Ciascuno è il miglior giudice di se stesso. Il problema però è che è anche il più furbo degli imputati
(Comeprincipe, Twitter)

Abbiamo bisogno di persone che testimonino contro il nostro giudice interiore, che tengano i registri delle nostre manchevolezze e trasgressioni. Abbiamo bisogno di gente che ci convinca che non siamo così cattivi come pensiamo di essere.
(Eric Hoffer)

Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.
(Aristotele)

Il suicidio è una condanna a morte della cui esecuzione il giudice incarica il condannato.
(Guido Morselli)

Una coscienza senza Dio, è un tribunale senza giudice.
(Alphonse de Lamartine)

Il Buon Dio è migliore giudice di noi.
(Charles de Foucauld)

I giorni ancora di là da venire sono i giudici più saggi.
(Pindaro)

La posterità è un giudice imparziale.
(Pierre-Claude-Victor Boiste)