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Frasi, citazioni e aforismi di Hugo Von Hoffmansthal

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Hugo von Hofmannsthal (Vienna, 1 febbraio 1874 – Vienna, 15 luglio 1929) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo.

In uno dei suoi libri più celebri, “Il libro degli amici”, predomina la scrittura breve e aforistica: in essa Hugo Von Hoffmansthal mescola i suoi pensieri e aforismi a quelli di autori celebri e antichi.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi di Hugo Von Hoffmansthal. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi di Johann Wolfgang Von Goethe, Le frasi più belle di Thomas Mann e Frasi e poesie di Rainer Maria Rilke.

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Frasi, citazioni e aforismi di Hugo Von Hoffmansthal

Di solito, non sono le parole ad essere nel potere degli uomini, ma sono gli uomini ad essere nel potere delle parole.
[Für gewöhnlich stehen nicht die Worte in der Gewalt des Menschen, sondern die Menschen in der Gewalt der Worte.]

Potremmo entrare in un nuovo, significante rapporto con tutto il creato, se cominciassimo a pensare col cuore.

Dio ci da l’anima, ma il genio dobbiamo acquistarlo con l’immaginazione.

Prima diventare capace d’amore, poi imparare che spirito e corpo sono una cosa sola.

Solo nell’opera d’arte è la Verità, e tutto il resto non è che un gioco di specchi.

Soltanto la morte può sciogliere un vero matrimonio. Anzi non può scioglierlo neppure la morte.

Sentirsi bambini, comportarsi come bambini, è l’arte commovente degli uomini maturi.

C’è molta tristezza nel mondo e molte cose belle. A volte la tristezza sembra avere più potere di quanto si possa sopportare, ma poi la bellezza rafforza di nuovo e tocca delicatamente la nostra anima.

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Il libro degli amici (Buch der Freunde, 1922)

I caratteri semplici, non i complessi, sono difficili a capire.

Si hanno un po’ meno amici di quanto si supponga, ma un po’ più di quanto si sappia.
[Man hat etwas weniger Freunde, als man annimmt, aber etwas mehr, als man kennt.]

L’aquila non può levarsi in volo al livello del terreno; bisogna che saltelli faticosamente su una roccia o su un tronco d’albero: ma da lì si lancia alle stelle.

Il genio crea concordanza tra il mondo in cui vive e il mondo che vive lui.
[Das Genie bringt Übereinstimmung hervor zwischen der Welt, in der es lebt, und der Welt, die in ihm lebt.]

Una certa dose d’orgoglio è un utile ingrediente del genio.

Scambiandosi i loro pensieri, gli uomini comunicano come nei baci e gli abbracci; chi accoglie un pensiero non riceve qualcosa, ma qualcuno.

Pochissimi sono coloro che hanno veramente voluto, anche un attimo solo della loro vita, o veramente amato.

Una piuma può tornire un ciottolo, se la conduce la mano dell’amore.
[Eine Flaumfeder kann einen Kieselstein rundschleifen, sofern sie von der Hand der Liebe geführt wird.]

Cinque destini guidano l’uomo: la sua natura spirituale, il suo corpo, il suo popolo, la sua terra, la lingua: sollevarsi sopra tutti e cinque, questo è il divino.

Dove trovare se stesso? Sempre nell’incantesimo più profondo che tu abbia conosciuto.

La pittura trasforma lo spazio in tempo, la musica il tempo in spazio.

Il peggiore stile nasce quando si imita qualcosa e allo stesso tempo si tiene a far sapere che ci si sente superiori a ciò che si è imitato.

Non già conoscere molte cose, ma mettere molte cose in contatto, questo è uno dei primi gradini dello spirito creativo.

Buon gusto è la facoltà di reagire continuamente all’esagerazione.

I più pericolosi dei nostri pregiudizi regnano in noi contro noi stessi. Dissiparli è creatività

L’uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé; ma ha bisogno del mondo per scoprire quello che ha dentro di sé; a questo sono però necessarie l’azione e la sofferenza.

Il presente è il lato assolutamente doloroso dell’esistenza – ma soltanto provvisorio.

Se l’amore ha uno ‘scopo’, in senso trascendentale, dovrebbe essere che nel suo fuoco l’uomo, che continuamente si scompone in parti sempre più intime, si fonde in una unità.

L’egoismo non pecca tanto nelle azioni quanto nell’incomprensione.

Amore e odio di se stessi sono le più profonde tra le forze produttive del mondo.

Si può arrivare ai sessant’anni senza avere un’idea di ciò che sia un carattere. Nulla è più oscuro delle cose che abbiamo continuamente tra le labbra.

Di tanti vuoti è costruita la pienezza dell’esistenza umana.

Ogni uomo ha partecipato, bambino, ai ricordi dei suoi nonni, partecipa, vecchio, alle speranze dei suoi nipoti; abbraccia così cinque generazioni e da cento a centoventi anni.

Si è tante persone quante volte si è scolari.

‘Riconoscere il merito’ e ‘credere’ in qualcuno sono concetti pertinenti a sfere ben distinte.

Gli amici non sono né molti né pochi, ma in numero sufficiente.

Un’ora di contemplazione val meglio che un anno di devozione.

La vera poesia si tiene ugualmente lontana dalla insensibilità e dal sentimentalismo.

L’età dell’uomo, vista dal di dentro, è eterna giovinezza.

Dio disse: Io ero un tesoro che nessuno conosceva e volli essere conosciuto. Allora creai l’uomo.

Al principio della vita si è soggettivi al massimo e si comprende men che mai il soggettivismo degli altri.

La morte stessa non è, per chi vi rifletta, cosa così seria come il matrimonio.

La gioia richiede più abbandono, più coraggio che non il dolore. Abbandonarsi alla gioia significa appunto sfidare il buio, l’ignoto.

La vittoria morale è spesso un vittorioso suicidio.

Non esistono due uomini al mondo che una indiscrezione diabolicamente escogitata non possa far diventare nemici mortali.

La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie.

La stupidaggine degli intelligenti, la goffaggine dei raffinati, dove hanno radice? Nella smania sfrenata d’imitazione.

Riconoscere il merito è più difficile che entusiasmarsi.

Ogni nuova conoscenza determina scomposizione e integrazione.

Solo da ciò che sembra perfettamente chiaro, da toccare con mano, può procedere l’alta virtù del mistero.

Come sentiamo, così vogliamo essere sentiti.

I bambini sono divertenti proprio perché si possono divertire con poco.

La vita è integrale conciliazione dell’inconciliabile.

In gioventù ci attira il cosiddetto interessante, in età più matura il buono.

Lasciare una donna amata è segno di fantasia esaurita.

Le circostanze hanno meno potere di farci felici o infelici di quel che non si creda; ma l’anticipazione di circostanze future nella fantasia, un potere immenso.

Non si può pretendere che uno conosca tutto, ma piuttosto che, avendo conoscenza di una cosa, abbia conoscenza di tutto.

L’uomo superiore vive in pace con tutti senza agire come tutti. L’uomo volgare agisce come tutti e non va d’accordo con nessuno.