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Edith Stein, in religione Teresa Benedetta della Croce, (Breslavia, 12 ottobre 1891 – Auschwitz, 9 agosto 1942) è stata una monaca cristiana dell’Ordine delle Carmelitane Scalze, vittima della Shoah. Di origine ebraica, si convertì al cattolicesimo dopo un periodo di ateismo che durava dall’adolescenza. Venne arrestata nei Paesi Bassi dai nazisti e rinchiusa nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau dove, insieme alla sorella Rosa, terziaria carmelitana scalza, morì nelle camere a gas nel 1942.
Edith Stein è stata la prima martire cattolica di origine ebraica ad essere canonizzata. Il 1 maggio 1987 fu beatificata e l’11 ottobre 1998 fu santificata da papa (l’anno successivo fu dichiarata patrona d’Europa).
Presento una raccolta delle frasi più belle di Edith Stein. Tra i temi correlati Le più belle frasi e poesie di Madre Teresa di Calcutta, Le frasi di Santa Teresa di Lisieux e Le frasi più belle di Anna Frank.
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Le frasi più belle di Edith Stein
Più si fa buio attorno a noi e più dobbiamo aprire il cuore alla luce che viene dall’alto
Dio conduce ciascuno per una via particolare: l’uno arriva più facilmente e più presto alla meta di un altro.
Il Cielo non prende niente senza ripagare smisuratamente.
La via della sofferenza è la più sicura per giungere all’unione con Dio.
L’invocazione “sia fatta la tua volontà” deve essere, nella sua interezza, la norma della vita cristiana; deve regolare il corso della giornata dal mattino alla sera, il volgere dell’animo e l’intera vita.
Non accettate nulla come verità che sia privo d’amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità. L’uno senza l’altro diventa una menzogna distruttiva.
Poiché la donna fu la prima ad essere tentata, il messaggio di grazia di Dio arrivò prima ad una donna e il consenso della donna ha sempre determinato il destino dell’intera umanità.
La vocazione non la si trova semplicemente dopo aver riflettuto ed esaminato le varie strade: è una risposta che si ottiene con la preghiera.
In fondo ciò che devo dire è sempre una piccola, semplice, verità: come imparare a vivere con la mano nella mano del Signore.
L’essenziale è solo che ogni giorno si trovi anzitutto un angolo tranquillo in cui avere un contatto con Dio, come se non ci fosse nient’altro al mondo.
Se Dio è in noi e se Dio è amore, è inevitabile che noi siamo fratelli: perciò il nostro amore del prossimo è la misura del nostro amore a Dio.
Ciò che possiamo fare, in paragone a quanto ci viene dato, è sempre poco.
Lei potrà aiutare meglio gli altri se si preoccuperà il meno possibile di come farlo e sarà il più possibile semplice e gioiosa.
Chi ha raggiunto un più alto grado di umanità rispetto alla grande massa non può considerare tale grado come un personale segno di distinzione. Si tratta piuttosto di un segno di nobiltà, che impegna a lavorare per gli altri e presso di loro.
Dall’Io e dal Tu emerge il Noi in guisa di un Soggetto di grado più elevato.
Non si deve porre una scadenza al Signore.
Dio non è costretto a servirsi di un’unica persona.
Dio è la verità. Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no.
Chi crede sa che esiste Uno il cui sguardo non è limitato da nessun orizzonte.
Uno che tutto abbraccia e tutto compenetra.
Colui che non tiene salde in mano le redini di tutto se stesso, non è affatto all’altezza di determinarsi in modo realmente libero; anzi, si lascerà sempre influenzare.
Durante il periodo immediatamente prima e anche per molto tempo dopo la mia conversione … credevo che condurre una vita religiosa significasse rinunciare a tutte le cose terrene e vivere solo nel pensiero di Dio. Gradualmente però mi sono resa conto che questo mondo richiede ben altro da noi … io credo persino: più uno si sente attirato da Dio e più deve “uscire da se stesso”, nel senso di rivolgersi al mondo per portare ivi una divina ragione di vivere.
Bisogna considerarsi davvero uno strumento e soprattutto ritenere le forze con cui si lavora (nel nostro caso l’intelletto) qualcosa che usiamo non noi, ma Dio in noi.
Quali siano le anime che dobbiamo ringraziare per gli avvenimenti decisivi della nostra vita personale, è qualcosa che sapremo soltanto nel giorno in cui tutto ciò che è nascosto sarà svelato
Concediti in chiesa tanto tempo quanto ti è necessario per trovare serenità e pace.
Ci sono stati degli individui che in seguito ad un’improvvisa mutazione della loro personalità hanno creduto di incontrare la misericordia divina.
Questo è stato il mio primo incontro con la croce e con la forza divina che trasmette ai suoi portatori … Fu il momento in cui la mia irreligiosità crollò e Cristo rifulse.
[dopo l’incontro con un credente]
Natale…Poniamo le nostre mani in quelle del divino Bambino, pronunciamo il nostro Sì al suo Seguimi, allora siamo suoi
Ogni donna che vive alla luce dell’eternità può realizzare la propria vocazione, sia essa il matrimonio, un ordine religioso o una professione.
La donna cerca naturalmente di abbracciare ciò che è vivente, personale, integro. Curare, custodire, proteggere, nutrire e favorire la crescita è il suo anelito naturale, materno.
Mettiamo le nostre mani nelle mani del Bambino divino, pronunciamo il nostro “Sì”, in risposta al suo “Seguimi”, e allora saremo cosa sua e la sua vita divina potrà traboccare liberamente in noi.
Quando rinchiusi il libro mi dissi: questa è la verità.
(dopo aver letto la bibliografia di Santa Teresa d’Avila)
Con la delicatezza, cresca la capacità comprensiva; con la semplicità e la finezza, la forza diffusiva e comunicativa.
Empatia è acquisizione emotiva della realtà del sentire altrui: si rende così evidente che esiste altro e si rende evidente a me stessa che anch’io sono altra. Empatia è allora amore per la sua struttura, è il viversi in relazione
Anche l’azione dell’uomo dovrebbe servire a mettere sempre più in luce la somiglianza della natura con Dio. Ogni opera dovrebbe essere non solo utile (servire cioè ai fini dell’uomo), ma anche bella (cioè specchio dell’Eterno)
Il sentirsi a proprio agio nel mondo, la sazietà data dai piaceri da esso offerti, il desiderio anelante a questi piaceri nonché la conseguente accettazione di questo desiderio… agli occhi di Dio è una tenebra, inconciliabile con la luce divina.
Avevo già sentito prima delle severe misure contro gli ebrei. Ma ora cominciai improvvisamente a capire che Dio aveva posto ancora una volta pesantemente la Sua mano sul Suo popolo e che il destino di questo popolo era anche il mio destino.
(Nel 1931)
Sotto la Croce capii il destino del popolo di Dio che allora cominciava ad annunciarsi. Pensavo che capissero che si trattava della Croce di Cristo, che dovevano accettarla a nome di tutti gli altri. Certo, oggi comprendo di più su queste cose, che cosa significa essere sposa del Signore sotto il segno della Croce. Certo, non sarà mai possibile di comprendere tutto questo, poiché è un segreto.
(Nel 1933)
Chi si è messo dalla parte di Cristo risulta morto per il mondo, come il mondo risulta morto per lui.Egli porta sul suo corpo le stimmate del Signore.
Fino all’ultimo momento mia madre è rimasta fedele alla sua religione. Ma poiché la sua fede e la sua ferma fiducia nel suo Dio … fu l’ultima cosa che rimase viva nella sua agonia, ho fiducia che ha trovato un giudice molto clemente e che ora è la mia più fedele assistente, in modo che anch’io possa arrivare alla meta.
Una scientia crucis (la scienza della croce) può essere appresa solo se si sente tutto il peso della croce. Dì ciò ero convinta già dal primo attimo e di tutto cuore ho pronunciato: Ave, Crux, Spes unica (ti saluto, Croce, nostra unica speranza)
(Nel 1941)
Per anni i capi del nazionalsocialismo hanno predicato l’odio contro gli ebrei. La responsabilità… ricade anche su coloro che tacciono di fronte a tali eventi. Tutto ciò… viene da un governo che si definisce “cristiano”.
Che gli esseri umani potessero arrivare ad essere così, non l’ho mai saputo e che le mie sorelle e i miei fratelli dovessero soffrire così, anche questo non l’ho veramente saputo … in ogni ora prego per loro. Che oda Dio la mia preghiera? Con certezza però ode i loro lamenti