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La parola dandy ha sempre suscitato curiosità e interesse nel corso degli anni. Ma quali sono le origini di questo termine e qual è il suo significato?
Il significato attuale di “dandy” è quello di uomo elegante e raffinato (a volte è anche un po’ eccentrico e originale nell’abbigliamento), che affronta la vita con stile, buon gusto e belle maniere, ostentando fastidio per i modi e i costumi della massa,
Dandy è una parola inglese. Il primo uso del termine “dandy” risale all’Ottocento e viene associato a una figura di spicco della cultura britannica: Beau Brummell (pseudonimo di George Bryan Brummell, Londra, 7 giugno 1778 – Caen, 30 marzo 1840), noto soprattutto come Lord Brummel, conosciuto anche come il “re del dandismo”. Lord Brummel era un famoso gentiluomo dell’epoca, che si distingueva per il suo stile distintivo e per il suo interesse nella cura dei dettagli, ricercati e sontuosi. Il suo portamento eccentrico ed elegante contribuì a superare lo stile settecentesco, mettendosi alla spalle una moda fatta di parrucche finte e vestiti eccessivamente formali.
La parola dandy ha ispirato una varietà di opere artistiche e letterarie nel corso dell’Ottocento. Tra i più celebri rappresentanti del dandismo, che influì notevolmente sui movimenti culturali del 19° secolo e in particolare sul decadentismo, vanno ricordati Charles Baudelaire e Oscar Wilde. Quest’ultimo scrisse “Il ritratto di Dorian Gray”, in cui il protagonista Dorian Gray incarna tutti i tratti del dandy, elegante e ricercato non soltanto nel vestire, ma anche nei modi e nello stile di vita, con forme di individualismo, di ironico distacco dalla realtà e di rifiuto nei confronti della mediocrità borghese.
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Frasi celebri e divertenti sul dandy
Il dandy deve aspirare a essere sublime, senza interruzione. Deve vivere e dormire davanti a uno specchio.
(Charles Baudelaire, Il mio cuore messo a nudo)
Il dandismo, a suo modo, è un tentativo di asserire l’assoluta modernità della bellezza.
(Oscar Wilde, La verità delle maschere)
Il futuro appartiene al dandy. Sono i raffinati che terranno i posti di comando.
(Oscar Wilde, Una donna senza importanza)
Dandy. Dicesi di chi professa un’opinione singolare dei propri meriti, accentuando la propria eccentricità con gli abiti.
(Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo)
Il dandy è costretto a destare sempre stupore. Sua vocazione è la singolarità, suo perfezionamento un perenne andar oltre. Recita la propria vita, poiché non la può vivere.
(Albert Camus)
Il famoso principio del dandismo: “Restate in società il tempo appena necessario per far colpo; raggiunto lo scopo, andatevene”.
(Jules-Amédée Barbey d’Aurevilly)
Di Marcello Mastroianni colpiva quell’aria tra il dandy e l’indolente.
Quel fascino che era quasi suo malgrado.
Sornione, non inconsapevole.
(anna_pensil, Twitter)
Quanta mediocrità in una funzione qualunque. Un Dandy non fa nulla. Ve lo figurate un dandy che parla al popolo, eccetto per schernirlo?
(Charles Baudelaire, Il mio cuore messo a nudo)
Il gusto precoce per le donne. Confondevo l’odore della pelliccia con l’odore della donna. Mi ricordo… Insomma, amavo mia madre per la sua eleganza. Ero dunque un precoce dandy.
(Charles Baudelaire)
La parola dandy implica una quintessenza del carattere e un’intelligenza sottile di tutto il meccanismo morale di questo mondo.
(Charles Baudelaire)
Il dandismo non è neppure, come sembrano credere molti sconsiderati, un gusto sfrenato del vestire e dell’eleganza materiale. Per il dandy perfetto tali cose sono unicamente un simbolo della superiorità aristocratica del suo spirito.
(Charles Baudelaire)
Il vero dandismo è il risultato di un temperamento artistico che lavora su un bel corpo entro gli ampi limiti della moda.
(Max Beerbohm)
Il dandy crea la propria unità con mezzi estetici. Ma è un’estetica della singolarità e della negazione. “Vivere e morire davanti a uno specchio”, era questo, secondo Baudelaire, il motto del dandy. In realtà, è coerente. Il dandy, per sua funzione, è un oppositore. Non si mantiene se non nella sfida.
(Albert Camus)
Un dandy è un uomo che indossa abiti, un uomo il cui mestiere, ufficio ed esistenza consistono nell’indossare abiti. Ogni facoltà della sua anima, spirito, persona e borsa è eroicamente consacrata a questo unico oggetto: l’indossare abiti, saggiamente e bene; così che, come gli altri si vestono per vivere, lui vive per vestirsi.
(Thomas Carlyle)
Il dandismo è una specie di genio.
(William Hazlitt)
Il cinismo è dandismo intellettuale.
(George Meredith)
Il più grande successo di un dandy è l’impiego del suo tempo, non dei suoi soldi. Perché disprezza l’oro in cui languono i borghesi. Il suo capolavoro è la sua libertà, l’acquisizione della sua libertà.
(Michel Onfray)
Non fare il dandy con i soldi di tuo padre.
(Mene_, Twitter)
Se volete imitare lo stile di vita del Dandy è bene che teniate presente che sono quasi tutti morti senza soldi e con parecchie malattie veneree.
(Cabbot, Twitter)
Simbolo del dandy seduttore è Don Giovanni.
(Søren Kierkegaard)