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Le frasi più belle di François-René de Chateaubriand.

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Il 4 settembre 1768 nasceva a Saint-Malo lo scrittore e diplomatico François-René de Chateaubriand. Considerato il fondatore del Romanticismo francese, morirà a Parigi il 4 luglio 1848.

Le sue opere più importanti sono Genio del Cristianesimo (Génie du Christianisme, 1802) e Memorie d’oltretomba (Mémoires d’outre-tombe, 1849-1850). Presento una raccolta delle frasi e citazioni più belle di François-René de Chateaubriand. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi di johann Wolfgang von Goethe e Le poesie più belle e famose di Giacomo Leopardi.

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Le frasi e citazioni più belle di François-René de Chateaubriand

L’orgoglio è la virtù dell’infelice.

Lo scrittore originale non è quello che non imita nessuno, bensì quello che nessuno può imitare.

La vera felicità costa poco: se è cara, non è di buona qualità.

Amare è bene, saper amare è tutto.

Il tempo è un velo interposto tra noi e Dio, come la nostra palpebra tra il nostro occhio e la luce.

Abitiamo con un cuore pieno in un mondo vuoto, e senza averlo usato per niente siamo privati di tutto.

Il tempo non si ferma ad ammirare la gloria: se ne serve e passa oltre.

La malignità è la più facile fra tutte le forme di spirito. Niente è più comodo dello scorgere un aspetto ridicolo o un vizio e farsene beffe: occorrono invece qualità superiori per capire il genio e la virtù.

È bene prosternarsi nella polvere quando si è commessa una colpa, ma non è bene restarci.

Mentre il cuore ha dei desideri, l’immaginazione conserva illusioni.

Il cuore sente, la testa confronta.

È attraverso la morte che la moralità è entrata nella vita.

Qualsiasi rivoluzione che non si compia nella morale e nelle idee fallisce.

Tutto mi stanca: trascino a fatica la mia noia insieme con i miei giorni, e vado dappertutto sbadigliando la mia vita.

Ciò che guadagniamo in conoscenza, lo perdiamo in sentimenti.

L’aristocrazia ha tre età successive: l’età delle superiorità, l’età dei privilegi e l’età delle vanità. Uscita dalla prima, degenera nella seconda e si spegne nell’ultima.

Hai dei dispiaceri? Fissa lo sguardo su un bambino che dorme e non è tormentato da nessuna preoccupazione, né turbato da pensieri: imparerai qualcosa da quell’innocenza e ti sentirai completamente sollevato.

I grandi dolori, come le grandi gioie, paiono abbreviare le ore: tutto quel che preoccupa fortemente l’anima impedisce di contare gli istanti.

Si è molto vicini a credere tutto quando non si crede a niente.

Abbandonate la piccola e facile critica dei difetti per la grande e difficile critica delle bellezze.

Il gusto è il buon senso del genio.

In questi tempi difficili, è opportuno concedere il nostro disprezzo con parsimonia, tanto numerosi sono i bisognosi.

Le donne hanno un naturale istinto per il mistero.

I poeti sono uccelli: ogni rumore li fa cantare.

L’anima dell’uomo è trasparente come acqua di fonte finché non vengono smossi i dispiaceri che le stanno sul fondo.

Raramente il cielo fa nascere insieme l’uomo che vuole e l’uomo che può.

Quando smettiamo di amare i nostri genitori, perché non ci sono più necessari, smettiamo di amare la nostra patria.

Non appena un pensiero vero entra nella nostra mente, getta una luce che ci fa vedere una miriade di altri oggetti che prima non percepivamo.

Ogni uomo racchiude in sé un mondo a parte, estraneo alle leggi e ai destini generali dei secoli.

Tutti gli uomini hanno una segreta attrazione per le rovine. Questo sentimento è dovuto alla fragilità della nostra natura.

Gli uomini devono fare rumore, a qualunque costo, non importa quanto pericolosa sia un’opinione, se questa rende famoso il suo autore; e preferiamo essere visti come dei furfanti piuttosto che come degli sciocchi.

La vita non mi si addice; forse la morte mi andrà meglio.

Una passione vera e infelice è un lievito avvelenato che resta in fondo all’anima e che guasterebbe il pane degli angeli.

Dopo la sventura di nascere, non ne conosco di più grandi che quella di dare la vita a un essere umano.

Quando guardiamo la nostra vita passata, pensiamo di vedere in un mare deserto la traccia di una nave scomparsa.

Nel mio gatto io amo quel temperamento indipendente che gli impedisce di affezionarsi a chiunque e l’indipendenza con cui passa dal salone al tetto.

Le Foreste a precedere le civiltà, i Deserti a seguire.

La morte non rivela i segreti della vita.

Bisogna aver un cuore elevato per versare certe lacrime: la sorgente dei grandi fiumi si trova sulla cima dei monti che s’avvicinano al cielo.

Ci riconciliamo con un nemico che ci è inferiore per le qualità del cuore o dello spirito, ma non perdoniamo mai a chi ci supera nell’anima e nel genio.

La religione è l’unico potere davanti al quale ci si può inchinare senza degradarsi.

È il dovere che crea il diritto e non il diritto che crea il dovere.

Ci abbandoniamo tanto più avidamente ai piaceri quanto più ci sentiamo vicini a perderli.

Quasi sempre, in politica, il risultato è contrario alle previsioni.

Le istituzioni attraversano tre periodi: quello dei servizi, quello dei privilegi, quello degli abusi.

I piaceri della nostra giovinezza, riproposti dalla nostra memoria, somigliano a rovine viste alla luce d’una fiaccola.

Il verme della tomba comincia a rodere la coscienza del malvagio prima di divorargli il cuore.

La terra non è che le ceneri dei morti mescolata alle lacrime dei vivi.

Il Cristianesimo è perfetto; gli uomini sono imperfetti. Ora, una conseguenza perfetta non può procedere da un principio imperfetto. Il Cristianesimo dunque non è venuto dagli uomini. Se non è venuto dagli uomini, non può essere venuto che da Dio. Se è venuto da Dio, gli uomini non hanno potuto conoscerlo che per mezzo della Rivelazione. Dunque il Cristianesimo è una religione rivelata.

Quanto è debole chi è dominato dalle passioni! Quanto è forte chi riposa in Dio!

Quand’anche si negassero al cristianesimo le sue prove soprannaturali, resterebbe ancora nella sublimità della sua morale, nell’immensità de’ suoi benefici, nella bellezza delle sue pompe quanto basta a provare sufficientemente ch’esso è il culto più divino e più puro che gli uomini abbiano mai praticato.

Sono diventato cristiano. Non ho per nulla ceduto, lo ammetto, a delle grandi forze soprannaturali; la mia convinzione è uscita dal mio cuore: ho pianto e ho creduto.

Ciascuno, morendo, consegna il peso della vita a un altro; a ogni sepoltura, c’è un uomo che riceve il fardello dalla mano di chi va a riposare: il nuovo messaggero porta a sua volta tale fardello sino alla prossima tomba.

Io sono monarchico per tradizione, legittimista per onore, aristocratico per costumi, repubblicano per buon senso.

L’uomo non prova, in fondo all’anima, nessuna avversione nei confronti della morte; c’è pure un certo piacere nel morire. La lampada che si spegne non soffre.

L’amicizia? Essa scompare quando la persona che è amata cade in disgrazia, o quando coloro che si amano diventano potenti.

Siamo convinti che i grandi scrittori hanno messo la loro storia nelle loro opere. Si dipinge bene soltanto il proprio cuore, attribuendolo a un altro.

La semplicità viene dal cuore, l’ingenuità dallo spirito. Un uomo semplice è quasi sempre un uomo buono; un uomo ingenuo può essere un farabutto: e perciò l’ingenuità è sempre naturale, mentre la semplicità può essere effetto dell’arte.

I francesi sono irrequieti e volubili nella felicità, costanti e invincibili nelle avversità.

Il passato come il presente sono due statue incomplete: una è stata estratta tutta mutilata dagli avanzi dell’età, l’altra invece non ha ancora ricevuto la sua completa perfezione dall’avvenire.

Se vi danno uno schiaffo, restituitene quattro, non importa su che guancia.

[Su Napoleone Bonaparte] Egli è un grande vincitor di battaglie, ma fuori di questo, il minimo generale è più abile di lui.

[Su Napoleone Bonaparte] I posteri metteranno in dubbio se cotest’uomo sia stato più colpevole pel male che ha fatto, o pel bene che avrebbe potuto fare e non ha fatto.

Quando, nel silenzio dell’abiezione, si sente rimbombare soltanto la catena dello schiavo e la voce del delatore; quando tutto trema di fronte al tiranno, e incorrere nel suo favore è altrettanto pericoloso che meritarne la disgrazia, appare lo storico, incaricato della vendetta dei popoli. Invano Nerone prospera, nell’impero è già nato Tacito.

L’uomo che pone fine ai suoi giorni mostra meno il vigore della sua anima che il fallimento della sua natura.

Una buona azione è una lezione insolente per tutti coloro che non hanno il coraggio di farla.

Ci sono parole che dovrebbero servire una volta sola.

Tutti i miei giorni sono degli addii.