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Le frasi più belle di Toro Seduto

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Toro Seduto (Sitting Bull in inglese – in lingua originale lakota Tatanka Yotanka o Tatanka Iyotake) è una delle figure più venerate e iconiche nella storia dei nativi americani. Era un uomo santo, guerriero e capo dei Sioux Hunkpapa, riconosciuto per il suo spirito fiero, le sue capacità di leadership e la sua incrollabile dedizione ai diritti e alle tradizioni del suo popolo.

Nato nel 1831 a Grand River, nel South Dakota, Toro Seduto è ricordato nella storia statunitense e dei nativi americani per avere mobilitato più di 3.500 guerrieri Sioux e Cheyenne nella famosa battaglia del Little Bighorn, dove ottenne una schiacciante vittoria sul colonnello George Armstrong Custer del Settimo cavalleggeri, il 25 giugno 1876.

Il 15 dicembre 1890, Toro Seduto e suo figlio Piede di Corvo vennero assassinati a colpi di pistola da alcuni poliziotti dell’agenzia indiana che volevano arrestarlo, temendo una sua fuga.

Presento una raccolta delle frasi più belle di Toro Seduto. Tra i temi correlati Proverbi degli indiani nativi d’America.

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Le frasi più belle di Toro Seduto

Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.

È strano, ma vogliono arare la terra, e sono malati di avidità. Hanno fatto molte leggi, e queste leggi i ricchi possono infrangerle, ma i poveri no. Nella loro religione i poveri pregano, i ricchi no. Tolgono denaro ai poveri e ai deboli per sostenere i ricchi e i potenti.

La vostra gente stima gli uomini quando sono ricchi: perché hanno molte case, molta terra, molte squaw, non è così? Bene, diciamo allora che il mio popolo mi stima perché sono povero. Questa è la differenza!

Per voi uomini bianchi il Paradiso è in cielo; per noi il Paradiso è la Terra. Quando ci avete rubato la Terra ci avete rubato il Paradiso.

Quando sarai pronto a morire sarai grande abbastanza per vivere.

L’uomo appartiene alla terra. La terra non appartiene all’uomo.

Come singole dita possiamo facilmente romperci, ma tutti insieme formiamo un pugno potente.

Non servono molte parole per dire la verità

L’uomo bianco sa come produrre ogni cosa, ma non sa come condividerla.

La terra è più di un oggetto. È un essere vivente.

Un vento freddo soffiò sulla prateria il giorno in cui cadde l’ultimo bufalo. Un vento di morte per la mia gente.

Quale trattato hanno fatto i Sioux con l’uomo bianco che noi abbiamo infranto? Nessuno. Quale trattato hanno fatto gli uomini bianchi con noi che poi abbiano mantenuto? Nessuno.

Quando ero un ragazzo, i Sioux possedevano il mondo. Il sole sorgeva e tramontava sulla loro terra; mandavano diecimila uomini in battaglia. Dove sono i guerrieri oggi? Chi li ha uccisi? Dove sono le nostre terre? Chi le possiede?

È necessaria una grande visione e l’uomo che la possiede deve seguirla come l’aquila cerca il blu più profondo del cielo.

Questo è un bel giorno per morire. Seguitemi!
(Grido di incitamento il giorno della battaglia di Little Bighorn, 25 giugno 1876)

Se il grande spirito mi avesse voluto bianco, mi avrebbe creato così. Ha messo nei vostri cuori alcuni desideri ed altri nel mio, e sono ben diversi. Non è necessario per un’aquila essere un corvo.

Voglio che si ricordi che sono stato l’ultimo uomo della mia tribù a consegnare il fucile.

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell’umanità.

L’uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere. Ma si sbaglia. Egli è solamente parte del tutto. La sua funzione non è quella di sfruttare, bensì è quella di sorvegliare, di essere un amministratore. L’uomo non ha né potere, né privilegi.
Ha solamente responsabilità.

Siete degli sciocchi a rendervi schiavi di un pezzo di pancetta grassa, un po’ di gallette, un po’ di zucchero e caffè.

Quanto deve essere ingannevole il linguaggio dei bianchi, quando riescono a far sembrare il giusto sbagliato e lo sbagliato giusto.

La nostra religione ti sembra folle, ma lo è anche la tua per me. I battisti, i metodisti, i presbiteriani e i cattolici hanno tutti un Dio diverso. Perché non possiamo averne uno nostro?

Sono qui per volontà del Grande Spirito e per sua volontà sono il capo.

Dio mi ha creato indiano, ma non è un indiano che vive in una riserva.