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Frasi e citazioni spirituali di Sant’Ignazio di Loyola

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Íñigo López de Loyola, più noto come Ignazio di Loyola, (nato nella casa torre di Loyola, comprensorio municipale di Azpeitia, nella provincia basca, il 24 dicembre 1491 e morto a Roma il 31 luglio 1556) è il fondatore della Compagnia di Gesù, detto anche ordine dei gesuiti.

La Compagnia di Gesù, da lui fondata nel 1534, apparve in un momento cruciale per la Chiesa devastata dalla lacerazione luterana e dalla decadenza interna alla stessa Chiesa del Cinquecento.

Il carisma e la spiritualità d’Ignazio di Loyola impressero una forte identità alla Compagnia di Gesù. Nel corso della sua vita Ignazio di Loyola scrisse quasi 7.000 lettere; i libri che teneva in camera si limitavano al Vangelo e all’Imitazione di Cristo.

Nel 1548 vennero stampati per la prima volta gli Esercizi Spirituali e venne fondato a Messina il primo Collegio dei gesuiti.

Alla sua morte la Compagnia di Gesù aveva più di 1.500 gesuiti sparsi in tutto il mondo. L’emblema dell’ordine fu un disco raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere IHS, il monogramma di Gesù.
Il 3 dicembre 1609 Ignazio di Loyola venne proclamato beato da Paolo V. Il 12 marzo 1622 venne canonizzato e proclamato santo da Gregorio XV.

Presento una raccolta di frasi e citazioni spirituali di Sant’Ignazio di Loyola. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi di San Francesco d’Assisi, Frasi, citazioni, aforismi e pensieri di Sant’Agostino e Le frasi più belle di Papa Francesco.

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Frasi e citazioni spirituali di Sant’Ignazio di Loyola

Prega come se tutto dipendesse da Dio e lavora come se tutto dipendesse da te.

Non dire parola oziosa; con ciò intendo, quando non giova né a me né a un altro, e neppure è diretta a tale scopo.

Molta sapienza unita a una moderata santità è preferibile a molta santità con poca sapienza.

Chi vorrà riformare il mondo, inizi da se stesso.

Per quanto tu possa amare molto Maria Santissima, Ella ti amerà sempre molto di più.

Non ti devo dare io la risposta, la devi trovare tu, mettendoti in ascolto del Signore che ti parla. Io ti potrò aiutare a come metterti in ascolto del Signore. Intanto prendi i Vangeli e leggili, leggili e rileggili… Dove senti che arde il tuo cuore, lì fermati.

Ad maiorem Dei gloriam
[Per una gloria di Dio sempre più grande] (Motto dei gesuiti)

Ciascuno, infatti, deve pensare che tanto progredirà nella vita spirituale, quanto si libererà dell’amore di sé, della propria volontà e del proprio interesse.

Non l’abbondanza del sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare le cose interiormente.

Voglio veder ridere. Un cristiano non ha alcun motivo per essere triste e ne ha tanti per essere contento.

Il nemico si comporta come una donna poiché, suo malgrado, è debole e vuole sembrar forte.

Chi sta nella consolazione pensi come si troverà nella desolazione che dopo verrà e attinga nuove forze per allora.

Chi si trova nella desolazione si sforzi di conservare la pazienza.

Per meglio conoscere le colpe commesse nei vizi capitali, si considerino i loro contrari, e così, per meglio evitarli, si proponga e si procuri, con tanti esercizi, di acquistare e conservare le sette virtù ad essi contrarie.

È proprio di Dio e dei suoi angeli, nelle loro mozioni, dare vera letizia e gioia spirituale, rimuovendo ogni tristezza e turbamento che il nemico induce.

Con il termine di Esercizi Spirituali s’intendono tutti i modi di esaminare la coscienza, di meditare, contemplare e pregare con le parole o con la mente e ogni altra attività spirituale.

Il nemico osserva bene se un’anima è grossolana oppure delicata; se è delicata, fa in modo da renderla delicata fino all’eccesso, per poi maggiormente angosciarla e confonderla.

Il nemico si comporta come un capo militare: dopo aver piantato la tenda di comando e osservato le postazioni o la posizione di un castello, lo attacca dalla parte più debole.

Non giurare, né per il Creatore né per la creatura, se non con verità, per necessità e con riverenza.

E’ dello spirito buono dare coraggio ed energie, consolazioni e lacrime, ispirazioni e serenità, diminuendo e rimuovendo ogni difficoltà, per andare avanti nella via del bene.

È proprio dello spirito cattivo rimordere, rattristare, porre difficoltà e turbare con false ragioni, per impedire di andare avanti.

Cristo morto per me,
Cristo risorto per me;
è lui che cerco e desidero.

Signore, dacci la grazia di vergognarci.

L’amore deve manifestarsi più con le opere che con le parole.

“L’amore consiste nella comunicazione reciproca.

Scegli ora ciò che vorresti aver scelto in punto di morte.

Non esser costretto da ciò ch’è più grande, essere contenuto in ciò ch’è più piccolo, questo è divino.
[Non coerceri maximo | contineri minimo, divinum est.] (Epitaffio sulla tomba di Ignazio di Loyola)