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E’ mancato oggi Manlio Sgalambro. Da tutti i giornalisti e commentatori viene ricordato come filosofo, poeta, paroliere, cantautore (famosa la sua ventennale collaborazione con Franco Battiato), ma Sgalambro era anche un sapiente scrittore di aforismi. L’unico italiano insieme a Guido Ceronetti (nato 3 anni più tardi) ad avere il privilegio di pubblicare le sue raccolte aforistiche con Adelphi.
A proposito dell’aforisma Manlio Sgalambro scriveva in Del pensare breve: “Le due cose più rapide, l’intuizione e l’aforisma, soprendono la volontà e si sottraggono a essa. Per un soffio l’hanno elusa e trionfano per quanto loro è concesso” . E anche : “L’aforisma è l’uso pessimistico della scrittura. Il pensiero breve manda in pezzi l’ethos oratorio quale forma legata all’insegnamento supponente e trasmigrato poi nell’opus. Tutto quanto si può dire si può dire invece in un aforisma, l’anima del quale è la scansione che segna il tedio del pensare ma anche la sua eroica sosta per raccogliere, volta per volta, il pensato (…) L’aforisma è un cenno su cui ci si intende solo tra coloro sui quali il torto subìto lasciò impresso un segno”.
Ripropongo qui di seguito l’articolo che scrissi nel 2011.
https://aforisticamente.com/2011/04/14/la-scrittura-aforistica-di-manlio-sgalambro/