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Le frasi più belle di Jeanette Winterson

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Jeanette Winterson (nata a Manchester il 27 agosto 1959) è una delle più importanti scrittrici britanniche.

Dopo la sua nascita, Jeanette Winterson viene adottata da una coppia pentecostale che la cresce ad Accrington, Lancashire, nella speranza che diventi una missionaria cristiana. Fa coming out a 16 anni, annunciando alla famiglia di avere una relazione lesbica e andando via da casa subito dopo.

Presento una raccolta delle frasi più belle di Jeanette Winterson. Tra i temi correlati Le frasi più belle di Virginia Woolf e Frasi, citazioni e aforismi di Margaret Atwood.

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Le frasi più belle di Jeanette Winterson

Frasi varie

La lettura è un appuntamento con la tua anima.

Libri e porte sono la stessa cosa: li apri e entri in un altro mondo.

Credo ci si sia abituati a ingurgitare qualsiasi tipo d’informazione, senza mai, realmente, sforzarsi di usare il pensiero critico.

Credo ci si sia abituati a ingurgitare qualsiasi tipo d’informazione, senza mai, realmente, sforzarsi di usare il pensiero critico.

La lingua è ciò che impedisce al cuore di esplodere.

Quando siamo soli, c’è solo oscurità.

La disciplina consente libertà creativa. Nessuna disciplina equivale a nessuna libertà.

Il destino è un concetto preoccupante. Non voglio essere predestinata, voglio scegliere.

Penso che essere liberi non significhi essere potenti o ricchi o ben considerati o senza obblighi, ma essere capaci di amare. Amare qualcun altro abbastanza da dimenticare se stessi anche per un momento significa essere liberi.

L’amore, dicono, rende schiavi e la passione è un demone, e molti si sono persi per amore. So che è vero, ma so anche che senza amore andremmo a tastoni per i tunnel della nostra vita e non vedremmo mai il sole.

Il giornalismo incoraggia la fretta, e la fretta è nemica dell’arte.

Non esiste l’autobiografia, esistono solo l’arte e le bugie

Preferisco pentirmi degli eccessi piuttosto che delle negazioni.

Ho vissuto la mia vita come un serial killer: finisco una parte, la strangolo e passo alla successiva.

È meglio pensare alla mia vita in questo modo: in parte miracolo, in parte follia. È meglio se accetto di non poter controllare nulla delle cose che contano. La mia vita è una scia di naufragi e partenze. Non ci sono arrivi, né destinazioni; ci sono solo banchi di sabbia e naufragi; poi un’altra barca, un’altra marea.

Leggere non è un atto passivo. È un atto creativo. È una relazione tra lo scrittore e una persona che probabilmente non incontrerà mai.

L’arte mi ha salvato; mi ha aiutato a superare la depressione e l’odio per me stessa, riportandomi a uno stato di innocenza.

Scrivere è sia una bomba che un disinnesco.

Non andiamo da Shakespeare per scoprire com’era la vita nell’Inghilterra elisabettiana; andiamo da Shakespeare per scoprire noi stessi oggi.

Penso che l’eterosessualità e l’omosessualità siano una specie di psicosi e che la verità stia da qualche parte nel mezzo.

Collezionare libri è un’ossessione, un’occupazione, una malattia, una dipendenza, un’attrazione, un’assurdità, un destino. Non è un hobby. Chi lo fa, deve farlo.

Amore… il solo modo che ha la natura per far sì che una persona paghi le bollette di qualcun altro.

Ciò che rischi rivela ciò a cui dai valore.

Esistono due tipi di scrittura: quella che scriviamo e quella che scrive a noi. Chi ci scrive è pericoloso.

Dopo ogni “vittoria” hai più nemici.

È utile per un’artista donna non avere un marito.

Fallo con il cuore o non farlo affatto.

Il cambiamento climatico, il degrado ambientale, la sovrappopolazione e la guerra minacciano il futuro della nostra vita sulla Terra. Sono i Cavalieri dell’Apocalisse creati dall’uomo.

In questa vita, devi essere il tuo eroe.

In un mondo in cui il significato è spesso assente o imposto, la lettura offre un dialogo con noi stessi, con la società, con la storia e con i morti.

L’amore incondizionato è ciò che un bambino dovrebbe aspettarsi da un genitore, anche se raramente le cose vanno in questo modo.

L’unica educazione sessuale che mia madre mi abbia mai dato è stata l’ingiunzione: “Non lasciare mai che un ragazzo ti tocchi laggiù”. Non avevo idea di cosa volesse dire. Sembrava si riferisse alle mie ginocchia.

La nudità è il miglior travestimento.

Non c’è scoperta senza rischio e ciò che rischi rivela ciò che apprezzi.

Non so cosa sia peggio: essere accusati ingiustamente o erroneamente compresi.

Penso che eterosessualità e omosessualità siano una specie di psicosi, mentre la verità è da qualche parte nel mezzo.

Una stanza è sempre sufficiente per una persona, due stanze non bastano per due persone. Questo è uno degli enigmi della vita.

Quanto è facile distruggere il passato e quanto è difficile dimenticarlo.

Mi sembra probabile, ad ogni modo, che esista un’intelligenza superiore, da qualche parte. Non so che tipo di relazione ci sia tra Essa e noialtri, cosa su cui si basano le religioni, ma che possa esistere qualcosa del genere mi pare possibile.

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Non ci sono solo le arance, Oranges Are Not The Only Fruit, 1985

Ho una teoria: ogni volta che si fa una scelta importante, la parte di sé che ci si lascia alle spalle continua l’altra vita che si sarebbe potuta avere..

Ho bisogno di una persona appassionata, pronta ad amarmi fino alla morte, che sappia che l’amore è forte quanto la morte e mi stia accanto per sempre. Una persona disposta a distruggermi e a farsi distruggere da me.

I curiosi sono sempre in pericolo. Se sei curioso, potresti non tornare mai più a casa.

Ciascuno pensa che la propria situazione sia la più tragica di tutte. Io non faccio eccezione.

L’estensione ignota dei miei bisogni mi spaventa. Non so quanto grandi siano o quanto alti, so solo che non vengono soddisfatti. Se vuoi misurare la circonferenza di una goccia d’olio puoi usare la polvere di licopodio. Ecco cosa cercherò. Un barattolo di polvere di licopodio da spargere sui miei bisogni per scoprire quanto sono grandi.

Non esiste scelta che non comporti una perdita.

Non tutti i luoghi bui hanno bisogno di luce, devo ricordarmelo.

Camminando in tondo, imparò una lezione molto importante: che nessuna emozione è quella definitiva.

Si può mettere sotto sale il proprio cuore o ucciderlo, oppure si può scegliere una delle due realtà. In ogni caso c’è molto dolore.

In biblioteca mi sentii meglio, c’erano parole di cui ci si poteva fidare, che si potevano guardare finché non si capivano, non potevano cambiare a metà frase, come la gente, così era più facile cogliere una bugia.

La storia è come una stringa piena di nodi, tutto quello che puoi fare è ammirarla e magari aggiungervi un altro nodo. La storia è un’amaca su cui dondolarsi, è un gioco di società per i giorni di pioggia. È la cuccia di un gatto.

Molto spesso la storia è un modo di negare il passato.

Per quanto mi riguardava gli uomini erano solo parte del panorama domestico, individui scarsamente interessanti, ma nell’insieme del tutto innocui. Non avevano mai suscitato in me la benché minima reazione e, a parte il fatto che non portavo mai le gonne, non vedevo altri punti in comune tra noi.

Ritornare dopo molto tempo fa impazzire, perché a chi si è lasciato alle spalle dà fastidio che tu sia cambiato, ti trattano come hanno sempre fatto, ti accusano di essere indifferente, mentre tu sei semplicemente differente.

A quei tempi non avevo nessuna idea di sesso o politica, ma sapevo che un omosessuale è molto più diverso da una donna di un rinoceronte. Adesso che ne so abbastanza di sesso e politica, rimango dello stesso parere.

È possibile che io non sia affatto qui e che le varie parti di me, inseguendo tutte le scelte che ho e che non ho fatto, per un attimo si sfiorino.

Pregava sempre in piedi, per via delle ginocchia, proprio come Bonaparte dava sempre gli ordini a cavallo, per via della sua altezza.

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Scritto sul corpo, Written on the Body, 1992

Nessuno può dettar legge all’amore; non gli si possono dare ordini non lo si può rimettere in riga con le lusinghe. L’amore appartiene a se stesso, sordo alle suppliche e irremovibile di fronte alla violenza. L’amore non è qualcosa di negoziabile. L’amore è la sola cosa più forte del desiderio.

L’amore pretende l’espressione. Non starà fermo, zitto, non sarà buono, schivo, visibile, non rimarrà muto, no. Irromperà in canti di lode, la nota acuta che spezza il bicchiere e ne fa versare il liquido. Non è un conservatore l’amore. E’ un cacciatore e del suo gioco noi siamo la preda.

L’adulterio è molto comune. Non ha valore di rarità eppure a livello individuale viene spiegato ogni volta come un UFO.

Pensavo al matrimonio come a una vetrata di cristallo che non aspetta altro che un mattone.

Non desideravo solo la carne di louise, desideravo le sue ossa, il suo sangue, i suoi tessuti, i tendini che la tenevano insieme. L’avrei tenuta stretta a me anche quando il tempo avesse cambiato il colore e la consistenza della sua pelle. L’avrei tenuta stretta per milioni di anni finché lo scheletro fosse diventato polvere.

Sentendo il calore delle sue mani pensai: è il fuoco che sfida il sole.

La tua nudità era troppo per me, che non avevo ancora imparato l’estensione delle tue dita. Come potevo dominare quel territorio? Si sentiva così Colombo quando vide le Americhe?

Com’è che la cosa meno originale che sappiamo dirci tuttavia la sola cosa che desideriamo sentire? “Ti amo” è sempre una citazione. Non sei stata tu a dirlo per la prima volta e nemmeno io, eppure, quando lo dico tu e quando lo dico io, siamo come dei selvaggi che hanno scoperto due parole e le venerano.

Perché la mente è incapace di decidere da sola l’argomento dei suoi pensieri? Perché quando vogliamo disperatamente pensare a una cosa, invariabilmente pensiamo a un’altra?

Nessuno può dettar legge all’amore; non gli si possono dare ordini e non lo si può rimettere in riga con le lusinghe. L’amore appartiene a se stesso, sordo alle suppliche e irremovibile di fronte alla violenza. L’amore non è qualcosa di negoziabile. L’amore è la sola cosa più forte del desiderio e l’unica vera ragione per resistere alle tentazioni.

Il sesso può farti provare le stesse sensazioni dell’amore, o forse è il senso di colpa che mi fa chiamare amore il sesso.

Ma mi colpisci in un modo che non so valutare o tenere a freno. Tutto ciò che posso misurare è l’effetto, e l’effetto è che ho perso il controllo.

Scritto sul corpo c’è un codice segreto, visibile solo in certe condizioni di luce; quello che si è accumulato nel corso della vita si ritrova lì. In certe parti il palinsesto è inciso con forza tale che le lettere si possono sentire al tatto, come fosse stato scritto in braille.

Voglio che tu venga da me senza passato.. le frasi che hai imparato dimenticale! dimentica di aver frequentato altri luoghi, altre stanze da letto, vieni da me come se fosse la prima volta.

Non c’è vanto nell’essere infedeli. Tradire la fiducia che qualcuno ha riposto in te all’inizio non costa nulla. La fai franca, continui a prendere sempre un po’ di più, finche non rimane più nulla. Stranamente, le mani dovrebbero essere piene dopo tutto quel prendere, ma quando le apri non ci trovi nulla.

Ho cercato di scacciarti dalla mente ma sembra proprio che io non riesca a scacciarti dalla carne. Penso al tuo corpo giorno e notte. quando cerco di leggere, leggo di te. quando mi siedo a mangiare, mangio te. Quando lui mi tocca, penso a te.

In questo letto, tra queste lenzuola sgargianti, è probabile che scoprirò la mappa di una caccia al tesoro. Ti esplorerò, scenderò nelle tue caverne e tu mi ridisegnerai come ti piace. Attraverseremo i confini che ci separano, saremo un’unica nazione. Prendimi nelle tue mani perché sono terra fertile. Mangiami, fa’ che io sia dolce.

Ti comporti come se dovessimo stare insieme per sempre. Ti comporti come se il piacere fosse infinito e il tempo senza fine. E io che ne so? L’esperienza mi ha insegnato che il tempo ha sempre una fine. In teoria hai ragione tu, hanno ragione i fisici quantistici, hanno ragione i romantici e i religiosi. Il tempo non ha fine. Ma in pratica tutt’e due portiamo l’orologio.

Perché è la perdita la misura dell’amore?

Perché il lavoro della madre non è inserito nel calcolo del Prodotto Nazionale Lordo? «Perché non sappiamo come quantificarlo» rispondono gli economisti.

Facevamo l’amore ogni giorno. Eravamo felici come puledri, impudenti come conigli, innocenti colombe alla ricerca del piacere. Non pensavamo ad altro né tu né io, non avevamo nemmeno il tempo di discutere. Il tempo che avevamo lo usavamo tutto.

I morti ritrovano la pace, al di là del fragore del mondo? E che pace può esserci per noi, se il nostro amore, per quanto grande, non ce li può restituire neanche per un giorno?

Intrattenni un dialogo schizofrenico fra me e me durante le prime ore di buio fino alle ore piccole, chiamate così perché il cuore si riduce alle dimensioni di un pisello e non ci resta dentro neanche un filo di speranza.

La persona amata si inoltra in una terra straniera. La si chiama, ma non ci sente. La chiamiamo per i campi e per le vallate, ma non risponde. Il cielo è sigillato e silenzioso, non c’è nessuno. La terra è dura e secca. Da lì la persona amata non tornerà.

Andai a guardare i girasoli, che crescevano diritti, sicuri che il sole ci sarebbe stato per loro, soddisfatti nel modo giusto, e al momento giusto. Pochi riescono a fare ciò che fa la natura, senza sforzo e per lo più senza fallo. Noi non sappiamo chi siamo e come agire, meno ancora come fiorire.

C’è chi dice che le tentazioni possono essere chiuse fuori dalla porta. C’è chi pensa che i desideri fortuiti possano essere banditi dal cuore come i mercanti dal tempio. Forse si può, se si tengono sotto controllo giorno e notte i propri punti deboli: non si guarda, non si sente, non si sogna. Il sistema di sicurezza più affidabile, benedetto dalla Chiesa e approvato dallo Stato, è il matrimonio.

Il matrimonio è l’arma più inefficace per combattere il desiderio. E come puntare una pistola giocattolo contro un pitone.

La Sofferenza è un palazzo-alveare, stanze come gabbie d’allevamento, ci si siede sui propri escrementi, ci si sdraia sulla propria sporcizia. La Sofferenza è una strada dove non è possibile invertire il senso di marcia, dove non ci si può fermare. La si percorre spinti da quelli che stanno dietro, intralciati da quelli che stanno avanti. La si percorre a una velocità folle anche se i giorni sono mummificati, di piombo.

I segni delle tue mani li ho impressi su tutto il corpo. La tua carne è la mia carne. Mi hai decifrato e adesso sono un libro aperto. Il messaggio è semplice: il mio amore per te.

Il buco che ho nel cuore ha la tua forma, e nessun altro può colmarlo del tutto. Perché dovrei desiderare che lo faccia?

Il sesso può farti provare le stesse sensazioni dell’amore, o forse è il senso di colpa che mi fa chiamare amore il sesso.

Le voglie non svaniscono con la stessa rapidità con la quale svanisce la bellezza. È una crudeltà della natura. Continuano a piacerti le stesse cose. Ed è uno strazio.

La natura è fertile ma incostante. Un anno ti affama, l’anno dopo ti fa morire d’amore.

No, non ho preso io l’iniziativa; non ho tagliato il nodo, forzato la serratura, rubato dei beni che non era mio diritto prendere. La porta era aperta. È vero, Lei non l’aprì da sola. Per lei l’aprì un maggiordomo, di nome Noia. Lei disse: “Noia, procurami un passatempo” e la Noia: “Come desidera” e mettendosi i guanti bianchi, affinché le impronte digitali non lo tradissero, bussò al mio cuore e a me parve che dicesse di chiamarsi Amore.

Non dire ti amo fino al giorno in cui non me lo dimostri.

Prendimi nelle tue mani perché sono terra fertile. Mangiami, fa’ che io sia dolce

Quando dico «ti sarò fedele», lo affermo malgrado ogni formalità, contro ogni formalità. Se commetto adulterio con il cuore, allora un po’ ti ho perduto. La limpida visione del tuo viso si offuscherà.

Il mondo non è ancora pronto a svegliarsi. Il mondo sta ancora dormendo sotto la copertina di stell

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Simmetrie Amorose, Gut Symmetries, 1997

L’amore regge ogni cosa, crede in ogni cosa, spera in ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non finisce mai.

MATERIA: Un moto di spirito. A livello subatomico, quanto è caratterizzato da una tendenza a esistere.

Lui ha paura che io sia matta ma non sono matta. Mi è stato fatto del male e questo male me lo ha fatto lui. Io sono stata lesa ed è stato lui a ledermi.

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Passione, The Passion, 1987

Il cuore si lascia ingannare così facilmente, crede che il sole possa sorgere due volte o che le rose sbocceranno se solo lo vuole.

Cuore disperato che ti nutri di paradossi; brami l’amata e sei segretamente sollevato quando è assente.

Tutti gli amanti si sentono impotenti e coraggiosi al cospetto dell’amato? Impotenti perché il bisogno di rotolarsi come un cane domestico non è mai lontano. Coraggiosi perché sanno che, se fosse necessario, ucciderebbero un drago con un coltellino tascabile.

Riusciremo mai a comprendere la vita? Un giorno ti sembra ordinata e ti senti soddisfatto, forse un po’ cinico ma tutto sommato appena un pochino, eppure il giorno dopo scopri che il solido pavimento nascondeva una botola e ora ti trovi in un altro luogo, dove il paesaggio ha contorni incerti e le usanze sono strane

L’amore rende schiavi, dicono, e la passione è diabolica e molti si sono persi per amore. So che è vero, ma so anche che privi d’amore arranchiamo nel tunnel della vita senza mai vedere il sole

Quando mi sono innamorata è stato come se guardassi per la prima volta in uno specchio e vedessi me stessa.

Ero felice, ma questa è una parola da adulti. Non c’è bisogno di domandare a un bambino se è felice, lo si vede. Lo è oppure non lo è. Gli adulti parlano della felicità perché in genere non la possiedono. Parlarne è come cercare di afferrare il vento. Sarebbe più semplice lasciarsi sferzare.

Faccio fatica a rendermi conto che quel giorno non ritornerà più. Che il luogo in cui sono è questo e che il tempo è il presente e che non c’è mai una seconda possibilità.

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Il custode del faro, Lighthousekeeping, 2004

Trovo pezzi di me ovunque e mi taglio maneggiandoli.

– Raccontami una storia.
– Che storia, piccola?-
– Una a lieto fine.
– Non ne troverai una in tutto il mondo.

E’ così poca la vita che ci tocca in sorte ed è affidata al caso. C’incontriamo, non c’incontriamo, svoltiamo nel punto sbagliato e riusciamo comunque a trovarci. Scegliamo consapevolmente la “strada giusta” e non arriviamo da nessuna parte.

Io sono un po’ zibetto, un po’ animale domestico.
Come posso conciliare la natura selvaggia e quella domestica? Il cuore selvaggio che anela alla libertà e il cuore domestico che vuole tornare a casa.

Non esistono storie che cominciano per conto loro, proprio come non nascono bambini senza genitori.

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Perché essere felice quando puoi essere normale? Why Be Happy When You Could Be Normal?, 2012

Metà realtà, metà finzione: questi sono gli ingredienti che compongono una vita.

Credo che questa sia la chiave: nessuno mi chiuderà più dentro o fuori. La mia porta è aperta e sono io che la apro.

Ho fatto una scoperta importante: tutto quello che è al di fuori di te ti può essere sottratto, in ogni momento. Solo ciò che è dentro di te è al sicuro.

Ora so, dopo cinquant’anni, che il ritrovamento/perdita, il dimenticare/ricordare, il partire/tornare, non si ferma mai.

La biblioteca era la mia porta per l’altrove.

La notte avanzava al rallentatore, e le notti sono molto più lente dei giorni. Il tempo non è una costante e i minuti non hanno sempre la stessa durata.

La ricerca della felicità, come ho fatto e continuo a fare, non ha nulla a che vedere con la felicità stessa, che a mio avviso è uno stato fugace, contingente e un po’ bovino.

In realtà non andavo da nessuna parte. Sarei stata lontana, finalmente libera, o così mi sembrava, ma la verità è che ci portiamo sempre tutto con noi. Ci vuole molto più tempo a lasciare lo spazio psichico che lo spazio fisico.

Della mia vita io rimpiango non gli errori di giudizio, ma le omissioni di sentimento.

I libri per me sono una casa. I libri non fanno una casa, sono una casa, nel senso che, così come apri una porta, apri un libro e ci entri. Dentro trovi un’altra dimensione temporale e un’altra dimensione spaziale.

Ci saranno volte in cui andrà così male che sopravvivrai a malapena e volte in cui capirai che sopravvivere a malapena secondo i tuoi parametri è meglio che vivere una pomposa vita a metà secondo i parametri degli altri.

Era un mostro, ma era il mio mostro.

La narrativa e la poesia sono una terapia, una medicina. Quello che guariscono è la frattura che la realtà crea nell’immaginazione.

Le famiglie infelici sono congiure del silenzio, e chi rompe il silenzio non è mai perdonato.

Per gran parte della mia vita ho lottato a mani nude. Vince chi picchia più forte.

Quando mia madre era arrabbiata con me, cosa che succedeva spesso, diceva: «Il Diavolo ci ha condotto alla culla sbagliata»

Mentre cerco di capire come funziona la vita – e perché alcune persone sappiano affrontare le avversità meglio di altre – penso a qualcosa che ha a che fare con il dire di sì alla vita, anche quando ci delude, e con l’amore per noi stessi, in qualunque modo si riesca a trovarlo. Non con l’egoismo, che è l’opposto della vita e dell’amore vero, ma con una ferrea determinazione, come i salmoni che risalgono la corrente del fiume, per quanto agitate siano le acque, perché quello è il tuo fiume…

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Il sesso delle ciliegie

Come ti descrive il tuo amante, così sei.

In una sola notte possono passare duecentomila anni, il tempo si muove solo nella nostra mente. Gli eterni segni delle stagioni, la terra amata e in continuo mutamento proseguono esteriormente, mentre gli anni luce dentro di noi ci costringono a roteare sotto cieli diversi.

Scoppiò a ridere. “Ma cosa mi dici delle tue ali?” chiese. “Come hai potuto dimenticarle quando i loro moncherini sono ancora affondati nelle tue scapole?”

Ho incontrato molti pellegrini che cercavano Dio e mi chiedo perché abbiano scelto di cercare lui piuttosto che se stessi.

Il linguaggio ci tradisce sempre, dice la verità quando vogliamo mentire e si dissolve nell’informe quando vorremmo essere precisi.

Gli Hopi, una tribù indiana, hanno una lingua sofisticata quanto la nostra, ma non hanno forme verbali per indicare il passato, il presente e il futuro. Questa divisione è inesistente. Quali lezioni possiamo imparare da questo sul tempo?

Fabrizio Caramagna

Nato a Torino nel 1969, Fabrizio Caramagna è scrittore e studioso di aforismi. Le sue frasi sono presenti ovunque, sui social, in radio, nelle mostre, nei libri.