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Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris nasce il 6 ottobre 1887 a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, il 6 ottobre 1887 e muore a Roquebrune, Cap Sant Martin, in Costa Azzurra, il 27 agosto 1965.
Architetto e urbanista svizzero naturalizzato francese, Le Corbusier è considerato tra le figure più influenti della storia dell’architettura contemporanea e visionario compositore di progetti senza tempo.
Presento una raccolta delle 20 frasi più belle di Le Corbusier (traduzione di Aforisticamente). Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi sull’architettura e gli architetti e Frasi, citazioni e aforismi sulla casa.
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Le 20 frasi più belle di Le Corbusier
Una casa è una macchina per abitare. La casa deve essere il luogo della vita, la macchina della felicità.
L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico, dei volumi assemblati nella luce.
[L’architecture est le jeu savant, correct et magnifique, de formes assemblées dans la lumière.]
Preferisco disegnare che parlare. Disegnare è più veloce e lascia meno spazio alle bugie.
L’architettura è una mentalità e non una professione.
L’architettura deve essere espressione del nostro tempo e non plagio delle culture del passato.
L’architettura è il punto di partenza quando vogliamo condurre l’umanità verso un futuro migliore.
Ho lavorato per ciò di cui le persone oggi hanno più bisogno: il silenzio e la pace.
Spazio, luce, ordine. Sono cose di cui gli uomini hanno bisogno, come hanno bisogno di pane o di un posto per dormire.
L’arte del decoratore consiste nel fare nelle case altrui quello che non si sognerebbe mai di fare nella propria.
La casa dovrebbe essere lo scrigno del tesoro del vivere.
Se il sole entra nella casa, entra anche un po’ dentro il vostro cuore.
Compiti dell’ingegnere: rispetto delle leggi fisiche, resistenza dei materiali (limiti materiali, calcoli, uomo economico, sicurezza.
Compiti dell’architetto: conoscenza dell’uomo, immaginazione creatrice, bellezza, libertà delle scelte.
Dobbiamo essere compatiti perché abitiamo in dimore indegne, che ci rovinano il fisico e il morale.
L’architettura è un fatto d’arte, un fenomeno che suscita emozione, al di fuori dei problemi di costruzione, al di là di essi. La Costruzione è per tener su: l’Architettura è per commuovere.
Lo scopo dell’architettura è commuovere. L’emozione architettonica si verifica quando l’opera risuona dentro di noi in armonia con un universo alle cui leggi tributiamo obbedienza, fede e rispetto.
L’architettura è formulare i problemi con chiarezza.
Il volo ci ha regalato gli occhi degli uccelli, un punto di vista prezioso per osservare tanto mondo tutto insieme e lo scempio che ne stiamo facendo.
L’angolo dritto è lo strumento necessario per agire perché serve a fissare lo spazio con un rigore perfetto.
Il sentimento è un imperativo categorico contro il quale nulla tiene.
Le nostre case fanno delle strade e le strade fanno delle città, e le città sono un individuo che assume un’anima che sente, che soffre e che ammira.
Si condannerebbe un macellaio che vende della carne marcia, ma la legge permette di imporre delle case marce e cadenti alla popolazione povera.