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Michel Houellebecq , il cui vero nome è Michel Thomas, è uno scrittore, saggista e sceneggiatore francese, nato il 26 febbraio 1956 a Saint-Pierre.
Michel Houellebecq è considerato uno dei più rilevanti scrittori della letteratura francese contemporanea. I suoi romanzi Le particelle elementari e Piattaforma gli hanno procurato una fama internazionale di provocatore, così come le sue prese di posizione critiche sull’Islam.
Presento una raccolta delle Frasi più belle di Michel Houellebecq. Tra i temi correlati Le frasi più belle di Fredéric Beigbeder.
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Le frasi più belle di Michel Houellebecq
Questo mondo non mi piace. Decisamente non lo amo. La società in cui vivo mi disgusta; la pubblicità mi nausea; l’informazione mi fa vomitare.
Non credo alla teoria secondo cui si diventa veramente adulti solo alla morte di genitori; veramente adulti non lo si diventa mai.
La possibilità di vivere comincia nello sguardo dell’altro.
Nessuno sarà più felice in Occidente, continuava a pensare, mai più. Oggi dobbiamo considerare la felicità come un sogno antico; semplicemente non ci sono più le condizioni storiche perché ciò avvenga.
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
La totalità degli animali e la schiacciante maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l’analisi.
Ho conosciuto l’odio, il disprezzo, la decrepitezza e varie altre cose; ho conosciuto anche qualche breve istante d’amore. Di me non sopravvivrà nulla, e non merito che qualcosa mi sopravviva; sarò stato un individuo mediocre, sotto tutti gli aspetti.
E’ una strana impressione quella che si avverte quando la propria vita si ribalta: sei lì, immobile, che non alzi un dito, e assapori questa sensazione di ribaltamento.
Michel si accese una sigaretta, per riflettere. “E’ una strana idea…” disse, tra i denti. “E’ strana l’idea di riprodursi quando non si ama la vita”.
Uno dei principali inconvenienti dell’estrema bellezza nelle ragazze è proprio questo: a sentirsi alla loro altezza sono solo i corteggiatori esperti, cinici e senza scrupoli; ne consegue che, in genere, a ottenere il tesoro della loro verginità sono gli esseri più vili.
La società in cui vivete ha per scopo di distruggervi. E voi, al suo servizio, ne avete altrettanto. L’arma che utilizzerà è l’indifferenza. Non potete far altro che passare all’attacco!
Se si ama la vita non si legge. Né d’altronde si va al cinema. Checché se ne dica, l’accesso all’universo artistico è riservato quasi esclusivamente a chi ne abbia un po’ le palle piene.
Non ho in odio la vita, ma l’organizzazione della vita.
La vita è dolorosa e deludente. Non ha quindi senso scrivere nuovi romanzi realistici. Per quanto riguarda la realtà in generale, sappiamo già cosa aspettarci; e abbiamo poca voglia di saperne di più.
Curiosamente, negli ultimi anni la stampa, pur avendo perso quasi tutti i suoi lettori, ha aumentato il suo potere di arrecare danno.
I giornalisti hanno la naturale tendenza a ignorare le informazioni che non capiscono.
Non solo gli occidentali si vergognano del proprio corpo, che non è all’altezza degli standard della pornografia, ma, per le stesse ragioni, non provano più alcuna attrazione per i corpi degli altri.
Gli uomini che invecchiano in solitudine non sono da compiangere quanto le donne nella stessa situazione. Gli uomini soli bevono vino scadente; si addormentano e gli puzza l’alito; poi si svegliano e ricominciano; muoiono presto. Le donne sole prendono calmanti, fanno yoga, vanno in analisi; vivono a lungo e soffrono parecchio. Il corpo che offrono è inflaccidito, imbruttito; loro lo sanno e ne soffrono. Tuttavia continuano, perché non riescono a rinunciare a essere amate.
Quando la vita amorosa è cessata, l’esistenza nel suo complesso si infetta di qualcosa di leggermente convenzionale e forzato. La forma umana resiste, resistono i comportamenti abituali, resiste insomma una specie di struttura; ma, come si usa dire, manca il cuore.
Le relazioni umane non sono così complicate come vengono dipinte: spesso sono irrisolvibili, ma raramente sono complicate.
Gli anni dello studio sono gli unici anni felici, gli unici anni in cui il futuro sembra aperto, in cui tutto sembra possibile, la vita adulta poi, la vita professionale è solo un lento e progressivo affondamento.
Se occorresse riassumere in una sola parola lo stato mentale del nostro tempo, senza dubbio sceglierei questa: amarezza.
Sui problemi di coppia degli altri non si può dire né fare nulla, sono come un luogo segreto dove nessuno può entrare.
Per l’Occidente non nutro odio, tutt’al più un immenso disprezzo. So soltanto che, dal primo all’ultimo, noi occidentali puzziamo di egoismo, di masochismo e di morte. Abbiamo creato un sistema in cui è diventato semplicemente impossibile vivere; e, come se non bastasse, continuiamo a esportarlo.
Giovinezza, bellezza, forza: i criteri dell’amore fisico sono esattamente gli stessi del nazismo.
La vita talvolta offre un’opportunità, ma quando si è troppo vigliacchi o troppo indecisi per coglierla, essa si riprende le sue carte.
Invecchiando, anch’io mi riavvicinavo a Nietzsche, com’è senz’altro inevitabile quando si hanno problemi di idraulica.
La verità è scandalosa. Ma senza, non c’è nulla che abbia valore. Man mano che ci si avvicina alla verità, la solitudine aumenta.
La vita umana è costituita da una successione di difficoltà amministrative e tecniche, intervallate da problemi medici. Man mano che invecchiamo, gli aspetti medici prendono il sopravvento.
Il desiderio di vita sociale diminuisce con la maturità, si finisce per dirsi che ormai la faccenda la si è vista da tutti i lati…
Una coppia è un mondo, un mondo autonomo e compatto che si sposta all’interno di un mondo più vasto, senza esserne realmente toccato; da solo, invece, ero attraversato da faglie.
Una delle poche gioie pure della vita su questa terra consiste nello sdraiarsi, da soli, sul proprio letto, con a portata di mano una pila di bei libri.
Dio è uno sceneggiatore mediocre, questa è la convinzione che quasi cinquant’anni di esistenza mi hanno portato a formare, e più in generale Dio è mediocre, tutto nella sua creazione porta il marchio dell’approssimazione e del fallimento, quando non è quello della pura e semplice cattiveria.
Nella vita è molto raro avere una seconda possibilità. È contro tutte le leggi.
Si può abitare il mondo senza comprenderlo, basta essere in grado di procurarsene cibo, carezze e amore.
Solo la letteratura può dare la sensazione di contatto con un’altra mente umana, con l’integralità di tale mente, le sue debolezze e le sue grandezze, i suoi limiti, le sue meschinità, le sue idee fisse, le sue convinzioni; con tutto ciò che la turba, la interessa, la eccita o le ripugna.
Si sentiva come una lattina di birra schiacciata sotto i piedi di un teppista inglese, o come una bistecca abbandonata nel reparto verdure di un frigorifero da quattro soldi, insomma non si sentiva molto bene.
E’ sbagliato che due persone che si amano parlino la stessa lingua, è sbagliato che possano davvero capirsi, che possano comunicare con le parole, perché la vocazione della parola non è creare amore bensì divisione e odio, la parola separa man mano che avviene, laddove un informe balbettio amoroso, semilinguistico, il parlare alla propria donna o al proprio uomo come si parlerebbe al proprio cane, crea la condizione di un amore incondizionato e duraturo.
Il cadavere di Dio
si contorce davanti ai nostri occhi
come un pesce morto
preso a calci fino a morire.
Tutte le coppie hanno i loro piccoli riti, riti insignificanti, perfino un po’ ridicoli, di cui non parlano con nessuno.
L’intelligenza non aiuta a scrivere buone poesie. Tuttavia, riesce a evitare di scriverne di brutte
Il mattino dopo la discussione della tesi (o forse la sera stessa) il mio primo pensiero fu quello di aver perso qualcosa di inestimabile, qualcosa che non avrei più ritrovato: la mia libertà.
È difficile immaginare un essere più cretino, più aggressivo, più insopportabile e odioso di un preadolescente, soprattutto quando sia in compagnia di altri maschi della sua età. Il preadolescente è un mostro e un imbecille, il suo conformismo è quasi incredibile; il preadolescente sembra la cristallizzazione improvvisa, malefica (e imprevedibile, se si pensa al bambino adorabile da cui deriva) di ciò che c’è di peggio nell’uomo.
Probabilmente è questo, la vecchiaia: le reazioni emotive si smorzano, si conservano pochi rancori e poche gioie; si bada soprattutto al funzionamento degli organi, al loro equilibrio precario.
In situazione economica perfettamente liberale, c’è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In una situazione sessuale perfettamente liberale, c’è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine.
Il comico gode di una posizione privilegiata, incredibilmente favorevole. Ma si tratta pur sempre di giullari, di buffoni di corte. Eppure in paesi con 60 milioni di persone sembra che certe cose sia permesso dirle soltanto ai comici. Che, però, ripeto sono dei buffoni. Alla corte del re.
La Chiesa cattolica era diventata incapace di opporsi alla decadenza dei costumi. Di rifiutare in modo chiaro e deciso il matrimonio tra persone dello stesso sesso, il diritto all’aborto e il lavoro femminile. Era chiaro che, avendo raggiunto un livello di decomposizione ripugnante, l’Europa occidentale non era più in grado di salvarsi, così come non lo era stata l’antica Roma nel V secolo a.C. L’arrivo massiccio di popolazioni immigrate portatrici di una cultura tradizionale ancora segnata da gerarchie naturali, dalla sottomissione delle donne e dal rispetto dovuto agli anziani costituì un’occasione storica per il riarmo morale e familiare dell’Europa.
Alla stazione della metropolitana Sèvres-Babylone, ho visto uno strano graffito: “Dio ha voluto le disuguaglianze, non le ingiustizie”, recitava la scritta. Mi chiedevo chi fosse questa persona così informata sui piani di Dio.
La poesia rompe la catena causale e gioca costantemente con la potenza esplosiva dell’assurdo; ma non è un’assurdità. Lei è l’assurdità resa creativa; creatore di un altro significato, strano ma immediato, illimitato, emotivo.
L’uomo ha costruito metropoli gigantesche e brutte, dove ognuno, isolato nel proprio appartamento uguale agli altri, si crede assolutamente il centro del mondo e la misura di tutte le cose.
Il sesso, una volta dissociato dalla procreazione, sussiste meno come principio di piacere che come principio di differenziazione narcisistica; lo stesso dicasi per il desiderio di ricchezza.
Gli uomini non fanno l’amore perché amano, lo fanno perché sono eccitati; è una cosa ovvia, eppure per capirla ci ho messo degli anni.
A suo padre era bastata una sola transazione immobiliare per guadagnare considerevolmente di più di quanto il mio aveva accumulato faticosamente in quarant’anni, a forza di redigere atti e iscrivere ipoteche, il denaro non aveva mai ricompensato il lavoro, non c’entrava assolutamente nulla, nessuna società umana era mai stata costruita sulla remunerazione del lavoro.
Per l’occidentale contemporaneo, anche quando gode di buona salute, il pensiero della morte costituisce una sorta di rumore di fondo che si insinua nel suo cervello man mano che progetti e desideri vanno sfumando. Con l’andar del tempo, la presenza di tale rumore si fa sempre più invadente; la si può paragonare a un brusio sordo, talvolta accompagnato da uno schianto. In altri tempi, il rumore di fondo era costituito dall’attesa del regno del Signore; oggi è costituito dall’attesa della morte. Così è.
So bene che i fatti sembrano contraddirmi, so bene che attualmente l’Islam – di gran lunga la più ottusa, la più falsa e la più oscurantista di tutte le religioni – sembra guadagnare terreno; ma resta comunque un fenomeno superficiale e transitorio: a lungo termine, l’Islam è segnato, sicuramente più di quanto lo sia il cristianesimo.
Vestite di giorno con impenetrabili burqa neri, la sera le ricche donne saudite si trasformavano in uccelli del paradiso, adornandosi con corsetti, reggiseni traforati e perizomi ornati di pizzi multicolori e pietre preziose; l’esatto opposto delle donne occidentali, eleganti e sexy di giorno perché in gioco c’è il loro status sociale, che la sera crollano quando tornano a casa, abbandonando esauste ogni prospettiva di seduzione, indossando abiti informali e informali.
Come la maggior parte degli uomini, ho saltato i capitoli sui doveri religiosi, sui pilastri dell’Islam e sul digiuno, e sono andato direttamente al capitolo VII: “Perché la poligamia?”
Una bugia è utile quando permette di trasformare la realtà; ma quando la trasformazione fallisce non resta più che la bugia, l’amarezza e la coscienza della bugia.
gli anziani sono interessati ai nipoti, è risaputo, lo collegano ai cicli della natura o qualcosa del genere, beh c’è una specie di emozione che riesce a sorgere nelle loro vecchie teste, il figlio è la morte del padre, questo è certo, ma per il nonno il nipote è una specie di rinascita o vendetta, e questo può essere più che sufficiente, almeno per lo spazio di un pranzo di Natale.
Come è noto, gli studi universitari in discipline umanistiche non portano praticamente a nulla, se non a una carriera nell’insegnamento universitario in discipline umanistiche per gli studenti più talentuosi: in breve, ci troviamo nella situazione piuttosto comica di un sistema che non ha altro obiettivo che la propria riproduzione, con un tasso di spreco superiore al 95%.
Oggi volare, indipendentemente dalla compagnia aerea o dalla destinazione, significa essere trattati come merda per tutta la durata del volo. Rannicchiati in uno spazio insufficiente e persino ridicolo, dal quale sarà impossibile alzarsi senza disturbare tutti i vicini della stessa fila, si viene immediatamente accolti da una serie di divieti annunciati dalla hostess con un sorriso falso.
Un clima di catastrofe globale attenua sempre un po’ le catastrofi individuali, ed è probabilmente per questo che i suicidi sono così rari in tempo di guerra.
In ogni caso, Picasso è brutto, dipinge un mondo orribilmente distorto perché la sua anima è orribile, e questo è tutto ciò che si può dire di Picasso… non ha luce, nessuna innovazione nell’organizzazione dei colori o delle forme, in breve non c’è nulla in Picasso che meriti di essere notato, solo un’estrema stupidità e scarabocchi priapici che possono sedurre certi sessantenni con un grosso conto in banca.
Sedurre una donna che non si conosce e fare sesso con lei è diventato fonte di fastidio e problemi. Se si considera il numero di conversazioni noiose che bisogna sopportare per portare a letto una ragazza, e il fatto che nella maggior parte dei casi la ragazza si rivelerà un’amante deludente, che ti farà incazzare con i suoi problemi, parlerà dei suoi ex fidanzati (dandoti, nel frattempo, l’impressione di non essere all’altezza) e che dovrai assolutamente passare almeno il resto della notte con lei, è comprensibile che gli uomini preferiscano evitare un sacco di problemi pagando una piccola somma.
È falso sostenere che gli esseri umani siano unici, che siano portatori di una loro singolarità insostituibile; per quello che mi riguarda, in ogni caso, io non percepivo nessuna traccia di questa singolarità.
È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri.
Le questioni estetiche e politiche non mi riguardano; non ho l’ambizione di inventare o adottare nuovi orientamenti, nuovi rapporti col mondo; ho rinunciato a farlo quando le mie spalle hanno cominciato a curvarsi e la mia fisionomia a evolvere verso la tristezza.
Nella vita può succedere tutto, e soprattutto niente.
Ci sono lunedì tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, soprattutto se sei single, che ti senti come se fossi nel braccio della morte.
L’amore rende deboli, e il più debole dei due viene oppresso, torturato e infine ucciso dall’altro, che a sua volta opprime, tortura e uccide senza pensare a nulla di male, senza nemmeno provare alcun piacere, con totale indifferenza; Questo è ciò che gli uomini solitamente chiamano amore.
Cos’è un cane se non una macchina dell’amore? Gli viene presentato un essere umano, con la missione di amarlo e, per quanto goffo, perverso, deforme o stupido possa essere, il cane lo ama.
Rimarrò fino all’ultimo un figlio dell’Europa, dell’ansia e della vergogna; non ho alcun messaggio di speranza da comunicare.
Le persone non ascoltano mai i consigli che diamo loro, e quando chiedono consigli lo fanno proprio e soltanto per non seguirli, per farsi confermare, da una voce esterna, che sono prese in una spirale di annientamento e di morte, per loro i nostri consigli hanno esattamente il ruolo del coro tragico, confermando all’eroe che ha imboccato la strada della distruzione e del caos.
Aumentare i desideri fino all’insopportabile, rendendo la loro realizzazione sempre più inaccessibile, era il principio unico su cui poggiava la società occidentale.
Nella vita di coppia, il più delle volte, esistono fin dall’inizio certi dettagli, certe discordanze su cui si decide tacitamente di tacere, nell’entusiastica certezza che l’amore finirà col risolvere tutti i problemi.
Questi problemi crescono a poco a poco, nel silenzio, prima di esplodere alcuni anni dopo e distruggere ogni possibilità di vita in comune.
La mia vita era una forma vuota, ed era meglio che restasse tale. Se lasciassi entrare la passione nel mio corpo, il dolore seguirebbe subito.
La totalità degli animali e la schiacciante maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l’analisi.
È irritante dover vivere in un’epoca di mediocri; soprattutto quando ci si sente incapaci di alzare il livello.
C’è un momento per fare le cose e per entrare in una felicità possibile, tale momento dura qualche giorno, talvolta qualche settimana o persino qualche mese ma si verifica solo una volta, soltanto una, e se in seguito si vuole tornare sui propri passi è semplicemente impossibile, non c’è più posto per l’entusiasmo, la convinzione e la fiducia.
La puttana non seleziona i propri clienti, è proprio quello il principio, l’assioma, la puttana dà piacere a tutti, senza distinzione, ed è grazie a questo che accede alla grandezza.
Questi ristoranti sarebbero stati sopportabili se i camerieri non avessero preso ultimamente l’abitudine di declamare la composizione del minimo amuse-bouche, con un tono gonfio di enfasi per metà gastronomica e per metà letteraria, osservando il cliente in cerca di segni di complicità o almeno di interesse, con l’obiettivo, immagino, di rendere il pasto un’esperienza condivisa e conviviale.
Odio i dentisti; Li considero fondamentalmente delle creature venali il cui unico scopo nella vita è quello di strapparsi quanti più denti possibile per potersi comprare una Mercedes con il tettuccio apribile.
Nei divorzi dei giovani, la presenza dei figli, la cui custodia deve essere condivisa e che si ama più o meno nonostante tutto, attenua spesso la violenza del confronto; ma nei divorzi degli anziani, dove restano solo gli interessi finanziari e patrimoniali, la ferocia della lotta non conosce limiti.
Tutte le teorie sulla libertà, da Gide a Sartre, non sono altro che immoralità concepite da scapoli irresponsabili.
Dimmi, hai veramente voglia di comprarti una Ferrari cabrio? Una casa a Deauville per il sabato e la domenica – ovviamente destinata a essere svaligiata nei giorni feriali? Hai davvero voglia di lavorare novanta ore la settimana fino a quando avrai sessant’anni? Di pagare metà dello stipendio in tasse che servono a finanziare operazioni militari nel Kossovo o piani di recupero delle periferie?
Nella notte del 21 luglio 1969, Michel poté seguire in diretta i primi passi dell’uomo sulla Luna; uno spettacolo seguito simultaneamente da seicento milioni di telespettatori disseminati sulla superficie della Terra. Quelle ore di trasmissione costituirono probabilmente lo zenit della prima fase del sogno tecnologico occidentale.
Il gioioso collante di una causa comune può creare un effetto di gruppo, un senso di appartenenza, persino una vera e propria ebbrezza collettiva. Purtroppo la psicologia delle folle segue leggi immutabili: il risultato è sempre il predominio degli elementi più stupidi e aggressivi.
Ho paura di tutte queste persone ragionevoli e sottomesse
che vorrebbero privarmi delle mie anfetamine.
Perché dovrebbero portarmi via anche i miei ultimi amici?
Il mio corpo è stanco e la mia vita è quasi in rovina.
Amavo i cataloghi di vacanze, la loro astrazione, il loro modo di ridurre i luoghi del mondo a una sequenza limitata di possibili felicità e prezzi; apprezzavo in particolar modo il sistema a stelle, per indicare l’intensità di felicità che si aveva il diritto di sperare.
E poi, nel giro di poche visite mediche, tutto era cambiato, la trappola si era chiusa su di lui, e la trappola non si sarebbe più allentata, anzi, avrebbe sentito il suo morso sempre più crudele, il tumore avrebbe continuato a divorargli la carne, fino a distruggerlo.
“Perché sei così preoccupato per il futuro di un mondo condannato?”, rispose Oppenheimer, il padre della bomba atomica, a un giornalista che gli chiedeva delle conseguenze a lungo termine del progresso tecnologico.