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Le frasi più belle di Patrick Modiano

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Patrick Modiano (nato a Boulogne-Billancourt il 30 luglio 1945) è uno scrittore e sceneggiatore francese, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 2014.

Per Modiano “ogni libro è un tentativo fallito di recuperare la memoria”.

Presento una raccolta delle frasi più belle di Patrick Modiano. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi di Haruki Murakami, Le frasi più belle di Annie Ernaux e Le frasi più belle di Romain Gary.

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Le frasi più belle di Patrick Modiano

Ho l’impressione che oggi la memoria sia molto meno sicura di sé e che debba lottare costantemente contro l’amnesia e l’oblio.
(Discorso alla conferenza per il Premio Nobel del 7 dicembre 2014)

Abbiamo forse il diritto di giudicare le persone che amiamo? Se le amiamo, ci sarà un motivo, e quel motivo ci impedisce di giudicarle. Non è così?

Mi chiedo perché certi libri o oggetti continuino a seguirti per tutta la vita, senza che tu lo sappia, mentre altri, che per te erano preziosi, li hai persi.

Nessuno risponde mai alle domande che ti interessano.

Si finisce per dimenticare i dettagli della vita che ci creano imbarazzo o troppo dolore. Basta fare il morto e lasciarsi dolcemente fluttuare sulle profondità, chiudendo gli occhi.

Abitare vicino a una stazione cambia completamente la vita. Si ha l’impressione di essere di passaggio. Niente è mai definitivo. Un giorno o l’altro si può salire su un treno.

Il destino a volte insiste. Incontri due, tre volte la stessa persona. E, se non le rivolgi la parola, allora peggio per te.

La fuga – a quanto pare – è una richiesta di aiuto e in certi casi una forma di suicidio. Ciò non toglie che per qualche istante si provi una breve sensazione di eternità. Oltre ai legami con il mondo, avete rotto anche quelli con il tempo.

Sembra che ciò che ci spinge a fuggire d’improvviso sia un giorno di grigiore e di freddo che ci fa provare una solitudine ancora più acuta e la sensazione di una morsa che si chiude.

I ricordi gli venivano meno, uno dopo l’altro, come bolle di sapone o frammenti di un sogno che evaporano al risveglio.

Il tempo palpita, si dilata, poi si placa, e a poco a poco trasmette una sensazione di vacanza e di infinito che altri cercano nella droga, ma che io trovavo semplicemente nell’attesa.

Perché persone di cui non sapevi nemmeno l’esistenza, che incontri una volta e non rivedi mai più, svolgono un ruolo importante nella tua vita dietro le quinte?

Ho sempre creduto che certi luoghi siano come delle calamite e che se ci cammini intorno ne sei attratto.

Non ha mai dimenticato i nomi delle strade e i numeri civici degli edifici. È il suo modo di lottare contro l’indifferenza e l’anonimato delle grandi città, e forse anche contro le incertezze della vita.

Quanto sarebbe strano se i bambini conoscessero i loro genitori così come erano prima di nascere, quando ancora non erano genitori ma semplicemente se stessi.

Capita che i bambini sentano esigenze più grandi di quelle dei genitori e adottino di fronte alle avversità un atteggiamento più risoluto del loro. Si lasciano indietro, molto indietro, alle spalle, i genitori che, da quel momento, non possono più proteggerli.

E’ fortunato ad avere ancora un’età in cui si può partire.

Ci sono esseri misteriosi, sempre gli stessi, che fanno da sentinella a ogni bivio della tua vita.

Temo che una volta che avrai tutte le risposte, la vita ti si chiuderà addosso come una trappola, con il rumore delle chiavi di una cella di prigione. Non sarebbe meglio lasciare intorno a noi degli spazi vuoti dove possiamo rifugiarci?

Il nostro unico scopo per questo viaggio era raggiungere il cuore dell’estate, dove il tempo si ferma e le lancette dell’orologio segnano sempre la stessa ora: mezzogiorno.

Fino a questo momento, tutto mi è parso molto caotico, spezzettato… Brandelli, briciole di qualcosa mi affioravano d’improvviso, alla memoria, procedendo nelle ricerche… Ma dopotutto, una vita può ben essere questo.

I ricordi d’infanzia sono spesso piccoli dettagli che risaltano nel nulla.

Se potessimo rivivere negli stessi momenti, negli stessi luoghi e nelle stesse circostanze ciò che abbiamo già sperimentato, ma viverlo molto meglio della prima volta, senza errori, senza intoppi e senza tempi morti… sarebbe come ricopiare un manoscritto pieno di cancellature…

Nei periodi di cataclisma o di sconforto, non ci sono altre risorse se non cercare un punto fermo per mantenere l’equilibrio e non cadere fuori bordo. Il tuo sguardo si sofferma su un filo d’erba, su un albero, sui petali di un fiore, come se ti aggrappassi a un salvagente.

Sul taccuino nero non avevo segnato né il nome né l’indirizzo, cosí come si evita di annotare i dettagli troppo intimi della propria vita, per paura che una volta fissati sulla carta non ci appartengano più.

Penso di non essere capace di leggere i miei libri come un lettore.

Scrivendo questo libro, lancio appelli, come segnali di luce che, sfortunatamente, dubito possano rischiarare il buio.

Fabrizio Caramagna

Nato a Torino nel 1969, Fabrizio Caramagna è scrittore e studioso di aforismi. Le sue frasi sono presenti ovunque, sui social, in radio, nelle mostre, nei libri.