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Patti Smith (nata a Chicago il 30 dicembre 1946) è una delle artiste e performer più influenti della fine del XX secolo. Poetessa e cantautrice iconica, le è stato attribuito il titolo di “Madrina del Punk”. La carriera di Smith è iniziata nei primi anni ’70 e continua ancora oggi. È diventata famosa con il suo album di debutto, Horses (1975), che includeva il memorabile singolo “Gloria”.

Le sue esibizioni dal vivo, note per la loro intensità cruda ed emotiva, le hanno fatto guadagnare un nutrito gruppo di fan. È anche rinomata per la sua poesia parlata e per il suo commovente attivismo politico.

Patti Smith è stata la prima musicista donna ad essere inserita nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2007. Quando nel 2016 Bob Dylan vinse il Premio Nobel per la Letteratura andò Patti Smith a rappresentarlo.

Presento una raccolta delle frasi più belle di Patti Smith. Tra i temi correlati Le frasi più belle di Bob Dylan, Le frasi più belle di Jeff Buckley e Le frasi più belle e famose di David Bowie.

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Le frasi più belle di Patti Smith

Una canzone? Tre accordi di chitarra uniti al potere della parola.

L’amore è un angelo travestito da desidero.

Non mi sono mai sentito oppresso a causa del mio genere. Quando scrivo una poesia o disegno, non sono una donna, sono un artista.

I poeti non finiscono mai le poesie, le abbandonano soltanto.

Gesù è morto per i peccati di qualcun altro, non per i miei.

Quando ero una bambina, ho sempre saputo di avere qualcosa di speciale dentro di me.

Non lasciare mai andare quella tristezza ardente chiamata desiderio.

Fin da bambina, sapevo cosa non volevo. Non volevo portare il rossetto rosso.

Sono come un orologio, cioè composta di tanti pezzi che, messi insieme, danno qualcosa di esatto o quasi.

Cristo, ti do l’addio, stasera ti licenzio.

Il rock è il genere più democratico che esista.

Il rock può ancora cambiare il mondo ? No, ma può spingere le persone a farlo.

Nessuno mi stava aspettando.
Ma mi aspettava ogni cosa.

Metti giù i cellulari, metti via tutto e senti il ​​tuo sangue pulsare in te, senti il ​​tuo impulso creativo, senti il ​​tuo spirito, il tuo cuore, la tua mente. Senti la gioia di essere vivo e libero.

Un artista è qualcuno che entra in competizione con Dio.

Un artista indossa la sua opera al posto delle ferite.
[An artist wears his work in place of wounds.]

Gloria era la mia dichiarazione di indipendenza dal vincolo di una particolare istituzione religiosa, non una dichiarazione contro Gesù Cristo.

Per me, il punk rock è la libertà di creare, la libertà di avere successo, la libertà di non avere successo, la libertà di essere chi sei. È libertà.

Alcuni di noi nascono ribelli. Come Jean Genet o Arthur Rimbaud, vago per queste strade meschine come un cattivo, un vagabondo, un emarginato, alla ricerca degli avanzi che forse potrebbero cadere dai piatti sporchi dell’umanità.

Il desiderio è la fame, è il fuoco che respiro, e l’amore è un banchetto di cui ci nutriamo.

La Bibbia è molto risonante. Ha tutto: creazione, tradimento, lussuria, poesia, profezia, sacrificio. Tutte le grandi cose sono nella Bibbia, e tutti i grandi scrittori hanno tratto da essa più di quanto si creda, siano essi Shakespeare, Herman Melville o Bob Dylan.

Nell’estate del ’67 non mi rendevo assolutamente conto dell’avvento della cultura dela droga. Avevo una visione romantica delle droghe e le consideravo sacre, riservate ai poeti, ai musicisti jazz e ai rituali indiani.

Il rock è una cosa da uomini. Sul palco voglio vedere muscoli da uomo, e non le tette di una tipa che sbattono contro il basso.

Ricorda: noi siamo mortali, ma la poesia non lo è.

New York mi affascina. Con me è sempre stata amichevole. Ho dormito nei parchi, nelle strade, e nessuno mi ha mai fatto del male. Vivere lì è come stare in una grande comunità.

Le persone che si amano possono essere separate dalle circostanze della vita ma, anche se solo in sogno, la notte appartiene a loro.

Ho avuto il privilegio di crescere in un periodo di rivoluzione culturale. E la musica ne è stata una componente. Forse non sono stata altro che una pedina, ma sono contenta, comunque, di aver contribuito a cambiare qualcosa.

Avvertii una certa affinità con il chitarrista alienato sulla destra. Era alto, con un cappello di paglia colorato; le lunghe dita aggraziate si avvolgevano attorno al collo della chitarra quasi volessero strozzarla. Tom Verlaine aveva senz’altro letto “Una stagione all’inferno”.

L’amore per Dio lo sento nel cuore. L’amore per Fred, il mio uomo, lo sento dappertutto.

Con poche parole divenne mio amico, mio ​​compasso, mia amata avventura.
(Patti Smith dopo l’incontro casuale con il fotografo Mapplethorpe]

Penso che Mozart fosse un punk rocker. E’ solo uno stato mentale.

Abbiamo cercato di non invecchiare, ma il tempo ha avuto la sua furia.

Non importa quanto avanziamo tecnologicamente, ma per favore non abbandonate il libro. Non c’è niente nel nostro mondo materiale più bello del libro.

L’ho detto più e più volte, ma lo ripeterò un milione di altre volte: mi preoccupa di più la morte di un’ape che il terrorismo. Perché stiamo perdendo alveari e api a milioni a causa di pesticidi così forti.