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Thomas Merton (nato a Prades il 31 gennaio 1915 e morto a Bangkok il 10 dicembre 1968, folgorato nella sua stanza da un ventilatore difettoso), monaco cristiano statunitense dell’ordine dei Trappisti, è considerato uno dei più importanti scrittori americani cattolici del ventesimo secolo. La sua opera autobiografica, “La montagna dalle sette balze”, è stata pubblicata in milioni di copie e tradotta in ventotto lingue.
Presento una raccolta delle frasi più belle di Thomas Merton. Tra i temi correlati Le Frasi più belle di Thich Nhat Hanh, monaco zen e Tiziano Terzani, le frasi più belle e spirituali.
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Le frasi più belle di Thomas Merton
L’amore è il nostro vero destino. Non troviamo il significato della vita da soli. Lo troviamo assieme a qualcun altro.
La migliore, l’unica maniera per conservare l’amore, è darlo.
L’inizio dell’amore è di lasciare che coloro che amiamo siano perfettamente se stessi e non volerli forzare ad adattarsi alla nostra stessa immagine.
Non ti auguro di non sbagliare mai, sarebbe impossibile, ma ti auguro di avere sempre una possibilità per rimediare ai tuoi errori.
Son sei stato creato per il piacere: sei stato creato per la gioia. E se non conosci la differenza tra piacere e gioia, non hai ancora iniziato a vivere.
La necessità più grande del nostro tempo è quella di ripulire l’enorme massa di spazzatura mentale ed emotiva che ingombra le nostre menti
L’orgoglio ci rende artificiali e l’umiltà ci rende reali.
Nella teologia del diavolo, la cosa importante è avere assolutamente ragione e dimostrare che tutti gli altri hanno assolutamente torto.
La compassione è la profonda consapevolezza dell’interdipendenza di tutte le cose.
Non siate uno di quelli che pur di non rischiare il fallimento non tentano mai nulla.
Io credo che si conosca un uomo più dalle sue domande che dalle sue risposte.
Non è mai stato detto nulla su Dio che non sia già stato detto meglio dal vento tra i pini.
Siate umani in questa epoca, la più disumana tra quelle mai esistite; custodite l’immagine dell’uomo, perché è l’immagine di Dio.
La gratitudine non dà nulla per scontato, non è mai insensibile e si risveglia costantemente a nuove meraviglie.
Se tu stesso sei in pace, allora c’è almeno un po’ di pace nel mondo.
Gesù ci ha comandato di amarci scambievolmente. Non ci ha comandato di piacerci l’un l’altro. Se aspettiamo che alcune persone ci diventino gradite o attraenti prima di cominciare ad amarle, non cominceremo mai.
Il vero incontro con Cristo libera qualcosa in noi, un potere che non sapevamo di avere, una speranza, una capacità di vita, una resilienza, un’abilità di riprenderci quando pensavamo di essere completamente sconfitti.
In un mondo di rumore, confusione e conflitto è necessario che ci siano luoghi di silenzio, disciplina interiore e pace. Solo in tali luoghi l’amore può sbocciare.
Il nostro compito è amare gli altri senza fermarci a chiederci se ne siano degni o meno. Non è affar nostro e, in effetti, non è affar di nessuno. Ciò che ci viene chiesto di fare è amare, e questo amore stesso renderà degni sia noi stessi che i nostri vicini.
L’odio è la nostra protesta contro l’«impossibilità» d’amore.
Tutto ciò che esiste, esiste per l’amore, e se l’amore non si rivela in tutte le cose, è soltanto perché noi non vogliamo vedercelo. L’amore, è l’ unica possibilità.
La crudeltà è l’amore senza meta. L’odio è l’amore frustrato
Nel Silenzio Dio cessa di essere un oggetto e diventa un’esperienza.
Gli altri possono darti un nome o un numero, ma non possono mai dirti chi tu realmente sei. Quello è qualcosa che puoi scoprire solo tu stesso dal tuo interno.
Il dono della coscienza è una benedizione di Dio, ma può convertirsi in maledizione se noi non vogliamo che sia benedizione.
Inciampiamo e cadiamo costantemente anche quando siamo più illuminati. Ma quando siamo in piena oscurità spirituale, non ci accorgiamo nemmeno di essere caduti.
L’unica infelicità è non amare Dio.
La verità che molte persone non capiscono mai, fino a che non è troppo tardi, è che più cerchi di evitare la sofferenza, più soffri, perché le cose più piccole e insignificanti iniziano a tormentarti in proporzione alla tua paura di soffrire.
Tutte le virtù sono aspetti dell’amore e anche tutti i vizi sono aspetti dell’amore. Le virtù sono manifestazioni di un amore che è vivo e sano. I vizi sono i sintomi di un amore malato perché rifiuta di essere se stesso.
Nell’amore la perfezione è proporzionata alla sua libertà, e questa alla sua purezza.
L’oscurità della fede è una prova della sua perfezione. È oscura per il nostro spirito perché oltrepassa infinitamente la sua debolezza.
La vera solitudine purifica l’anima e la spalanca ai quattro venti della generosità. La falsa solitudine chiude la porta a tutti gli uomini e si esaurisce nelle proprie sciocchezze.
Come posso essere sincero se cambio continuamente idea per conformarmi all’ombra di ciò che penso che gli altri si aspettino da me?
Non ci convertiamo una volta sola nella vita, ma molte volte, e questa serie infinita di conversioni e rivoluzioni interiori porta alla nostra trasformazione.
Provate ad essere come bambini. Non fate le cose perché sono assolutamente necessarie, ma liberamente e per amore. Tutte le regole diventano una specie di gioco.
L’arte ci consente di trovare noi stessi e di perdere noi stessi nello stesso momento.
Lasciata a se stessa l’anima dell’uomo è un cristallo potenzialmente brillante immerso nelle tenebre. È perfetto per sua natura, ma gli manca qualcosa che può soltanto ricevere dal di fuori, dall’alto.
La logica del successo si basa su uno strano equivoco: che la perfezione della nostra vita dipenda dai pensieri, dalle opinioni e dagli applausi degli altri uomini! Una vita strana, in effetti, quella di vivere sempre nell’immaginazione di qualcun altro, come se quello fosse l’unico posto in cui si potesse finalmente diventare reali!
Nessuna idea che possiamo avere di Lui, per quanto pura e perfetta può esprimerlo quale Egli realmente è. L’idea che noi ci facciamo di Dio è più rivelatrice di noi stessi che di Lui.
Le tentazioni più grandi non sono quelle che sollecitano il nostro consenso a peccati evidenti, ma quelle che ci prospettano dei grandi mali camuffati come i più grandi beni.
Non possiamo essere felici se ci aspettiamo di vivere sempre col massimo di intensità. La felicità non è questione di intensità, ma di equilibrio, di ordine, di ritmo e di armonia.
Dicendo la verità noi stessi diventiamo veri.
Che cosa possiamo guadagnare navigando verso la luna, se non siamo in grado di attraversare l’abisso che ci separa da noi stessi? Questo è il più importante di tutti i viaggi di scoperta. Tutto il resto non solo è inutile, ma disastroso.
Se vogliamo amare sinceramente e con semplicità, dobbiamo prima di tutto superare la paura di non essere amati.
La mistica non è un’esperienza estatica e privilegiata, è la piena maturità della fede.
Le abitudini sono la morte di ogni vera tradizione, come di ogni vera vita. Sono parassiti che attaccano l’organismo vivente della tradizione e divorano la sua sostanza, trasformandola in un vuoto formalismo.
Credo che la vita non sia un’avventura da vivere secondo le mode correnti, ma un impegno a realizzare il progetto che Dio ha su di noi: un progetto d’amore, che trasforma la nostra esistenza.
Nessuno ignora la frugalità del regime trappista. Si limitano al latte, ai latticini e ai legumi. Non mangiano né carne né pesce né uova, ma i trappisti confezionano pani e formaggi eccellenti.
La paura restringe il piccolo ingresso del nostro cuore. Rimpicciolisce la nostra capacità di amare. Congela il nostro potere di donarci.
Non siamo in pace con gli altri perché non siamo in pace con noi stessi, e non siamo in pace con noi stessi perché non siamo in pace con Dio.
Sebbene Dio sia con noi, in noi, fuori di noi e attraverso di noi, dobbiamo intraprendere dei viaggi per trovarlo.
Tutto nella vita cittadina moderna è calcolato per impedire all’uomo di entrare in se stesso e pensare a cose spirituali. Anche con le migliori intenzioni un uomo spirituale si ritrova esausto, intorpidito e degradato dal rumore costante di macchine e altoparlanti, dall’aria morta e dalle luci abbaglianti di uffici e negozi, dall’eterno martellamento di pubblicità e propaganda.
Non possiamo raggiungere la grandezza se non perdiamo ogni interesse nell’essere grandi.
La musica è piacevole non solo per il suono, ma anche per il silenzio che contiene: senza l’alternanza di suono e silenzio non ci sarebbe ritmo.
Il cielo è la mia preghiera, gli uccelli sono la mia preghiera, il vento tra gli alberi è la mia preghiera, perché Dio è tutto in tutti.
La malattia più diffusa nel Nord America è la frenesia.
Essere grati significa riconoscere l’amore di Dio in ogni cosa.
È abbastanza facile dire ai poveri di accettare la loro povertà come volontà di Dio quando tu stesso hai vestiti caldi, cibo in abbondanza, assistenza medica e un tetto sopra la testa e nessuna preoccupazione per l’affitto. Ma se vuoi che credano, prova a condividere un po’ della loro povertà.
Non vedo alcuna contraddizione tra Buddismo e Cristianesimo… Ho intenzione di diventare il miglior buddista possibile.