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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul pellegrinaggio e il pellegrino. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla strada e il cammino, Frasi, citazioni e aforismi sul viaggio, i viaggiatori e il viaggiare, Frasi, citazioni e aforismi sui migranti e l’immigrazione e Frasi, citazioni e aforismi sulla fede.
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Frasi, citazioni e aforismi sul pellegrinaggio e il pellegrino
L’uomo non può pensare alla propria vita se non come a un pellegrinaggio. Homo viator. Pellegrino dell’Assoluto.
(Papa Giovanni Paolo II)
Il Cristianesimo è il considerarsi pellegrini e ospiti su questa terra.
(Martin Lutero)
Non è importante la meta, ma il cammino.
(Paulo Coelho, Il cammino di Santiago)
Quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino. È il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.
(Paulo Coelho, Il cammino di Santiago)
Le persone giungono sempre al momento giusto nei luoghi in cui sono attese.
(Paulo Coelho, Il cammino di Santiago)
Lo Spirito dei vecchi pellegrini della tradizione ti accompagnerà nel viaggio. Il cappello ti ripara dal sole e dai cattivi pensieri; il mantello ti salva dalla pioggia e dalle cattive parole; il bastone ti protegge dai nemici e dalle cattive azioni. La benedizione di Dio, di San Giacomo e della Vergine Maria ti accompagni per tutte le notti e tutti i giorni. Amen.
(Paulo Coelho, Il cammino di Santiago)
Nel cammino di Santiago deve essere accaduto un destino davvero grande. Ci sono i silenzi giusti e pezzi di eterno dovunque e frammenti di anima capaci di rimandare una luce mai vista.
(Fabrizio Caramagna)
Un pellegrino, lo riconosci, ti dicono. Non sono le scarpe impolverate, lo zaino pieno di tasche, i cappelli a falde larghe, a svelare le centinaia di chilometri fatti a piedi fino alla tomba di San Giacomo il Maggiore. È lo sguardo dritto che fissa la meta. Lo stordimento, dopo lunghi campi e sentieri di campagna attraversati in silenzio, fino all’arrivo a Santiago de Compostela
(Annalisa Guglielmino, L’Avvenire 2014)
Il pellegrinaggio e il cammino: nient’altro che me verso me stesso.
(Farid al-Din ‘Attar)
Turista è chi passa senza carico né direzione. Camminatore chi ha preso lo zaino e marcia. Pellegrino chi, oltre a cercare, sa inginocchiarsi quando è necessario.
(San Riccardo)
Il turista percorre le strade e i paesaggi delle località più famose. L’esploratore insegue orizzonti inesplorati. Il pellegrino cerca la via verso l’anima.
(Fabrizio Caramagna)
Il turista esige, il pellegrino si inginocchia e ringrazia.
(Anonimo)
Il pellegrinaggio è un simbolo che prima che parlare a te, parla in te, ti intriga, ti evoca, ti spinge più che a dire, a dirti, ad implicarti, a metterti in gioco
(Vescovo Mansueto Bianchi)
Camminare per ritrovare se stessi, per dialogare col Signore, per incontrare tanti “altri” e condividere con loro la fatica, il fango, il sole, la pioggia, un sorso d’acqua, una preghiera, una risata. Il “camino” è anche questo e tanto altro.
(Antonio Maria Mira)
Lungo il cammino mi è sembrato evidente che il mondo non crede in Dio, non ha esperienza del sacro, perché non fa silenzio ed ha troppa fretta. Verso il mistero si va lentamente, camminando piano, a ritmo umano
(Anonimo)
Non correre, pellegrino. La felicità – ciò che dopo ricorderai – non sta nell’alloggio ma nel cammino.
(Anonimo)
Solitudine. Malgrado le migliaia di persone che ogni giorno affrontano il “Camino de Santiago”, può succedere di camminare da soli. Soprattutto nelle tappe più lunghe, soprattutto nelle ultime, quando la fatica dei chilometri si somma a quella dei giorni.
(Antonio Maria Mira)
La meta è davvero raggiunta. E con essa anche l’agognata Compostela, il documento che attesta il nostro “Camino”. Prima di partecipare alla coinvolgente messa del pellegrino, mettiamo definitivamente a terra la “muchila”, lo zaino fedele compagno di questi giorni. Ripieghiamo i bastoncini che hanno dato sostegno e ritmo ai nostri passi. E ci assale un velo di tristezza. Tutto finito? No di certo. Già si parla di tornare, magari provando tutti gli 800 chilometri. Santiago aspettaci. Domani, intanto, ci attendono Finisterre e l’immensità dell’Atlantico.
(Antonio Maria Mira)
Vedrai che tutto sarà meraviglioso, quando giungerai alla fine del tuo pellegrinaggio, e lo sarà anche agli occhi di colui che mai vide bellezza.
(Kahlil Gibran)
Il cuore dell’uomo di oggi è ancora pellegrino dell’eterno
(Don Primo Mazzolari)
Pellegrini verso l’eterno: lo siamo tutti e tutti dobbiamo accettare questo viaggio come il dono più grande.
(Matteo Liut)
Quando si viaggia, si sperimenta in maniera molto più concreta l’atto della Rinascita. Ci si trova dinanzi a situazioni del tutto nuove, il giorno trascorre più lentamente e, nella maggior parte dei casi, non si comprende la lingua che parlano gli altri. E’ proprio quello che accade a un bambino appena nato dal ventre materno. Con ciò si è costretti a dare molta più importanza alle cose che ti circondano, perché da esse dipende la sopravvivenza. Si comincia ad essere più accessibili agli altri, perché gli altri ti possono aiutare nelle situazioni difficili. E si accoglie qualsiasi piccolo favore degli dei con grande gioia, come se si trattasse di un episodio da ricordare per il resto della vita.
Nello stesso tempo, poiché tutte le cose risultano nuove, se ne scorge solo la bellezza, e ci si sente più felici di essere vivi. Ecco perché il pellegrinaggio religioso è sempre stata una delle maniere più obiettive per riuscire ad avvicinarsi all’Illuminazion
(Paulo Coelho, Il cammino di Santiago)
Un modo di lavorare per l’armonia fra le religioni del mondo è che persone di diverse tradizioni religiose si rechino insieme in pellegrinaggio a visitare i luoghi santi gli uni degli altri.
(Dalai Lama)
Siamo pellegrini e peregriniamo insieme. Dobbiamo imparare ad affidare il cuore al compagno di strada senza sospetti, senza diffidenze, e guardare anzitutto a quello che cerchiamo: la pace nel volto dell’unico Dio.
(Papa Francesco)
La fede non è la devozione a un santuario, ma un infinito pellegrinaggio del cuore.
(Abraham Joshua Heschel)
La tentazione del pellegrino di voler arrivare alla meta finale senza fare il cammino. Non voler riconoscere né accettare che siamo umani, limitati, di fango.
(Anonimo)
La tentazione del pellegrino di non fermarsi neppure un istante (l’attivismo), la fretta, l’immediatismo… a scapito dello “stop”, della pausa, del silenzio, del revisione, della preghiera.
(Anonimo)
La tentazione di pensare che si possa fare il cammino senza errori, prudenze, perdite e smarrimenti; senza infilarsi, a volte, per strade senza uscita
(Anonimo)
La parola “peccato” viene da pecus, che significa “piede difettoso”, piede incapace di percorrere un cammino. Il modo per correggere il peccato è quello di camminare sempre diritto, adattandosi alle situazioni nuove e ricevendo in cambio le migliaia di benedizioni che la vita concede con generosità a coloro che chiedono.
(Paulo Coelho, Il cammino di Santiago)
Dopo aver passato molto tempo camminando lungo il Cammino di Santiago, adesso era arrivato il momento in cui il Cammino “mi faceva camminare”.
(Paulo Coelho, Il cammino di Santiago)
La maggior parte dei pellegrini, sia nel Cammino di Santiago sia lungo i sentieri della vita, cerca sempre di seguire il ritmo degli altri. All’inizio del pellegrinaggio, mi sforzavo di camminare insieme con il mio gruppo. Mi stancavo, pretendevo più di quanto il mio corpo potesse dare, ero sempre in preda alla tensione − e, alla fine, ho avuto alcuni problemi ai tendini del piede sinistro. Quando mi sono ritrovata nell’impossibilità di camminare per due giorni, ho capito che sarei riuscita ad arrivare a Santiago soltanto se avessi seguito il mio ritmo personale. Ho impiegato più tempo degli altri, ho dovuto procedere da sola per vari tratti, ma sono riuscita a completare il Cammino: e questo perché ho obbedito al mio ritmo. Da allora, applico questo principio a tutto ciò che devo fare nella vita: rispetto i miei tempi.
(Paulo Coelho, Sono come il fiume che scorre)
Io sono nato pellegrino. Anche quando mi sento attanagliato da una pigrizia sconfinata, oppure avverto una fortissima nostalgia di casa, dopo aver fatto il primo passo mi ritrovo rapito dal senso del viaggio.
(Paulo Coelho, Aleph)
È la curiosità che non meno della devozione forgia il pellegrino.
(Abraham Cowley)
Lascerò qui tutto ciò che non è indispensabile, che mi è solo di peso e non di aiuto, per percorrere fisicamente e spiritualmente il Cammino che mi attende. Dal termos per il caffè del mattino, alle ansie per il domani, alle abitudini quotidiane, agli schemi mentali, agli automatismi, alle insicurezze, alle resistenze al cambiamento.
Come sarò leggero!
(Paolo Indemini)
Sono tre le principali cause di afflizione fisica: le vesciche, le infiammazioni dei tendini, i dolori muscolari. Le vesciche – ampollas in spagnolo – si producono a causa del continuo sfregamento tra gli scarponi, le calze e la pelle dei piedi, ma anche per i germi dell’eccessiva sudorazione. Per quanto comode siano le calzature che uno indossa, è quasi impossibile che in ottocento chilometri non se ne formi una.
(Paolo Indemini)
Dice egregiamente San Gregorio di Nissa a proposito dei pellegrinaggi: «Col cambiare il luogo non ci si avvicina di più a Dio». Ahimè, questo non è che troppo certo. A Dio non ci si avvicina che col cambiare sé stessi.
(Søren Kierkegaard)
Per cercare Dio non è necessario andare in pellegrinaggio o accendere lampade e bruciare incenso davanti all’immagine della divinità o aspergerla d’olio o dipingerla di rosso cinabro. Egli risiede nel nostro cuore.
(Mahatma Gandhi)
Né pellegrinaggi né miracoli né preghiere potranno decidere la nostra salvezza.
Tutto sarà deciso dal nostro comportamento con gli altri
(Enzo Bianchi)
Non siamo arrivati. Ora c’è il cammino dentro di noi. Quello che avete fatto è propedeutico, ma poi c’è la strada decisiva, che porta al cuore delle persone, dove vengono fatte le scelte più importanti.
(Enzo Bianchi)
Anche un asino può recarsi alla Mecca, ma non per questo è un pellegrino.
(Proverbio arabo)
Non tutti i pellegrini sono santi.
(Proverbio)
I Santuari sono spazi sacri verso cui andare pellegrini per trovare un momento di sosta, di silenzio e di contemplazione nella vita spesso frenetica dei nostri giorni. Un desiderio nascosto fa sorgere in molti la nostalgia di Dio; e i Santuari possono essere un vero rifugio per riscoprire sé stessi e ritrovare la necessaria forza per la propria conversione.
(Papa Francesco)
Fin dal I secolo d.C. sembra si fossero già affermate le tradizioni del pellegrinaggio cristiano sia a Gerusalemme dove (riprendendo e modificando il pellegrinaggio ebraico, la aliyah) si ricercavano le tracce della vita di Gesù, sia a Roma, ai sepolcri degli apostoli Pietro e Paolo. A queste due fondamentali mete, le culture romano-barbariche aggiunsero nuovi santuari e nuovi culti.
(Franco Cardini)
Voi sapete che questo mio giorno è diverso da quelli precedenti: non sono più Pontefice sommo della Chiesa cattolica. Fino alle otto di sera lo sono ancora, poi non più. Sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio in questa terra.
(Papa Benedetto XVI al termine del suo pontificato)
La nostra anima è migrante, la vita è un pellegrinaggio.
(Papa Francesco)
Il vero amore è un pellegrinaggio. Accade quando non c’è strategia, ma è molto raro perché molte persone sono strateghi.
(Anita Brookner)
Noi siamo veramente oggidì passeggeri e pellegrini sulla terra: veramente caduchi: esseri di un giorno: la mattina in fiore, la sera appassiti.
(Giacomo Leopardi)
E tu, luna, che vai, pallida e grigia
pellegrina del cielo, per vie senza riparo,
in quali abissi del giorno e della notte
stai ora cercando riposo?
(Percy Bysshe Shelley)
La costellazione chiamata “camminare” ha una storia, la storia percorsa da tutti quei poeti e quei filosofi e quei rivoluzionari, da pedoni distratti, da passeggiatrici, da pellegrini, turisti, escursionisti, alpinisti, ma il suo futuro dipende dal fatto che quei sentieri di collegamento vengano percorsi ancora.
(Rebecca Solnit)
Un viaggiatore, invecchiando, accumula sulle spalle sempre più viaggi, specialmente quando attraversa il terreno del ricordo in cui si diventa pellegrini del tempo oltre che dello spazio, un luogo dove i paesaggi fisici si fondono con quelli temporali.
(William Least Heat-Moon)