Annunci
Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sul pianoforte. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul violino e Frasi, citazioni e aforismi sulla musica.
**
Frasi, citazioni e aforismi sul pianoforte
La vita è come un pianoforte: i tasti bianchi rappresentano la felicità e i tasti neri la tristezza. Ma qualunque sia il cammino della tua vita, ricorda che anche i tasti neri servono per fare musica.
(Anonimo)
Tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita.
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi suonare. Loro sono 88, tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu, ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita… Se quella tastiera è infinita, allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Tu sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
(Alessandro Baricco)
La vita non è mai in bianco e nero. Persino il musicista, quando appoggia le mani sui tasti del pianoforte, non fa altro che cercare colori e sfumature.
E’ una lotta continua. Da una parte il bianco e il nero, il bene e il male, il cielo e l’inferno, e dall’altra l’uomo che tocca i tasti e trova milioni di gradazioni e possibilità e domande e risposte.
(Fabrizio Caramagna)
Il pianoforte è in grado di comunicare le più sottili verità universali attraverso il legno, il metallo e l’aria vibrante.
(Kennteh Miller)
Il pianoforte concentra e riassume dentro di sé tutta l’arte universale.
(Franz Liszt)
Toccava il pianoforte come gli angeli; con una delicatezza eterea che faceva commuovere il più insensibile degli esseri umani.
(Angela Becerra)
L’instancabile ricerca di una perfezione irraggiungibile, sia pure il semplice strimpellare un vecchio pianoforte, è ciò che basta per dare un senso alla nostra vita su questo inutile pianeta.
(Logan Pearsall Smith)
Suonare il pianoforte: una danza delle dita umane.
(Ludwig Wittgenstein)
Quanto al pianoforte, più le sue dita vi scorrevano veloci, più egli si meravigliava. Toccava i tasti con disinvoltura, percorreva la tastiera da una parte all’altra senza interrompersi.
(Gustave Flaubert)
Chiunque nella sala da concerto sia in grado di vedere la tastiera di un pianoforte si accorge che l’esibizione aggiunge all’arte puramente sonora della musica un’altra dimensione estetica, quella visiva: una serie di movimenti agili, ritmici e perfettamenti controllati che formano una coreografia della mano.
(Alfred Corn)
Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto… Forse anche nella vita è così.
(Piero Angela)
Sforzati di suonare bene i pezzi facili; è molto meglio che eseguire in modo mediocre i pezzi difficili.
(Robert Schumann)
Essere un pianista e un musicista, non è una professione. È una filosofia, una concezione di vita che non può basarsi ne sulle buone intenzioni, ne sul talento naturale. Bisogna avere prima di tutto uno spirito di sacrificio inimmaginabile.
(Arturo Benedetti Michelangeli)
Io sono un generale. I miei soldati sono i tasti e io devo comandarli.
(Vladimir Horowitz)
Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei Beatles.
(Milan Kundera)
Adoro il pianoforte: perché sublima la mia imperfezione.
(Giovanni Allevi)
C’è cosa dotata di un potere di esasperare che una persona non raggiungerà mai: un pianoforte.
(Marcel Proust)
Il pianoforte reclama l’abbandono: esso non vuole essere suonato, ma è lui che vuole suonare tramite il pianista. L’esecutore abbandonato al suo strumento diviene egli stesso strumento, in un gesto impersonale e per questo totale, e la Musica, misteriosamente, inizierà a sgorgare, fresca e leggera.
(Giovanni Allevi)
Biogna suonare il nostro splendido repertorio pianistico in modo tale che esso piaccia all’ascoltatore, che gli imponga di amare la vita con più forza, di sentire più fortemente, di desiderare più fortemente, di capire più a fondo.
(Heinrich Neuhaus)
Il pianoforte è un mostro che strilla quando tocchi i suoi denti.
(Andres Segovia)
Nel pianoforte a coda la musica solleva la sua ala nera e notturna di angelo caduto che vuole risalire in cielo.
(Ramón Gómez de la Serna)
L’Anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare.
(Wassily Kandinsky)
Nel prato cento fiori sono sintonizzati l’uno con l’altro come cento pianoforti che, sulla stessa accordatura, suonano la musica più silenziosa che ci sia
(Fabrizio Caramagna)
Di notte penso al mio pianoforte nel profondo dell’oceano e a volte penso anche a me, sospesa sopra di esso. La sotto è tutto così fermo, silenzioso…che mi concilia il sonno. È una strana ninna nanna. Ma è così, è mia.
(Dal film Lezioni di piano)
I tasti del pianoforte sono neri e bianchi,
ma suonano come un milione di colori nella tua mente.
(Katie Melua)
Il seggiolino del pianoforte è il cavatappi del concerto.
(Ramón Gómez de la Serna)
Il pianoforte è sempre vestito da sera.
(Ramón Gómez de la Serna)
Un pianista in lutto suona solo i tasti neri.
(Ramón Gómez de la Serna)
Aveva la faccia di uno che non scherzava, uno che sapeva benissimo dove stava andando. Era come quando si sedeva al pianoforte e attaccava a suonare: non c’erano dubbi nelle sue mani, era come se i tasti aspettassero quelle note da sempre. Sembrava che inventasse lì per lì, ma da qualche parte, nella sua testa, quelle note erano scritte da sempre. Adesso so che quel giorno, Novecento aveva deciso di sedersi davanti alla tastiera della sua vita, per iniziare a suonare la sua musica più assurda e che su quella musica avrebbe ballato quel che rimaneva dei suoi anni.
(Alessandro Baricco)
– Se guardo un piano vedo un mucchio di tasti, tre pedali e una scatola di legno. Ma Beethoven e Mozart lo guardavano e sapevano suonarlo. Io non so dipingerti un quadro e forse non so spedire una palla fuori dallo stadio, e non so suonare il piano.
– Ma puoi fare il mio compito di chimica in meno di un’ora.
– Sì, è vero… Insomma, quando si tratta di cose di questo tipo io riesco sempre a suonare. So spiegartelo solo così
(Dal film Genio ribelle)
Quando suoni, non preoccuparti di chi ti sta a sentire. Suona sempre come se ci fosse un maestro, ad ascoltarti.
(Robert Schumann)
Racchiudendosi nell’ambito esclusivo del pianoforte, Chopin diede prova di una delle qualità più preziose in un grande scrittore e senza dubbio delle più rare in uno scrittore comune: la giusta valutazione della forma nella quale gli è dato di eccellere.
(Franz Liszt)
Amo Chopin. Arrivare all’essenza della sua musica è difficilissimo: da decenni mi ci dedico, ma lui sembra difendere il segreto delle proprie note. Wilhelm Furtwängler diceva: «Invidio i pianisti perché loro hanno Chopin»
(Maurizio Pollini)
Sono cresciuto assieme al pianoforte, ne ho imparato il linguaggio mentre cominciavo a parlare.
(Keith Jarrett)
Non puntare mai sull’agilità, sul cosiddetto virtuosismo. In ogni pezzo tenta di produrre l’effetto che il compositore aveva in mente; di più non si deve fare; tutto ciò che va più in là è una deformazione.
(Robert Schumann)
I tuoi pezzi non soltanto devi conoscerli con le dita, ma devi saperli cantare dentro di te, senza tastiera. Devi acuire la tua immaginazione sino al punto di poter fissare nella memoria non solo la melodia di una composizione, ma anche la sua armonia.
(Robert Schumann)
Pianoforte. Utensile da salotto, molto usato per castigare il visitatore impenitente. Lo si mette in funzione premendo sui tasti e deprimendo il morale degli ascoltatori.
(Ambrose Bierce)
Quando iniziau a suonare, venne Steinway in persona e cancellò il suo nome dalla superficie del pianoforte!
(Bob Hope)
Il calcio è come un pianoforte: otto persone lo caricano in spalla, e tre sanno suonare quel dannato strumento.
(Bill Shankly)
Guadagnarsi da vivere suonando il pianoforte, è saper contare sulle proprie dita.
(Darry Cowl)
Il pianista che esegue l’opera di un maestro avrà sonato nel modo migliore se avrà fatto dimenticare il maestro e se sarà parso che abbia raccontato una storia della sua vita o che abbia proprio allora vissuto qualcosa. Certo: se egli non è nulla di significante, tutti malediranno la loquacità con la quale ci avrà raccontato della sua vita. Deve quindi sapersi accaparrare la fantasia dell’ascoltatore. Con ciò si spiegano d’altra parte tutte le debolezze e follie del «virtuosismo».
(Friedrich Nietzsche)
Erano aperti sul suo pianoforte alcuni dei pezzi che lei preferiva: Il Valzer delle rose – o Povero pazzo di Tagliafico (che secondo la sua volontà scritta, avrebbero dovuto eseguire al suo funerale) e lui le chiedeva, invece, di suonare la breve frase della suonata di Vinteuil, benché Odette suonasse molto male; ma la più bella visione che ci resta di un opera è spesso quella che si alzò sopra a suoni falsi estratti da dita poco abili,di un pianoforte scordato.
(Marcel Proust)