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Frasi, citazioni e aforismi sulla vendemmia

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Presento la più ampia raccolta in lingua italiana di frasi, citazioni e aforismi sulla vendemmia. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sull’uva, Frasi, citazioni e aforismi sul vino e Frasi, citazioni e aforismi sull’autunno.

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Frasi, citazioni e aforismi sulla vendemmia

Vendemmia

Sono i giorni più belli dell’anno. Vendemmiare sfogliare, torchiare non sono neanche lavori; caldo non fa più, freddo non ancora; c’è qualche nuvola chiara, si mangia il coniglio con la polenta e si va per funghi.
(Cesare Pavese)

Il sole manda riflessi più dolci, il giorno si stira tra le foglie gialle, i grappoli d’uva maturano. Arriva il tempo della vendemmia.
(Fabrizio Caramagna)

E’ una luna da vigna. Da bambino credevo che i grappoli d’uva li faccia e li maturi la luna.
Non so, – disse l’amico. – Per me è sempre la stessa.
Ora il brivido mi aveva lasciato e la luna col suo sapore di vendemmia ci guardava entrambi come una creatura che conoscevo e ritrovavo.
(Cesare Pavese)

Una vigna che sale sul dorso di un colle fino a incedersi nel cielo, è una vista familiare, eppure le cortine dei filari semplici e profonde appaiono una porta magica. Sotto le viti la terra rossa è dissodata, le foglie nascondono tesori, e di là dalle foglie sta il cielo.
(Cesare Pavese)

La collina è coperta di vigne
e tutto ha un tempo giusto per maturare.
I passi sopra le zolle attraversano felici
l’autunno.
(Fabrizio Caramagna)

Agosto matura e settembre vendemmia.
(Proverbio)

E mentre andavo rimuginavo che non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto. Una vigna ben lavorata è come un fisico sano, un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore.
(Cesare Pavese)

Da qualche parte ci sono ancora i nostri visi di bambini a inseguirsi tra i filari di vite.
(Fabrizio Caramagna)

Il vecchio pianta la vigna, e il giovine la vendemmia.
(Proverbio)

Quando cominci a vendemmiare tutti vengono a salutare.
(Proverbio)

Ma c’erano vaste pendici di vigneti, e ad agosto, sotto il fogliame dei filari l’uva rossese gonfiava in grappoli d’un succo denso già di color vino.
(Italo Calvino)

Fa un sole su questi bricchi, un riverbero di grillaia e di tufi che mi ero dimenticato. Qui il caldo più che scendesse dal cielo esce da sotto – dalla terra, dal fondo tra le viti che sembra si sia mangiato ogni verde per andare tutto in tralcio. È un caldo che mi piace, sa un odore: ci sono dentro anch’io a quest’odore,- ci sono dentro tante vendemmie e fienagioni e sfogliature, tanti sapori e tante voglie che non sapevo più d’avere addosso.
(Cesare Pavese)

Vennero come negli anni passati sia lei che Irene nella vigna bianca, e io la guardavo accovacciata sotto le viti, le guardavo le mani che cercavano i grappoli, le guardavo la piega dei fianchi, la vita, i capelli negli occhi, e quando scendeva il sentiero guardavo il passo, il sobbalzo, lo scatto della testa.
(Cesare Pavese)

Ogni vigna la sua macchia -, e fa piacere posarci l’occhio e saperci i nidi. “Le donne, – pensai, – hanno addosso qualcosa di simile”.
(Cesare Pavese)

Davanti a una vigna matura che te ne fai di una forma e di un nome. Lascia fuori l’ingombro dei pensieri. Entra dentro, scavalca con pochi passi gli ultimi frammenti d’estate, segui i filari e apriti ai colori rubicondi dell’autunno, come se fossi una sola cosa con loro.
(Fabrizio Caramagna)

Ottobre è un mese perfetto per fare progetti.
C’è quella temperatura che matura ogni cosa: le vigne, i colori e i pensieri.
(Fabrizio Caramagna)

Ottobre è la freccia silenziosa che colpisce un acino d’uva
e lo trasforma in vino.
(Fabrizio Caramagna)

Bella è la vendemmia. Oltre i vignaioli vanno grida e risate; i cani sbalzano, accucciandosi sulle zampe anteriori davanti, da questo a quel gruppo di vendemmiatori, e i passeri frullano sbandati.
Le labbra e il mento sono appiccicose di miele stillato, e le mani, la maglia, il manico della roncola, i pampini, le brente (ceste per deporre i grappoli), i carri. Tutto è una gomma rossastra.
(Scipio Slataper)

Il mosto bolliva nelle botti aperte, sciamante di moscerini ubbriachi. Assorbivo un caldissimo odore asfissiante. Gli uomini s’accendevano. Rovesciarono una brenta piena di mosto, e il vino schizzò a ondata sull’uomo e sul muro corse a rivoletti impetuosi, tinse la gatta spaurita. Uno si buttò per terra a sorbire la motriglia (fanghiglia) vinosa. Il padron di casa bestemmiò, rise, mi tese un bicchiere di mosto. Bruciava. La cantina era bassa e rossastra
(Scipio Slataper)

Al tempo delle vigne
carica di furore ai nostri occhi
si scopriva la terra…
(Leonardo Sinisgalli)

Una collina rotonda, poche case isolate, un filare di vite a sorreggere il cielo. E da qualche parte si sentono i passi lenti dell’autunno.
(Fabrizio Caramagna)

Ottobre.
Il prato e il silenzio cambiano le loro voci,
le ombre si abbassano, i grilli sono indecisi.
C’è una tenue promessa di letargo
nell’anima del mondo.
Ma nelle cantine vicino alle vigne, c’è un destino che si compie: quello del vino
(Fabrizio Caramagna)

Prema co ’l pié gagliardo un
giovinetto,
entro il tino di quercia, le capaci
sacca ricolme d’uva succulenta;
ed all’urto gli scorra il mosto in rivi.
(Gabriele D’Annunzio)

Alcune viti crescono nel terreno sbagliato, altre si ammalano prima della vendemmia e altre ancora sono rovinate da un cattivo viticoltore. Non tutta l’uva fa il vino buono.
(Wilbur Smith)

Quando, in autunno, raccoglierete l’uva dalle vigne per il torchio, dite in cuor vostro: “Anch’io sono una vigna, e i miei frutti saranno raccolti per il torchio, e come vino nuovo sarò tenuto in botti eterne”. E in inverno, quando spillerete il vino, fate che vi sia in voi un canto per ogni coppa; e nel canto vi sia memoria dei giorni d’autunno, della vigna e del torchio.
(Khalil Gibran)

Meravigliosa è la natura delle viti di tirare a sé il sapore altrui (cioè del terreno dove sorgono) – Mira vitium natura saporem alienum in se trahendi
(Plinio)

Per elogiar la vite non ci son parole!
Impasta con gli “umori” del terreno
i profumi che gli giungono dal sole
per farne dell’uva il gran ripieno.
(Luigi Totaro)

Tra quelle vigne ad altezza d’uomo, su ogni tralcio, su ogni zolla di terra su cui sorgono i filari sta segnata la secolare fatica contadina. Il vignaiolo comincia a potare la vite quando le sue scarpe si immergono ancora nel fango dell’inverno.
(Davide Lajolo)

D’inverno il mio paese è il paese del fango, come in primavera è il paese dei peschi e dei ciliegi in fiore, d’estate è il paese delle lucertole e delle lepri e d’autunno è il paese dell’uva, delle vendemmie nere della Barbera.
(Davide Lajolo)

La vendemmia italiana si svolge in mille condizioni diverse, climatiche, territoriali, ambientali e per di più con 500 varietà coltivate che hanno tempi di maturazione propri. Inoltre gli obiettivi enologici delle aziende possono far variare i tempi canonici di raccolta, basti pensare al caso delle basi spumante oppure ai vini da lungo invecchiamento che hanno bisogno della maturità fenolica oltre che di quella tecnologica. Questo lungo tempo di vendemmia è una nostra ricchezza, una caratteristica peculiare che rende i nostri vini diversi dagli altri
(Lucio Brancadoro)

A settembre, si taglia ciò che pende.
(Proverbio)

Quando è tempo di vendemmia, ti aiutano zii e nipoti. Quando è tempo di pulizia e potatura, non si vedono né zii né nipoti.
(Proverbio calabrese)

Amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest’aria che odora
di mosto e di vino,
di questo vecchio sole ottobrino
che splende sulle vigne saccheggiate
(Vincenzo Cardarelli)

Riconoscevo la terra bianca, secca; l’erba schiacciata, scivolosa dei sentieri; e quell’odore rasposo di collina e di vigna, che sa già di vendemmia sotto il sole.
(Cesare Pavese)

Ci vendemmia il sole
Chiudiamo gli occhi
per vedere nuotare in un lago
infinite promesse
(Giuseppe Ungaretti)

Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.
(Gesù di Nazaret, Vangelo secondo Luca)

Le parole, dice lo scrittore, vengono raccolte dagli occhi come grappoli di una vigna sospesa, vengono spremuti dal pensiero che gira come una ruota di mulino e poi, in forma liquida si spargono e scorrono felici per le vene. E questa la divina vendemmia della letteratura?
(Dacia Maraini)

Se alla vendemmia, d’acqua empiesti il tino, come oggi sperar puoi di trarne vino?
(Cristoforo Poggiali)

Bella vigna, poca uva.
(Proverbio)

Chi pota bene vendemmia meglio.
(Proverbio)

Chi di marzo non pota la vigna perderà la potatura e la vendemmia.
(Proverbio)

Chi vendemmia troppo presto non fa vino, ma fa agresto.
(Proverbio)

Pota corto se vuoi vendemmia lunga.
(Proverbio)

Un canestro d’uva non fa vendemmia.
(Proverbio)

Vecchio tralcio fa buona vendemmia.
(Proverbio)

Ottobre, il vino è nelle doghe.
(Proverbio)

Ottobre: vino e cantina, da sera a mattina.
(Proverbio)

Per San Michele, l’uva è come il miele.
(Proverbio)

Tornando, m’indugiavo pei campi, lungo i filari delle viti, dove già qualche foglia, rossa come il sangue, pareva una ferita aperta, una piaga di malaugurio. Finita la vendemmia, cadon le foglie; finita la gioventù, cade l’amore. Rimane il vino, ricordo dei grappoli; rimangono le opere, ricordo della vita; ma se i tralci rimettono le foglie a primavera, l’uomo di primavera ne ha una sola e non rimette mai più le prime illusioni e le speranze! Tristi pensieri che allora non avevamo nè io, nè le vendemmiatrici. Le quali cantavano i loro stornelli recando in capo i canestri pieni di grappoli dorati e reggendoli colle braccia nude, come canefore greche.
(Olindo Guerrini)

Tanto lontana è l’estate
che qui distese la sua calda nudità
squamosa di luce – e tanto diverso
l’annuncio dell’autunno,
senza le voci della vendemmia.
Il silenzio è vorace sulle cose.
(Leonardo Sciascia)