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Frasi, citazioni e aforismi sulle ostriche

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Dicono che l’imperatore romano Claudio II una volta mangiò 1.000 ostriche, l’una dopo l’altra. E si narra che Casanova fosse solito mangiare fino a 50 ostriche ogni mattina e altrettante prima e durante gli incontri amorosi.

Presento qui di seguito una selezione di Frasi, citazioni e aforismi sulle ostriche. Per gli articoli correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sulla perla, Frasi, aforismi e battute divertenti sulle cozze e la sezione Frasi e aforismi sul cibo e la cucina.

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Frasi, citazioni e aforismi sulle ostriche

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L’ostrica ha il gusto del mare, la freschezza del cielo, l’ebrezza del proibito, la follia delle maree.
(Fabrizio Caramagna)

Ardito fu colui che per primo mangiò un’ostrica.
(Johnatan Swift)

Prima di darmi alla luce mia madre soffriva tremendamente ed era in una situazione tragica: non riusciva a mangiare nulla eccetto ostriche ghiacciate e champagne. Quando mi chiedono quando abbia cominciato a ballare, rispondo ‘Nel grembo di mia madre, grazie alle ostriche e allo champagne, il cibo di Afrodite”.
(Isadora Duncan)

Non c’è bisogno di ricordarmi che anche un uomo che non ama le ostriche, gli asparagi e il buon vino ha un’anima e persino uno stomaco. Ha semplicemente un’istintiva attrazione per l’infelicità.
(Saki)

Aprire un’ostrica appena presa dal mare è qualcosa di sorprendente.
Ha un viso di perla e sa di salsedine e di tesori sommersi e di luce.
(Fabrizio Caramagna)

Le ostriche all’esterno sono rocce ruvide e taglienti, ma all’interno sono fatte di finissima porcellana.
(Fabrizio Caramagna)

Mangiando le ostriche con quel forte sapore di mare e quel leggero sapore metallico, che il vino ghiacciato cancellava lasciando solo il sapore di mare e il tessuto succulento, e mentre bevevo da ogni valva il liquido freddo e lo innaffiavo col frizzante sapore del vino, quella sensazione di vuoto sparì e cominciai ad essere felice e fare progetti.
(Ernest Hemingway)

Che sapore hanno le ostriche! Pastoso, pieno, ramato, con una cremosità quasi di panna, che si svela quando le mastichi e ne analizzi il gusto. Le ho accompagnate con una birra e ho cominciato a galleggiare sopra una nuvola di puro piacere gastronomico.
(James Beard)

Sto assaporando il mare, ecco tutto. Solo che la sensazione di inghiottire un sorso di acqua ghiacciata è stata cancellata come per magia, e stai per ricordarti qualcosa di indefinito, le sirene, o l’improvviso profumo delle alghe sul riflusso della marea, o una poesia che hai letto da qualche parte, qualcosa che parlava di certo del sapore della vita.
(Eleanor Clark, assaggiando un’ostrica)

Furono portate le ostriche d’Ostenda, piccole e grasse, simili a delicati orecchi infantili chiusi fra le valve, che si scioglievano tra il palato e la lingua come caramelle salate.
(Guy de Maupassant)

Ci divertimmo a mangiare le ostriche scambiandole quando già le avevamo in bocca. Lei mi presentava sulla sua lingua la sua nello stesso istante in cui io le imboccavo la mia. Non esiste gioco più lascivo, più voluttuoso tra due innamorati.
(Casanova)

Per puro caso, un’ostrica che stavo per mettere in bocca ad Emilia sdrucciolò fuori dal guscio e le cadde sul seno. La ragazza fece il gesto di raccoglierla con le dita, ma io glielo impedii, reclamando il diritto di sbottonarle il corpetto per raccoglierla con le labbra nel fondo in cui era caduta… Lettore voluttuoso, prova e poi dimmi se non è quello il nettare degli dei.
(Casanova)

Le ostriche? Eccole arrivate. Che gioia. L’ingorda gioventù vola a inghiottire, con un leggero spruzzo di limone, le vive e grasse abitatrici solitarie delle conchiglie marine.
(Alexander Puškin)

Non sono mai stato un grande mangiatore di ostriche né riesco a gustarle “nature” come qualcuno, ma necessito di una gran quantità di salse, limoni, pepe di cayenna, pane, burro, etc, per renderle accettabili al palato.
(William Thackeray)

Adoro le ostriche: ho l’impressione di abbracciare il mare con la bocca.
(Leon-Paul Fargue)

Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.
(Woody Allen)

Le ostriche sono la classica entrée di una colazione invernale… anzi, diciamo pure che sono quasi indispensabili.
(Grimod de la Reynière)

Sono in una condizione molto instabile, disse l’ostrica, quando le versarono il burro fuso su tutta la schiena.
(Edward Lear)

Un’ostrica, che meraviglia di delicatezza, che concentrazione di sapida eccellenza, che boccone superiore a tutti gli altri bocconi, chi per primo ebbe la fede di crederci, e il coraggio di farlo? L’esterno non è convincente.
(Henry Ward Beecher)

OSTRICHE
Sono 150 milioni di anni che vengono mangiate vive; com’è che non hanno ancora imparato a diventare nauseabonde?
(Carlo Ferrario)

Sai che le ostriche sono afrodisiache?”.
“Non tutte. Ieri sera ne ho mangiate una dozzina e solo nove hanno fatto effetto”.
(Anonimo)

Le ostriche costituiscono un cibo del tutto insoddisfacente per il lavoratore, ma sono perfette per il sedentario, come cena prima di una bella dormita.
(A.J. Bellows)

L’ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata.
(Ugo Tognazzi)

A volte un minuscolo granello di sabbia entra nel guscio di un’ostrica. Su questo granello impercettibile, il mollusco versa un materiale morbido con cui lo circonda e lo impreziosisce, fino a farlo diventare una massa sferica, lucente, perlacea. Da quel momento l’ostrica conta il tempo in base alle dimensioni del suo ospite, che cresce con lui, al suo interno, come un sogno che riempie la sua vita marina.
(Fabrizio Caramagna)