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Frasi Belle

Frasi, citazioni e aforismi sull’anoressia

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L’anoressia è un disturbo che consiste in un rifiuto del cibo.
I sintomi che contraddistinguono l’anoressia sono il rifiuto del cibo; un’alterazione della percezione della propria immagine corporea, per cui il soggetto si vede più grasso di quanto non sia; e il timore ossessivo di ingrassare.

Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sull’anoressia. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi sul cibo e l’alimentazione, Frasi, citazioni e aforismi sulla fame e Frasi, citazioni e aforismi sui magri e la magrezza.

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Frasi, citazioni e aforismi sull’anoressia

L’anoressia non è una malattia del corpo, è una malattia della mente.
(Lynn Crilly)

Molti pazienti anoressici e bulimici descrivono se stessi come se si sentissero disconnessi dai loro corpi, o addirittura come teste senza corpo.
(Tom Wooldrigde)

Una persona che lotta contro un disturbo alimentare tiene segreti i propri rituali e comportamenti disordinati, è una specie di doppia vita.
(Tom Wooldrigde)

Oltre il buio dell’anoressia c’è una luce. Oltre l’inverno dell’anoressia c’è la vita.
(Anonimo)

La ripresa da un disturbo alimentare può richiedere mesi, persino anni. Scivolate, ricadute e ricadute tendono a essere la regola, piuttosto che l’eccezione. Riapprendere le normali abitudini alimentari e le capacità di adattamento può richiedere molto tempo e spesso richiede molto supporto da parte di professionisti, amici e familiari . Andare avanti è fondamentale, per quanto lento possa essere.
(Associazione Nazionale Disordini alimentari)

Sono sempre impegnata in una battaglia silenziosa nella mia testa sul fatto di portare o meno la forchetta alla bocca , e quando mi convinco a farlo, sento solo vergogna. Ho un disturbo alimentare.
(Jena Morrow)

Le ragazze hanno cominciato a soffrire di disturbi alimentari quando la nostra cultura ha sviluppato uno standard di bellezza che non poteva essere ottenuto restando sane. Quando la magrezza innaturale è diventata attraente, le ragazze hanno fatto cose innaturali per essere magre.
(Mary Pipher)

L’anoressia è una cicatrice sul cuore che ti resta in eterno. A volte brucia, ma so che non può riaprirsi, perché sono guarita.
(Anna Dell’Era)

Tra i suoi molteplici significati, l’anoressia indica anche la scomparsa di sé nel nulla, nella ricerca di una magrezza infinita associata alla purezza: volontà di fuggire dal proprio corpo, rendendolo diafano, e dal legame sociale, rendendosi invisibile.
(David Le Breton)

L’anoressia non è qualcosa di cui vergognarsi, né frutto di una scelta. È, invece, un sintomo da prendere sul serio, che rinvia a qualcosa di più profondo, che investe il rapporto tra quello che si è e quello che gli altri vorrebbero che noi fossimo
(Michela Marzano)

L’anoressia non è in senso stretto una malattia, ma un sintomo che va ascoltato. Il ruolo del cibo è importante, sì, ma è essenziale ciò che esso nasconde: si usa il corpo perché non si sono reperite le parole per dire ciò che non va.
(Michela Marzano)

C’è un mostro dentro che divora e che obbliga ad affamarsi – se mangi ti anniento! urla il mostro, sebbene sia lui ad annientare; la fame non perdona, la fame consuma, la fame uccide. Chi soffre di anoressia muore di fame, sì, anche se il cibo è lì, a disposizione, basterebbe aprire la bocca e inghiottire, ma come si fa a buttare giù quella roba se dentro c’è una voce che intima di non farlo: dai, forza, resisti, ce la puoi fare, ancora uno sforzo, l’ultimo, domani, forse! anche se domani è di nuovo la stessa identica storia.
(Michela Marzano)

Non esiste una cura magica per l’anoressia, non c’è modo di far sparire tutto per sempre. Ci sono solo piccoli passi verso l’alto; una giornata più facile, una risata inaspettata, uno specchio che non ha più importanza.
(Laurie Halse Anderson)

Ero intrappolata in una battaglia che si svolgeva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e che giorno dopo giorno ha iniziato a sconfiggermi. Il mio specchio, le mie foto, i miei vestiti e la mia vista erano i miei peggiori nemici.
(Sadie Robertson Huff)

Sollevo il braccio fuori dall’acqua. È un tronco. Lo rimetto sott’acqua e si gonfia ancora di più. La gente vede il tronco e lo chiama ramoscello. Mi urlano contro perché non riesco a vedere quello che vedono loro. Nessuno sa spiegarmi perché i miei occhi funzionano in modo diverso dai loro.
(Laurie Halse Anderson)

L’anoressia non è come un raffreddore. Non passa così, da sola. Ma non è nemmeno una battaglia che si vince. L’anoressia è un sintomo. Che porta allo scoperto quello che fa male dentro. La paura, il vuoto, l’abbandono, la violenza, la collera. È un modo per proteggersi da tutto ciò che sfugge al controllo. Anche se a forza di proteggersi si rischia di morire.
(Michela Marzano, Volevo essere una farfalla)

È proprio la forza di volontà che sostiene l’anoressia. La nutre. La asseconda. La rinforza. Ci vuole una forza di volontà sovrumana per non mangiare, nonostante la fame. Ci vuole una forza di volontà sovrumana per non «cedere», anche quando si muore di freddo. Ci vuole una forza di volontà sovrumana per dire quel «no» definitivo, per scegliere il «niente», per andare avanti, per non sentirsi in colpa, per rifiutare la vita, per rinunciare all’amore.
(Michela Marzano, Volevo essere una farfalla)

Kessa cominciò a tagliare la sua carne in pezzettini minuscoli. Nel complesso era ingestibile, spaventoso; ma divisa e sistemata, la carne poteva essere controllata. Tagliò quattro pezzi. Contava fino a quattro tra un boccone e l’altro.
(Steven Levenkron)

Kessa si passò le dita sullo stomaco. Piatto. Ma era abbastanza piatto? Non proprio. Aveva ancora molta strada da fare. Solo per sicurezza, si disse. Tuttavia, era bello il modo in cui le sue ossa pelviche si sollevavano come colline scoscese su entrambi i lati dello stomaco. “Adoro le ossa. Le ossa sono belle”.
(Steven Levenkron)

L’anoressia non riguarda l’essere grassi, riguarda l’avere grasso.
(Caroline Kettlewell)

L’anoressia è regale, sotto controllo, onnipotente. La bulimia è fuori controllo, caotica, patetica.
(Jennette McCurdy)

Faccio scivolare la mano destra sullo stomaco e conto le costole sul lato sinistro. Una, due, tre volte. Non sono affilate come ieri.
(Meg Haston)

Le anoressiche vogliono essere guardate. Per attirare l’attenzione. Per avere l’illusione di esistere anche solo qualche istante nello sguardo della gente. Ma quel corpo che cerca attenzione è solo un sintomo.
(Michela Marzano, Volevo essere una farfalla)

Mangiare tutto, subito, sbriciolando il presente. Vomitare tutto, subito, annullando il passato. Non più controllo, ma paralisi. Il fascino discreto della morte. Del nulla… Per punirsi di qualcosa. Vendicarsi. Ingoiare le proprie incertezze. Vomitare rabbia a fiotti. Finché il corpo, esausto, non ne può più.
(Michela Marzano, Volevo essere una farfalla)

Basta con tutti questi luoghi comuni che dicono che «le anoressiche» rifiutano il mondo, mentre «le bulimiche» si lascerebbero andare al magma delle pulsioni! Non esistono le anoressiche e le bulimiche. Esistono solo tante persone che utilizzano il cibo per dire qualcosa. Che non sanno più bene come e quando «aprirsi» o «chiudersi» al mondo.
(Michela Marzano, Volevo essere una farfalla)

I disturbi alimentari sono uno strumento meraviglioso per aiutarti a rifiutare gli altri prima che possano rifiutare te. Esempio: sei a una festa. Ci sono le ragazze più popolari. Sai che non potrai mai essere cool come loro, ma quando una di loro si mette in bocca una patatina fritta o sceglie la vera Coca-Cola invece della Diet, in quel momento stai meglio.
(Stacy Pershall)

Sono arrabbiata per aver fatto morire di fame il mio cervello e per essermi seduta a tremare nel mio letto di notte invece di ballare o leggere poesie o mangiare un gelato o baciare un ragazzo. (Laurie Halse Anderson)

Conosco questa rigidità, questa sensazione che se mangi una cosa sbagliata, ti riempi di auto-disprezzo e poi ti punisci.
(Katie Couric)

Sentirsi in colpa per aver mangiato quando si ha fame è come provare a respirare quando i polmoni hanno bisogno di ossigeno. Ci hanno letteralmente insegnato a vergognarci dei nostri bisogni umani fondamentali. Rifiutatevi di provare vergogna. Vi è permesso mangiare.
(Anonimo)

Il tuo corpo merita sempre del cibo. Non devi ogni volta guadagnartelo, pensando di non valere nulla.
(Fabrizio Caramagna)

L’anoressia si presenta come una facciata di ‘tutto ok’ mentre ti stai lentamente uccidendo. Sono finiti i giorni in cui ero solo una bambina felice e spensierata che correva in giro, e all’improvviso ho sentito questa incapacità di interagire con le persone e di nutrirmi.
(T. Bellisario)

Anoressico: questo affamato di una nuova identità che ogni volta vomita il vecchio se stesso.
(Fabrizio Caramagna)

Una fissazione culturale sulla magrezza femminile non è un’ossessione per la bellezza femminile, ma un’ossessione per l’obbedienza femminile a certi canoni.
(Naomi Wolf)

Non voglio essere la ragazza ritoccata con Photoshop… dando al mondo un’altra immagine impossibile con cui confrontarsi… Perché sono stata danneggiata da ‘quella ragazza’. Sono state immagini come quella, in una sorta di pubblicità ingannevole, che mi hanno fatto precipitare in una spirale di tentativi di ottenere un’immagine che non mi rendevo conto di non poter mai raggiungere, perché non era reale.
(Sadie Robertson Huff)

Sto iniziando a misurarmi in forza, non in chili. A volte in sorrisi.
(Laurie Halse Anderson)

L’alimentazione ci tiene in vita e rende l’esistenza più piacevole, ma può diventare un’ossessione, come nella bulimia, o essere rifiutata fino al rischio di morire, come nell’anoressia.
(Vittorino Andreoli)

È perché sono divorate da un’assoluta fame d’amore che gli anoressici non accettano il cibo come surrogato materiale dell’amore.
(Fabiola De Clercq)

L’anoressia c la bulimia sono il sintomo tangibile di un dolore che non si vede, di un disagio psicologico lungamente incubato, segno di una crepa nella memoria o nella vita famigliare.
(Fabiola De Clercq)

Le anoressiche riescono a trasformare un pezzo di pane in un dannoso concentrato di zuccheri e una goccia d’olio in un irrecuperabile accumulo di grassi.
(Umberto Galimberti)

Tipica malattia dei Paesi del benessere, l’anoressia in sostanza è il rifiuto di vivere, anche se gli ammalati non se ne rendono conto.
(Dal film Una carezza per guarire)

Ormai la vita è regolata dalla bilancia e dal colesterolo e la fame è domata nella stessa maniera con cui san Gerolamo domava il demonio, colpendosi crudamente con un sasso fino a martoriare il proprio corpo. Non è un caso che sempre in quegli anni salga la frequenza dell’anoressia, di quelle magrezze vissute come se il corpo fosse troppo vistoso, come se si volesse perderlo per diventare sottili come uno stelo che regge la testa, la mente.
(Vittorino Andreoli)

Opporre a se stessi e agli altri un corpo imbruttito equivale dunque a un espediente per sottrarsi al proprio e all’altrui desiderio, per mettersi sin da principio fuori gioco, per impedire un eventuale rifiuto anticipandolo.
(Aldo Carotenuto)

Per una ragazza anoressica o bulimica sentirsi corteggiata e amata può davvero rappresentare la soluzione, perché il messaggio che si riceve è quello che, nonostante il proprio aspetto fisico, si può ancora essere amati, accettati. Come in tutte le situazioni generate dalla paura del rapporto o da una scarsa fiducia in se stessi, l’amore può realmente compiere miracoli.
(Aldo Carotenuto)

I soggetti anoressici, con la loro apparente fragilità, il loro corpo sfinito e consunto. suscitano un senso in parte di pietà, in parte di ammirazione, a volte anche di ribrezzo, sempre, comunque, di stupore.
(Renate Göckel)

Le donne che soffrono di disturbi alimentari temono di essere scoperte. Hanno bisogno di distanza proprio per non essere viste come in realtà sono: esseri fragili, bisognosi, con il terrore di essere respinti e di non ricevere ciò che desiderano.
(Renate Göckel)

Tra anoressia, bulimia e obesità esistono più affinità che differenze e il lavoro terapeutico svolto con pazienti appartenenti a queste tre categorie ha sempre rivelato in modo inequivocabile che tutti i disturbi alimentari a carattere maniacale hanno radici comuni.
(Renate Göckel)

L’anoressia è disciplina dell’esistenza, ascetismo di ogni istante, lotta implacabile contro di sé e contro gli altri per fortificare la cittadella interiore.
(David Le Breton)

Ho dovuto andare in ospedale per capire che non era un gioco. Era qualcosa di veramente serio. Mi hanno fatto sedere in clinica e all’inizio sono stati piuttosto duri, dicendomelo chiaramente: ‘Stai distruggendo il tuo corpo e se continui a fare così, morirai.’
(Jade Thirwall)

Il recupero non riguarda solo l’aumento di peso e l’interruzione delle restrizioni o delle purghe, ma anche la lotta contro paure, regole, abitudini e illusioni radicate. Pertanto, è importante per il tuo recupero mentale che tu abbia quella barretta di cioccolato zuccherato al posto della barretta proteica a volte. Che tu mangi popcorn al cinema invece di portare patatine di cavolo riccio. Mangiare solo ‘sano’ può rapidamente diventare malsano per la tua mente.
(Amalie Lee)

Il recupero dall’anoressia è come dover imparare a camminare di nuovo.
(Portia de Rossi)

Ora vedo il cibo come energia per la mia mente e il mio corpo, piuttosto che qualcosa di cui aver paura. È carburante, non punizione. Perché senza di esso, non posso crescere più forte, emotivamente, mentalmente e fisicamente.
(Lily Collins)

Ogni epoca ha la sua malattia. Quella della nostra epoca è un insieme di autolesionismo, anoressia, bulimia, ansia e depressione.
(Fabrizio Caramagna)