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Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi sulla golosità e i golosi. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul cioccolato e la cioccolata e la sezione di Aforismi sul cibo e la cucina.
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Frasi, citazioni e aforismi sulla golosità e i golosi
Di tutte le passioni, la più complicata, la più difficile a praticare in modo superiore, la più inaccessibile ai comuni mortali, la più sensuale nel vero senso della parola, la più degna degli artisti più raffinati, è sicuramente quella che riguarda il piacere della gola.
(Guy de Maupassant)
La ghiottoneria è la curiosità dello stomaco.
(Jacques Normand)
La golosità è un atto del nostro giudizio, per la quale diamo la preferenza alle cose che sono piacevoli al gusto su quelle che non hanno questa qualità.
(Anthelme Brillat-Savarin)
La golosità ha sull’amore mille vantaggi. Ma il più importante è che, mentre bisogna essere in due per abbandonarsi all’amore, si può praticare la golosità da soli, anche se l’abate Morellet ha detto: “Per mangiare un tacchino al tartufo bisogna essere in due: il tacchino e se stessi”.
(Guy de Maupassant)
Il goloso non è mai soddisfatto. Sopra un dolce ci mette la panna montata, sopra la panna montata ci mette un po’ di liquore, sopra il liquore ci mette qualche granella di zucchero, sopra la granella ci mette un biscotto e così all’infinito.
(Fabrizio Caramagna)
Gola è mantenimento della vita.
(Leonardo da Vinci)
La golosità è una strada che porta dritto alla lussuria e, se la si percorre con troppa indulgenza, alla perdizione dell’anima.
(Isabel Allende)
Il ghiottone è molto più di un animale e molto meno di un uomo.
(Honoré de Balzac)
Ghiottone. Persona che evita i rischi della moderazione accettando quelli della dispepsia.
(Ambrose Bierce)
Io sono quel tipo di persona che si alza alle 6.
Inizia a ragionare alle 11.
Ha sonno alle 18.
Ma ad ognuna di queste ore ci sta bene uno spuntino.
(LoPsihologo)
I giorni di pioggia dovrebbero essere dichiarati giorni di festa per dedicarsi alla golosità, alla tristezza, ai libri e alle serie tv.
(Fabrizio Caramagna)
Assieme alla lussuria, la gola è il vizio più confessabile. Nessuno si vanterà pubblicamente di essere invidioso, avaro, tracotante, iracondo, negligente. Ma nessuno si vergognerà di dire che va matto per le profiteroles.
(Cesare Marchi)
Solo gli imbecilli non sono ghiotti… si è ghiotti come poeti, si è ghiotti come artisti…
(Guy de Maupassant)
Il peccato di gola è quello che, mantenendoci in vita, ci permette di esercitare tutti gli altri.
(Cesare Marchi)
Gola, accidia, lussuria: queste sono le tre virtù cardinali, le virtù della festa. Il paradiso sulla terra.
(Jean-Louis Bory)
Il piacere della gola risiede nella squisita delicatezza del palato e nella molteplice sottigliezza del gusto, che può solo comprendere un anima sensuale cento volte raffinata.
(Guy de Maupassant)
Un bacio è una golosità che non fa ingrassare.
(Anonimo)
La gola e l’ozio sono due delle grandi gioie della vita, ma non sono onorevoli.
(Julie Burchill)
Il merlo goloso.
Una mattina il merlo vide un pentolino su un davanzale.
Il merlo si avvicinò subito al pentolino per curiosare.
Dentro al pentolino il merlo vide una crema gialla come l’oro e profumata come un fiore.
Quella crema lo tentava e non ci pensò due volte: il merlo mangiò la crema gialla.
Mentre se ne stava con il becco golosamente immerso nel pentolino, alla finestra si affacciò una vecchietta che era una Fata.
La Fata sgridò il merlo perché aveva mangiato la sua crema, batté le mani e pronunciò parole misteriose.
Il tegamino scomparve, la crema andò in fumo, ma il merlo non riuscì a pulirsi il becco.
Da allora tutti i merli hanno il becco giallo; perciò ogni volta che un merlo passa, gli altri uccelli si raccontano sottovoce quella vecchia birbonata.
(Italo Calvino)
Sono ghiotto di ossobuchi, ma mangio solo il buco perché l’osso non lo digerisco.
(Totò nel film Fifa e arena)
Spero di non finire all’inferno, si dice che nel girone dei golosi arrivi il profumo delle torte fatte in quello superiore. E non offrono.
(itscetty, Twitter)
Il vero, nudo vizio della Gola non è la passione per la quantità, né per la raffinata elaborazione, né per la magnificenza superflua o la sanguinosità-alcolicità-zuccherosità degli alimenti. Queste sono caricature; elementi da pittura morale, gesta antiche del ventre, volgarità ricorrenti, orrori da ridere, letteratura trimalcionica. La Gola è una passione quasi astratta. L’oggetto può essere umilissimo e scarsissimo. Ma è la pregustazione gioiosa, l’attesa misteriosa e tacitamente smaniante, senza speciale impulso di fame, ad annunciare il vizio.
(Guido Ceronetti)
Il peccato di gola ha una grande alleata nella buona digestione.
(Roberto Gervaso)
Perché è così difficile darsi una misura nell’assunzione del cibo? Perché gusto e olfatto sono i sensi più arcaici che mettono in moto le zone più primitive del nostro cervello, quelle su cui i nostri ragionamenti, i nostri propositi, la nostra buona volontà hanno una scarsissima incidenza. Per questo la gola, più che un vizio capitale, è un richiamo alla nostra animalità, il retaggio della nostra antica condizione.
(Umberto Galimberti)
La golosità comincia quando non si ha più fame.
(Alphonse Daudet)
La gola è un vizio che non finisce mai, ed è quel vizio che cresce sempre quanto più l’uomo invecchia.
(Carlo Goldoni)
L’ingordigia è un rifugio emotivo: è il segno che qualcosa ci sta divorando.
(Peter De Vries)
I golosi si scavano la fossa con i denti.
(Henri Estienne)
“Voi cittadini mi chiamaste Ciacco:
per la dannosa colpa de la gola,
come tu vedi, a la pioggia mi fiacco.
E io anima trista non son sola,
ché tutte queste a simil pena stanno
per simil colpa”. E più non fé parola
(Dante Alighieri, Canto VI, Inferno, girone dei golosi)
In una vita buona deve esistere un equilibrio tra le diverse attività, e nessuna di esse deve essere spinta al punto da rendere impossibili le altre. Il goloso sacrifica tutti gli altri piaceri a quello del mangiare, e così facendo diminuisce la felicità complessiva della sua vita.
(Bertrand Russell)
Io credo che vi sia sempre qualche recondita differenza psicologica tra il goloso e l’uomo di buon appetito. L’uomo nel quale un solo desiderio arriva all’eccesso a scapito di tutti gli altri, è solitamente un uomo che ha in sé qualche profonda fonte di scontento, che cerca di sfuggire a uno spettro.
(Bertrand Russell)
È sorprendente che la razza umana abbia sottratto tempo a sufficienza dal pensiero del cibo o del sesso per creare le arti e le scienze.
(Mason Cooley)
Devi mangiare non solo con la bocca, ma anche con la testa, affinché la golosità della bocca non ti rovini.
(Friedrich Nietzsche)