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Lenti o veloci, vetusti o moderni, i treni mi hanno sempre affascinato. Qui di seguito presento la più ampia raccolta in lingua italiana di Frasi, citazioni e aforismi sui treni e le stazioni. Tra i temi correlati si veda Frasi, citazioni e aforismi sul viaggio, i viaggiatori e il viaggiare, Frasi, aforismi e battute divertenti sull’automobile e Frasi, citazioni e aforismi sul ritardo.
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Frasi, citazioni e aforismi sui treni e le stazioni
Le stazioni sono una mia vecchia passione. Potrei passarci giornate intere, seduto in un angolo, a guardare quel che succede. Quale altro posto, meglio di una stazione, riflette lo spirito di un paese, lo stato d’animo della gente, i suoi problemi?
(Tiziano Terzani)
Prendo una valigia leggera e salgo sul treno, carrozza meraviglia, lato finestrino, vicino all’imprevedibile.
(Fabrizio Caramagna)
Vado spesso alla stazione, diario.
Non mi interessa la gente che arriva, mi piace la gente che va.
Ci sono addii lunghissimi e altri corti come uno starnuto, ci sono treni che fanno poco rumore e altri che fischiano che è una canzone.
Ci sono innamorati che si raccomandano e si dicono una parola per ogni chilometro che li dividerà, altri si abbracciano tanto che sembrano lottare.
(Giulia Carcasi)
Mi piace il treno quando prende velocità, immagino quello spostamento d’aria che sigilla le orecchie, immagino quelli che hanno valigie grandi come armadi, mi piace pensare che aprano il finestrino e buttino tutto al vento.
(Giulia Carcasi)
Non c’è treno che non prenderei, non importa dove sia diretto.
(Edna St. Vincent Millay)
E poi, il treno, nel viaggiare,
sempre ci fa sognare.
(Antonio Machado)
In treno: sognare dal finestrino
e a ogni stazione lasciare salire nuovi pensieri.
(Fabrizio Caramagna)
Beh, lo confesso, il treno mi erotizza, perché penso che lì incontrerò il mio grande amore. Immaginavo che da un momento all’altro sarebbe entrato nello scompartimento. Come sarebbe stato? Un giovane rivoluzionario come il Che del poster? Un bruttino intellettuale e dolcemente triste come il cantante dei Radiohead? Una lesbica nera vestita da Batgirl? Il mio adorato Hannibal? Oppure il controllore più sexy del mondo?
(Stefano Benni)
Un uomo a volte sembra infastidito quando un altro uomo si siede accanto a lui sul treno. Il pensiero sembra essere “Avevo conservato questo posto per una bella donna sconosciuta!”.
(James Guida)
Il treno, con i suoi agi di tempo e i suoi disagi di spazio, rimette addosso la disusata curiosità per i particolari, affina l’attenzione per quel che si ha attorno, per quel che scorre fuori del finestrino. Sugli aerei presto s’impara a non guardare, a non ascoltare.
(Tiziano Terzani)
Sono contento di sapere che un assortimento di bevande e di snack mi sarà offerto in vettura 2 e che in vettura 5 mi sarà a mia disposizione il menù di pranzo di un noto gourmet, ma per adesso preferisco accontentarmi dello stupendo paesaggio che vedo dal finestrino della mia vettura 4.
(Fabrizio Caramagna)
I treni! Niente può battere un treno! Un grande mostro sbuffante che si avventa per valli e per gole, oltrepassando cascate, montagne nevose e strade campestri percorse dai carri dei contadini.
I treni sono un’invenzione meravigliosa. Il mio amore di sempre.
Viaggiare in treno significa vedere la natura, gli uomini, le città, le chiese e i fiumi, insomma, la vita.
(Agatha Christie)
I treni italiani sono luoghi di confessioni di gruppo e assoluzioni collettive: perfetti, per un paese che si dice Cattolico.
(Beppe Severgnini)
Ti riconoscerò sul binario della stazione: nelle tue mani giunte terrai l’anima che il mondo mi ha rubato e me la restituirai – sarà come una piccola rosa bianca che torna di nuovo a respirare.
(Fabrizio Caramagna)
Scenderò giù a qualche stazione
pazzo di questi mutamenti di colori e linee
per comunicarti
che al cinquecentesimo chilometro dell’amore
ti amavo esattamente come al primo.
(Izet Sarajlić)
Un bacio, l’ultimo giorno d’estate, prima di un treno da prendere,
farà sempre più male di qualsiasi altro bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Le ferrovie sono qualcosa di sorprendentemente silenzioso, quando non ci passa sopra il treno.
(Haruki Murakami)
C’è una stazione non segnata sulle mappe astrali dove passano i treni per l’Altrove.
Vieni, prendiamone uno, ti porto a vedere Alpha Centauri.
(Fabrizio Caramagna)
Annuncio ritardo: il treno della vita che passa una volta sola arriverà con un ritardo previsto di novanta anni ci scusiamo per il disagio.
(TristramS, Twitter)
– Cosa fai nella vita? – Aspetto il treno giusto. – E poi? – Poi salgo e mi siedo nel posto sbagliato.
(AlbertHofman72, Twitter)
Mi piace pensare che, fra i treni che passano una volta sola, ci siano anche dei regionali affollati che, in fondo, si possono perdere
(mesmeri, Twitter)
Mi porti in stazione e in fretta che devo prendere un treno! – Parte? – No, lo prendo e me lo porto a casa.
(Losca71, Twitter)
Il treno passa una volta. Sòla
(GMartelloni, Twitter)
E’ stato simile a un viaggio in treno, quando si passa il tempo leggendo i giornali, pensando alla stazione da cui siamo partiti e a quella cui dobbiamo arrivare, e gettando di tanto in tanto con disattenzione lo sguardo sul paesaggio che scorre, come cosa che non ci riguarda.
Non aver capito che quel paesaggio era la nostra vita.
(Francesco Burdin)
La vita è una stazione dove si staccano biglietti per l’aldilà
(Guido Rojetti)
La vita è il treno, non la stazione ferroviaria.
(Paulo Coelho)
Hai presente quando sei fermo in stazione, parte il treno… ma in realtà è quello di fianco e non il tuo che si muove?
Ecco così è la vita!
(djspessore, Twitter)
Ogni volta che viaggio in treno, poco prima di arrivare, mi prende un panico tremendo. Soffro di ansia da pre stazione
(CambioAbito, Twitter)
Se fosse vero che i viaggi educano la mente, i controllori dei treni sarebbero gli uomini più saggi del mondo.
(Santiago Rusiñol i Prats)
Avevo sempre pensato che le vecchie stazioni ferroviarie fossero tra i pochi luoghi magici rimasti al mondo. I fantasmi di ricordi e di addii vi si mescolano con l’inizio di centinaia di viaggi per destinazioni lontane, senza ritorno. “Se un giorno dovessi perdermi, che mi cerchino in una stazione ferroviaria”, pensai.
(Carlos Ruiz Zafón)
La speranza è una vocina sottile, bisogna andarla a cercare da dove viene, guardare sotto il letto per poterla ascoltare. O venire in una stazione.
(Stefano Benni)
Tu esisti nei luoghi più impensati come il giallo di un fiore intravisto per un attimo, dal finestrino del treno, in un prato di di dicembre.
(Fabrizio Caramagna)
E i treni scivolano
tra la notte e la rugiada,
lanciando al cielo
il fumo dei passaggi
e facendo del fischio
il più rauco saluto dell’aurora.
(Marino Muñoz Lagos)
Non trova lavoro, non ha tetto,
di sera torna in sala d’aspetto:
e aspetta, aspetta, ma sono guai,
il suo treno non parte mai.
Se un fischio echeggia di prima mattina,
lui sogna d’essere all’officina.
Controllore non lo svegliare:
un poco ancora lascialo sognare.
(Gianni Rodari)
Il treno è una visione laterale della vita; non fai in tempo a vederla ed è già passata.
(Paolo Rumiz)
Dal finestrino del treno, alla fermata della stazione di questa grande città, guardo i viaggiatori che corrono sulla banchina in cerca della carrozza assegnata. Ci sono tanti volti femminili. Non ne conosco nessuna eppure alcune di loro mi sorprendono, mi incuriosiscono, mi affascinano. Di alcune mi innamoro anche per un breve istante. Nello spazio veloce di uno sguardo, di un gesto, di una posa. Forse queste figure che non ho mai visto sono delle variazioni impercettibili della figura femminile che sto cercando da anni. Passano tutte sotto il mio occhio curioso. Bionde e scure, eleganti e selvagge, con la camminata leggera e disincantata o il passo deciso. E ogni volta, con il mio volto fisso sul finestrino del treno, mi chiedo quanti frammenti di donna occorrano per completare il grande puzzle della donna che io cerco? Forse migliaia.
(Fabrizio Caramagna)
Il treno era ripartito, ricominciò la sfilata monotona dei campi rettangolari, delle strade bianche, degli argini erbosi su cui correva un viottolo.
(Carlo Cassola)
L’inverno passa e i venti caldi di Maggio mi fanno desiderare di vagabondare nuovamente. Il sibilo di una locomotiva in una notte calma ha un richiamo, inesplicabile, eppure forte, come la luce che porta una falena alla distruzione.
(Jim Tully)
Se si abita vicino a una stazione, questo cambia completamente la vita. Si ha l’impressione di essere di passaggio. Niente è definitivo. Un giorno o l’altro, si sale su un treno.
(Patrick Modiano)
C’è questo cielo che mi piace e mi fa togliere le mani dalle tasche come se avessi voglia di toccarlo e mi sembra di tornare bambino, quando guardavo passare i treni e li salutavo sperando che mi portassero via, ovunque, direzione universo.
(Fabrizio Caramagna)
Le città d’Europa in fondo alla notte, e i treni che filano illuminati come teatri; i treni carichi di nostalgie.
(Ardengo Soffici)
Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d’un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili angustie, e quasi da un sepolcro scoperchiato s’era ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo che gli si spalancava enorme tutt’intorno.
S’era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero dietro a quel treno che s’allontanava nella notte.
C’era, ah! c’era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c’era il mondo, tanto, tanto mondo lontano, a cui quel treno s’avviava… Firenze, Bologna, Torino, Venezia… tante città, in cui egli da giovine era stato e che ancora, certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. Sì, sapeva la vita che vi si viveva! La vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui!. E seguitava, quella vita; aveva sempre seguitato, mentr’egli qua, come una bestia bendata, girava la stanga del molino. Non ci aveva pensato più! Il mondo s’era chiuso per lui, nel tormento della sua casa, nell’arida, ispida angustia della sua computisteria… Ma ora, ecco, gli rientrava, come per travaso violento, nello spirito. L’attimo, che scoccava per lui, qua, in questa sua prigione, scorreva come un brivido elettrico per tutto il mondo, e lui con l’immaginazione d’improvviso risvegliata poteva, ecco, poteva seguirlo per città note e ignote, lande, montagne, foreste, mari…
(Luigi Pirandello)
C’è qualcosa nel fischio di un treno che è molto romantico e nostalgico e pieno di speranza.
(Paul Simon)
HARRY: Mi scusi, signore, sa dirmi dove posso trovare il binario 9 e 3/4?
FERROVIERE: 9 e 3/4? Vuoi fare lo spiritoso?
MOLLY WEASLEY: La stessa cosa tutti gli anni…
FERROVIERE: 9 e 3/4, guarda tu!
MOLLY: … pieno zeppo di babbani. Forza!
HARRY: Babbani.
MOLLY: Il binario 9 e 3/4 è di qua! Coraggio, Percy, prima tu. Fred, tocca a te.
(Harry Potter e la pietra filosofale)
I treni sono fatti apposta per gli addii: partono piano, lenti lenti…
(Dal film Il ciclone)
Quando il treno parte mentre siamo affacciati al finestrino, rubiamo addii che non sono per noi.
(Ramon Gomez de la Serna)
Se il proprio treno è in ritardo, la coincidenza partirà in perfetto orario.
(Arthur Bloch, Legge di Murphy)
Il treno è in ritardo solo quando è necessario che non lo sia.
(Arthur Bloch, Legge di Murphy)
E’ più facile che un robottino atterri in orario su Marte che un treno italiano arrivi puntuale in stazione.
(Microsatira)
L’Italia non deve sbalordire nessuno con treni di duecento chilometri all’ora, deve invece abolire i treni di venti chilometri all’ora che rappresentano ancora il solo dono dello stato all’Italia meridionale.
(Pino Aprile)
In Italia i treni arrivano tanto in ritardo che bisogna fargli il test di gravidanza.
(Anonimo)
E’ tornata la primavera e ci ha trovati ancora qui
Poi è arrivata l’estate e ci ha trovati ancora qui
Quindi, puntuale, è arrivato l’inverno e ci ha trovati ancora qui…
Mai visto uno sciopero dei treni così lungo.
(Flavio Oreglio)
Fare il biglietto non è stato facile. Agli sportelli c’era una fila così lunga che uno che doveva andare a Modena a un certo punto si è voltato e ha detto: “Beh, io vado a piedi, tanto son quasi arrivato”.
(Stefano Benni)
Gli unici biglietti con cui tento la fortuna sono quelli del treno
(ItsCetty, Twitter)
La domenica certi treni vengono oppressi
(Anonimo)
Ci vuole più tempo per attraversare la Sicilia sui binari che volare da un’altra parte del mondo.
(Sergio Rizzo)
Questi treni italiani hanno quasi l’andatura di un funerale americano.
(Henry James)
Quando ti senti veramente solo prendi un treno di pendolari all’ora di punta e capirai che la solitudine non è poi così male!
(Flavio Oreglio)
Ora capisco perché alcuni treni si chiamano coincidenze, perché se riesci a prenderli è solo una coincidenza.
(Danilo Arlenghi)
Io non credo alle coincidenze, soprattutto a quelle dei treni.
(Matteo Morbio)
Le case costruite lungo i binari del treno hanno un cattivo aspetto perché dormono male.
(Gilbert Cesbron)
Ferrovia. Il più importante fra i vari congegni meccanici che ci permette di fuggire da dove siamo per recarci in luoghi dove non staremo affatto meglio.
(Ambrose Bierce)
L’unico modo sicuro di prendere un treno è perdere quello precedente.
(GK Chesterton)
È bello fuggire se ti sembra giusto e lo vuoi: mentre chiudi la porta alle spalle ti senti più vivo, la strada è sempre prateria sconfinata e il treno, è una lunga promessa. Ma quando il treno si muove, il vagone diventa una gabbia senz’aria, il domani un tunnel che ti condurrà chissà dove.
(Oriana Fallaci)
Ci sono dei treni non puntuali che non sanno abituarsi ad attenersi ai loro ritardi.
(Karl Kraus)
Svegliarti, all’alba: col peso delle dita assonnate,
prima che suoni la sveglia, prima del viaggio; prima
che le sale d’attesa della stazione, i binari
prendano possesso di noi, avvolgendoci con l’involucro di metallo,
con il freddo. La luce sta appena montando le sue installazioni,
estrae dal buio i vestiti ripiegati, i libri…
(Marzanna Bogumila Kielar)
Odio i treni che partono. Anche quelli che arrivano. Non sopporto le partenze; ma nemmeno gli arrivi e i ricongiungimenti, perché vuol dire comunque che un distacco c’è stato: mi prende un groppo in gola, forse più ancora se il treno arriva, che non se sta partendo.
(Paola Mastrocola)
Morire, è come saltare da un treno in movimento; si vedono soltanto i tre fari rossi dell’ultimo vagone che si allontana. Tutto continua senza di voi, senza un istante di ritardo.
(Paul Morand)
Quando un treno passa su uno scambio ferroviario, i vagoni hanno l’aria di avere il singhiozzo.
(Jules Renard)
Passaggio a livello: barriera che impedisce ai treni di andare sulle strade.
(Jean Charles)
Oggi la stazione ferroviaria è diventata una specie di bevanda alcolica, e il turismo uno stupefacente.
(Paul Morand)
Il progresso. Siamo su un treno che va a trecento chilometri all’ora, non sappiamo dove ci sta portando e, soprattutto, ci siamo accorti che non c’è il macchinista.
(Carlo Rubbia)
Ho fatto un terribile scherzo alle Ferrovie. Ho acquistato un biglietto andata e ritorno Roma-Firenze e poi non sono tornato.
(Ettore Petrolini)
C’è sempre una luce in fondo al tunnel. Speriamo che non sia un treno.
(Woody Allen)
Se sei salito a bordo del treno sbagliato, non ti serve a molto correre lungo il corridoio nella direzione opposta.
(Dietrich Bonhoeffer)
I viaggi sono quelli per mare con le navi, non coi treni. L’orizzonte dev’essere vuoto e deve staccare il cielo dall’acqua. Ci dev’essere niente intorno e sopra deve pesare l’immenso, allora è viaggio.
(Erri De Luca)
Nessuno pagherebbe del denaro sonante per andare da Berlino a Potsdam in un’ora quando può arrivarci gratis in un giorno in sella al suo cavallo.
(Imperatore Guglielmo I di Germania, nell’apprendere dell’invenzione dei treni)
O, quale impresa grandiosa dello spirito è questa scoperta! Ci si sente potenti come i maghi dell’antichità! Attacchiamo il cavallo magico alla carrozza e lo spazio scompare! Voliamo come le nuvole in tempesta, come gli uccelli migratori in viaggio. Il nostro cavallo selvaggio sbuffa e ansima, dalle su froge esce un fumo nerastro. Non avrebbe potuto Mefistofele volare più velocemente insieme con Faust sul suo mantello!
(Christian Andersen nel 1840)
Le nuvole dense e nerastre vomitate dal tuo fumaiolo,
la tua struttura ben lavorata, le tue molle e valvole, il luccichio vibrante delle tue ruote,
il tuo traino di carrozze che ti seguono ubbidienti e allegre,
traverso burrasche e bonaccia, ora veloci, ora lente, ma sempre regolarmente correndo.
(Walth Whitman)
Si prende sempre un treno per andare da qualche parte. Sul bordo della banchina sfilano mani e fazzoletti.
(Louis Amade)
Forse la felicità si trova solo dentro le stazioni?
(Georges Perec)
Il treno scivola senza mormorio, ogni carrozza è un salotto in cui si parla sottovoce.
(Paul Verlaine)
Il treno può essere il tuo miglior amico se rispetti dove ti siedi chi viaggia chi controlla …puoi tenere con una mano una paperocchia che scivola…e conoscere quanto è fragile e bello il mondo…osservare gli sguardi calmi e pazienti fi due anziani sposi e di come la vita deve essere affrontata…puoi ascoltare i discorsi per insegnare..