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Frasi e citazioni di Henri Bergson

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Henri Bergson è stato un influente filosofo francese, nato a Parigi il 18 ottobre 1859 e morto a Parigi il 4 gennaio 1941. È stato insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1927 per il suo notevole contributo alla filosofia, in particolare in settori come la metafisica, l’epistemologia e la conoscenza.

La sua filosofia, che si sintetizza nel concetto di “èlan vital”, lo slancio vitale, ci incoraggia ad abbracciare pienamente ogni momento riconoscendo la “durata” della nostra esperienza vissuta, piuttosto che lasciarci intrappolare nel ritmo meccanico e spesso alienante della vita moderna.

La maggior parte delle seguenti frasi e citazioni di Henri Bergson sono tratte da Materia e memoria (Matière et mémoire, 1896), Il riso (Le Rire, 1899), L’evoluzione creatrice (L’évolution créatrice, 1907), Le due sorgenti della morale e della religione (Les Deux sources de la morale et de la religion, 1932).

Presento una raccolta di frasi e citazioni di Henri Bergson. Tra i temi correlati Le frasi più belle di Friedrich Nietzsche e 200 frasi, citazioni e aforismi di Albert Einstein.

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Frasi e citazioni di Henri Bergson

Il tempo è un’invenzione, o è niente del tutto.
[Le temps est invention, ou il n’est rien du tout].

La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima.

Esistere significa cambiare, cambiare significa maturare, maturare significa continuare a creare se stessi incessantemente.

La vita è una creazione continua di cose nuove e imprevedibili.

L’idea del futuro è più feconda del futuro stesso.

Ciò che chiamo “il mio presente” invade sia il mio passato che il mio futuro.

L’uomo dovrebbe mettere altrettanto ardore nel semplificare la sua vita quanto ce ne mette a complicarla.

Ci sono cose che soltanto l’intelligenza è capace di cercare ma che, da sola, non troverà mai.

Lo stato supremo della bellezza, è la grazia.

I due grandi motori dell’attività umana: amore e ambizione.

Qualsiasi azione è un’invasione nel futuro.

La gioia è il passaggio da una minore a una maggiore perfezione.

La gioia annuncia sempre che la vita ha avuto successo, che ha guadagnato terreno, che ha riportato una vittoria: ogni grande gioia ha un accento trionfante.

Bisogna agire da uomo di pensiero e pensare da uomo d’azione.

L’occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere.

Il tempo è ciò che viene fatto e anche ciò che fa sì che tutto si faccia.

La cortesia è la grazia dello spirito.

L’umanità geme, semischiacciata dal peso del progresso compiuto.

L’arte di scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole.

Creare consiste proprio nel non fare com tutti gli altri.

Ridi sempre: filosofa spesso: medita ogni giorno.

Il bambino è un ricercatore e un inventore, sempre alla ricerca di novità.

Il tempo del mondo non coincide con il tempo della vita.

Niente è meno del momento presente, se in tal modo intendete questo limite indivisibile che separa il passato dal futuro.

Il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell’effetto si trovava già nella causa.

Tra il passato e il presente c’è ben altro che una semplice differenza di grado. Il mio presente è ciò che mi interessa, ciò che vive per me, e, in breve, ciò che mi provoca all’azione, mentre il mio passato è essenzialmente impotente.

La lingua latina abitua lo studioso a penetrare il significato dei termini.

Scegli, quindi escludi.

La funzione essenziale dell’universo, è che è una macchina per fare degli dei.

Quando un libro di duecento pagine ne contiene dieci istruttive e suggestive, dobbiamo ringraziare l’autore e far conto che il resto non sia stato scritto.

Si continua a invocare e a parlare di mercato, ma quel che oggi occorre è un «supplemento d’anima».

La vita è sempre creazione, imprevedibilità e, nello stesso tempo, conservazione integrale e automatica dell’intero passato.

La speculazione è un lusso, mentre l’azione è una necessità.

La morale del Vangelo è essenzialmente quella dell’anima aperta.

Non c’è comico al di fuori di ciò che è propriamente umano.

Il riso punisce alcuni difetti quasi nello stesso modo in cui la malattia punisce alcuni eccessi.

Se si volesse dunque definire il comico confrontandolo con il suo contrario, più che alla bellezza bisognerebbe contrapporlo alla grazia.

L’unica cura per la vanità è il riso, e l’unico difetto che sia ridicolo è la vanità.

L’intelligenza è caratterizzata da una naturale incomprensione della vita.

Il riso castiga certi difetti pressappoco come la malattia castiga certi eccessi.

Niente disarma come una risata.

L’uomo è un animale che sa ridere, o un animale che fa ridere.

Non riusciamo a tradurre pienamente ciò che sente la nostra anima: il pensiero resta incommensurabile rispetto al linguaggio.

Le opinioni alle quali teniamo di più sono quelle di cui più difficilmente potremmo rendere conto.

Un problema ben posto è già risolto.

Ovunque c’è gioia c’è creazione.

L’arte non ha altro scopo che togliere tutto ciò che ci nasconde la realtà, per metterci faccia a faccia con la realtà stessa.

Il disordine è semplicemente l’ordine che non stavamo cercando.

Trattenere ciò che già non è più, anticipare ciò che non è ancora, questa è la prima funzione della coscienza.

La strada che percorriamo nel tempo è disseminata dei detriti di tutto ciò che abbiamo iniziato a essere e di tutto ciò che avremmo potuto diventare.

L’Intelligenza è la facoltà di creare artificialmente degli oggetti, specialmente arnesi per fare arnesi.

L’intelligenza è caratterizzata dal potere indefinito di decomporsi secondo qualsiasi legge e di ricomporsi in qualsiasi sistema.

L’invenzione è il progresso di un pensiero che cambia man mano che prende forma. È un processo vitale, qualcosa come la maturazione di un’idea.

Gli strumenti della mente diventano fardelli quando l’ambiente che li ha resi necessari non esiste più.

L’esperienza ci mette in presenza del divenire, ecco la realtà essenziale.

Imitare qualcuno significa scoprire la parte di automatismo che egli ha lasciato penetrare nella sua persona.

Il comico esige, per produrre tutto il suo effetto, qualcosa che somigli a un’anestesia momentanea del cuore. Si rivolge alla pura intelligenza.

Ovunque qualcosa vive, vi è, aperto da qualche parte, un registro ove il tempo si iscrive.

L’obbedienza al dovere è resistenza a sé stessi.

La coscienza è il tramite fra ciò che è stato e ciò che sarà, un ponte gettato tra il passato e il futuro.

Sembra che il riso abbia bisogno di un’eco.

Vivere, per la mente, è essenzialmente concentrarsi sull’atto da compiere.

La verità è che la memoria non consiste affatto nelle nostre regressioni dal presente al passato, ma nel fare progressi dal passato al presente.

Rifiutare la coscienza a un animale perché non ha cervello sarebbe così assurdo come dichiararlo incapace di nutrirsi perché non ha stomaco.

Ci sono società che non hanno né scienza, né arte né filosofia. Ma non c’è mai stata una società senza religione.

Tutta la nostra civiltà è afrodisiaca; essa è un costante appello ai sensi per mezzo dell’immaginazione.

Quando la musica piange, è l’umanità, è tutta la natura che piange con essa.

Il ricordo del frutto proibito è ciò che di più antico c’è nella memoria di ognuno di noi.