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Karl Barth (nato a Basilea il 10 maggio 1886 e morto a Basilea il 10 dicembre 1968) è il più grande teologo protestante del Novecento. Il suo commento all’Epistola ai Romani risulta a tutt’oggi tra le vette della meditazione religiosa. Per Barth, la fede è dono, grazia, salto abissale che non si può spiegare con categorie umane o filosofiche. Barth criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario.
Presento una raccolta di frasi e citazioni di Karl Barth. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi sulla teologia, Frasi, citazioni e aforismi sulla fede e Frasi e citazioni di Martin Lutero.
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Frasi e citazioni di Karl Barth
Nessuno può tornare indietro e incominciare un nuovo inizio, ma chiunque può partire oggi e creare un nuovo finale.
Solo la fede può colmare la lontananza di Dio.
Quando parliamo delle nostre virtù entriamo in competizione, ma quando confessiamo i nostri peccati diventiamo tutti fratelli.
Dio ha toccato il mondo solo in Cristo.
La Bibbia è troppo seria per prenderla alla lettera.
Congiungere le mani per pregare significa iniziare a lottare contro il disordine del mondo. Tacere di fronte all’ingiustizia e alla violenza significa abbandonare il mondo ai malvagi
Se vi è un ateismo dell’uomo, un uomo senza Dio, non vi è un Dio senza l’uomo.
La miglior teologia non avrebbe bisogno di avvocati. Si proverebbe da sola.
L’impossibilità è più possibile di tutto ciò che riteniamo possibile.
La Vergine rappresenta la creatura umana senza potere, senza volere, senza potenza creatrice e sovrana che non può che ricevere, essere disponibile, attendere.
La bocca del passato non parla se l’orecchio del presente non ascolta.
La grazia deve trovare espressione nella vita, altrimenti non è grazia.
Il teologo che lavora senza gioia non è affatto un teologo. Volti imbronciati, pensieri cupi e modi di parlare noiosi sono intollerabili in questo campo.
La risata è la cosa più vicina alla grazia di Dio.
La preghiera senza studio sarebbe vuota. Lo studio senza preghiera sarebbe cieco.
Non ci sarà canzone sulle nostre labbra se non ci sarà angoscia nei nostri cuori.
Nessuno può essere salvato, in virtù di ciò che può fare. Tutti possono essere salvati, in virtù di ciò che Dio può compiere.
La risurrezione di Gesù fu come un masso che si schiantava nello stagno della storia.
Grazia e gratitudine vanno insieme come il cielo e la terra. La gratitudine evoca la grazia come l’eco la voce. La gratitudine segue la grazia come il tuono segue il fulmine.
La gioia è la più semplice forma di gratitudine.
In parole povere, ogni peccato è semplicemente ingratitudine.
Egli vive come sorgente di luce in mezzo a noi, per mezzo del suo splendore le cose si illuminano.
Quando siamo al limite delle nostre possibilità nel trovare una risposta, allora lo Spirito Santo può darci una risposta. Ma come può darci una risposta quando siamo ancora ben forniti di ogni genere di risposte nostre?
Finché era più giovane, l’uomo poteva ancora immaginarsi di essere lui stesso ad andare incontro al suo Signore. La vecchiaia deve diventare per lui l’occasione per scoprire che invece è il Signore che gli viene incontro per assumere il suo destino.
La Chiesa è la comunità vivente del vivente Gesù Cristo risorto.
Dobbiamo leggere la Bibbia con gli occhi dei naufraghi.
Il nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo significa che Dio è l’unico Dio ripetuto tre volte.
Chi conosce solo la propria versione dei fatti, ne sa ben poco.
Non sono certo del fatto che gli angeli suonino Bach in lode al Signore. Ma comunque sono certo che ‘in famiglia’ essi suonano Mozart.
La resurrezione è la tangente di Dio che sfiora il nostro mondo mortale.
La teologia non è una materia privata solo per i teologi. Né è una materia privata per i professori. Fortunatamente, ci sono sempre stati pastori che hanno capito di più sulla teologia rispetto alla maggior parte dei professori.
Il diavolo può anche servirsi della moralità.
Se si legge il vangelo con attenzione, non si può non restare stupefatti di come sia stato possibile fare di Gesù un pastore o un maestro, il cui scopo sarebbe stato quello di insegnare agli uomini una fede e una vita corrette. «Da lui usciva una forza che sanava tutti» (Lc 6,19). Questa era la sua attività essenziale.
Una cosa è certa: non è dato alcun diritto teologico di porre, da parte nostra, qualsivoglia limite alla benignità di Dio verso gli uomini, che si è manifestata in Gesù Cristo. Il nostro impegno teologico è quello di vederla e di comprenderla come sempre più grande di quanto la vedessimo e comprendessimo in precedenza.
Quando il cielo si vuota di Dio, la terra si popola di idoli.
Ho letto molti libri, ma la Bibbia legge me.
L’aborto è il grande peccato moderno.
Il Logos, figlio eterno di Dio, non ha voluto essere né un angelo né un animale, ma un uomo.
In un certo senso Giuda è, al di fuori di Gesù, il personaggio più importante dei Vangeli. Perché egli solo, fra tutti gli apostoli, operò attivamente in quella situazione decisiva al compimento della volontà di Dio, che divenne poi la sostanza del Vangelo.
L’uomo può certamente continuare a mentire… ma non può fare della verità una falsità.
L’affermazione che “Dio è morto” viene da Nietzsche ed è stata recentemente strombazzata all’estero da alcuni teologi tedeschi e americani. Ma il buon Dio non è morto per questo; Colui che abita in cielo ride di loro.
Non esiste filosofia che non sia, in una certa misura, anche teologia.