Skip to main content
AutoriFrasi Belle

Frasi e citazioni di Yukio Mishima

Annunci

Nato a Tokyo il 14 gennaio 1925, Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitake Hiraoka, è considerato una delle figure più emblematiche e controverse della letteratura giapponese del XX secolo. Il suo lavoro prolifico, la sua ossessione per l’onore, il nazionalismo, la bellezza e l’assoluto, così come la sua spettacolare morte per seppuku (suicidio rituale) nel 1970, hanno lasciato un segno indelebile nella cultura giapponese

Il 25 novembre 1970, insieme a quattro membri della sua milizia, Yukio Mishima fece irruzione in una base militare di Tokyo, prese in ostaggio il comandante della base, e dal balcone del suo ufficio tenne un discorso alle truppe, incitandole a lanciare un colpo di stato militare ed a restaurare i poteri tradizionali dell’Imperatore. Loro risposero con grida di scherno. Mishima gridò ‘Viva l’Imperatore!’ tre volte, rientrò e pronunciò le sue ultime parole con un filo di voce prima di eseguire il seppuku, il suicidio rituale dei samurai tramite eviscerazione.

Presento una raccolta di Frasi e citazioni di Yukio Mishima. Tra i temi correlati Frasi, citazioni e aforismi di Haruki Murakami.

**

Frasi e citazioni di Yukio Mishima

Il valore di un uomo si rivela nell’istante in cui la vita si confronta con la morte.

La vita è una danza nel cratere di un vulcano: erutterà, ma non sappiamo quando.

La purezza perfetta è possibile se trasformi la tua vita in un verso di poesia scritto con uno schizzo di sangue.

Non è possibile sfiorare con una mano l’eternità e con l’altra la vita.

Per me, il tipo di vita quotidiana più appropriato era la distruzione quotidiana del mondo; la pace era lo stato più difficile e anormale in cui vivere.

Una vita a cui basti trovarsi faccia a faccia con la morte per esserne sfregiata e spezzata forse non è che un fragile vetro.

La vera eleganza infrange i divieti, anche quelli più sommi.

Non assumersi né responsabilità né doveri è la morale di chi è bello.

La bellezza non ha il tempo di assumersi ogni volta la responsabilità dell’influsso della sua forza incalcolabile.

La vera bellezza è qualcosa che attacca, sopraffà, deruba e infine distrugge.

La bellezza è qualcosa che ti brucia la mano quando la tocchi.

Il piacere è simile all’ombra di un uccello che, se non viene afferrato, volerà lontano da noi e non tornerà mai più.

La mia solitudine cresceva diventando sempre più obesa, come un maiale.

Le cose perdonabili sono, in verità, pochissime.

In fin dei conti, nella vita umana non vi sono misteri. Il mistero permane solo nell’arte, e il motivo di ciò è che il mistero è necessario all’arte.

I sogni spesso combinano i simboli di più alto livello con i più volgari pensieri

E’ una peculiarità dell’inferno permettere di vedere tutto distintamente. E nella più fitta oscurità!

Meglio essere travolti da un’improvvisa e totale catastrofe, piuttosto che essere divorati dal cancro dell’immaginazione.

Più la letteratura è di buona qualità, più ci comunica l’idea che l’essere umano è condannato.

In verità, fra tutte le specie di disfacimento di cui pullula il mondo, la purezza in disfacimento è la più maligna.

Chi immagina mai quanto si possa mentire sui propri sentimenti?

Una bruttezza si dispiegò nella luce della luna e nella morbida ombra e pervase il mondo intero. Se fossi un’ameba, pensò, con un corpo infinitesimale, potrei sconfiggere la bruttezza. Un uomo non è abbastanza piccolo o gigantesco per sconfiggere qualcosa.

Nel momento stesso in cui vengono espresse a parole, le emozioni si tramutano in menzogne.

Viviamo in un’epoca in cui non esiste la morte eroica.

Eri così bella quando volevi morire. Quando volevi vivere, sei diventata così brutta.

Sapere e non agire equivale a non sapere.

Ci sono persone che si dedicano alla coltivazione dei fiori solo per poterne strappare i petali.

L’istante in cui finisce un bacio è carico del malinconico dispiacere che connota un risveglio forzato.

L’essenza della carne è la decadenza.

L’anzianità è una dichiarazione di bancarotta.

La vecchiaia è di per sé una malattia della carne e dello spirito.

Con il passare degli anni, quanto è stato sublime ed elevato va tramutandosi a poco a poco in una farsa.

Il mondo di certo finirà in rovina, però prima che ciò avvenga per alcuni attimi si materializzeranno splendide movenze che in un altrettanto breve intervallo scompariranno.

Sia nel successo sia nel fallimento, prima o poi il tempo conduce al disinganno.

Siamo feriti più profondamente quando ciò che più disprezziamo ci tradisce, più ancora di quando a deluderci è ciò che più attendiamo. È come ricevere una pugnalata nella schiena.

Come tutti sanno, il sapore della gloria è amaro.

La fantasia mina l’azione, riduce il coraggio, suscita esitazioni, e nello stesso tempo è proprio la fantasia a generare tensione e ad incitare l’essere umano all’azione e all’avventura.

Solo attraverso un mondo di illusioni viene data agli uomini la possibilità di raggiungere l’illuminazione.

Non esiste virtù nella curiosità. Anzi, c’è caso che sia addirittura la voglia più immorale che un uomo può racchiudere in sé.

Gli artisti mentono per rivelare, la gente comune per dissimulare.

La cieca passione, incurante di tutto, è il più alto privilegio della giovinezza nei confronti del sesso.

Scommettere con parsimonia non ha significato.

Credere che si debba essere felici per il solo fatto di vivere, pur conducendo un’esistenza orrenda, è un modo di pensare da schiavi; pensare che sia piacevole avere una vita ordinaria e confortevole, è il modo di provare emozioni degli animali; gli uomini, però, diventano ciechi pur di non vedere che non vivono e non pensano da esseri umani.

La gente si agita davanti a un muro buio e sogna di comprare lavatrici elettriche e televisori, aspetta con ansia il domani anche se esso non porterà a niente.

La morte ci visita in forma di felicità suprema.

Tutt’a un tratto mi assalì quel dolore acerbo che deriva dal fissare troppo a lungo un oggetto. Il dolore proclamava: Tu non sei umano. Sei un essere incapace di rapporti col prossimo. Non sei nient’altro che un animale, inumano e in certo qual modo stranamente patetico.

La maggior sciagura per un uomo d’azione è di non morire, neanche dopo aver raggiunto un ultimo punto giusto.

L’animo umano conserva sempre una parte ignota anche all’amico più intimo e più a lungo frequentato.

“Il corpo umano è un’opera d’arte. Non ha bisogno di artisti”. Ma l’artista risponde: “Ok, diciamo che hai ragione. A cosa servono il tuo sudore ei tuoi grugniti? Anche il corpo più bello viene distrutto dall’età. Dov’è allora la bellezza? Solo l’arte fa durare la bellezza umana”.

La funzione della carne, collocata nel trascorrere del tempo, è quella di testimoniare la distruzione e la decadenza.

La realtà, a differenza dei sogni, è priva di elasticità.

La storia è esitante come una fanciulla dinanzi a una romantica dichiarazione d’amore.

L’unica fonte della volgarità è il desiderio di vivere.

I giovani hanno la folle idea che ciò che è nuovo per loro debba essere nuovo anche per tutti gli altri. Non importa quanto siano anticonvenzionali, stanno solo ripetendo ciò che altri prima di loro hanno fatto.

Tutti i misteri, incluso il miracolo della trasmigrazione, finiscono per essere trasformati in leggi.

Gli europei non ricercano la gioia nell’aldilà, ma sperano semplicemente nell’oblio.

Il saṃsāra, il karma e la reincarnazione non sono comprensibili attraverso la percezione e la ragione comune, ma solo attraverso un potere sovrannaturale, una logica superiore intuitiva, sistematica ed estremamente accurata.

Dal punto di vista del destino, vivere è come essere frodati.

Giustificare se stessi è un atto di viltà.

Gli artisti non solo sono immaturi, ma ostentano e usano la loro immaturità come alibi disonesto per difendersi dalle critiche dei loro lavori.

E’ la conoscenza che trasforma questo mondo. Null’altro può farlo. Solo la conoscenza può riuscirci, pur lasciandolo com’è.

Dal punto di vista della conoscenza, la bellezza non è affatto consolazione; potrà essere donna, moglie, ma non consolazione. Tuttavia, dal connubio, fra la bellezza – che non è mai consolazione – e la conoscenza, qualcosa nasce. Sia pure evanescente, come bolla di sapone, senza speranza. E’ ciò che la gente chiama arte.

Ognuno è un testimone. Se nessuno esistesse, la vergogna non avrebbe dimora nel mondo.

Vedere esseri umani in agonia, lordi di sangue, udirne il rantolo, rende umili. Fa lo spirito più sensibile, più illuminato, più desideroso di pace. Non è in simili circostanze che si diventa crudeli o sanguinari.

I sogni, i ricordi e la sacralità sono accomunati da qualcosa che non è possibile toccare con mano. Quando siamo distanti anche di un solo passo da qualcosa che possiamo toccare con mano, questo si trasforma in un oggetto sacro, in un miracolo, in qualcosa dalla bellezza impossibile.

Ci culliamo nell’illusione di poter apprendere cosa sia la vita dagli scrittori, che invece, il più delle volte, vegetano fiaccamente, mentre ben più numerosi sono gli uomini che conducono esistenze ricche ed intense.

Penso che l’essenza di un’azione pura consista nel raggiungere lo scopo dopo aver sfiorato l’abisso dello scacco.

Sia che vincessi o perdessi, io agognavo solo alla lotta: non avevo desiderio di essere sconfitto, né tantomeno di vincere senza combattere.

La funzione del coraggio fisico consisterà sempre nel­l’accettare la sofferenza; in altre parole, il coraggio fisico è la fonte del gusto di capire e di assaporare la morte ed è anche la prima condizione della facoltà di comprenderla.

Per quanto un filosofo da tavolino possa elucubrare sulla morte, se gli è estraneo il coraggio fisico, che è la premessa per acquisire la capacità di comprendere la morte, non riuscirà ad afferrare neppure un frammento della sua vera natura.

Il Giappone doveva sposarsi, non con Hitler, ma con le foreste tedesche; non con Mussolini, ma con il pantheon romano. Era un patto che univa la mitologia tedesca, romana e giapponese: un’amicizia tra le belle divinità maschili pagane dell’Oriente e dell’Occidente.

Dov’è il nostro spirito nazionale oggi? Ai politici non importa niente del Giappone. Sono avidi di potere. … Il Giappone si sta crogiolando nella prosperità economica ed è diventato spiritualmente vuoto.

Non c’è attimo più abbagliante di quello in cui le fantasie quotidiane sulla morte, sul pericolo e sulla distruzione del mondo si trasformano in dovere.

Ciò che definisco felicità coincide forse con quanto la gente chiama pericolo.

Un samurai è un essere umano completo, mentre un uomo, completamente assorto nella sua abilità tecnica, è degenerato in una “funzione”, un ingranaggio di una macchina.

Per unire cielo e terra, è necessario un atto di purezza decisivo. Per compiere un’azione così risoluta, devi mettere in gioco la tua vita, senza pensare a guadagni o perdite personali.

Se diamo così tanto valore alla dignità della vita, come potremmo non dare altrettanto valore alla dignità della morte? Nessuna morte può essere definita futile.

Nell’istante in cui la lama gli squarciò la carne, il disco luminoso del sole si alzò ed esplose dietro le sue palpebre.

La scelta era una sola: essere forti e retti oppure suicidarsi.

Nell’ardente speranza che voi tutti, a cui è stato donato un animo purissimo, possiate ritornare ad essere veri uomini, veri guerrieri.
[Ultime parole pochi istanti prima del suicidio rituale, il 25 novembre 1970].

La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre.
[Human life is limited but I would like to live forever].
[Biglietto d’addio lasciato prima del suicidio rituale, il 25 novembre 1970].