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Ambrose Bierce (Horse Cave Creek, 24 giugno 1842 – scomparso a Chihuahua l’11 gennaio 1914 in circostanza misteriose) è giornalista e scrittore di aforismi tra i più noti nella storia dell’aforisma.
Nonostante la sua vasta produzione letteraria, il nome di Ambrose Bierce è indissolubilmente legato a Il Dizionario del Diavolo (The Devil’s Dictionary, 1911), il testo che più di ogni altro incarna la quintessenza di questo maestro dell’umorismo nero.
Nel Dizionario del diavolo, Ambrose Bierce spiazza il lettore con definizioni pungenti e paradossali (rigorosamente in ordine alfabetico) che mettono in discussione gli schemi e le convinzioni più radicate della società.
Presento una raccolta degli aforismi più belli di Ambrose Bierce. Tra i temi correlati si veda Gli aforismi più belli di Karl Kraus, Gli aforismi più belli di Georg Christoph Lichtenberg, Frasi, aforismi e massime di François de La Rochefoucauld, Le frasi e gli aforismi più belli di Emil Cioran e Le frasi più belle di Oscar Wilde.
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Gli aforismi più belli di Ambrose Bierce
A
ADOLESCENTE. Dicesi di colui che sta lentamente guarendo dall’infanzia.
AIUTARE: aumentare il numero degli ingrati.
AMNISTIA. La magnanimità dello stato verso quei delinquenti che sarebbe troppo costoso punire.
AMBIDESTRO. Capace di rubare con tutte e due le mani.
AMICIZIA. Una nave abbastanza grande per portare due persone quando si naviga in buone acque, ma riservata a una sola quando le acque si fanno difficili.
AMMIRAZIONE. La nostra cortese ammissione che un’altra persona ci somiglia.
AMORE. 1. Nevrosi passeggera guaribile con il matrimonio. 2 Parola inventata dai poeti per far rima con cuore.
AMORE CONIUGALE. Erotismo che viene perversamente deviato verso la propria moglie.
AMORE PLATONICO. Nome demenziale per la reciproca attrazione fra un’impotenza e una frigidità.
ANGOSCIA. Malattia che si contrae davanti allo spettacolo continuato della prosperità di un amico.
ANNO. Una serie di trecentosessantacinque delusioni.
ANTIPATIA. L’ispira l’amico dell’amico.
APATICO. Sposato da sei settimane.
APPLAUSO. L’eco di un luogo comune.
ARCHITETTO. Persona che disegna un progetto della vostra casa e progetta disegni sul vostro denaro.
ARTE. Parola che non ha nessuna definizione.
ASSENTE. Individuo esposto al dente avvelenato della calunnia.
AUDACIA. Una delle più notevoli qualità dell’uomo quando è in una posizione inattaccabile.
AVARO. Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre brave persone vorrebbero tanto ottenere.
AVVERSARIO. Un mascalzone che si permette di avere le nostre stesse aspirazioni.
AVVOCATO. Chi è abile nella circonvenzione della legge.
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B
BACCO. Divinità di comodo, inventata dagli antichi come scusa per ubriacarsi.
BANDITO. Persona che toglie con la forza ad A quello che Aha preso con l’inganno a B.
BAROMETRO. Ingegnoso strumento che serve a indicare i mutamenti di tempo già avvenuti.
BIGOTTO. Chi resta ostinatamente fedele a un’opinione che non condividete.
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C
CALAMITÀ. Le calamità sono di due tipi: la nostra sfortuna e la fortuna degli altri.
CANNONE. Strumento impiegato per la rettifica dei confini nazionali.
CANONIZZARE. Prendere un peccatore morto e tirarne fuori un santo.
CAVILLATORE. Chiunque critichi il nostro lavoro.
CERVELLO. Organo con cui pensiamo di pensare.
CINICO. Mascalzone che, a causa di un difetto alla vista, vede le cose come realmente sono e non come dovrebbero essere.
CIRCO. Luogo in cui è consentito a cavalli, ponies ed elefanti di vedere uomini, donne e bambini fare i pagliacci.
CITAZIONE. Ripetizione erronea di parole altrui.
COLPEVOLE. Trattasi sempre di un’altra persona.
COMMESTIBILE. Buono da mangiare, sano e digeribile come un verme per un rospo, un rospo per un serpente, un serpente per un maiale, un maiale per un uomo e un uomo per un verme.
COMPLIMENTO. Un prestito che dà un interesse.
CONFESSIONE. Sacramento per cui il sacerdote si dispone a perdonare i peccati grossi in cambio del piacere di sentirsi raccontare quelli piccoli.
CONFINE. In politica, la linea immaginaria fra due nazioni che separa gli immaginari diritti dell’una dagli immaginari diritti dell’altra.
CONGRATULAZIONE. La veste elegante dell’invidia.
CONOSCENTE. Una persona che conosciamo abbastanza bene per chiederle un prestito, ma non abbastanza per prestarle dei soldi.
CONSERVATORE. Uomo politico affezionato ai mali esistenti, da non confondersi col progressista che invece aspira a rimpiazzarli con mali nuovi.
CONSULTARE. Consiste nel richiedere l’approvazione altrui in merito a una decisione già adottata.
CONTO CORRENTE. Un’offerta volontaria al mantenimento della vostra banca.
CORRUZIONE. Ciò che permette a un rappresentante del governo di vivere onestamente del proprio stipendio senza discutibili speculazioni.
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D
DENARO. Si dice che il denaro non dia la felicità; forse ci si riferisce al denaro degli altri.
DENTISTA. Un prestigiatore che, dopo aver messo del metallo nella tua bocca, tira fuori monete dalle tue tasche.
DESTINO. Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini.
DIAVOLO. Responsabile di tutte le nostre pene e padrone di tutte le cose belle e allettanti di questo mondo. E’ stato creato dall’Onnipotente, ma è stato condotto sulla terra da una donna.
DILETTANTE. Pubblica calamità che scambia il gusto con il talento e confonde la sua ambizione con le sue capacità effettive.
DIPLOMAZIA. L’arte patriottica di mentire per il proprio paese.
DISCUSSIONE. Uno dei tanti metodi per confermare gli altri nei loro errori.
DISUMANITÀ. Una delle qualità caratteristiche dell’essere umano.
DITTATORE. Il capo di una nazione che preferisce la calamità del dispotismo alla piaga dell’anarchia.
DIZIONARIO. Maligno stratagemma letterario per arrestare lo sviluppo di una lingua e renderla rigida e astratta.
DOMESTICO. Persona che assumiamo perché eserciti in casa nostra la funzione di padrone o padrona.
DOTTORE. Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.
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E
EGOCENTRICO. Persona dai gusti volgari, più interessata a se stessa che a me.
EGOISTA. Persona priva di considerazione per l’egoismo altrui.
EGUALE. Non peggiore di qualcun altro.
ELETTORE. Colui che gode del sacro privilegio di votare per l’uomo scelto da un altro uomo.
ENTUSIASMO. Intemperanza giovanile curabile con piccole dosi di pentimento collegate a un’intensa terapia di esperienza.
EPITAFFIO. Iscrizione tombale che dimostra chiaramente come le virtù acquisite con la morte abbiano effetto retroattivo.
ESPERTO. Uno specialista che conosce tutto di una data cosa e nulla di tutto il resto.
ERUDIZIONE. Il tipo di ignoranza che distingue lo studioso.
ESPERIENZA. La somma di quelle conoscenze che ci permettono di cambiare gli errori della gioventù con quelli della vecchiaia.
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F
FAMOSO. Infelice in maniera cospicua.
FANCIULLEZZA. Periodo di transizione nella vita umana che sta tra l’idiozia dell’infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dalle colpe della maturità e a tre dai rimorsi della vecchiaia.
FEDE. Credere senza prove a ciò che viene detto da uno che parla senza cognizione di causa di cose senza paragone.
FEDELTÀ. Virtù particolare che contraddistingue coloro che stanno per essere traditi.
FELICITÀ. Gradevole sensazione suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui.
FERROVIA. Il più importante fra i vari congegni meccanici che ci permette di fuggire da dove siamo per recarci in luoghi dove non staremo affatto meglio.
FILOSOFIA. Strada con molte diramazioni, che conduce dal nulla a nessun posto.
FRODE. La vita del commercio, l’anima della religione, la lusinga del corteggiamento e la base del potere politico.
FUTURO. È il tempo in cui i nostri affari prosperano, i nostri amici sono sinceri e la nostra felicità è assicurata.
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G
GENTILE. Esperto nell’arte e nella pratica della dissimulazione.
GIORNO. Viene così chiamato quel periodo di tempo composto di ventiquattro ore, in gran parte mal spese.
GIUSTIZIA. Una merce che lo stato vende, in condizioni più o meno adulterate, al cittadino, in ricompensa della sua fedeltà, delle tasse e dei servizi resi
GRATITUDINE. Un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.
GUERRA. Un sottoprodotto della pace.
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I
IDIOTA. Membro di una grande e potente tribù che nel corso dei secoli ha sempre esercitato un dominio assoluto sulle vicende umane.
IDOLATRA. Chiunque professi una religione che non condividiamo e la cui simbologia si differenzi nettamente dalla nostra.
IMPERTURBABILE. Dotato di grande forza morale per sopportare le sciagure che affliggono un altro.
IMPROVVISATORE. Un tizio che è molto più felice nel comporre poesie di quanto lo siano i malcapitati che devono ascoltarlo.
INCOMPATIBILITÀ. In un matrimonio significa avere gli stessi gusti, ad esempio il gusto del comando.
INFEDELE. A New York viene così definito chi non crede in Cristo; a Costantinopoli, invece, chi ci crede.
IRRELIGIOSITÀ. La più diffusa fra tutte le grandi religioni della terra.
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L
LADRO. Termine popolare per designare una persona che ottiene con successo la proprietà altrui.
LETTO. Strumento di tortura per i cattivi; una cittadella priva di fortificazioni contro il rimorso.
LIBERTÀ. Esenzione da un piccolo numero di vincoli tra i migliaia imposti all’uomo. 2. Sistema politico di cui ogni nazione ritiene di possedere il monopolio. 3. Uno dei beni più preziosi dell’immaginazione.
LIBERTINO. Letteralmente un uomo liberato, che pertanto è libero di essere schiavo delle sue passioni
LODE. Omaggio che porgiamo alle imprese che somigliano alle nostre ma non le eguagliano.
LOGICA. L’arte di pensare e ragionare in stretto accordo con le limitazioni e le incapacità dell’umana incomprensione.
LONGEVITÀ. Estensione smodata della paura della morte.
LOTTERIA. Una tassa dedicata alle persone che non sono brave in matematica.
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M
MAGLIONE. Indumento indossato dal bambino quando sua madre sente freddo.
MAIALE. Animale strettamente imparentato con la razza umana per l’imponente vivacità del suo appetito, il quale è tuttavia di minor portata, perché non si estende al maiale stesso
MANO. Singolare strumento inserito all’estremità del braccio umano e di solito infilato nelle tasche altrui.
MATRIMONIO. Lo stato o condizione di una piccola comunità, costituita da un padrone, una padrona, e due schiavi. In tutto due persone.
MATTO. Affetto da un alto grado di indipendenza intellettuale; non conforme ai modelli di pensiero, parola e azione, che la maggioranza ricava dallo studio di se stessa. In poche parole, diverso dagli altri.
MENTE. Una misteriosa forma di materia secreta dal cervello.
MERITO. Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.
MOGLIE. Una donna con uno splendido avvenire dietro le spalle.
MONUMENTO. Costruzione che intende commemorare qualcosa o qualcuno che in genere o non ne ha bisogno o non ne ha il diritto.
MORTALITÀ. La faccia dell’immortalità che noi conosciamo.
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N
NASCITA. La prima e la più atroce di tutte le calamità.
NASO. L’estremo avamposto della faccia. Si sa che il naso raggiunge il massimo della felicità quando può ficcarsi negli affari altrui.
NATALE. Giorno speciale, consacrato allo scambio di doni, all’ingordigia, all’ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù.
NOIOSO. Una persona che parla quando voi vorreste che vi ascoltasse.
NOVEMBRE. L’undicesima frazione di dodici parti di noia.
NOZZE. Cerimonia nella quale due persone si impegnano a diventarne una, una persona si riduce al nulla, e il nulla da allora sarà più sopportabile.
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O
ODIO. Il sentimento più appropriato di fronte all’altrui superiorità.
OMEOPATA. L’umorista della professione medica.
OPPORTUNITÀ. Occasione favorevole per acquistare una delusione.
OSPITALITÀ. La virtù che ci induce a nutrire e ospitare alcune persone che non hanno bisogno né di essere nutrite né di essere ospitate.
OSTILITÀ. – Reazione particolarmente vivace alla sovrappopolazione terrestre.
OTTIMISTA. Sostenitore della dottrina secondo la quale il nero è bianco.
OZIO. Intervalli di lucidità nei disordini della vita.
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P
PACE. Nel diritto internazionale, si definisce così un periodo di inganni reciproci compreso fra due fasi di combattimento aperto.
PASSATO. Quella piccola parte di eternità che per una frazione infinitesimale, abbiamo la sfortuna di conoscere.
PAZIENZA. Forma minore di disperazione, travestita da nobile virtù.
PAZZO. Chi ha il vizio di credere che tutti gli altri siano tali.
PERSEVERANZA. Meschina e squallida virtù, grazie alla quale i mediocri riescono a ottenere ingloriosi successi.
PESSIMISMO. Atteggiamento filosofico imposto, a dispetto delle più radicate convinzioni, dalla scoraggiante prevalenza degli ottimisti con le loro speranze da spaventapasseri e i loro stolidi, esasperati sorrisi.
PIANIFICARE. Perdere tempo a valutare i modi migliori di ottenere un risultato del tutto casuale.
POSSIBILE. Lo è qualsiasi cosa per chi abbia sufficiente perseveranza. E denaro.
PREGARE. Pretendere che le leggi dell’universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.
PRESENTE. Parte dell’eternità che separa la sfera della delusione da quella della speranza.
PRESENTIMENTO. Sensazione che qualcosa stia per accadere: ad esempio quando torniamo a casa alle tre del mattino e vediamo la luce accesa nella camera di nostra moglie.
PRETE. Gentiluomo che sostiene di conoscere la giusta direzione per raggiungere il Paradiso e pretende di estorcerci un pedaggio per quel tratto di strada.
PROFEZIA. L’arte di vendere la propria credibilità impegnandosi a consegnarla a domicilio più avanti.
PROIBITO. Investito di un nuovo irresistibile fascino.
PROSSIMO. Uno che ci è stato imposto di amare come noi stessi e che fa di tutto per farci disubbidire.
PUBBLICO. Elemento del tutto trascurabile nei problemi legislativi.
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R
REALTÀ. Il sogno di un filosofo impazzito.
REFERENDUM. Una legge che prevede la verifica di una proposta mediante il voto popolare e che in genere ci fa toccare con mano l’assoluta inesistenza di una pubblica opinione.
RELIGIONE. Figlia di Speranza e Paura, che spiega all’Ignoranza la natura dell’Inconoscibile.
RICCHEZZA. I risparmi di molti nelle mani di uno solo.
RIMPIANTO. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
RISO. Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati. E’ infettivo e, seppure intermittente, incurabile.
RITRATTO. Rappresentazione a due dimensioni di una persona che ci dava fastidio quando ne aveva tre.
RUMORE. Un puzzo che disturba l’orecchio ovvero una musica non addomesticata. E’ comunque il prodotto principale e il segno distintivo della nostra civiltà.
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S
SANTO. Peccatore morto, riveduto e corretto.
SCRIBACCHINO. Scrittore professionista le cui vedute sono in disaccordo con le nostre
SCUSARSI. Porre le premesse di future offese.
SECCATORE. Persona che parla quando tu vorresti che ascoltasse.
SENZA AMICI. Chi non ha favori da accordare ed è abbandonato dalla fortuna. Ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buon senso.
SFORTUNA. Il tipo di fortuna che non manca mai.
SOCIETÀ PER AZIONI. Espediente ingegnoso per ottenere profitti individuali senza responsabilità personali.
SOLITUDINE. Condizione di chi ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buon senso.
STIMA DI SÉ. Valutazione sbagliata.
STORIA. Resoconto per lo più falso di eventi per lo più irrilevanti provocati da sovrani per lo più mascalzoni e da soldati per lo più folli.
STRANIERO. Chi appartiene a un altro paese, inferiore al nostro. Un mostro considerato con un grado di tolleranza variabile, a seconda della sua capacità di conformarsi agli eterni valori delle nostre opinioni e al mutare dei nostri interessi.
STUPIDO. Membro della dinastia che impera e regna nella letteratura e nella vita. Gli Stupidi fecero la loro prima comparsa insieme ad Adamo e alla sua famiglia. Erano forti e in gran numero, e così hanno conquistato il mondo intero
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T
TELEFONO. Infernale invenzione che elimina purtroppo parte dei vantaggi inerenti alla saggia abitudine di tenere a distanza le persone sgradevoli.
TEMERARIO. Dicesi di chi è stato sfortunato nell’esecuzione di un atto coraggioso.
TOMBA. 1. Luogo in cui vengono deposti i morti in attesa dell’arrivo degli studenti in medicina. 2. La casa dell’Indifferenza.
TRADIRE. Ripagare per la fiducia accordata.
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U
ULTIMATUM. In diplomazia, è l’ultima richiesta prima di passare alle concessioni.
UOMO. Un animale talmente preso dalla rapita contemplazione di ciò che pensa da perdere di vista quello che dovrebbe essere realmente. La sua occupazione principale è lo sterminio, non solo degli altri animali, ma anche della sua stessa specie: la quale, tuttavia, si moltiplica con tale tenacia, insistenza e rapidità da infestare l’intero mondo abitabile nonché il Canada.
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V
VECCHIAIA. È quel momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si può ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere.
VENERAZIONE. L’atteggiamento spirituale di un uomo verso Dio e di un cane verso un uomo.
VIGLIACCO. Chi, nell’emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
VOTO. Simbolo e strumento della facoltà che ha ogni libero cittadino di dimostrarsi uno sciocco e di rovinare il proprio paese.
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Z
ZELO. Malattia nervosa che colpisce talvolta i giovani e gli inesperti.
ZINGARA. Persona che desidera predire la vostra fortuna ricevendone in cambio una piccola fetta.