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Nella sezione Scrittori di aforismi su Twitter l’articolo di oggi è dedicato a @m4gny (Frank Uonderfool). Nella breve nota biografica che mi ha inviato, l’autore scrive di sé: “Sono uno in cui convivono diverse personalità, il problema è che nessuna paga l’affitto”
@m4gny è su Twitter dall’agosto 2010. “In realtà ci ho messo 2 anni per capire cosa farci e scrivevo pochissimo perché pensavo lo usasse chi aveva qualcosa da dire. Poi mi sono adeguato. Il mio nick è semplicissimo: il mio nome e cognome all’inglese. Lo stesso m4gny (4 letto coma A) è come mi chiamano gli amici da una vita, e con Uonderful mi ci chiamano alcuni colleghi. Il ‘fool’ sta lì affinché la gente pensi che sia un po’ scemo, così è tutto più facile”.
In un suo tweet @m4gny scrive: “Non giocate con le parole se non siete pronti a farvi male” ed effettivamente quelli di @m4gny, nella loro acuta e giullaresca ironia, sono tweet che – senza rete di protezione, senza filtri – colpiscono in modo diretto le persone di cui si vogliono denudare le tante maschere ipocrite (mirabile il tweet più retwittato dell’autore “Muore più gente trattenendo la pancia al mare che facendo il bagno dopo mangiato”).
Sono ritratti umoristici e al tempo stesso impietosi di una umanità variegata, più comica che tragica, spesso ottusa (“Questa è una società ottusa: se sei troppo acuto, finisci in un angolo”) di cui vengono colte attraverso pochi caratteri i tic e le manie più diffuse. Tra i tanti tweet si veda: “Quelli che ti chiedono permesso sulla scala mobile e poi si fermano davanti a te, magari sanno qualcosa sul futuro che noi non sappiamo” oppure “Ogni volta che un uomo indossa una maglietta a fiori, una farfalla nello stomaco di una donna muore” oppure “E se pure i pasticceri ora si chiamano cake-designers, vedrete che fra un po’ i segaioli dovremo chiamarli handjobbers” o infine “Chissà quanta gente è morta falciata dai fidanzatini che non si lasciano mai la mano mentre camminano”. Se l’autore affonda impietosamente con il suo spillo, poi quasi sempre scatta il sorriso e talora anche la risata, in una sorta di invito ad alleggerire il peso del mondo, a non prendere troppo sul serio le cose.
In questa galleria di ritratti al vetriolo @m4gny non risparmia neppure se stesso, cogliendosi con grande senso di auto-ironia nella sua pigrizia (“Il mio problema è che quando dormo mi vengono i colpi di genio, e quando sono sveglio i colpi di sonno”), nelle sue ossessioni (“Passiamo 1/3 della nostra vita nel traffico e 1/3 a cercare parchggio. Il resto, io lo passo tornando a vedere se ho chiuso la macchina”), nel suo pessimismo (“Una volta la vita mi ha sorriso, ma io le ho detto che aveva il prezzemolo tra i denti. Ecco perché va così”), nel suo starsene in disparte rispetto ai doveri e ai codici della società (“Quando il dovere mi chiama, di solito non c’è campo) e anche rispetto all’amore (“Situazione sentimentale: miglior fidanzato non protagonista”).
Presento una selezione di tweet di m4gny
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@m4gny, Tweet scelti
Muore più gente trattenendo la pancia al mare che facendo il bagno dopo mangiato.
Il mio problema è che quando dormo mi vengono i colpi di genio, e quando sono sveglio i colpi di sonno.
Smettetela di cercare il vero amore. Quello dei cinesi è uguale.
La nostra generazione ha fallito perché ha sostituito “fotti il sistema” con “riavvia il sistema”.
Stacchi il cell la mattina, batteria 100%
Apri WhatsApp: 95%
Rispondi in un gruppo: 80%
Apri Twitter: 50%
Scrivi un tweet: 2%
Esci di casa
Ogni tanto mi chiedo “Chissà cosa penserà la gente di me”.
Poi mi ricordo che molti non pensano e mi tranquillizzo.
Quelli che ti chiedono permesso sulla scala mobile e poi si fermano davanti a te, magari sanno qualcosa sul futuro che noi non sappiamo.
Situazione sentimentale: miglior fidanzato non protagonista.
Abbassare le aspettative da principe azzurro a “poco nuvoloso”.
Cose difficili da trovare:
– punto G
– segnale 3G
Mi sa che sta G porta male.
Quando vedo le offerte tipo “99.99 euro”, il mio pensiero va sempre a quel centesimo che non ce l’ha fatta.
Ogni volta che un uomo indossa una maglietta a fiori, una farfalla nello stomaco di una donna muore.
La magra consolazione è morta di anoressia.
Passiamo 1/3 della nostra vita nel traffico e 1/3 a cercare parcheggio.
Il resto, io lo passo tornando a vedere se ho chiuso la macchina.
Quando il dovere mi chiama, di solito non c’è campo.
Questa è una società ottusa: se sei troppo acuto, finisci in un angolo.
“Ti è piaciuto?” solo se state uscendo dal cinema.
Sto frequentando un corso di umiltà e funziona benissimo: sono il più bravo.
Il problema non è tanto che le persone ti usano, ma che prima non leggono mai le istruzioni.
Capita che quando sei davanti a una porta e c’è scritto “tirare”, in testa ti parta una vocina “spingi, spingi!” che manco durante un parto.
Ogni ansioso che si rispetti teme la quiete più della tempesta.
Gli animali sono più intelligenti di noi.
Avete mai visto un gabbiano con le sopracciglia a braccia di uomo?
Ho deciso di alzarmi.
Per oggi a decisioni sto a posto.
Ne uccide più un visualizzato senza risposta che la spada.
E se pure i pasticceri ora si chiamano cake-designers, vedrete che fra un po’ i segaioli dovremo chiamarli handjobbers.
Dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinzi: “Vedete che la prima forse è finita nello spam”.
Sono tutte Rossella O’Hara col vento degli altri.
Si può dire quel che si vuole non solo in una democrazia, ma anche in un manicomio.
Col filo logico ci si cuce della roba assurda.
Comincio a credere che tutti quelli che battevano la testa nei video di Paperissima degli anni ’90, si siano iscritti a Twitter.
Se le riposte non riesce a darvele Google, figuriamoci la vita.
Una volta la vita mi ha sorriso, ma io le ho detto che aveva il prezzemolo tra i denti.
Ecco perché va così.
I comodini ci odiano e si lanciano contro i nostri mignoli nell’oscurità.
L’Esperienza insegna, ma nessuno si iscrive ai suoi corsi.
L’uomo fa un sacco di cose inutili, tipo costruire grattacieli senza che il cielo gli abbia mai detto che aveva prurito.
Io, fossi in voi, smetterei di bestemmiare almeno la Madonna. Ha già i suoi problemi con Paolo Brosio.
Errare è umano, finché l’umano sei tu.
Chissà quanta gente è morta falciata dai fidanzatini che non si lasciano mai la mano mentre camminano.
Magari le rette all’infinito non si incontrano, ma se c’è campo si messaggiano per tutto il tragitto.
“Ho bisogno del mio spazio” solo se sei un ex-astronauta in crisi depressiva.
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, solo che è tagliata malissimo.
Scrutando le stelle e i pianeti, dovevamo capirlo subito che le palle erano destinate a girare.
C’è una cosa più bella del credere in qualcosa: non cercare di convincere gli altri.
C’è gente che devo rivedere domani da anni.
Ogni volta che qualcuno con un solo follower fa un retweet, da qualche parte squilla un telefono a gettoni in una cabina sperduta nel nulla.
Recenti studi hanno dimostrato che le molliche cadute nelle tastiere basterebbero a sfamare l’Africa.
– Amore devo dirti una cosa.
– Si?
– Mi sono fatto tutte le tue amiche.
– E la Madonna!
– No, lei ancora no.
– Sei dentro?
– Si, ora vengo.
– Non mi pare, ma sei uscito?
Sembra sesso, ma si tratta di gruppi su WhatsApp.
– A me fa paura la morte, a te?
– La notifica che qualcuno “ha aggiunto una foto con te” su Facebook.
Se si va al mare di domenica, per conquistare uno spazio adeguato per l’asciugamano, non bastano anni di allenamento a Risiko.
– Vuoi tu followarla e retwittarla, finché blocco non vi separi?
– Si, lo voglio.
#LAmoreAiTempiDelTwitter
Dopo quanti snooze della sveglia può essere autorizzato l’espianto degli organi?
Questa cosa che retwittate ciò che retwitto ma non ciò che scrivo mi sta uccidendo.
L’Italia è la penisola che amo di più, dopo quella del divano.
Ti svegli e ti senti un leone, poi non riesci ad aprire la moka, e ti ride dietro anche la gazzella.
Il vero problema è che la gente pulisce l’iPhone più spesso di quanto si faccia il bidet.
L’italiano non si siede nè della parte del torto, nè da quella della ragione. Sta in piedi, basta che il buffet sia gratis.
E’ un peccato dover morire una sola volta, con tutti questi selfie da usare per la foto sulla lapide.
È morta Margherita Hack, e il quoziente intellettivo del mondo cala improvvisamente.
– Io ho un amico immaginario.
– Uh, che malattia è?
– Schizofrenia.
– Io invece ho un nemico immaginario.
– E che malattia è?
– Twitter.
Se ami qualcuno, lascialo andare.
Se torna, dagli il navigatore e digli di andare più lontano.
– Hai mai vinto in amore?
– Sempre stato terzo. Incomodo.
Chissà perché i gatti impazziscono per le scatole. Magari i segreti dell’universo sono lì e noi perdiamo tempo a esplorare lo spazio.
Solo gli stupidi non cambiano mai idea. Ma solo i più stupidi aspettano che gliela cambino gli altri.
– Io non faccio sesso sicuro.
– Io non faccio sesso, sicuro.
La virgola è un ottimo rimedio contro le malattie veneree.
A quelli che hanno sete di giustizia vorrei dire: anche la birra non è male.
Il peggio è passato. L’ho trovato in ottima forma.
La moglie di Hollande è ancora in ospedale perchè dalle radiografie non riescono a capire quanto siano profonde le corna.
Ma a Pasqua vi fate le sopracciglia ad ali di colomba?
Anche un ossessivo ha gli scheletri nell’armadio, ma tutti belli ordinati per taglia.
Mi hanno sempre detto che un giorno sarei diventato qualcuno.
Finché non mi dicono chi, però, io aspetto.
In realtà è pieno di gente profonda. Il problema è che dentro c’è il vuoto.
Quando ho saputo che i francesi chiamano il pc “ordinatore” ho capito perchè non usano il bidet: dovrebbero chiamarlo “sciacquapalle”.
La mia pigrizia mi sta impedendo di vivere una vita da pigro soddisfacente.
Il disagio é quando ti dicono “ti amo” e tu ridi perché ti vengono in mente le battute del Twitter.
Per l’ascella pezzata è iniziata la stagione della riproduzione.
Se un francese prova a scrivere una parola straniera, il correttore ortografico gli spegne lo smartphone.
Come fate a dormire tranquilli? Magari l’ora che ci toglieranno stanotte sarebbe potuta essere la migliore della nostra vita.
E’ tornato l’inverno. Chissà cosa aveva dimenticato.
Credevo fosse coma, invece era domenica.
Le preghiere sono come i messaggi su WhatsApp.
Dio visualizza, e non risponde.
Non immaginereste mai quante cose possano succedere tra un “Ora mi alzo” e il momento in cui ci si infila le pantofole.
La vera condanna è un’esistenza triste da essere pazzi, ma non abbastanza pazzi da essere artisti.
Ogni domenica sposo l’ozio e ogni sabato è un addio al celibato.
La vita è un sogno interrotto dalla vicina che litiga col ragazzo perché non ha preparato la colazione. Un minuto fa stavano scopando.
Cercare di ricordare al primo colpo se con l’ora legale si mette avanti o indietro, è come cercare di azzeccare il verso della porta usb.